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BlaBlaBla 2

by giornalino ic soave

Pages 2 and 3 of 42

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Professoressa Chiara Vanzani
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Interviste
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QUAL É STATO IL SUO PERCORSO SCOLASTICO? HA DEI BEI RICORDI?
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Professore Giacomo Pisanello
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QUAL É STATO IL SUO PERCORSO SCOLASTICO? HA DEI BEI RICORDI?
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Ho dei bellissimi ricordi sin dalla scuola elementare, dove avevo una maestra molto all’antica, che mi faceva fare esercitazione di bella scrittura.
Anche per le scuole medie ho dei ricordi molto belli, soprattutto degli insegnanti, i quali mi hanno trasmesso la passione per l’arte e per la matematica, che ho amato molto. Successivamente ho frequentato le magistrali al "Guarino" dove ho trovato un professore di arte che mi ha seguito nelle mie passioni e che mi ha indirizzato verso l’Accademia delle Belle Arti di Verona. Terminata l’Accademia, ho iniziato con le prime supplenze alle elementari ed ho capito che quella sarebbe stata la mia strada. Concludendo, ho dei fantastici ricordi riguardo il mio percorso scolastico.
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Ho frequentato le scuole medie a Verona e in seguito il liceo classico indirizzo tradizionale presso l’istituto "Scipione Maffei". Mi sono laureato in Lettere Moderne a Verona e, durante il percorso magistrale, mi sono laureato in Storia Culturale presso l’università di Trento. Ho svolto poi un internship a Londra per otto mesi e infine ho conseguito un master di italiano L2 a Verona. Dopo ciò ho iniziato a insegnare.
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CHE TIPO DI STUDENTE ERA LEI?
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Sono sempre andato bene a scuola, anche se i primi anni, tra le elementari e le medie, tendevo ad essere piuttosto agitato e per questo collezionavo note. Durante gli anni di liceo, però, mi sono calmato. Questo a causa soprattutto della rigidità della scuola che frequentavo, dove era molto difficile solo superare l’anno.
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Interviste
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CHE TIPO DI STUDENTE ERA LEI?
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PERCHÉ HA DECISO DI DIVENTARE PROFESSORESSA? ERA IL SUO SOGNO?
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DA QUANTO TEMPO É PROFESSORE?
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 Ero una studentessa brava, mi piaceva andare a scuola e fare le cose al meglio. Non mi accontentavo dei voti troppo bassi e ambivo ad arrivare sempre più in alto. 
Ho incontrato delle difficoltà con il latino, alle magistrali, dove avevo un professore molto severo, ma non ho mai mollato, tant’è che chiesi anche ai miei genitori di andare a ripetizioni.
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Insegno dal 2015
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HA STUDIATO O INSEGNATO ALL'ESTERO? SE SI, HA NOTATO DIFFERENZE TRA I DIVERSI METODI DI INSEGNAMENTO?
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Il mio sogno di insegnare è aumentato man mano che crescevo: è iniziato alle magistrali (scuola scelta da mio papà perché voleva che andassi a Verona) dove ho scoperto, attraverso delle supplenze, il piacere di stare a contatto con i giovani, piacere che ho unito con la mia passione per l’arte.
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PERCHÉ HA DECISO DI DIVENTARE PROFESSORE?
ERA IL SUO SOGNO?
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Ho avuto molti sogni in realtà. Tra questi però i principali sono stati quelli di insegnare o di diventare etologo, seguendo quindi un percorso completamente diverso. Il mio percorso di vita mi ha portato a decidere per l’insegnamento.
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A Londra. L'approccio anglosassone è molto diverso dal nostro. Noi tendiamo purtroppo a dedicarci maggiormente a lezioni frontali mentre il metodo laboratoriale adottato all’estero è molto più dinamico. Quello che sto cercando di fare, come ho visto fare a Londra, è di avere un rapporto più diretto con i ragazzi, mantenendo però sempre il rispetto reciproco.
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DA QUANTO TEMPO É PROFESSORESSA?
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HA STUDIATO O INSEGNATO ALL'ESTERO? SE SI', HA NOTATO DIFFERENZE TRA I DIVERSI METODI DI INSEGNAMENTO?
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QUANTO E' DIFFICILE INSEGNARE A DEGLI STUDENTI?
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 Insegno da molto tempo e posso dire che nel corso degli anni ho acquisito molta esperienza, ma questa è in continuo sviluppo grazie anche alle nuove tecnologie.
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Purtroppo no, non ho mai studiato o insegnato all'estero.
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Questioni di prospettive, di giornate. Dipende dal tipo di classe, dal tipo di studente. La cosa difficile, secondo me, è rapportarsi con ciascun studente in modo equo pur tenendo conto delle differenze e valorizzandole.
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