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A new book

by prof Monari

Pages 4 and 5 of 86

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Dopo essersi velocemente truccata alla seconda ora potè accendere la telecamera…. La Russo le chiese di riassumere brevemente le lezioni precedenti sul Paradiso. Perfetto, aveva ripassato benissimo Dante il giorno prima, avrebbe fatto di certo un figurone! Iniziò a parlare, ma dopo pochi secondi una musica assordante sovrastò la sua voce. Lisa non sapeva più cosa fare con sua nonna!! Glielo aveva spiegato in tutti i modi, con le buone, con le cattive, con dei cartelli, ma non c’era verso: alle 9.10 iniziava la lezione di zumba online e lei, sorda come una campana, metteva la musica a tutto volume, dimenticandosi dei suoi tre nipoti che stavano seguendo la lezione nelle stanze accanto. Lisa diventò tutta rossa e cercò di scusarsi con l’insegnante, tra gli sghignazzi e le risate trattenute delle compagne, che nel frattempo le mandavano messaggi su Whats Up dicendole quanto fosse forte sua nonna! Quando riuscì finalmente a iniziare il riassunto delle puntate precedenti di Dante, la connessione cominciò a fare storie, l’insegnante si infastidì, la fermò e si mise a spiegare e così anche quella volta le cose le andarono storte!! Trascorse anche la seconda ora senza ascoltare una parola, fantasticando di viaggi in paradiso… e alla fine pensò che avrebbe chiesto anche questi appunti a Bea.
L’ora successiva era buca, così si mise a leggere i circa 1500 messaggi arrivati sul WhatsUp, più della metà sulle sue figuracce delle ore precedenti. Persa in questi pensieri, fu improvvisamente assalita da un dubbio atroce; controllò sul diario, impallidì e per poco non svenne... Aveva invertito i compiti di greco e latino, svolgendo il numero della versione di latino sul libro di greco e viceversa … a poco meno di 40 minuti dall’interrogazione era nel panico più totale. Fu presa da un’improvvisa voglia di scappare di casa, sapeva bene che la Nannetti non si sarebbe accontentata di una versione copiata su internet. Prese in mano la situazione e si mise a tradurre; era una corsa contro il tempo! Decise che era meglio farsi mandare la versione da Bea, quindi le inviò un messaggio, ma ovviamente lei ci mise mezz’ora per risponderle.
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Quando alle 11.00 la professoressa iniziò la lezione Lisa non aveva ancora tradotto una riga e soprattutto non aveva un piano: vide dall’altra parte la testa con i capelli un po’ arruffati dell’insegnante e pensò che non le restava altro che pregare. Era così concentrata nella sua preghiera che per poco non cadde dalla sedia, quando il rumore di un trapano la riportò sulla terra. Evviva, il vicino si era messo a trapanare nel muro che confinava con la sua camera! Naturalmente la professoressa le chiese subito di chiudere l’audio e tutte le compagne si misero a ridere. Rimase con la telecamera accesa ed il microfono muto per un po’, fino a quando non sentì la voce dell’insegnante chiamarla per l’interrogazione; accidenti, era stata estratta! Stava per iniziare la tortura quando il gatto, che fino a quel momento se ne era rimasto appisolato sul suo letto, si catapultò con un balzo sopra alla tastiera del suo computer, toccò il tasto d’accensione e lo spense. Lisa voleva sprofondare sotto terra; si buttò sul letto.. quella giornata era davvero un incubo! Rassegnata scrisse a Sofia e le chiese di dire alla prof. che aveva avuto un problema e non riusciva più a collegarsi, anche se sapeva che l’insegnante l’avrebbe presa come una scusa. 
Ad un tratto Lisa sentì qualcosa che le solleticava la schiena.. doveva essersi addormentata! “La videolezione, la Nannetti, la webcam, l’audio, Dante che vagava per il paradiso con il gatto…”. Si alzò di scatto e per un attimo restò confusa. Vide Sofia sdraiata accanto al suo lettino, il sole era alto nel cielo, il mare calmo. Svegliò la sua amica e le raccontò dello strano sogno che aveva fatto. Era il 2020 e un terribile virus aveva fermato il mondo, la gente era chiusa in casa, la scuola si faceva online ognuno rinchiuso nella propria cameretta, tutti collegati in videoconferenza, le persone non potevano più abbracciarsi, incontrarsi, vedersi, non c’erano più le mattine davanti a scuola, i pomeriggi passati insieme a studiare in biblioteca, le passeggiate per il centro.
Sofia la guardò un po’ stranita, pensò che Lisa aveva davvero una bella immaginazione, ma certe volte le sfuggiva un po’ di mano. Si alzarono e si diressero verso il mare; Lisa sperò che un tuffo avrebbe lavato via quella strana sensazione che aveva addosso.

                                                                                                                         Angel Franchi 2 C