Il primo dell'Inferno

Chalkboard

Una volta, quando ero piccola, stavo giocando a nascondino in un ristorante insieme alle mie cugine e mi nascosi così bene che nessuno riusciva più a trovarmi; iniziai a spaventarmi perché mi trovavo in una sala buia da sola. Per fortuna alla fine mi ritrovarono, anche se erano tutti spaventati, soprattutto mia madre. Mi fa più paura di tutto la solitudine. Non sono sola, ho tante amiche, ma ho sempre paura di perderle. I miei Virgilio sono la mia migliore amica, i miei genitori, i miei nonni, le mie cugine e i miei zii. Chiara

Mi sono sentito solo nel 2020, quando eravamo in quarantena e volevo assolutamente rincontrare i miei amici, ma per mia sfortuna non avevo ancora il telefonino, quindi non li rividi per un sacco di tempo. La mia selva oscura è casa mia perché a me personalmente non piace stare tutto il giorno in casa, ma preferisco stare in giro con i miei compagni a fare tutt'altro. Per me la selva oscura è un tunnel buio in cui non c'è mai la fine. La mia più grande paura è quando mi sento solo e voglio parlare con qualche mio amico: in quei momenti desidero trovare l'amicizia giusta che non mi tradirà mai. Un Virgilio c'è nella mia vita e penso che non mi ostacoli mai: è mia mamma che non lascerò mai. Io non riuscirei mai a cavarmela da solo. Nel periodo della DAD mia mamma mi ha aiutato a superare i momenti più difficili della mia infanzia. Raffaele

Mi sono sentito perso durante la quarantena, quando persi mio nonno: lui era il mio più grande punto di riferimento. E anche quando persi la mia gatta, il mio primo animale domestico e una creatura meravigliosa a cui tenevo tanto. Per me la selva oscura significa allontanarsi da un punto di riferimento e quindi perdere la retta via. Ora ciò che mi fa più paura è il fallimento perché so che se mai entrerò nel limbo del fallimento non riuscirò mai ad uscirne. In realtà io preferisco cavarmela da solo, però ho avuto tre Virgilio e tuttora ne ho due che mi aiutano sempre in qualsiasi momento senza chiedermi niente, e io di questo sono molto grato. Riccardo

IL MIO INFERNO, LA MIA SELVA OSCURA, IL MIO VIRGILIO

Io mi sono sentito smarrito quando dalla 5^ elementare sono passato alla prima media, dato che non c'era nessuno dei miei amici, tranne quelli dell'asilo. Per me la selva oscura è un luogo di punizione per chi sbaglia e chi durante la sua vita non è stato buono. La cosa che mi fa più paura al mondo è perdere i miei nonni. Io preferisco cavarmela da solo, dato che penso che la gente sia invidiosa e che in qualche modo voglia sempre metterti davanti dei paletti e degli ostacoli. L'unico Virgilio che mi guida nella mia vita sono i miei genitori. Luigi

Non mi sono mai sentito smarrito nella mia vita. Però, qualche volta, in realtà, è successo, ad esempio dopo aver litigato con un amico per motivi seri, infatti eravamo a lite da mesi, e io mi sentivo smarrito: non potevo giocare né parlare con lui e mi sentivo infelice. Entrambi avevamo commesso un peccato grave. Ma secondo me queste situazioni si possono superare. Per me la selva oscura è il peccato, che fa paura e provoca infelicità. Quello che mi fa più paura sono i peccati gravi, come il suicidio o l'omicidio. Io, se riesco, posso anche cavarmela da solo. David

Non c'è un Virgilio nella mia vita, però, quando ho bisogno d'aiuto, chiedo a mio nonno che ha molta esperienza. Mi fa paura perdere le persone a me più care. La mia selva oscura è il pensiero di perdere i miei nonni perché ci sono molto affezionato e gli voglio bene. Mi sono sentito smarrito quando è morta mia nonna. Quel giorno ero stordito e non capivo più niente, e quando ci penso mi sento ancora un po' così. Mario

letture dantesche a cura della classe 2^B

Scuola secondaria I grado "F. Celozzi" I.C. "via Sacco e Vanzetti" Torremaggiore (FG) a.s. 2023-24

Non mi sono mai sentito smarrito. Nella mia vita non c'è nessuna selva oscura. Non c'è niente che mi fa paura. Il mio Virgilio sono io stesso. Fernando e Massimo

Un giorno ero uscito con i miei genitori e stavamo passeggiando in mezzo al corso, che era molto affollato. A un certo punto, mentre i miei genitori si erano fermati, io continuai a camminare, finché mi resi conto di averli persi di vista: per quante persone c'erano, io non li vedevo più. Ma alla fine li ritrovai. Per me la selva oscura è un luogo di punizione dove vanno le persone cattive. Mi fa paura se perdo mia nonna perché lei è la mia roccia. I miei Virgilio sono i miei zii, mia mamma, mio papà, mia sorella, mia nonna, i miei cugini. Nicola

Mi sono sentito perduto quando mi sono ritrovato in prima media, perché non conoscevo nessuno dei miei compagni, tranne Massimo. La mia paura più grande è perdere la mia famiglia. Preferisco cavarmela da solo, ma certe volte chiedo aiuto ai miei genitori, quando non mi sento sicuro. Stefano

Mi fa molta paura restare sola, essere lasciata sola dalle persone che amo. Ma la mia paura più grande è se mia nonna muore. Ci sono tre Virgilio a guidarmi nella mia vita e mi fanno sentire speciale: loro mi fanno sempre capire che non sono sola e che devo accettarmi di più. Per me la selva oscura è un posto uguale al mio cuore, un posto spento e senza luce, un posto dove rimani intrappolato, un posto da cui nessuno riesce più a uscire. Mi sono sentita smarrita il giorno in cui è morta mia nonna: l'unica persona con cui mi confidavo di più. Ricordo quando nella bara le avevo accarezzato per l'ultima volta la mano, quando per l'ultima volta l'ho vista... Marianna

Nella mia vita mi sono sentita smarrita più di una volta, ma quella più brutta è stata quando mi sono sentita esclusa dalla mia stessa famiglia e avevo paura di rimanere sola perché a volte ho paura della solitudine e di perdere le persone che amo. La mia selva oscura è quando accumulo tantissima rabbia e me la tengo dentro fino a quando non esplodo e, soprattutto, quando ho un attacco di rabbia e tratto male le persone che ho intorno a me. La mia paura più grande è perdere le persone che amo di più, ma soprattutto mia nonna e mia mamma. Il mio Virgilio sono la mia famiglia e i miei amici che ogni volta sono là per me, a sostenermi e guidarmi sempre avanti. Silvia

La selva oscura è come una strada buia, in cui non c'è nessuno, e tu devi affrontarla, andare avanti, anche se hai paura di uscire dal buio distrutta, a pezzi, diversa, cambiata. Però le persone mascherano la loro selva oscura con sorrisi, battute, risate perché hanno paura del giudizio degli altri, di come ti vedono, di cosa pensano. La paura più grande è di restare sola, quando non c'è nessuno che ti capisca. Preferisco cavarmela da sola, non perché sono una ragazza solitaria, ma perché ho paura del giudizio delle persone, di ciò che dicono. All'asilo non avevo amici, la mia maestra mi picchiava e mi metteva isolata in un angolo, tutti i miei compagni mi prendevano in giro. Un giorno ero andata in bagno e delle bambine avevano iniziato a tirarmi i capelli. Un altro giorno la mia maestra mi aveva messa in un angolo solamente perché non avevo fatto la preghiera con loro. Alle mie spalle sentivo i miei compagni ridere e lanciarmi pezzi di carta. Da piccola ho subìto episodi di bullismo, e per tutto il periodo della mia infanzia non ho avuto amici. Angela

Ricordo che mi sono perso due volte. Una volta in Marocco, avevo cinque anni, alle sette del pomeriggio ero uscito con i miei amici e stavamo giocando davanti casa, quando mi sono ritrovato in una strada che non conoscevo, anche se lì vicino, e allora mi sono perso. Dopo un po' di tempo, un conoscente dei miei genitori, passando di lì con l'auto, mi ha riconosciuto e mi ha ritrovato, perché a quel punto anche i miei genitori mi stavano cercando. Non so spiegare quale sia la mia selva oscura. Ho paura del buio. Il mio Virgilio è il mio papà. Youssef

E' iniziato tutto all'asilo, quando ero completamente da sola, nessuno era in grado di capirmi, aiutarmi, o forse non volevano nemmeno farlo. I bambini, agli occhi di tutti buoni e tranquilli, con me non erano così e spesso con gesti cattivi mi facevano sentire ogni giorno sempre peggio. E la mia voce in mezzo alla folla, in mezzo a centinaia di persone, non la sentiva nessuno. Nessuno voleva sentirla. Quelle che dovevano essere le mie seconde mamme, le mie maestre, si giravano dall'altra parte, senza sentire le mie urla quando piangevo. Mi sentivo smarrita, come se quello non fosse il mio posto. Ciò che mi fa più paura sono i ricordi che spesso non possono essere cancellati. La mia selva oscura è tutto ciò che mi ricorda quei brutti momenti. I miei Virgilio sono i miei amici e la mia famiglia. Viola

A. Mario B. Luigi C. Massimo C. Riccardo C. Marianna D.S. Fernando E.l.S. Malak E. Youssef I. Silvia M. Stefano M. Armando N. David P. Chiara P. Raffaele R. Nicola T. Viola

Name

Safari may block some audio or video from playing automatically and ‘read to me’ will skip these. You can configure this in Safari’s preferences.