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GIORNALINO 5B

by ANNALISA MARCONI

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Notizie squolose!
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Giornalino
numero 6
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Risate in quinta B
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ULTIMA EDIZIONE
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Ultima edizione
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Anno 2022 Alunni di 5 B
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Nella nostra classe, possiamo proprio dire che si ride molto: durante la mensa, durante la lezione, durante l'intervallo, insomma.....SEMPREEEE!!
In questi momenti una persona che ci fa ridere molto è il nostro compagno Mirko. Mette allegria con le sue battute e i suoi commenti spontanei.
Una mattina, durante l’ora di italiano, la maestra Annalisa ci disse che dovevamo “assorbire le informazioni come delle spugne” e Mirko iniziò a cantare la canzone di Spongebob. Siamo scoppiati tutti a ridere, compresa la maestra.
Mirko ci ha spiegato che per inventare battute servono due ingredienti: conoscenza e fantasia. La conoscenza serve, perché devi conoscere l’argomento, altrimenti non riesci a fare battute sensate; serve anche molta immaginazione, perché se non sei fantasioso, le battute non fanno ridere.                  
Un’altra compagna che ci fa ridere molto è Emma, che ogni giorno INSEGUE tutti, per raccontare una nuova barzelletta. A volte le sue freddure ci hanno un po’ stressato, ma soprattutto ci hanno rallegrato tutto l’anno.
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Continua...
Emma adora le foche ed è per questo motivo che fa tante battute, come queste:











Emma ha un’arma segreta per le sue battute, ovvero il libro di Pera Toons, un vero e proprio forziere di battute divertenti.
Anche Camilla un giorno ci ha fatto proprio ridere. Durante la lezione di matematica, mentre la maestra Terry ci spiegava i numeri negativi e positivi, la nostra compagna Camilla ha esclamato: “Lo zero, visto che non è né negativo, né positivo è… ASINTOMATICO!”.
Che dite siamo simpatici? Vorreste stare nella nostra classe per un giorno? Venite in 5B, così potrete farvi due risate e scoprire nuove battute!!!
Ci sono due foche su un ghiacciaio. Una dice all’altra: “Smettila di fissarmi!” 
L’altra: “Non ti sto fissando, ti sto FOCALIZZANDO!"

Ci sono due foche, una dice: “Là c’è un tizio che AFFOCA!”
L'altra risponde: ”Ti sbagli, è solo un iceberg." 
La prima foca allora sospira: “Scusa, senza occhiali ci vedo SFOCATO!”. 
Sara, Matilda, Vale, Carlo Alberto, Massimo, Salvatore
Alla scoperta di Giacomo Lirici
Il nostro dirigente in una biografia
Giacomo Lirici è nato il 13 luglio 1975 all’ospedale di Reggio Emilia, in questa città ha vissuto per alcuni anni, anche se per la maggior parte della sua vita ha vissuto a Cavriago. Ora, invece, abita a Scandiano.
Giacomo, da piccolo, era un bambino calmo che adorava andare a scuola.
Era ben organizzato: dopo la scuola mangiava, faceva subito i compiti, usciva con i suoi amici e alle 7 tornava a casa. Al ritorno sua madre gli faceva sempre la doccia, perché tornava tutto sporco e sudato. Chissà che faceva… si rotolava nel fango insieme agli ippopotami? 
Anche se era una persona tranquilla, durante la sua infanzia ha commesso qualche marachella, come gli scherzi telefonici: andava a casa dei suoi amici, prendeva il telefono e digitava numeri a caso, finché non rispondeva qualcuno. Poi che faceva? Riattaccava? Fingeva di vendere qualcosa? Chi lo sa...
A scuola era bravo, alle elementari prendeva sempre buoni voti e la sua materia preferita era Italiano.
Camilla, Bianca, Iris, Luca e Gabbo
Alle medie, invece, ha iniziato a prendere voti poco più bassi, ma comunque buoni. A Reggio Emilia ha frequentato l'Istituto Tecnico Commerciale e le Magistrali. Qui le sue materie preferite erano filosofia e storia.
Prima di diventare insegnante, ha fatto qualche lavoretto per guadagnare un po’ di soldi: operaio in fabbrica, animatore, educatore nei centri estivi e vendemmiatore. I soldi guadagnati li ha spesi per comprarsi la sua prima moto.
Noi ce lo immaginiamo sulla sua moto, con il ciuffo svolazzante, mentre sfreccia per le strade della città.


All'università ha iniziato a studiare lingue straniere, poi ha cambiato facoltà e si è iscritto a Scienze della Formazione Primaria, dato che a lui è sempre piaciuto insegnare; infatti, poi ha insegnato alla scuola dell’infanzia e alle elementari.

In seguito ha partecipato a un concorso per diventare preside e lo ha vinto. Ora, è il dirigente del nostro Istituto.
Ci sono molte cose che gli piacciono del suo lavoro, ma anche cose che non gradisce, come il dover lavorare tantissime ore a settimana, per questo ha poco tempo per stare con la sua famiglia.
Giacomo è felicemente sposato con Cinzia da 11 anni, ha una figlia di nome Marta che ha 9 anni e va in terza elementare.
Qualche volta ha del tempo libero e gli piace dedicarsi alla sua famiglia e ai suoi hobbies: andare in bici, camminare, leggere e suonare la chitarra. Forse, da ragazzo, avrà conquistato la moglie suonando la sua canzone preferita con la chitarra.
Il film che preferisce è “Sapore di Mare”, un film del 1983, uscito quando lui
aveva 8 anni. 
Gli piace l'arte; in particolare ammira molto le opere del pittore Davide Benati di Reggio Emilia; ma l’ultima mostra che ha visto è stata quella dell’artista Banksy a Parma. 
Oltre alle opere d'arte, adora la Nutella. “A chi non piace la Nutella?!” avrebbe detto un giorno.
E in futuro che cosa farà? A Giacomo piacerebbe diventare preside delle scuole superiori. Allora, forse lo avremo di nuovo come dirigente.

Intervistare il nostro preside è stato molto divertente e interessante, perché abbiamo scoperto cose che prima non sapevamo di lui.
Ora che lo abbiamo conosciuto di più, abbiamo l’impressione che sia rimasto come da bambino: un “tipo” calmo e pacato, che quando va in giro con gli amici si rotola nel fango insieme agli ippopotami; anche se quando è arrivato da noi era tutto pulito.
Camilla, Iris, Bianca, Luca e Gabriel
Camilla, Bianca, Iris, Luca e Gabbo
Momenti speciali
in 5 B
Ciò che non potremo MAI dimenticare...
Con le nostre maestre e i nostri compagni abbiamo passato cinque avventurosi anni, di cui non ci potremo maaaiiiii dimenticare.
Siete pronti a scoprire alcuni momenti speciali di questi anni?
Per cominciare vi racconteremo del giorno dei palloncini a scuola!
Era un giorno come tutti gli altri, siamo arrivati in classe, abbiamo disfatto lo zaino ed è iniziata la lezione di scienze. La maestra Anna ci nascondeva qualcosa, ma cosa? Finalmente ha poi confessato. Ha estratto dei palloncini e ci ha detto che avremmo fatto esperimenti con l'energia! 
La prima cosa che abbiamo fatto è stata quella di strofinarci i palloncini sui capelli, in modo che questi acquisissero una carica; con questo esperimento abbiamo capito che grazie all’energia acquisita dallo strofinamento dei capelli, il palloncino si riusciva a trasformare in SPIDER-MAN. Ora vi spieghiamo meglio: il palloncino poteva attaccarsi alle pareti e attrarre pezzetti di carta proprio come l’Uomo Ragno! Eravamo così concentrati sui palloncini Spider-Man, che quando ci siamo guardati in faccia ci siamo accorti che tutti i capelli delle femmine erano in aria. Peggio di Einstein!
Sempre in scienze, non sapete che cosa abbiamo dovuto affrontare, per lo studio del corpo umano: gli organi!!! MA QUELLI VERI!!!
Anna ha portato a scuola dei veri organi, come ad esempio delle ossa, uno stomaco, un fegato… di animali, chiaramente. La maggior parte dei compagni li voleva toccare, erano eccitatissimi!! Ma il resto della classe non

voleva nemmeno guardarli, infatti alcuni stavano per…

Un giorno la maestra si è portata con sé anche un tubo lungo: l’intestino di un montone! Lo ha gonfiato a mo' di palloncino. CHE SCHIFOOOOO!! Scusate il termine, ma rende perfettamente l'idea.
Ora, per togliervi la sensazione di disgusto dalla bocca, vi parleremo di un piacevole fatto, accaduto quest'anno: abbiamo vinto il Concorso Legalità col nostro Manifesto contro la mafia. Da quanto eravamo felici, arrivati a scuola, abbiamo aperto le porte
delle varie aule e abbiamo cantato a squarciagola:
"ABBIAMO VINTO!! ABBIAMO VINTO!! POPOPOPOPO!!!!!“
Adesso vi portiamo indietro nel tempo, per raccontare qualcosa che non potremo dimenticare: vi porteremo in secondaaaaaa…. 
Ogni volta che la nostra maestra Anna ci leggeva il capitolo di un libro, veniva a farci visita la detective più famosa al mondo (così diceva lei), più famosa di Klimt, di Mozart, di Picasso: ANNALISIX! Portava una matita tra i capelli e un blocchetto in cui prendeva appunti. Ci faceva delle domande sulla lettura appena svolta e noi dovevamo rispondere! Era terribile! Non ammetteva errori!
Questo momento che stiamo per raccontare, invece, è accaduto in compagnia della maestra Terry: noi l'abbiamo chiamata… “La giornata della geometria tortosa!!”. Quel giorno Terry ha distribuito dei pezzi di torta al cioccolato e con quelli ci ha fatto capire le frazioni e quanto cucina bene!! GNAM, GNAM!
Ma ora basta parlare di dolci, parliamo di risateeeeee!!! Siete pronti?!?!
Quest’anno abbiamo fatto lezione con un nuovo insegnante di musica. Un giorno, mentre spiegava, due o tre bambini hanno guardato Monica, la nostra vera maestra di musica, che stava facendo delle boccacce: incrociava gli occhi e tirava fuori la sua enorme lingua a mo’ di tubo. Dovevate vederla, era divertentissima!! Chissà perchè le stava facendo...
Ci sarebbero tanti altri momenti da raccontare, come le svegliette di Teresa, le imitazioni di Monica, Anna che si emoziona, il giornalino di classe, le attività del Censimento e tanto altro, ma non finiremmo più di scrivere.
Ebbene sì, siamo arrivati a due importantissime conclusioni: abbiamo finito il nostro articolo e, purtroppo, i nostri 5 avventurosi anni, passati tra lezioni, risate, torte, compiti e sgridate!!!
Silvia Elena e Nadia
Uno
Strano
Sindaco
All’inizio del primo quadrimestre, durante una lezione di geografia, si è svolta un’attività speciale! L’elezione del sindaco della nostra classe.
Per cominciare questa attività ognuno di noi, immaginando di essere il sindaco, aveva dovuto pensare e poi trascrivere su un foglio le caratteristiche della propria scuola ideale. 
In seguito, abbiamo votato le diverse idee dei compagni. Sara, Ambra e Mattia G. sono stati gli alunni che hanno ricevuto il maggior numero di voti.
Tutti e tre si sono preparati e hanno ripresentato le loro idee alla classe con un vero e proprio discorso.
Ha iniziato Mattia. Lui era molto agitato e, di conseguenza, parlava velocemente, mentre leggeva il foglietto. Proponeva una scuola divertente, con animali e progetti bellissimi.
Poi si è presentata Ambra che parlava a bassa voce, ma nonostante la sua timidezza, sembrava molto tranquilla in viso e nel modo di parlare. Voleva inserire una piscina interrata e uno scivolo d’acqua.
Infine ha parlato Sara, molto sicura di sé: si è presentata e ha ringraziato chi l’aveva votata, come una professionista, come se l'avesse già fatto un milione di volte. Lei voleva inserire muri e pavimenti morbidi, voleva che ci fosse anche un'aula per ogni materia.
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