Libro edito dal gruppo di alunni del Corso Poc di Scrittura Creativa Ex Anmil

Avvolti da un tratto

ha saputo mantenere la sua originalità nelle illustrazioni, tutte diverse, perché il mondo fantastico di ognuno ha forme, colori ed emozioni uniche.

Oggi IO “ Topolino Topo”, vi racconterò una storia davvero fantastica ( come lo siamo NOI i Personaggi più buffi cha mai potreste incontrare!). Un paio di anni fa il pianeta TERRA stava morendo : pian piano si stava sgretolando poiché il nucleo terrestre era diventato troppo incandescente a causa delle molteplici trivellazioni dell’uomo in cerca di petrolio.

Taby gridò e fuggì spaventato. Correndo inciampò su una radice di un albero e ruzzolando si fermò ai piedi si Silent e Melissina. “E tu chi sei?” “Ssssono Ta-taby e sono un orsetto fi-fi-fone – rispose Taby piangendo e piangendo – ho sentito tutto quello che avete detto posso venire con voi? Vi prego non voglio morire!” Silent e Melissina inteneriti gli dissero che lo avrebbero portato con loro. Tutto era ormai pronto quando arrivò Franchino Fra che disse “Ci sono anch’io! Disegnate anche me!” Disegnati i personaggi si aprì il portale.

Il portale era stato costruito, rimaneva solo da scoprire come utilizzarlo e come entrarci. Anche in questo caso ci venne in aiuto il nostro amico verde e spilungone: raccontò un sogno in cui si era ritrovato in una stanza buia e stretta, senza mobili, dove all’improvviso era apparso un libro luminoso che se avvicinato al portale poteva suggerirci il modo per entrare. Nessuno si era accorto che durante il racconto di Silent era apparso un grosso libro proprio vicino al loro portale: il verde spilungone si avvicinò e lesse sul libro il modo per attraversare il portale.

“Solo Melissina può aprire il portale disegnando i suoi possibili compagni sul libro”.

Franchino Fra prese la fiala, e tutti i personaggi vennero attratti da un albero che emanava uno strano colore violaceo come una nebbiolina, Franchino Fra si avvicinò come se all’improvviso sapesse cosa fare: aprì la fiala e versò il suo contenuto su l’unica radice fuori dal terreno. Melissina si avvicinò alla radice e cominciò a disegnare tratti come se seguisse una danza tribale per arrivare fino al portale.&nbsp;La radice di ingrossò si allungò divenne di un colore marroncino dorato e poi sempre più lunga come una corda lanciata in aiuto un naufrago che sta annegando.

Da lontano si vedero i nostri ricercatori tornare, mentre Oscar raccontava a Parlos il motivo della sua convocazione: un pianeta vicino… la reazione a catena… lo sgretolamento… insomma una catastrofe! Parlos come presa da un forte tremolio cominciò a muoversi in modo sempre più agitato il suo contenuto ribollì e con una piccola esplosione ecco trovata la ricetta! Parlos chiese ai nostri eroi di mettere gli ingredienti dentro di sé, e dal suo interno saltò fuori la fialetta risolutiva.

In quell’istante Silent vide un movimento sulla pagina del libro e si sentì una voce assonnata che diceva: “Chi ha osato disturbare il mio sonno?... Ancora 5 minuti”. Silent sorpreso chiese: “chi ha parlato?” “Sono io! Una piccola matita, ma molto speciale che ti potrebbe aiutare ad aprire il portale. Sono Melissina”. “Fantastico fai al caso nostro, abbiamo bisogno di attraversare il portale” disse Silent. L’orso Taby, intanto spiava la scena da dietro&nbsp;ad un albero, troppo timido per farsi vedere. Ad un certo punto apparve un picchio che cominciò a beccarlo.

I fuggiaschi raccontarono la loro storia, quando arrivò Oscar lucertola, il saggio di questo mondo dalle mille braccia e le idee brillanti. "Cari terrestri, ho sentito che la Terra è in pericolo; noi possiamo aiutarvi” e indica RosaRade e Peat, “però dovete andare a procurarvi degli strani ingredienti: 4 slurdi; 7 binli; 9 ottel; 5 uc; e uno sbeng per amalgamare il tutto.” I nostri personaggi andarono alla ricerca degli strani ingredienti. Ad un certo punto Oscar convocò al suo cospetto uno strano personaggio:

“Parlos Persian” una pentola salva ricette, anche le più complicate come quella che tolse le zecche dai petali di RosaRade.

La punta della radice raggiunse la Terra e toccò la buca dove il pianeta si stava sgretolando: tutto sembrava perso, ma una goccia della pozione bagnò una delle radici ormai secche dell’ultimo albero sopravvissuto. L’albero improvvisamente tornò verde e a catena tutto il bosco vicino riprese il suo colore brillante, forse per questa volta la Terra era salva.

E i nostri viaggiatori? (direte voi…) Decidono di rimanere nella Foresta Incantata a guardia della Terra perché l’uomo non sempre impara dagli errori commessi.

I nostri amici uscirono dal portale ruzzolando uno sopra l’altro, su un cespuglio di rose. “Voi strani esseri cosa ci fate sulla testa di Rosa Rade spirito di tutte le rose?”

Sembrava non ci fosse scampo, ma alcuni miei amici ed io, pensammo d’intervenire: avremmo costruito un PORTALE che potesse teletrasportarci&nbsp;in una FORESTA INCANTATA di&nbsp;un mondo parallelo che aveva scoperto “Franchino Fra” il nostro esperto in giochi e navigazione in internet. Per creare questo passaggio da un mondo all’altro, dovemmo procurarci i giusti rottami, tutti a forma semicircolare : dovevamo incastrarli uno sopra l’altro formando un arco, ma visto che io sono fintamente alto, dovetti chiedere aiuto a SILENT(un alieno verde e chiacchierone) che, con le sue lunghe braccia , arrivava ovunque.

Premessa di Amabile Gargana "Avvolti da un tratto" è la conclusione di un percorso di scrittura creativa (rivolta ad alunni di 3° - 4° - 5° della scuola primaria) che ha cercato di stimolare negli studenti la curiosità di scoprire le mille sfaccettature della creatività (attraverso giochi, drammatizzazioni e sperimentazioni di tipologie narrative) che ognuno di noi ha spesso nascosta dentro di sè e che a volte preferisce non esternare.

Passo dopo passo gli alunni, spontaneamente hanno corretto i loro vizi ortografici, approfondito la sintassi e ampliato il lessico personale. Questa grande avventura è iniziata con la realizzazione e la caratterizzazione dei personaggi e la loro carta d'identità. Poi i meravigliosi segni di matita hanno preso vita e sono diventati veicolo, la fune di collegamento tra la fantasia di ognuno e la narrazione collettiva. Ritmo, tempo, immagini, dialoghi, ricerca di soluzioni, si sono fusi nella realizzazione di questo racconto a più mani che però

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