Il nostro percorso di Quaresima

Scuola dell'Infanzia - Primaria - Secondaria Don Comelli


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Prima settimana di QuaresimaLoading...

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Le tentazioni di Gesù nel desertoLoading...
Subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto e vi rimase quaranta giorni, tentato da satana; stava con le fiere e gli angeli lo servivano.Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo». (Mc 1,12-15)
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Puoi fidarti. Abbi fiducia! Dio ti è vicino nelle scelte difficili della vita.
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L'albero del melo è il simbolo di chi ha fiduciaLoading...

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Pietro - Scuola dell'InfanziaLoading...
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Filippo - Scuola PrimariaLoading...
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Matteo - Scuola SecondariaSeconda settimana di Quaresima
La trasfigurazione di Gesù sul monte Tabor

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli.
Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l'amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro.
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell'uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.
(Mc 9,1-9)
Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l'amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro.
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell'uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.
(Mc 9,1-9)
Ascolta e vedrai! L’ascolto apre gli occhi, la mente ed il cuore e aiuta a comprendere ciò che altrimenti sarebbe incomprensibile.
L'acero è il simbolo di chi sa ascoltare

Nicolò - Scuola dell' Infanzia
Rachele - Scuola Primaria
Asia - Scuola Secondaria
Terza settimana di Quaresima

Gesù caccia i venditori del tempio
“Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!”
(Gv 2,13-25)
(Gv 2,13-25)
Sii autentico! Abbi il coraggio di essere sempre te stesso e non temere il giudizio degli altri quando si tratta di difendere ciò che ritieni giusto.
La borragine è il simbolo di chi ha coraggio

Alessandro - Scuola dell' Infanzia
Maria - Scuola Primaria
Vittoria - Scuola Secondaria
Quarta settimana di Quaresima
L'incontro con Nicodemo

Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio.
E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio. (Gv 3,14-21)
E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio. (Gv 3,14-21)