I
75
DELLA
REPUBBLICA
IC di Corso Cavour - Pavia
Scuola Secondaria di I grado "Leonardo da Vinci"
Classe 3I
Scuola Secondaria di I grado "Leonardo da Vinci"
Classe 3I
Questo è un e-book inclusivo, grazie alla scelta del carattere ad alta leggibilità OpenDyslexic e all'inserimento delle audioletture.
《 Il valore della libertà e della uguale dignità di ogni persona e quello della solidarietà caratterizzano la nostra Repubblica, contrassegnano la nostra Costituzione e sono alla base della nostra democrazia. Sono i valori intorno ai quali si raccoglie un paese unito. 》
Sergio Mattarella
(Dal Saluto del Presidente della Repubblica al termine del Concerto in occasione del 70° anniversario della Repubblica Italiana, 2 giugno 2016)
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Il ReferendumLoading...
(2 giugno 1946)Loading...
Dopo la dittatura fascista, i repubblicani in Italia aumentarono: si imputava al sovrano la responsabilità di avere appoggiato Mussolini.Un decreto legge, emanato dal governo Bonomi nel giugno 1944, stabiliva che, alla fine della guerra, sarebbe stata eletta a suffragio universale un'Assemblea Costituente per scegliere la forma dello Stato e dare al paese una nuova Costituzione. Successivamente, un decreto legislativo del governo De Gasperi, nel marzo 1946, affidava ad un referendum popolare la decisione sulla forma istituzionale dello Stato.
Gli italiani furono così convocati alle urne il 2 giugno 1946, per scegliere tra repubblica e monarchia. Per la prima volta votarono anche le donne e furono le prime elezioni libere dopo oltre vent'anni di dittatura.
Il mese precedente Vittorio Emanuele III abdicò in favore del figlio Umberto II, sperando così di salvare la monarchia.
Tantissime persone parteciparono: gli aventi diritto alla votazione furono 28 milioni. Di questi, votò l'89%, quasi 25 milioni.
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Dall'alto: le italiane finalmente ottengono il diritto al voto; re Umberto II alle urne.La vittoria della Repubblica
Il 10 giugno vennero comunicati i risultati definitivi del referendum: la Repubblica aveva vinto con 12.182.855 voti, contro i 10.362.709 a favore della monarchia. I giornali diedero come notizia in prima pagina: “E’ nata la Repubblica Italiana”.
Gli scatti di quei giorni ci ricordano che i protagonisti di quella scelta furono proprio i cittadini, anche se il tutto avvenne in un clima di tensione, tra polemiche sulla regolarità delle votazioni, accuse di brogli, ricorsi e reclami.
La vittoria non fu però assoluta, dato che esisteva una spaccatura profonda tra il Nord Italia, a maggioranza repubblicana, ed il Sud Italia, a maggioranza monarchica. Ciò fu dovuto in parte al fatto che, tra il 1943 e il 1945, il Centro-Nord aveva subito pesantemente l'occupazione nazista, di cui Vittorio Emanuele III era considerato da molti responsabile, mentre il Sud aveva superato la fase fascista in modo meno violento. Inoltre la realtà più arretrata e conservatrice del Meridione spinse molti cittadini a votare a favore del re. Nei giorni immediatamente successivi alla proclamazione dei risultati del referendum, il Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi assunse i poteri di Capo provvisorio dello Stato. Il 18 giugno 1946 la Corte di Cassazione proclamò in modo ufficiale la nascita della Repubblica Italiana.
Gli scatti di quei giorni ci ricordano che i protagonisti di quella scelta furono proprio i cittadini, anche se il tutto avvenne in un clima di tensione, tra polemiche sulla regolarità delle votazioni, accuse di brogli, ricorsi e reclami.
La vittoria non fu però assoluta, dato che esisteva una spaccatura profonda tra il Nord Italia, a maggioranza repubblicana, ed il Sud Italia, a maggioranza monarchica. Ciò fu dovuto in parte al fatto che, tra il 1943 e il 1945, il Centro-Nord aveva subito pesantemente l'occupazione nazista, di cui Vittorio Emanuele III era considerato da molti responsabile, mentre il Sud aveva superato la fase fascista in modo meno violento. Inoltre la realtà più arretrata e conservatrice del Meridione spinse molti cittadini a votare a favore del re. Nei giorni immediatamente successivi alla proclamazione dei risultati del referendum, il Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi assunse i poteri di Capo provvisorio dello Stato. Il 18 giugno 1946 la Corte di Cassazione proclamò in modo ufficiale la nascita della Repubblica Italiana.
La Costituente
La Costituente era un’assemblea composta da rappresentanti eletti dal popolo italiano, con il compito di scrivere la Costituzione che avrebbe dovuto sostituire il vecchio Statuto Albertino, concesso da re Carlo Alberto di Savoia nel lontano 1848.
Dopo oltre vent'anni di dittatura fascista, era necessaria una nuova Carta Costituzionale, adatta ai tempi, basata su uno spirito nuovo, e soprattutto scritta dai rappresentanti del popolo italiano, anziché concessa da un sovrano.
L'Assemblea Costituente fu composta da 556 membri, di cui solo ventuno donne, eletti il 2 giugno 1946, lo stesso giorno in cui gli italiani scelsero tra la monarchia e la repubblica con un referendum. I voti andarono soprattutto alla Democrazia cristiana, al Partito socialista e al Partito comunista italiano.
L'Assemblea si insediò il 25 giugno 1946 e, fino all'entrata in vigore della Costituzione (nel 1948), svolse la funzione di Parlamento.
Dopo oltre vent'anni di dittatura fascista, era necessaria una nuova Carta Costituzionale, adatta ai tempi, basata su uno spirito nuovo, e soprattutto scritta dai rappresentanti del popolo italiano, anziché concessa da un sovrano.
L'Assemblea Costituente fu composta da 556 membri, di cui solo ventuno donne, eletti il 2 giugno 1946, lo stesso giorno in cui gli italiani scelsero tra la monarchia e la repubblica con un referendum. I voti andarono soprattutto alla Democrazia cristiana, al Partito socialista e al Partito comunista italiano.
L'Assemblea si insediò il 25 giugno 1946 e, fino all'entrata in vigore della Costituzione (nel 1948), svolse la funzione di Parlamento.
La partenza di
di Umberto II
di Umberto II
(13 giugno 1946)
Dopo l’annuncio della vittoria della Repubblica, il 10 giugno 1946, in diverse città italiane si verificano tumulti che vedono protagonisti gruppi di monarchici.
La sera del 12 giugno, Umberto II apprende che il governo ha deciso di affidare al Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi i poteri di Capo provvisorio dello Stato. A quel punto il sovrano prende la decisione di abbandonare il paese per evitare altri disordini, visto il clima da guerra civile che si respira in quelle ore.
Ai suoi collaboratori, che lo invitano ad aspettare e a considerare altre possibilità, il sovrano risponde in modo risoluto: “Casa Savoia ha fatto l’Unità d’Italia e non sarò certo io a dividerla”.
Tuttavia, prima di salire sull’aereo che lo conduce in Portogallo, il “re di maggio” prepara un polemico proclama con il quale denuncia la presunta illegalità commessa dal governo non attendendo la pronuncia definitiva dei risultati da parte della Corte di Cassazione.
La sera del 12 giugno, Umberto II apprende che il governo ha deciso di affidare al Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi i poteri di Capo provvisorio dello Stato. A quel punto il sovrano prende la decisione di abbandonare il paese per evitare altri disordini, visto il clima da guerra civile che si respira in quelle ore.
Ai suoi collaboratori, che lo invitano ad aspettare e a considerare altre possibilità, il sovrano risponde in modo risoluto: “Casa Savoia ha fatto l’Unità d’Italia e non sarò certo io a dividerla”.
Tuttavia, prima di salire sull’aereo che lo conduce in Portogallo, il “re di maggio” prepara un polemico proclama con il quale denuncia la presunta illegalità commessa dal governo non attendendo la pronuncia definitiva dei risultati da parte della Corte di Cassazione.
La Costituzione
(1° gennaio 1948)
La Costituzione è la legge fondamentale dello Stato e ha lo scopo di fissare i principi che nessuno può violare. Stabilisce i diritti e i doveri dei cittadini e il funzionamento dello Stato.
L'attuale Costituzione Italiana fu scritta dall’Assemblea Costituente e sostituì il vecchio Statuto Albertino del 1848. Alla sua stesura parteciparono tutti i partiti che avevano lottato contro il fascismo.
Sarebbe dovuta essere pubblicata entro otto mesi, ma il tempo si rivelò insufficiente e quindi entrò in vigore soltanto il 1° gennaio del 1948.
Venne firmata dal Capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola il 27 dicembre 1947 e controfirmata dal Presidente del Consiglio dei ministri Alcide De Gasperi e dal Presidente dell'Assemblea Costituente Umberto Terracini.
La Costituzione della Repubblica Italiana è composta da 139 articoli, suddivisi in quattro parti:
"Principi Fondamentali", in cui sono contenuti i valori supremi su cui si basa lo Stato;
“Diritti e Doveri dei cittadini";
“Ordinamento della Repubblica”
e infine, le diciotto "Disposizioni transitorie e finali", che avevano lo scopo di gestire il passaggio dalla monarchia alla repubblica.
L'attuale Costituzione Italiana fu scritta dall’Assemblea Costituente e sostituì il vecchio Statuto Albertino del 1848. Alla sua stesura parteciparono tutti i partiti che avevano lottato contro il fascismo.
Sarebbe dovuta essere pubblicata entro otto mesi, ma il tempo si rivelò insufficiente e quindi entrò in vigore soltanto il 1° gennaio del 1948.
Venne firmata dal Capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola il 27 dicembre 1947 e controfirmata dal Presidente del Consiglio dei ministri Alcide De Gasperi e dal Presidente dell'Assemblea Costituente Umberto Terracini.
La Costituzione della Repubblica Italiana è composta da 139 articoli, suddivisi in quattro parti:
"Principi Fondamentali", in cui sono contenuti i valori supremi su cui si basa lo Stato;
“Diritti e Doveri dei cittadini";
“Ordinamento della Repubblica”
e infine, le diciotto "Disposizioni transitorie e finali", che avevano lo scopo di gestire il passaggio dalla monarchia alla repubblica.