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Il mostro rosso

by Giulia Acito

Pages 2 and 3 of 34

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Carissimi bambini,
e' con immensa gioia che vi consegno il frutto del vostro lavoro.
I disegni che avete fatto sono tutti meravigliosi, ma visti insieme... Sono un vero spettacolo!
Sono molto orgogliosa di voi.
Con affetto

Maestra Giulia
C’erano una volta quattro bambini, molto amici fra di loro: Marta, Amedeo, Giorgia e Silvano.
Marta era una bellissima bambina con i capelli biondi e ricci e gli occhi verdi. Amava il rosa, e spesso si vestiva con abiti di quel colore.
Anche il suo gemello, Amedeo, aveva i capelli biondi e ricci, ma i suoi occhi erano celesti. Contrariamente a Marta, amava fare giochi rischiosi, e spesso tornava a casa con le ginocchia sbucciate e con i vestiti un po' strappati.
Infine c’erano Giorgia e Silvano: erano cugini ed entrambi avevano gli occhi castani, ma, mentre Giorgia aveva i capelli rossi, di solito raccolti in due codine, Silvano aveva i capelli più neri e lisci che riusciate ad immaginare.

I quattro bambini erano inseparabili: frequentavano la stessa classe, facevano tutti basket, e anche quando non erano impegnati con la scuola o per lo sport, passavano moltissimo tempo insieme.
Si divertivano a fare gare di corsa, a nuotare nel laghetto vicino al loro paese, a far merenda nel parco vicino alle loro case…
Ma la cosa che più amavano fare, era andare a sbirciare dalle finestre che cosa stava combinando Gianni: era uno scienziato piuttosto buffo, con i capelli bianchi e sempre arruffati, il camice bianco sempre tinto di schizzi e gli occhiali perennemente storti, davanti agli enormi occhi color nocciola. Quell’omino buffo se ne stava sempre nel suo laboratorio a fare i suoi esperimenti, e spesso, quando scorgeva i bambini appollaiati fuori dalla sua finestra, li faceva entrare per offrire loro pane e marmellata: la merenda piu' buona del mondo!
Insomma: i quattro amici stavano insieme per intere giornate, fino a quando non era il momento di tornare a casa per andare a cena. Del resto il loro paese era davvero bellissimo! Il luogo più incantevole in cui vivere.
Un bel pomeriggio, dal nulla, arrivò uno gnomo: era veramente simpatico! Alto come i bambini, sorrideva sempre: quello che lo distingueva dai piccoli era una lunga barba bianca. Indossava una maglietta rossa con una corona disegnata, e dei pantaloncini azzurri. Ai piedi aveva delle enormi scarpe verdi.
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