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I Pranzi delle Feste

by Piticchiani - Federico - Panzuto - Aluotto

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Cibo delle
festività nell’antica Roma

Un'ultima parola sul pane dei Romani, ne sfornavano venti qualità diverse: gallette, focacce, all'olio, con la crusca, per il pastone degli animali, poi il pane
delle feste, il panis artolaganus, dall'impasto molto ricco, con canditi, miele, olio, vino e pepe. Non esistevano le forchette ma solo i cucchiai e i coltelli, ogni pietanza veniva mangiata con le mani ed era servita tagliata in
piccoli pezzi. Gli schiavi versavano da brocche d’argento, sulle dita dei
commensali, acqua profumata. Nonostante queste leziosità i Romani non
conoscevano il galateo a tavola…
In un angolo della sala un gruppo di musicisti suonava il flauto e la lira e venivano recitati versi in latino e greco
«La scienza ginnastica è la disciplina che contempla ogni tipo di esercizio fisico, segnalandone le specifiche proprietà, e ha per fine la conservazione della buona salute e l’acquisizione e conservazione di una perfetta costituzione fisica.»
- carboidrati: hanno una funzione energetica primaria perché supportano lo sforzo fisico durante l’attività sportiva;  
- proteine: indispensabili per costruire e riparare i tessuti, oltre che far crescere la massa muscolare; 
- grassi: hanno una funzione sia energetica che strutturale, soprattutto delle membrane cellulari;  
- vitamine, minerali, fibre: aiutano a proteggere l’organismo; 
- acqua: fondamentale per la regolazione termica. 
LA CHANDELEUR

Le 2 février, 40 jours après Noel, le Chandeleur est célébré en france,
nom qui dérive de chandelle (bougie). Cette tradition découle d'une fete paienne dédiée au dieu pan au cours de laquelle les croyants parcouraient les rues de Rome toute la nuit en agiant des torches.
Cette tradition est liée à un mythe lointain qui disait que si les crepes n'étaient pas préparées le jour de la Chandeleur, le blé aurait pourri toute l'année.

Dans de nombreux pays on croit que le jour de Chandeleur un ours (ou une marmotte, selon les pays) sort de sa taniére et s'il voit le soleil il court vite pour hiberner à nouveau, car il sait que s'il fait beau, Le 2 février signifie que le froid st sur le point de revenir. Cette cryoance se retrouve dans de nombreux proverbes, notamment :
Soleil de la Chandeleur, annonce hiver et malheur - Sole alla Candelora annuncia inverno e sfortuna
IL CIBO DELLE FESTE RELIGIOSE
le religioni prestano grande attenzione anche a
come si mangia. Abituati come siamo a consumare qualsiasi cosa, in ogni
momento della giornata,
a volte lo facciamo come capita: da soli, di fretta,
in piedi... Sempre più spesso il ritmo della vita che
conduciamo rende veramente impossibile il ricordo che il pasto è sopratutto un tempo e un luogo
dove incontrare il sacro. purtroppo ci dimentichiamo pure che può essere un tempo e un luogo dove incontrare l'uomo! Per le religioni la convivilità, il mangiare con l'altro, e non solo accanto all'altro, è un dato distintivo dell'atto stesso di cibarsi.
Tale atto poi assume un valore specifico del tutto particolare se consideriamo
il quando mangiare, sopratutto nel suo momento più significativo: la festa.
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