LA SCUOLA VISTA CON GLI OCCHI DEI BAMBINI
La sezione delle Tartarughe (5 anni) racconta la propria scuola B. da Rovezzano
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CI PRESENTIAMO...Loading...
Ciao! Siamo i bambini di 5 anni della classe C. Prima a 3 anni eravamo Cavallucci marini poi a 4 eravamo Pinguini e ora siamo Tartarughe!
Facciamo tante cose da grandi: abbiamo dei nuovi giochi e ci giochiamo tanto ma possiamo anche fare i lavoretti. Ci possiamo mettere le scarpe con i lacci!! Siamo precisi a fare i disegni: imparerete anche voi!
Abbiamo deciso di raccontarvi la nostra scuola perché noi la conosciamo bene!
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LA NOSTRA CLASSE
La nostra classe è quadrata e tantissimo colorata (di blu e bianco). E' bella perchè ci sono attaccati disegni e lavorini.
C'è un armadio, una libreria, gli strumenti musicali, dei giochi, le sedie, due tavoli nuovi dove possono sedersi 6 bambini e due tavoli vecchi rettangolari, la cucina, la libreria, il calendario, le panchine per sedersi, gli scaffali, dei mobili con dei quaderni (cosa c'è dentro lo sapete voi maestre!).
Per terra ci sono dei tappeti per distendersi e giocare e lo specchio per vedersi e guardarsi. Poi c'è il ventilatore con le pale per rinfrescare o asciugare se il pavimento è bagnato, la luce per vedere, le finestre per fare entrare aria e per non sprecare la luce, le tende che si chiudono per coprire il sole quando fa troppo caldo.
Ci sono dei giochi attaccati alle pareti un po' difficili da spiegare: nella giraffa ci sono tutti i frutti da mettere insieme, nella zebra ci sono tutte le forme e dei legnetti da togliere, nel cavallo c'è una girandola che fa girare altre girandole e delle pedine da mettere sopra un "cucchiaino" che saltano. Ci sono anche dei legnetti al muro per attaccare i nostri dipinti.
C'è un armadio, una libreria, gli strumenti musicali, dei giochi, le sedie, due tavoli nuovi dove possono sedersi 6 bambini e due tavoli vecchi rettangolari, la cucina, la libreria, il calendario, le panchine per sedersi, gli scaffali, dei mobili con dei quaderni (cosa c'è dentro lo sapete voi maestre!).
Per terra ci sono dei tappeti per distendersi e giocare e lo specchio per vedersi e guardarsi. Poi c'è il ventilatore con le pale per rinfrescare o asciugare se il pavimento è bagnato, la luce per vedere, le finestre per fare entrare aria e per non sprecare la luce, le tende che si chiudono per coprire il sole quando fa troppo caldo.
Ci sono dei giochi attaccati alle pareti un po' difficili da spiegare: nella giraffa ci sono tutti i frutti da mettere insieme, nella zebra ci sono tutte le forme e dei legnetti da togliere, nel cavallo c'è una girandola che fa girare altre girandole e delle pedine da mettere sopra un "cucchiaino" che saltano. Ci sono anche dei legnetti al muro per attaccare i nostri dipinti.
In classe facciamo tante cose!
Si gioca, si ascoltano le maestre se ci dicono qualcosa.
In cerchio leggiamo, cantiamo e chiacchieriamo un monte (uno alla volta, si alza la mano per parlare!). Si parla di come siamo stati e di dove siamo andati. Si fa il calendario per vedere chi c'è e chi è a casa. A volte si balla!
Ai tavoli si disegna, si gioca con il didò, si dipinge, si fanno i puzzle, i giochi nuovi con i pezzi piccolini e si fa merenda.
Si gioca, si ascoltano le maestre se ci dicono qualcosa.
In cerchio leggiamo, cantiamo e chiacchieriamo un monte (uno alla volta, si alza la mano per parlare!). Si parla di come siamo stati e di dove siamo andati. Si fa il calendario per vedere chi c'è e chi è a casa. A volte si balla!
Ai tavoli si disegna, si gioca con il didò, si dipinge, si fanno i puzzle, i giochi nuovi con i pezzi piccolini e si fa merenda.
LA MENSA
Ci sono quattro tavoli dove stiamo seduti in 3, 4 e a volte 2 bambini.
Il mangiare lo porta il furgone e ce lo dà Alessandra (la signora della mensa).
Quando arriva il mangiare si tengono le mani dietro perché la pentola brucia.
Sui tavoli ci sono le forchette, i tovaglioli, i piatti, i bicchieri e le tovagliette "di Firenze".
Prima di iniziare si aspetta il buon appetito che lo dà la maestra.
La bocca si apre per mettere il boccone in bocca poi si chiude per masticare. La bocca si pulisce con il tovagliolo.
Con il cibo non si gioca perchè altrimenti si sporca e può andare di traverso. Si può parlare a bassa voce.
É importante assaggiare perché sennò non si sa se piace il cibo: forse sì o forse no. Se non piace si può non mangiare e si mangia altro. Se uno ne vuole ancora alza la mano così come chi vuole il formaggio o l'acqua.
Il mangiare lo porta il furgone e ce lo dà Alessandra (la signora della mensa).
Quando arriva il mangiare si tengono le mani dietro perché la pentola brucia.
Sui tavoli ci sono le forchette, i tovaglioli, i piatti, i bicchieri e le tovagliette "di Firenze".
Prima di iniziare si aspetta il buon appetito che lo dà la maestra.
La bocca si apre per mettere il boccone in bocca poi si chiude per masticare. La bocca si pulisce con il tovagliolo.
Con il cibo non si gioca perchè altrimenti si sporca e può andare di traverso. Si può parlare a bassa voce.
É importante assaggiare perché sennò non si sa se piace il cibo: forse sì o forse no. Se non piace si può non mangiare e si mangia altro. Se uno ne vuole ancora alza la mano così come chi vuole il formaggio o l'acqua.
Se cade qualcosa a terra lo diciamo alla maestra e alla fine del pranzo possiamo buttarlo nel cestino (non prima sennò ci si sporca le mani).
Quando si finisce si sparecchia: si mette tutta la roba dentro il piatto e si porta al tavolo grande. La forchetta si mette nella scatola, il bicchiere nel contenitore senza coperchio e la carta nel cestino che si apre con il piede. Quando finiamo di sparecchiare dobbiamo fare la fila per bene.
Quando si finisce si sparecchia: si mette tutta la roba dentro il piatto e si porta al tavolo grande. La forchetta si mette nella scatola, il bicchiere nel contenitore senza coperchio e la carta nel cestino che si apre con il piede. Quando finiamo di sparecchiare dobbiamo fare la fila per bene.