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Pippo e il Drago

by simona canonaco

Pages 4 and 5 of 14

PIPPO E IL DRAGO
fiaba di avventura e magia.....

1B IC. Cistaro
C'era una volta una torre molto antica al centro di un paese fatato, sul cui tetto stava appollaiato un drago, rosso e gigante. Persino i suoi occhi erano rossi ed infuocati, aveva ali molto grandi ed una lunghissima coda che agitava in tutte le direzioni.
All'interno della torre si trovava una scuola in cui i bambini erano prigionieri . Non era una scuola normale, non c'erano i riscaldamenti, ma era piena di polvere e ragnatele. Era senza finestre, con buchi e spifferi dappertutto e c'erano addirittura delle trappole per non scappare, fatte come delle specie di trappole per topi giganti .
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La mensa c'era, ma si mangiavano solo insetti e rospi, era gestita da suore, ma non da suore normali, bensì da suore indemoniate, anche loro con occhi infuocati. Tra i poveri scolari c'era un certo Pippo, un bambino vivace e coraggioso, anche se un po' bruttino.
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Ogni giorno Pippo cercava di fuggire aprendo delle brecce con cucchiai o altro, ma la torre, che come avrete capito era stregata, veniva sempre ricostruita da gnomi malefici.
Un giorno però persino il drago, che si chiamava Jerry, ebbe pietà di lui, e una volta che Pippo perse l' equilibrio mentre gli gnomi ricostruivano il muro, lo prese al volo sulle sue spalle e lo portò con sé.
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Pippo non aveva niente da perdere, quindi accettò la proposta del drago, di andare in un'isola meravigliosa,
a patto di superare delle prove.
La prima prova era l'attraversamento del lago d'Incanting, pieno di alghe, piranha e squali lacustri. A guardia del lago c'era un gigante puzzolente, che stordiva tutti con il suo odore di formaggio ammuffito dimenticato in una tasca per una settimana. Pippo si avvicinò al gigante Panciabamba (era così che si chiamava) e gli disse: "Guarda dietro di te, c'è un formaggio enorme! "Allora il gigante si girò ed inciampò nella coda di Jerry. Il grande corpo del gigante disteso sulle acque del lago fece da ponte, ma non fu facile per i due resistere alla puzza di gorgonzola andato a male.
Andando avanti i nostri amici si trovarono in una campagna piena di alberi da frutto. All'ingresso di un campo recintato un contadino disse loro: "Solo se saprete distinguere i frutti commestibili da quelli velenosi sarete salvi e potrete passare."

Gli alberi erano carichi di pomi, alcuni rossi e viola, altri marroni e gialli, ma i primi erano pieni di vermi e millepiedi e puzzavano di calzini tenuti miliardi di anni nelle scarpe. I nostri amici stavano per assaggiare i frutti marroni e gialli, ma un povero uccellino ne beccò uno e rimase subito stecchito. Pippo e Jerry capirono così cosa scegliere. Una volta superata la prova, il contadino si congratulò con loro: "Complimenti! Adesso posso consegnarvi il paracadute che vi servirà a superare l'ultima prova: lanciarsi nel mezzo dell'Isola meravigliosa."
Pippo era spaventatissimo e tremava come una foglia. Era sulla schiena di Jerry e sembrava quasi di camminare sulle nuvole, da quanto erano in alto! Non si sa se fu Jerry a spingere il suo amico con la coda o se Pippo riuscì a farsi coraggio, fatto sta che in un baleno si trovò in un posto veramente delizioso e incantevole.
L'isola era infatti popolata da numerosi animali incantati: unicorni con la criniera arcobaleno, pesci volanti, tigri con le strisce glitterate, scimmie giocherellone che mangiavano banane marroni fuori e rosse dentro ,si illuminavano al buio e facevano anche la fotosintesi. I numerosi fiori profumavano di sfogliatella, sugli alberi crescevano biscotti al cioccolato ed anche le foglie erano di caramelle gommose coperte di cioccolato bianco. Il tempo era sempre piacevole e mite,ma le rare piogge sapevano di caffè.
Come potete immaginare, la vita per i due amici era bellissima, ma ogni tanto Pippo era malinconico: il pensiero dei suoi amici rinchiusi nella torre infatti lo rendeva triste. Per questo fu notato da un grande pesce dalle scaglie arcobaleno che si avvicinò alla riva del mare e gli chiese per quale motivo se ne stesse cosi imbronciato, invece di rimbalzare sulla spiaggia di pan di spagna. Quando seppe il motivo, gli diede una conchiglia dalla forma allungata ,dicendo :"Ti regalo questa, perché so che sei un buon amico . Soffiaci dentro e pensa al luogo in cui vorresti essere."
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