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Libro dei difensori dei diritti umani

by Classe 3A L.Beltrami

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Libro dei difensori dei diritti umani
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CLASSE 3^A A.S. 2020-21
CHI FU?
I SUOI IDEALI
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Giovanni Salvatore Augusto Falcone nacque vent’anni dopo la strage di Capaci, in una famiglia benestante: il padre, Arturo Falcone, era il direttore del laboratorio chimico di igiene e profilassi del comune di Palermo, e la madre Luisa Bentivegna. Giovanni era il terzo fratello, aveva due sorelle maggiori: Anna e Maria. Nacque il 18 maggio 1939 a Palermo in via Castrofilippo nel quartiere della Kalsa, lo stesso di Paolo Borsellino. Durante la sua nascita successe qualcosa di particolare: nel momento in cui nacque, dalla finestra aperta entrò una colomba, simbolo di pace che la famiglia portòin casa.
Giovanni Falcone oltre ad avere idee ed ideali di giustizia, aveva idee molto interessanti anche sulla mafia e sulle modalità di contrastarla. Infatti era uno che credeva poco all’idea di una trattativa. Al tempo pensava di non aver fatto quasi nulla per la lotta contro la mafia. Anzi era già sicuro che la mafia sarebbe continuata negli anni a venire, parlava del rischio di finire “Col mescolare nel calderone di Cosa Nostra tutto ciò che può assomigliarli”.
Una delle sue frasi celebre fu: “Si muore generalmente perché si è soli o perché si è entrati in un gioco troppo grande. Si muore spesso perché non si dispone delle necessarie alleanze, perché si è privi di sostegno”
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FATTI IMPORTANTI
Durante la vita di Giovanni Falcone sono accaduti tantissimi fatti importanti, ma menzionarli tutti sarebbe quasi impossibile, così andrò a sottolinearne solo i principali:
1) L’ingresso in magistratura dopo essersi laureato all’Accademia Navale di Livorno con 110 e lode.
2) La prima grande operazione: Pizza Connection, ovvero un’inchiesta tramite la quale venne scoperto che i mafiosi compravano la morfina dalla Svizzera per raffinarla in eroina a Palermo ed infine venderla negli Stati Uniti in pizzerie e ristoranti italiani.
3) Il pool antimafia, ovvero un gruppo ristretto di magistrati
che si occupasse solamente di mafia.
4) Il maxiprocesso di Palermo, cioè un’enorme indagine del pool antimafia che coinvolse 475 persone.
5) La strage di Capaci, cioè la strage avvenuta alle 17:58, dopo l’attivazione di un detonatore che fece esplodere 1000 kg di tritolo, la quale fra le vittime uccise anche Falcone.
ORA COSA È CAMBIATO?
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Sicuramente gli interventi di Giovanni Falcone, come quelli di Paolo Borsellino, hanno fatto una vera e propria riforma della Sicilia, rispetto a prima la Mafia è molto più limitata e la gente è meno omertosa, ha coraggio di stare dalla parte della
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giustizia. Andando avanti di questo passo la Mafia sarà solo un brutto e lontano ricordo.
SITOGRAFIA
it.m.wikipedia.org
www.libertaepersona.org
liberatorio.altervista.org
espresso.repubblica.it
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