LE PAROLE CHE CI RACCONTANO
UN ANNO DI CURRICOLO VERTICALE IN OUTDOOR
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1. INTRODUZIONE2. SOLO ET PENSOSO
3. COLTIVARE LO SGUARDO
4. OLTRE
5. RESPIRO
6. VALIGIA
7. CELEBRARE
8. IN- GIOCO!
9. CONNESSIONI
10. CONCLUSIONI
1. INTRODUZIONE
L’Istituto comprensivo di Bazzano-Monteveglio è composto da sei scuole divise tra le due località. Situato tra un parco regionale e la pianura emiliana, il nostro territorio si caratterizza come attrattivo per molte famiglie migranti: il linguaggio della didattica Outdoor è uno degli strumenti privilegiati per rendere, pur tra numerose difficoltà, questa scuola accogliente e realmente inclusiva.
Continuo e costante è anche lo “sforzo” che il nostro Istituto sta svolgendo per realizzare un curricolo verticale Green soprattutto da quando, tre anni fa, abbiamo fatto la scelta di entrare a fare parte della Rete delle Scuole all’Aperto nell’intento di allargare a tutti gli ordini di scuola quella che era la “visione” di pochi e che oggi auspichiamo possa diventare patrimonio di molti.
Con l’intento di condividere idee e pratiche è stato quindi istituito un gruppo di lavoro formato da rappresentanti delle diverse scuole, dall’Infanzia alla Secondaria di primo grado: l’idea era quella di raccontare in modo corale le tante attività e i percorsi che vengono svolti nei giardini scolastici, negli ambienti urbani e naturali che ci circondano cercando un linguaggio comune.
Continuo e costante è anche lo “sforzo” che il nostro Istituto sta svolgendo per realizzare un curricolo verticale Green soprattutto da quando, tre anni fa, abbiamo fatto la scelta di entrare a fare parte della Rete delle Scuole all’Aperto nell’intento di allargare a tutti gli ordini di scuola quella che era la “visione” di pochi e che oggi auspichiamo possa diventare patrimonio di molti.
Con l’intento di condividere idee e pratiche è stato quindi istituito un gruppo di lavoro formato da rappresentanti delle diverse scuole, dall’Infanzia alla Secondaria di primo grado: l’idea era quella di raccontare in modo corale le tante attività e i percorsi che vengono svolti nei giardini scolastici, negli ambienti urbani e naturali che ci circondano cercando un linguaggio comune.
La scelta della documentazione narrativa è stata il frutto di una profonda riflessione all’interno del gruppo di lavoro che ha scelto di utilizzare le “parole” come canale privilegiato per trasmettere le emozioni delle esperienze Outdoor svolte con le proprie classi: le “parole” sono state approfondite, arricchite con immagini e materiali multimediali e ognuna di essa racconta un aspetto di un anno scolastico, il 2021-22, il quale oggi, raccolto e svelato tra queste pagine, ci sembra ricco di prospettive e speranze per il futuro delle nostre alunne e dei nostri alunni.
La scelta della documentazione narrativa è stata il frutto di una profonda riflessione all’interno del gruppo di lavoro che ha scelto di utilizzare le “parole” come canale privilegiato per trasmettere le emozioni delle esperienze Outdoor svolte con le proprie classi: le “parole” sono state approfondite, arricchite con immagini e materiali multimediali e ognuna di essa racconta un aspetto di un anno scolastico, il 2021-22, il quale oggi, raccolto e svelato tra queste pagine, ci sembra ricco di prospettive e speranze per il futuro delle nostre alunne e dei nostri alunni.
"Con la libertà, i libri, i fiori e la luna, chi potrebbe non essere felice?" Oscar Wilde
2. SOLO ET PENSOSO
“È bello quando a scuola leggete i libri in giardino con la maestra?” ho chiesto a Claudio “Sì, mamma”, mi ha risposto, “…e perché?” Pausa di riflessione. “Perché a casa non lo faccio.”
Per iniziare a scrivere queste poche righe sull’esperienza di Educazione all’Aperto nella nostra scuola ho pensato di chiedere un parere a mio figlio di quattro anni che mi sedeva di fianco e che frequenta il secondo anno della scuola dell'Infanzia.
Devo dire che la sua risposta mi ha lasciata un po’ interdetta: abbiamo un giardino piuttosto grande a casa e Claudio ci passa moltissimo tempo a correre e a giocare. Ma non a leggere, in effetti, eppure ama i libri.
Questa è stata per me come un’illuminazione che ha esposto in tutta la sua chiarezza qualcosa che pensavo di sapere già: Outdoor Education non significa semplicemente stare fuori, bensì fare scuola all’esterno delle mura della scuola – mura fisiche e mentali.
2. SOLO ET PENSOSO
“È bello quando a scuola leggete i libri in giardino con la maestra?” ho chiesto a Claudio “Sì, mamma”, mi ha risposto, “…e perché?” Pausa di riflessione. “Perché a casa non lo faccio.”
Per iniziare a scrivere queste poche righe sull’esperienza di Educazione all’Aperto nella nostra scuola ho pensato di chiedere un parere a mio figlio di quattro anni che mi sedeva di fianco e che frequenta il secondo anno della scuola dell'Infanzia.
Devo dire che la sua risposta mi ha lasciata un po’ interdetta: abbiamo un giardino piuttosto grande a casa e Claudio ci passa moltissimo tempo a correre e a giocare. Ma non a leggere, in effetti, eppure ama i libri.
Questa è stata per me come un’illuminazione che ha esposto in tutta la sua chiarezza qualcosa che pensavo di sapere già: Outdoor Education non significa semplicemente stare fuori, bensì fare scuola all’esterno delle mura della scuola – mura fisiche e mentali.
Questo breve dialogo mi ha mostrato inoltre quanto sia importante il ruolo della figura educante che “tira fuori” (“educa” nel senso etimologico del termine) dal bambino e dal ragazzo la capacità o la voglia di fare qualcosa che forse da solo non avrebbe pensato di fare. Leggere una storia seduti sul prato o su un tronco, sentirla raccontare dalla maestra o dalla bibliotecaria mentre nelle orecchie si insinua il frusciare delle foglie nel vento o il canto degli uccelli è qualcosa di magico e suggestivo. Se si prova questa sensazione il punto di vista cambia: non lo faccio più perchè "me l’ha detto la prof”, ma perchè mi piace.
Leggere all’aperto che sia il giardino della scuola, il bellissimo parco adiacente o anche solo le panche sotto il portico se l’erba è molto bagnata è molto di più che “leggere fuori dall’aula”.
Leggere all’aperto che sia il giardino della scuola, il bellissimo parco adiacente o anche solo le panche sotto il portico se l’erba è molto bagnata è molto di più che “leggere fuori dall’aula”.