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Noi ai tempi del coronavirus

by Giovanna Gabriella Giustozzi

Pages 2 and 3 of 109

Scuola Statale Italiana di Atene
A.s. 2020/2021
Letteratura dal fronte
Premio letterario 2020
CLASSE QUINTA
La peste aveva tolto a tutti la facoltà dell’amore e anche dell’amicizia; l’amore infatti, richiede un po’ di futuro… (da "La Peste" di Albert Camus): Storie, Testimonianze, Fantasie dal mondo del coronavirus"
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I nostri lavori
condivisi
con voi
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(scritti di settembre-dicembre 2020 in relazione al periodo gennaio-dicembre dello stesso anno)
2020. La malattia
 
Il Covid è una malattia
che non se ne pente se uccide le persone.
Il Covid è una malattia
che non lascia le persone stare vicini,
non le lascia neanche toccarsi.

Il Covid ha dei nemici:
la maschera e il disinfettante.

Il Covid ha anche dei vantaggi:
ti lascia andare nel tuo mondo,
ti lascia pensare quello che vuoi.

Al Covid non interessa
Se tu non vuoi corone,
ti avvicina e ti entra:
se hai fortuna vivi, se hai sfortuna, muori.
Daniel Jani
Dal mio diario: ricordi e pensieri

                                        29 ottobre 2020
Caro diario,                                                      
Sto ripensando al lockdown di marzo. Quel periodo mi piaceva perché avevo tempo per lo studio ed ero a casa con la mia famiglia. Nello stesso tempo però, non era bello, perché mi mancavano la scuola, i maestri, i miei amici, i nonni, le zie e gli zii.
Pensavo anche a tante persone che hanno problemi di salute. Questo mi preoccupava tanto. C’era tanta paura per la nuova malattia e la nostra vita era cambiata molto. Mentre ero a casa non potevo uscire e giocare con i miei amici. Quella era una cosa strana. Non sapevo se dovevo essere contento perché stavo con mia famiglia o se dovevo essere triste perché i miei genitori non lavoravano.
Adesso tutte le classi dalla Scuola Primaria sono divise in due gruppi. Il primo gruppo va a scuola nella prima settimana mentre l’altro gruppo fa lezione da casa, con il computer. La seconda settimana, si fa il contrario: il secondo gruppo va a scuola e il primo gruppo rimane a casa.
Aspetto con tanta ansia una medicina o un vaccino contro il coronavirus. Vorrei tanto togliere la maschera, buttare nella spazzatura tutti i gel per la pulizia delle mani, ma non posso farlo oggi perché la malattia non è ancora andata via. Sono confuso, ma spero che tutto andrà bene.                                                                                                                                 
Ciao, spero che la prossima volta avrò buone notizie da scrivere.     

 3 dicembre 2020     
Oggi siamo in una seconda quarantena e non mi piace per niente. Nel nord della Grecia muoiono decine di persone ogni giorno e io sono molto triste. Rispetto al mese di marzo, i contagi e le morti sono aumentati. Questo perché la gente non ha più tanta paura e non rispetta tutte le regole. Secondo me non è un comportamento intelligente e mette in pericolo tutti noi.
Ora facciamo di nuovo lezione da casa con il computer. Non mi piace perché c’è troppa confusione. Alcuni bambini fanno dentro e fuori dalla riunione, e forse fanno un po’ i furbetti, per non fare verifiche o per non rispondere alle domande delle maestre. Altri bambini hanno problemi di connessione e non gli funziona il microfono, oppure la telecamera, oppure tutti e due. Comunque il tempo passa velocissimo.
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