Mi racconti una storia?

STELLA NERA

di Alessandra M.

Come una statua in marmo guardi la vita trascorrere e passare. Immobile, austera. Scena teatrale in cui maschere di vario tipo si alternano in una danza travolgente di falsi sorrisi e occhi infelici. Rimani impassibile, protagonista spettatrice di una vita che le carte del destino hanno scelto al posto tuo. E adesso cosa fai? Nessuno capisce che dietro quel tuo sorriso marmoreo c’è una tempesta di emozioni che si abbattono sulla tua anima che rivendica la libertà, la libertà di esistere...

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Arrivai al lavoro borbottando...

di Dario A.

Arrivai a lavoro borbottando qualche insulto diretto all’uomo che, non avendo messo la freccia per svoltare, mi aveva terrorizzata per il rischio di causare un incidente, rimettendomi la testa, che si trovava come ogni mattina da qualsiasi parte che non fosse dove mi trovavo, sulle spalle...

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CALEB

di Alice C.

Caleb stava percorrendo quel sentiero che aveva percorso già decine e decine di volte. Conosceva ogni albero, ogni panchina e ogni filo d’erba del Killarney National Park, e soprattutto di quel cammino in particolare, che costeggiava il lago Lough Lane. Andava in quel parco quando c’era qualcosa che non andava, quando la sua vita non seguiva il percorso mentale che lui si era prefissato. Era inevitabile per lui, dunque, cercare un po’ di serenità dopo la notizia che aveva appena ricevuto...

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QUELLA PICCOLA MANINA

di Beatrice C.

Quella piccola manina che prima mi avvolgeva solamente due dita ora è cresciuta e, tremante, circonda pienamente la mia mano ormai congelata. Distolgo lo sguardo dal punto in cui i nostri corpi si sfiorano per l'ultima volta ed osservo il volto di Rachele coperto dalle lacrime, che le rigano le guance nonostante il suo sforzo di trattenerle.
In un rapido e brusco movimento Rachele mi avvolge con le sue esili braccia e tra i singhiozzi sussurra: "E ora chi mi insegnerà a diventare grande?"...

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ALL'INIZIO HO PENSATO

di Greta C.

All’inizio ho pensato che dovevamo aver commesso un errore: che niente nel cielo potesse essere così luminoso e tuttavia cambiare così rapidamente. Poi ho pensato che forse era un segnale artificiale, un aeroplano, un satellite. Ma era impossibile: continuavamo a trovarlo nello stesso posto, in movimento con le stelle e il sole” aveva affermato Natasha Hurley-Walker, scienziata responsabile della scoperta di un nuovo tipo di stella mai vista prima...

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DRIN DRIN DRIN

di Emma C.

“ No non ci posso credere, come fa ad essere già mattina! Ho spento il telefono e mi sono addormentata solo dieci minuti fa, non è possibile!”
Così è cominciato il mio primo ultimo giorno di scuola, con questo suono stridulo. Devo alzarmi per farlo smettere, è insopportabile, ma non riesco, non ho le forze: è come se fossi incollata al letto.
Ecco che entra mio padre, che con la sua solita finezza, spalanca la finestra e mi butta giù dal letto. Quanto odio quando si comporta così, però almeno mi ha svegliata...

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TRA LE NOTE DEL SILENZIO

di Francesca C.

Tra le note del silenzio la musica scorreva lenta come la vita di Marta, una ragazza particolare forse troppo quasi da sentirsi in difetto. Non amava le attenzioni, le piaceva essere guardata solo quando suonava il pianoforte. Non le serviva un pianoforte bello, nuovo, costoso o perfetto, le bastava un pianoforte qualunque per fare uscire dolci melodie dal suo tenero cuore, perché con la purezza del cuore rendeva limpide anche le note più stonate...

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