I primi cuccioli nello spazio

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Non restava che raggiungere gli astronauti che la guidavano per capire il motivo di quella strana direzione. Rimasero senza parole quando alla guida trovarono il Gatto Spaziale e il Cane Sputafuoco. Lo stupore aumentò quando i loro nuovi amici spiegarono ai cagnolini che le prossime tappe sarebbero state Venere e Mercurio e non il pianeta rosso. Marte per i terrestri non poteva risultare interessante visto che lo avevano già studiato a lungo. Billy e Baddy erano molto felici ed emozionati, non sapevano più che pensare e la voglia di appoggiare le loro zampette su pianeti sconosciuti aumentava, così come crescevano a dismisura le domande che affollavano le loro menti. Come sarebbero stati questi pianeti inesplorati? Avrebbero incontrato forme di vita? Di che cosa si sarebbero nutriti?

Ma che ne è stato degli astronauti che avevano condotto sulla Luna la navicella “Andrà tutto bene”?                                                                            Questo ve lo racconteremo in un’altra storia spaziale..

Baddy disse: “Possiamo visitare il tuo grandissimo pianeta?” “Ma certo ragazzi!”- rispose il Giovese – “e, se volete vi invito a un banchetto di gigantesca e rocciosa, ma anche succosa, frutta e verdura.” Mangiarono a più non posso tutto, tanto che caddero tutti e quattro addormentati. Solo al risveglio i quattro amici si resero conto che forse avevano esagerato con il cibo. Dovettero aspettare di recuperare le forze prima di poter ripartire. Il cane tornato forte e pieno di energia cominciò a sputare fuoco con tutta la sua forza. Così il decollo per tornare verso Saturno fu facilissimo e veloce.&nbsp;

Ora non restava che rientrare davvero sulla Terra. Era molto tempo che erano nello spazio. Sentivano la mancanza dei loro amici e non vedevano l’ora di rivederli! 

Racconto a staffetta scritto, illustrato e letto dagli alunni della classe 2°A

Entrambi si resero conto che non si trattava di una sola luce, ma di molte, infinite luci pulsanti e, non riuscendo a raggiungere nessuna di esse, si fermarono a contemplare lo spettacolo offerto dalla nostra galassia. Restarono a guardare quelle luci gialle fino a quando non si addormentarono. Il giorno successivo decisero di esplorare la Luna e poco dopo incontrarono di nuovo il Gatto Spaziale che chiese loro: “Da dove provenite?” “Dal pianeta Terra” risposero i cuccioli. “Ah, che bello il vostro pianeta azzurro! Sulla Terra ci sono molti esseri viventi.&nbsp;Sulla Luna viviamo solo io, un Cane Sputafuoco e pochi altri esseri più o meno strani. Per caso, avete già incontrato, il cane?” “Certo! Che paura...il suo aspetto è terribile!” &nbsp;“Il Cane Sputafuoco non è cattivo, non dovete temere” – disse il gatto. “Veramente?” risposero stupiti i cuccioli.

Ma come fare? Si guardarono intorno e scorsero due oggetti misteriosi: sembravano quelle bocce di vetro in cui vivono i pesci all'interno delle nostre case. Ci misero il muso dentro per annusarle e …voilà se le infilarono in testa. Sembravano proprio due astronauti. Andarono a fare un giro per conoscere il posto e incontrarono un … gatto con tre code, sei gambe e due teste. Era il Gatto Spaziale! Mentre cercavano di fare amicizia gli si presentò davanti un cane con tre teste. Per ogni testa aveva due lingue biforcute che sputavano fuoco e bruciavano tutto quello che c’era intorno. Spaventoso! I cuccioli impauriti scapparono e trovarono riparo in una grotta dove decisero di aspettare che il terribile Cane Sputafuoco andasse via.

Si accorsero subito che la temperatura era più bassa di quella trovata su Urano. “Ecco perché li chiamano “Giganti di ghiaccio!” Esclamò Billy a proposito dei due pianeti. “Dobbiamo sbrigarci amici, il tempo di raccogliere delle rocce come ricordo e via!!” disse il gatto.

Insieme cominciarono il tour della Luna. Superarono diversi crateri e mari di varie dimensioni e arrivarono in un villaggio di Goblin, dove, proprio in quel momento, stavano facendo un banchetto reale. Con gran stupore furono invitati e mangiarono a volontà, perché la fame era tanta. Terminato il banchetto si riposarono su dure rocce lunari e poi ripresero il cammino verso la parte in ombra della Luna, il suo lato oscuro.

Cari lettori, vi raccontiamo la storia di un gruppetto di amici, un gruppetto di bambini come tanti altri, ognuno dei quali aveva un cucciolo di cane, un cagnolino. Un giorno questi bambini andarono in gita con la scuola a visitare una base spaziale per assistere al lancio di prova di una navicella sulla Luna. La navicella si chiamava “ANDRA' TUTTO BENE”. I cuccioli erano sempre andati in gita con i loro padroncini, ma questa volta non avrebbero potuto andare. La maestra, infatti, era diventata allergica al loro pelo e inoltre alla base non erano ammessi animali. Ma quando i bambini arrivarono a destinazione per assistere alla prova, con loro grande sorpresa videro i cuccioli. I birbantelli avevano seguito di nascosto il pullman della scuola.&nbsp;

Tutti insieme girarono il volante della navicella verso Terra. Il Cane Sputafuoco iniziò a soffiare per produrre il carburante e a gran velocità spinta dai venti forti di Saturno la navicella schizzò via velocissima!&nbsp;

Poco dopo il pensieroso Billy esordì dicendo: “Amici, ma quando mai potremmo tornare nello spazio? Diamo un'occhiata anche agli ultimi pianeti del sistema solare. Visitiamo Urano e Nettuno, prima di rientrare?”

Ma la strana creatura non aveva alcuna intenzione di allontanarsi dalla grotta anzi, sembrava proprio fare la guardia e aspettarli fuori. Il cagnolino più coraggioso, di nome Billy, convinse l'altro cucciolo a reagire e gli disse: «Non possiamo restare per sempre qui! Dobbiamo scappare!». Baddy, questo era il nome dell'altro cucciolo, gli chiese come potevano fare per uscire da quella situazione e soprattutto dalla grotta. Billy rispose che dovevano mettere in atto tutte le tecniche che meglio conoscevano: scavare e correre. I due si misero all’opera e, scava e scava, alla fine si ritrovarono fuori, dalla parte opposta all’entrata della grotta. Baddy domandò: «E adesso cosa facciamo?». Si guardarono e, con sguardo impaurito dissero contemporaneamente: «Corriamo!!». Corsero a più non posso verso un oggetto luminoso e giallo. Solo Billy durante la corsa iniziò a domandarsi verso cosa stessero correndo.

La curiosità era troppo forte, così iniziarono a esplorare il nuovo pianeta convinti che avrebbero trovato una soluzione per il rientro. Ma, quando misero piede su Plutone, sentirono un gran freddo, la temperatura era gelida e non avevano niente con cui coprirsi....iniziarono a preoccuparsi seriamente. “Ragazzi....a meno 230 gradi centigradi non sopravviveremo!” disse Billy. Così rientrarono in fretta nel razzo e si misero ad aprire tutti i gavoni della navicella con la speranza di trovare qualcosa che li potesse aiutare. A un tratto Billy trovò delle rocce lunari. “E queste che sono?” Si domandò il Gatto Spaziale. “Le ho raccolte io sulla Luna” disse Baddy, sottovoce, sentendosi in colpa. “Pensavo di portarle a casa come ricordo di questa spedizione.” “Perfetto! Fantastico! Siamo salvi!” esclamò il Gatto Spaziale. Billy e Baddy si guardarono in silenzio senza capire tutta quell’euforia. “Queste rocce lunari sono un ottimo combustibile.” Spiegò il gatto. Con l'aiuto del Cane Sputafuoco che, usava le sue bocche solo per produrre fuoco e mai per parlare, riuscirono a inserire le rocce nei motori del razzo che, dopo qualche tentativo, finalmente si accesero.

Il Gatto Spaziale, che era alla guida, provò a schivarli tutti ma, erano così tanti che la navicella fu colpita proprio da uno di essi, sulla parete laterale. I cuccioli erano molto spaventati ma, il gatto e il cane li tranquillizzarono perché sapevano che l'impatto non era stato così grave, visto che la navicella continuava a funzionare e a procedere alla velocità della luce. Billy e Baddy si resero conto che nel frattempo Venere si era avvicinata e stavano per atterrare. Fu allora che gli amici “spaziali”, si ricordarono che l'aria sul pianeta Venere era tossica per i cagnolini, come per tutti gli abitanti del pianeta Terra. Così spiegarono loro che avrebbero proseguito per un altro pianeta. Nel momento stesso in cui si erano ormai rassegnati a non poter poggiare le zampe su Venere... una cometa colpì la navicella obbligandoli così ad atterrare. I cuccioli avrebbero voluto esplorare il pianeta, ma il gatto spaziale, preoccupato per la loro salute e per la loro sopravvivenza, bloccò le porte della navicella e disse: “Non potete uscire, come vi ho già detto l'aria è velenosa e pericolosa per la salute e per la vostra sopravvivenza!”.&nbsp;

Concludiamo questo lavoro con i dovuti ringraziamenti alle famiglie, senza le quali la realizzazione del "racconto spaziale" non avrebbe visto la luce. Un sentito "grazie"&nbsp;per averci ospitato nelle vostre case e aver reso possibile la Didattica di distanza durante la quale ci siamo messi tutti alla prova. Certamente i protagonisti sono stati i bambini e le bambine della MERAVIGLIOSA SECONDA A.....complimenti a loro!&nbsp; Ma permetteteci, come nel finale di un film, di elencare i nomi di tutti i protagonisti: Ginevra - Alice - Francesco&nbsp; Andrea - Piero - Victoria Diego - Sara - Paolo - Milo Alessio&nbsp;- Silvia - Samuele Abid - Fatiha -&nbsp;Said&nbsp; Laila&nbsp;-&nbsp;Katia - Massimo Manuel -&nbsp;Rodolfo - Lucia

Individuata la rotta da seguire decollarono per il viaggio di ritorno tutti entusiasti e felici per le scoperte fantastiche che avevano fatto durante la spedizione. Con il naso incollato ai finestrini, Billy pensieroso disse: “Però, cari amici, pensandoci bene, noi ora stiamo rientrando a casa. Ma se avvistassimo qualcosa di interessante…che ne dite di fermarci a esplorare?”

Baddy intervenne: “In effetti abbiamo scoperto che il Cane Sputafuoco possiede un ottimo carburante per la navicella. Adesso conosciamo i pianeti dove trovare cibo e quelli da cui stare lontani. Certo i bambini ci mancano ma.............ideona!!!&nbsp;Ricordate quando i padroncini non potendo andare a scuola facevano lezione a distanza? Bene....usiamo il computer di bordo e colleghiamoci con loro. Potremo vederli e raccontare tutte le nostre avventure sui pianeti del sistema solare. Saremo lontani, ma vicini. Faremo lezione di astronomia direttamente dallo spazio. Esploreremo per loro tutto ciò che la nostra galassia offre e anche oltre verso lo spazio infinito.

Pensavano in modo particolare a Venere perchè già lo si intravedeva brillare in lontananza. Che luce! Accecati dalla sua bellezza non si resero conto di essere entrati in una fascia di asteroidi.

Il portellone si aprì da solo per il forte impatto e di fronte a loro fra scie di gas colorate, apparve un simpatico Giovese con due teste, nove mani, dieci gambe, quattro occhi e sei braccia.

Non avrebbero potuto visitare nemmeno Mercurio, il piccolo e velocissimo pianeta. Era troppo vicino al Sole e troppo caldo per Billy e Baddy. I due animali lunari presero una rapida decisione. Il Gatto Spaziale suggerì al Cane Sputafuoco di dare carburante alla navicella con le sue lingue di fuoco e dirigere la navicella verso il pianeta nano Plutone, il più lontano dal Sole. A questo punto è giusto ricordare che, nel frattempo, sul pianeta Terra i bambini erano preoccupati per i loro cuccioli perché non li vedevano da settimane. Così chiesero a una fondazione di organizzare una spedizione di salvataggio o di trovare il modo di mettersi in contatto con i due cagnolini. Ma, tornando ai nostri viaggiatori nello spazio, di comune accordo decisero di andare verso Plutone, senza calcolare però che il carburante stava per finire. Infatti, dopo qualche ora di viaggio, la navicella iniziò a sobbalzare e a girare su se stessa.

Fu lì che i cagnolini ebbero modo di incontrare un Coniglio Spaziale, un essere veramente strano dal pelo di due colori: blu e rosa. Rimasero a lungo a osservare il coniglio colorato senza rendersi conto che il gatto era sparito.&nbsp;

In un batti baleno&nbsp;si ritrovarono&nbsp;sugli anelli di Saturno. Appena atterrati si accorsero subito che la navicella non era stabile e barcollava.&nbsp;I cuccioli decisero comunque di uscire per osservare il pianeta, ma furono spazzati via da una corrente fortissima. Riuscirono faticosamente a tornare dentro alla navicella e a chiudere bene il portellone per rimanere al sicuro. Saturno non poteva ospitarli perché il clima non era adatto alla sopravvivenza e&nbsp;a questo punto non rimaneva altro che rientrare sulla Terra. All'improvviso al Gatto Spaziale venne un'idea e disse: "Ho trovato la soluzione per il carburante! Dobbiamo sfruttare il forte vento. Gireremo la navicella in posizione di lancio e la corrente forte ci aiuterà a partire così il Cane Sputafuoco dovrà faticare meno. Basteranno solo poche fiamme.” I cuccioli e il cane Sputafuoco esclamarono forte: "Siiiiiiiii!!!!! Ce la faremo!”

Due di questi cagnolini, i più curiosi, gira di qua e gira di là, si ritrovarono per sbaglio sulla navicella in partenza e non riuscirono più a scendere. 

A quel punto, i cuccioli e il Gatto Spaziale, disperati e demoralizzati decisero di chiedere uno sforzo al Cane Spaziale e provare a dare fondo alle sue riserve di fuoco, visto che era un ottimo combustibile per la navicella. Il cane iniziò a soffiare così forte, ma così forte nel serbatoio della navicella, che la fece ripartire. Fu un viaggio lungo e tortuoso per due motivi, intanto il fuoco non era potente come quello del carburante originale e poi il cane cominciava a essere stanco di sputare fuoco, era sfinito e il fuoco si stava esaurendo anche dentro di lui. Giunsero su Plutone sapendo che, nelle condizioni e con i mezzi con cui stavano viaggiando, le possibilità di tornare sulla Terra erano veramente poche.

Yara - Bouchra -&nbsp;&nbsp;Bouchaib Giorgia -&nbsp;Samanta - Alessandro Gianluca - Carla - Alessandro Thomas - Elena - Alessandro Gaia&nbsp;-&nbsp;Francesca&nbsp;- Gabriele Eva&nbsp;-&nbsp;&nbsp;Federica -&nbsp;Samuele Emmanuel - Marilena - Giovanni Stefano&nbsp;- Laura - Matteo Robert -&nbsp;Corina - Raluca ......non dimentichiamo i nonni presenti in piattaforma, che mai avrebbero immaginato di tornare a scuola e, ultimi ma non per questo meno importanti, tutti i " pets" che ci hanno fatto compagnia.&nbsp;

Ci sarebbe tanto piaciuto condividere questo racconto con Genifer...glielo racconteremo sicuramente a settembre. Buona estate! &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Moira, Laura e Pina

Decisero così di atterrare su Urano. Appena arrivati si accorsero che era tutto ricoperto di ghiaccio e la temperatura era molto bassa. Riuscirono a scendere dalla navicella e a visitare i suoi tredici meravigliosi anelli e le ventisette piccole lune che ruotavano tutte intorno. I colori erano a volte luminosi, a volte grigi. Ma dal gran freddo non poterono fermarsi a lungo per esplorare. Appena recuperate le energie decollarono alla scoperta di Nettuno. Rimasero meravigliati dall’intenso colore azzurro e da alcuni anelli luminosi intorno ad esso: era bellissimo!

All'improvviso però sentirono il rumore dei motori della navicella spaziale. Era pronta al decollo....gli astronauti dovevano aver deciso per il rientro. I cagnolini si misero a correre per raggiungerla e arrivarono un attimo prima che partisse. Sfiniti e senza fiato si ritrovarono così sull'astronave che però, non sembrava aver preso la rotta di casa, ma pareva dirigersi verso il pianeta Marte.

Istituto Comprensivo di Castelnuovo Magra Scuola Primaria Palvotrisia DAD 2020 Insegnanti Moira Giovanelli e Laura Del Buono

Musica: 2001 Odissea nello spazio - Così parlò Zarathustra (Richard Strauss)

-Allacciamo le cinture, sarà un decollo movimentato-avvertì il Gatto Spaziale. E partirono verso Saturno ma, all'improvviso il razzo si ribaltò, accelerò incredibilmente dirigendosi verso Giove e atterrò su di esso con un gran botto.

Il decollo li spaventò molto, ma una volta in orbita si incantarono a guardare la Terra man mano che si allontanava. Videro i mari e gli oceani e capirono perché la chiamavano il “Pianeta Azzurro”. Arrivati sulla Luna si aprì il portellone della navicella e i due cagnolini nonostante la paura desideravano scendere e andare alla scoperta del satellite naturale.&nbsp;

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