WOLFGANG AMADEUS MOZART

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&nbsp;Il primo tempo «Allegro maestoso» si presenta come una sorta di marcia solenne in cui il pianoforte inizia a suonare solo dopo circa due minuti e lo fa in un modo particolare, con una sorta di cadenza per arrivare al primo tema, in dialogo con l'orchestra.

Mozart: Piano concerto n. No. 21 in C major, K.467 Pollini-Muti

Qui c'è l'esecuzione di questo Concerto con Maurizio Pollini al pianoforte e Riccardo Muti alla direzione d'orchestra.

Il secondo movimento è un Andante, letteralmente "che va", con l'elemento ritmico della terzina sempre presente, quasi si trattasse di un fiume sonoro lento e costante. Melissa - Deiva Marina

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LE SONATE DI MOZART L’insieme delle sonate per pianoforte di Mozart è di una ventina in tutto. La Sonata per pianoforte n. 16 in Do Maggiore è talvolta definita la più classica delle sonate di Mozart. Lui stesso la definì “ad uso dei principianti”, perché presenta diverse strutture didattiche come ad esempio le scale e gli arpeggi presenti nel primo tempo e ha un’armonia semplice che rappresenta perfettamente lo stile della forma sonata. Inoltre non vengono utilizzati molti abbellimenti o elementi virtuosistici e questo la rende una sonata tecnicamente affrontabile e gestibile anche da pianisti principianti.

Ci sono tre movimenti: Allegro, Andante e Rondò. Il primo movimento, Allegro, è scritto in forma sonata, cioè bitematica e tripartita. L’autore propone due idee tematiche: il primo tema (battute da 1 a 4) in Do Maggiore, dal carattere melodico, tranquillo, grazioso. Contrapposto al secondo tema in Sol Maggiore (battute dalla 13 alla 17). Si sente immediatamente la differenza stilistica tra i due temi, oltre alla tonalità cambia il ritmo in entrambe le mani, il carattere è decisamente più vivace, giocoso, meno calmo e melodico rispetto al precedente. I due temi sono collegati da un ponte modulante (battute da 5 a 12), cioè un insieme di scale e giochi ritmici che hanno la funzione di unirli cambiando tonalità. Dopo il secondo tema si giunge alla fine dell’esposizione grazie alle codette e alla coda che riprendono elementi mostrati in precedenza (semicrome, arpeggi, scale…) concludendo in tonalità di Sol Maggiore.

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Ricordiamo che dei sette figli di Leopold e Anna Maria, sopravvissero solo Wolfgang e Maria Anna detta Nannerl, più grande del fratello di cinque anni (1751-1829).

Nannerl fu un'eccellente compositrice, clavicembalista, pianista e insegnante - una delle poche, in un mondo dominato dai maschi. Fu costretta a mettere da parte il suo talento: si sposò e si dedicò alla gestione della casa e ai suoi numerosi figli, come racconta la direttrice d'orchestra Beatrice Venezi nel suo nuovo libro "Le sorelle di Mozart" (UTET, 2020). Iolanda - Levanto

Maria Anna Mozart adulta, divenuta Baronessa von Berchtold zu Sonnenburg.

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French Baroque Songs: Ah! vous dirai-je maman (1771) & La Furstenberg (1600s) / V. Dumestre

Sono anche riuscito a trovare la parte di "Ah, Vous dirais-je maman" nel brano "Fossili" di Camille&nbsp;Saint-Saens, molto divertente!&nbsp; Giacomo - Deiva Marina

Le emozioni che questo brano mi dà sono un po' contrastanti: la nostalgia dei tempi passati ma anche la felicità, l'allegria; penso alla bellezza della natura che mi circonda. La versione barocca del canto (ve la lascio qui sopra) non mi piace particolarmente, la trovo troppo lenta!

Il carnevale degli animali: XIII. Fossili

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Ad ogni modo...non stiamo qui a fare la storia della mia breve ma intensa vita...

La classe prima, una curiosa banda di nove aspiranti pianiste e pianisti ...

Parliamo un po' di qualche mia composizione per tastiera, ricordando che, nel Settecento, il pianoforte come lo conoscete oggi era ancora in fase di creazione! Procediamo con ordine!

... si è cimentata con le mie famose 12 Variazioni su "Ah! Vous dirai-je, maman"

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Passiamo agli ultimi!&#160; Last but not least... i TRE diplomandi! Sì, insomma, quelli di Terza!

Nella variazione 6, il tema viene esposto dalla mano destra attraverso degli accordi, mentre la sinistra esegue l’accompagnamento con quartine di sedicesimi (o semicrome).&nbsp;

Ascoltando il brano di Mozart, mi sono ricordata di quando ero piccola e mia mamma mi cantava questa melodia per farmi addormentare. Anche io successivamente, crescendo, l'ho cantata ai miei cugini più piccoli. Sofia - Levanto

Nella variazione 7 il tema viene variato anche con l'uso di scale ascendenti, cioè note che salgono per grado congiunto e verso il registro acuto della tastiera. 

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Questo concerto è pieno di sorprese che lasciano molto incuriositi sul continuo, sempre in tensione, in attesa di quello che verrà dopo. Provoca allegria anche se in alcuni momenti è più serio. Il primo movimento è Allegro e contrasta molto con il secondo movimento, l’Andante, che è più melodico e calmo.&nbsp; Sara - Deiva Marina

Il terzo movimento del concerto non è più in 4/4 ma in 2/4 ed è un Allegro vivace assai che chiude brillantemente il concerto.

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Questo è mio padre Leopold, violinista e compositore. Devo molto a lui: fin da quando ero bambino, mi ha insegnato a suonare e comporre musica.

In questo dipinto potete ammirare mio padre al violino, mia sorella al canto e me stesso al clavicembalo!

Anche mia sorella Nannerl è una musicista, ci siamo esibiti in giro per le corti di tutta Europa! Quella nel quadro è mia madre Anna Maria.

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Noi della classe Terza abbiamo affrontato la forma della Sonata per pianoforte. Abbiamo iniziato con l'ascolto della Sonata K.545 in Do Maggiore, qui eseguita dal pianista e direttore d'orchestra argentino-israeliano Daniel Barenboim.

In classe con la prof abbiamo suonato alcuni passaggi dell'inizio del primo movimento, mi sono piaciute in particolare le scale! Poi non ho resisitito e mentre la prof suonava le parti più veloci mi sono messo a danzare, è un brano che mette allegria! Lorenzo - Deiva Marina

Mozart Piano Sonata No 16 C major K 545 Barenboim

In questa puntata di Visionari, disponibile su RaiPlay, il giornalista Corrado Augias intervista direttamente...Wolfgang Amadeus Mozart in persona!

Visionari - S2015 - Wolfgang Amadeus Mozart - Video - RaiPlay

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Nella puntata di Super Quark dedicata, si vede che Mozart fin da bambino mostra un talento molto precoce per la musica. Alcuni studiosi ipotizzano che sia stato avvelenato per via di un vino che gli è stato offerto al termine della direzione di un concerto. Il suo corpo è stato sepolto ma non si sa bene dove. E’ morto giovanissimo a soli 35 anni e povero. Melissa - Monterosso

Mozart dona al concerto solistico nuovi protagonisti come il pianoforte, il clarinetto e il corno. Scrive 27 concerti per pianoforte e orchestra a partire dal 1773, creando in essi una sempre maggiore tensione interiore, che risente dello Sturm und Drang di fine secolo.&nbsp; Nella forma tradizionale, l’orchestra era poco più che un accompagnamento; con l’adozione in via definitiva del pianoforte al posto del più arcaico fortepiano, Mozart sconvolge il rapporto solista/orchestra e il loro linguaggio, puntando non più alla colloquialità ma al contrasto drammatico.

Mozart aveva il dono dell'orecchio assoluto, cioè sapeva riconoscere l'altezza esatta di un suono a orecchio, senza aiuto di diapason o strumento.&#160; &#160;

La forma-sonata è una particolare struttura che si è affermata nell'epoca classica (seconda metà del Settecento) con Haydn, Mozart e Beethoven. La struttura della forma-sonata è tripartita, cioè costituita da tre parti, ed è bitematica, cioè caratterizzata dalla presenza di due temi. Ginevra - Monterosso

Lezioni di suono - "Mozart a nove anni" Il compositore siciliano Salvatore Sciarrino crea "Mozart a 9 anni", una serie di rielaborazioni per Orchestra dal Quaderno Musicale Londinese di Mozart, contenente brevissimi ma rivoluzionari brani pianistici scritti da Mozart bambino senza l'intervento di suo padre Leopold.

Lezioni di suono - S1E1 - Mozart a nove anni - Video - RaiPlay

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Sono nato il 27 gennaio del 1756 in Austria, nella piccola e bella città di Salzburg - o Salisburgo, come dite voi italiani, nostri vicini di casa.

Ciao! Mi chiamo Wolfgang Amadeus Mozart, anche se mi firmo spesso come Amadé, alla francese.

La variazione 8 cambia il MODO del brano, che non è più in do maggiore ma diventa in do minore. Per iniziare a capire la differenza, la prof mi ha fatto suonare un accordo di do maggiore e subito dopo quello di do minore. 

La variazione 9 riporta il brano in do maggiore, per suonare la 10 bisogna incrociare le mani (la sinistra m.s. scavalca la destra)!

Conoscevo già questa musica come ninna nanna: infatti mia mamma me la cantava sempre da piccolo. Mozart è stato davvero abile nel modificare il tema in modi così diversi e fantasiosi. La mia variazione preferita è la numero 11, perché sembra fermarsi e quasi incepparsi con il suo ritmo puntato, ma anche quella difficile, la 10, in cui bisogna incrociare la mani, sembra fatta apposta, come a dire: nessuno sarà capace di suonarla!

La variazione 11 è un Adagio solenne, con ritmo puntato. Come spesso accade in queste variazioni, il disegno della mano destra viene imitato dalla mano sinistra.

Nel film "Amadeus" si vede che Mozart non è sempre stato amato e che a quei tempi altri compositori venivano a volte preferiti a lui. Solo dopo la morte si comprese davvero la sua bravura nel comporre. Mi piace anche la musica che Mozart compose nel suo letto di morte, il famoso Requiem. Giulio - Levanto

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Le variazioni sono finite, allora torniamo al TEMA. La struttura si vede bene: A-B-A. A sono le prime otto battute, che si ripetono (la doppia barra significa RITORNELLO). Poi inizia B, una nuova idea musicale di otto battute, finché non ritorna A. Così finisce il TEMA e dopo qualche secondo l'esecutore inizierà a suonare la prima Variazione.

Quando ho ascoltato il brano era di sera ed ero calma, mi ha trasmesso tranquillità e sono riuscita a concentrarmi solo su quello, immergendomi nella musica. Ho anche provato a suonarlo o a cantarlo. Mi è piaciuta in particolare la versione al pianoforte, bellissima la parte finale del brano perché va veloce e crea molta sonorità. Linda - Monterosso

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Si raccontano molte storie su di me: che da bambino avessi paura del suono della tromba, che fossi dotato di orecchio assoluto e in grado di trascrivere fedelmente e all'istante qualsiasi composizione, anche difficilissima, appena ascoltata!   

Di sicuro, non è vero che fossi rivale del compositore italiano Antonio Salieri - anche se il film di Milos Forman su di me è molto bello e ha vinto moltissimi premi, tra cui 8&nbsp;Oscar, 4&nbsp;Golden Globe, 4&nbsp;BAFTA&nbsp;e 3&nbsp;David di Donatello.

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Ho dedicato tutta la mia esistenza alla musica: pensate che, in soli 35 anni di vita, ho rivoluzionato la storia della musica e ho scritto più di 600 composizioni!

...e come ben sapete, ho composto molti brani e Sonate per pianoforte!

Qualcuno in classe ha osservato che la mia testa qui è troppo grande! Ma certo, cari, si tratta di una caricatura!

Ho scritto per tutte le forme musicali esistenti nel XVIII secolo: opere liriche, sinfonie, messe, concerti, musica da camera...

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La forma sonata è stata utilizzata soprattutto nel periodo classico (seconda metà del XVIII secolo cioè dal 1750 circa in poi) come struttura per il primo movimento di quasi tutte le composizioni strumentali (sonata, duo, trio, quartetto, quintetto, concerto solista, sinfonia).

Analizzando lo schema costruttivo della forma sonata possiamo individuare le stesse regole usate per svolgere un tema di italiano: 1.&nbsp;Presentazione dell’argomento 2. Approfondimento, ampliamento e sviluppo dei concetti esposti nella presentazione 3.&nbsp;Riepilogo conclusivo Tradotti in termini musicali, questi tre momenti sono chiamati: A: ESPOSIZIONE B: SVILUPPO A: RIPRESA

Siamo partiti dall'ascolto del brano su YouTube! Questa importante composizione dura circa 13 minuti.

Mozart: Dodici variazioni per pianoforte su "Ah, vous dirais-je, Maman" KV265

La versione al pianoforte E' la mia preferita! Edoardo - Levanto

Il TEMA CON VARIAZIONI è una forma musicale. Altre forme presenti in questo e-book sono: il Concerto per pianoforte e orchestra e la Sonata per pianoforte. Il tema con variazioni è fatto da una melodia semplice e breve (tema) - che esiste già, come in questo caso, o magari viene inventata dal compositore - e dalle sue trasformazioni (variazioni) ritmiche, melodiche, armoniche.

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E rieccomi qua!

Ma quanto chiacchierano questi studenti di Prima, hanno scritto un sacco di cose sul mio brano!

Ehm...passerei alla classe Seconda, se non è chiedere troppo!!!

Immagine tratta dal film Amadeus (1984) di Milos Forman

Siamo giunti all'ultima variazione, la numero 12... i fuochi d'artificio finali di questa spettacolare composizione mozartiana!

Il simbolo tr significa che bisogna eseguire l'abbellimento chiamato "trillo", cioè la rapida alternanza tra la nota scritta e quella immediatamente superiore.

Il brano mi ricorda i momenti felici con le amiche, quando corriamo per andare a scuola e siamo in ritardo. Infatti, l’elemento che più mi ha colpita è la velocità e rapidità di alcune variazioni. La versione che preferisco, tra quelle proposte, è quella al pianoforte con lo spartito che scorre sul video. Norah - Monterosso

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Approfondimento della Classe di Pianoforte ISA 23 a.s. 2020/2021

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All’interno dell’esposizione vengono presentati&nbsp;due&nbsp;temi musicali&nbsp;(normalmente di 8 battute l’uno),&nbsp;uno più ritmico e l’altro melodico, un episodio di collegamento fra i due temi (ponte modulante) e una codetta (un piccolo finale), dopodiché si riprende da capo. Conclusa l’esposizione, seguono: Un breve Sviluppo, in cui i tempi (principalmente il primo) verranno ampliati e variati.&nbsp; Il ritorno – sia pur variato rispetto all’inizio – dei due temi, che corrisponde alla&nbsp;Ripresa&nbsp;(una sorta di ricapitolazione) La coda&nbsp;(il finale), che conclude il I movimento.

Curiosità dolciaria: le Mozartkugeln, in origine chiamate&nbsp;Mozart-Konfekt, sono un tipo di&nbsp;<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Cioccolatino">cioccolatino</a>&nbsp;creato a&nbsp;<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Salisburgo">Salisburgo</a>&nbsp;nel&nbsp;<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/1890">1890</a>&nbsp;dal pasticciere austriaco Paul Fürst in onore del compositore&nbsp;<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Wolfgang_Amadeus_Mozart">Wolfgang Amadeus Mozart</a>, a quasi un secolo dalla sua scomparsa. I cioccolatini continuano a essere preparati artigianalmente dalla pasticceria&nbsp;Fürst,&nbsp;seguendo la ricetta tradizionale.

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Ascoltando il Concerto ho provato momenti di suspense e momenti di calma, in cui il mio cervello si riposava. Mi è tornato in mente quando mio nonno, a Natale, mise in tv un brano musicale natalizio suonato da un pianista italiano. Mi era piaciuto molto e dopo ciò chiedevo sempre ai miei genitori di farmi addormentare con quella canzoncina.&nbsp; Questo Concerto di Mozart è davvero bello e la pianista che l’ha suonato è riuscita molto bene ad interpretarlo in modo emozionante! Julia - Levanto

Mozart - Piano Concerto No.21, K.467 / Yeol Eum Son

La pianista è @yeoleum su Instagram (43.400 followers) e @yeoleumsonofficial su YouTube. Il suo sito web è http://www.yeoleumson.com/

La prof. ci ha proposto due versioni di video differenti. Qui vediamo la pianista sud-coreana Yeol Eum Son alle prese con l'importante Concorso Tchaikovsky. Ha gareggiato lì nel 2011 con questo splendido concerto mozartiano: alla fine ha vinto la medaglia d'argento, cioè il secondo premio.

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Nella Var. 1 la melodia (il tema) rimane nella mano destra, mentre la sinistra suona l’accompagnamento senza troppe differenze. Nella Var.2: il contrario! Nella 3 e 4 si cambia ritmo, arrivano le TERZINE! Alla 5 il Tema viene "spezzettato" con le pause e la mano destra e sinistra dialogano tra loro.

Questo brano trasmette allegria e mi piacciono le variazioni in cui il tema diventa più veloce. La versione “Twinkle twinkle little star” mi ricorda le canzoni e la ninna nanna in italiano “Brilla brilla mia stellina”.

Il video associato alla canzone è anche un po’ triste perche’ il gufetto cade dalle nuvole e si allontana dalla stella, per tornare sul suo ramo dopo un volo da sogno.

Ho visto lo speciale "Mozart" di Super Quark, condotto da Piero Angela. Mi sembra molto interessante, descrive bene la vita del grande musicista, mi è piaciuto entrare in casa sua! Chiara - Deiva Marina

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Questo è un piccolo assaggio, suonato da me, della Sonata in Do Maggiore!

MOZART PIANO SONATA N.16 IN DO MAGGIORE K 545: Questa sonata mi fa pensare a una cosa allegra. Mi ricorda la Natura. E’ molto bella e affascinante. Provando a suonarla mi diverto, e cerco sempre di farla simile a come la fanno su YouTube.&nbsp; Ci sono tre movimenti (Allegro - Andante - Rondò) che riprendono la struttura tripartita Allegro - Adagio - Allegro. Il mio movimento&nbsp;preferito e’ il PRIMO, perché è molto allegro e divertente da suonare, mi piace anche perché è tutto unito e riprende spesso il suo elemento più caratteristico e riconoscibile: le scale! Ascendenti e discendenti, maggiori e minori, ce n'è per tutti i gusti! La parte un po' più antipatica da suonare, in questo movimento, sono gli accordi arpeggiati che si alternano tra mano destra e sinistra. Giulia - Levanto

LA FORMA SONATA Il termine “sonata” ha assunto nel corso dei secoli diversi significati. L’origine della parola indica semplicemente “musica da suonare”, cioè da eseguire solo con strumenti; dunque un termine che si oppone a “cantata”. Ma da un punto di vista formale il genere della sonata si è molto evoluto nella storia della musica, per cui la stessa parola sta ad indicare pezzi di natura completamente diversa.

L’importanza delle sonate di Mozart è più forte di quanto si possa immaginare, sia per la crescita creativa dell’autore, sia per la definizione architettonica della sonata per pianoforte che per la prima volta risulta strutturata con grande equilibrio formale ma anche con eccezionale libertà interna: niente è troppo scontato nelle sue sonate e neppure schematizzato. Il passaggio da un tema all’altro o da un tempo all’altro, avviene spesso nella maniera più spontanea, con un gioco di richiami continui che a volte fa pensare a un’impostazione ciclica.

Wolfgang Amadeus Mozart scrisse queste variazioni nel 1778. Le abbiamo ascoltate in questa esecuzione al clavicembalo, una delle tastiere esistenti all'epoca, insieme ad esempio all'organo o alla spinetta.

W.A. Mozart (1756-1791) Variations on "Ah, vous dirai-je, Maman!" in C major KV 265

A lezione individuale in presenza, abbiamo tutti iniziato suonando il Tema. Ognuno di noi ha imparato a suonare la melodia con la mano destra, mentre la prof eseguiva le note della mano sinistra, cioè dell’armonia. Lisa - Monterosso

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Nella seconda parte, detta Sviluppo, vengono riproposti schemi ritmici già visti, soprattutto scale alternate tra le mani come nel ponte modulante, con la funzione di portare alla terza e ultima parte della sonata, la Ripresa, in cui sono ripetuti gli elementi dell’Esposizione, con la differenza che il secondo tema, le codette e le code sono in Do Maggiore per poter concludere il primo movimento nella tonalità iniziale. Nell’esecuzione della Sonata si nota il suono tipico mozartiano, brioso e brillante.

Siamo giunti alla fine! Tutta la classe di Pianoforte vi saluta e vi aspetta al prossimo approfondimento!

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Il Concerto per pianoforte e orchestra n. 21 KV 467 in Do maggiore fu completato da Mozart il 9 marzo 1785 a Vienna. Questo concerto segue il cupo e innovativo concerto numero 20, composto appena un mese prima; mostra toni più consueti e rassicuranti, anche se con tante sorprese, trovate e colpi di scena. Gabriele - Deiva Marina

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Abbiamo ascoltato anche questa versione suonata con il vero antenato del pianoforte, il CLAVICORDO! 

Twinkle, twinkle, little star, How I wonder what you are! Up above the world so high, Like a diamond in the sky. Twinkle, twinkle, little star, How I wonder what you are!

Ascoltando “Twinkle twinkle little star”, la versione inglese dell’antica canzone popolare “Ah! Vous dirai-je, maman”, la sensazione è quella di sedermi da qualche parte e rilassarmi, senza pensare più a niente ma restando solo ad ascoltare il brano.

W.A.Mozart :: Variations C-Major "Ah, vous dirai-je maman"  KV 265:: Wim Winters, clavichord

Le emozioni che mi suscita questa melodia sono gioia e spensieratezza ma anche un po’ di malinconia perchè mi fa ripensare a quando ero piccolo, agli attimi che ora non posso più rivivere, se non nel ricordo. Andrea - Levanto

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