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l'arte nel tempo

by samanta gigli

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L'ARTE NEL TEMPO
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Classe V Scuola Primaria "I.Masih"
Istituto Comprensivo Perugia1 "F. Morlacchi"
a.s.2021-22
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Percorso di STORIA DELL'ARTE ed ARTE E IMMAGINE dagli Egizi fino al Cubismo.
LA PITTURA EGIZIA
La pittura dell'antico Egitto (3500 a.c.- 350 a.C.) è caratterizzata da grande vivacità e ricchezza e segue un tipo di espressività astratta e concettuale.
Lo spazio è riportato su due dimensioni, le composizioni seguono criteri simbolici, le forme si sviluppano con grande eleganza ed essenzialità. I colori sono puri e brillanti, si dispongono armonicamente e con accostamenti a contrasto.
Come tutte le arti praticate in questa civiltà, anche la pittura è una pratica religiosa, dedicata agli dei.
Gli artisti venivano educati fin da piccoli a seguire le regole della pittura perché ogni elemento (colore, forme, composizione, ecc.) era collegato a precisi significati sacri. Per diventare un artista era quindi necessario possedere una solida cultura religiosa. La stilizzazione e la sintesi tipica della pittura egiziana sono conseguenze di queste regole. Soprattutto nelle rappresentazioni delle figure umane, ma anche per rappresentare molti animali sacri, gli artisti egiziani disegnavano ogni forma secondo precisi rapporti proporzionali e modelli fissi. Il risultato era quello di avere una figura ideale, generica.
Nell'antico Egitto, la tecnica usata dagli egizi per dipingere era la campitura cioè veniva steso in maniera uniforme il colore dentro una forma delimitata da un contorno.
I colori venivano riprodotti con una miscelazione di pigmenti ottenuti dalla macinazione di terre colorate con agglutinante sostanza collosa formata da acqua, lattice di gomma e albume d'uovo. Il colore veniva steso con dei pennelli ricavati dalle fibre di palma.
Questo tipo di pittura si chiamava tempera (dal latino temperare, mescolare) e veniva fatta su superfici perfettamente asciutte e al riparo di piogge poiché si utilizzava l'acqua.
 
I colori nella pittura egizia

La trasformazione delle materie prime per ottenere i pigmenti per la pittura era una tecnica molto complessa che richiedeva una specifica conoscenza e una abilità pratica raffinatissima. L'importanza sociale che era attribuita all'arte nella società egizia spiega l'esistenza di una vera attività industriale per la produzione di pigmenti di alta qualità che venivano utilizzati dagli artisti.
Nella pittura egiziana venivano usati sia colori naturali, cioè pigmenti derivati direttamente dai minerali presenti in Egitto, sia colori sintetici, ottenuti mediante particolari procedimenti chimici.
Venivano ricavati direttamente dai minerali il rosso, il bianco e il nero. Al gruppo dei colori sintetici appartengono il il blu e il verde. Il pigmento giallo poteva essere prodotto in due modi: sia tratto da minerali sia creato sinteticamente.
Gli Egizi usavano questi sei colori e ad essi attribuivano particolari valori e significati sacri che venivano regolarmente rispettati nelle rappresentazioni pittoriche.
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