Una gamba dietro l'altra

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Liliana Segre al giorno d’oggi è una Senatrice, discendente di una famiglia ebrea e superstite dell’olocausto, ma nel 1938 era solo una bambina che viveva una normale vita andando a scuola e frequentandosi con le amiche, inoltre era molto affezionata a suo nonno, che era molto malato e che lei curava, ma in seguito all’applicazione delle leggi razziali fasciste, avvenuta in Italia a partire dal 1938, insieme a suo padre, dopo essere stata arrestata, venne portata a Milano nel carcere di San Vittore e poi il 30 Gennaio 1944 venne deportata, dal binario 21 della stazione di Milano, al famosissimo campo di concentramento: AuschwitzBirkenau, in Polonia.&nbsp;

Auschwitz fu il più grande dei vari complessi di campi di concentramento e svolse un ruolo fondamentale nell’attuazione della cosiddetta Soluzione Finale pianificata dai Nazisti. Auschwitz è ricordato come il più infame di tutti i campi di sterminio dell’Olocausto.&nbsp; EVENTI PRINCIPALI: Localizzato nella parte di Polonia occupata dai Tedeschi, Auschwitz era costituito da tre campi, di cui uno adibito a centro di sterminio. I tre campi furono aperti nel corso di circa due anni, tra il 1940 e il 1942. Auschwitz fu chiuso nel gennaio del 1945 dopo la liberazione da parte dell’esercito sovietico.&nbsp; Più di un milione di persone morì ad Auschwitz, la maggior parte delle quali erano Ebrei. Coloro che non furono mandati immediatamente alle camere a gas, al loro arrivo nel campo, furono impiegati nei lavori forzati. Il complesso di Auschwitz viene spesso chiamato Auschwitz-Birkenau; ma Birkenau era solo una delle sezioni dell’intero complesso, quella adibita a centro di sterminio, dove si trovavano le camere a gas.

Il video della visita al campo di Auschwitz

Una iniziativa senza precedenti, che ha superato presto i confini della Germania in virtù della sua originale funzione di&nbsp;stimolo alla coscienza collettiva&nbsp;in molti Paesi europei. Un semplice sampietrino quindi, come i tanti che pavimentano le strade delle nostre città, ma dalla forza evocativa senza precedenti, perché collocato davanti all’abitazione dei deportati: da lì sono stati prelevati, strappati ai loro affetti e alle loro occupazioni, per essere uccisi senza ragione, finiti in cenere o in fosse comuni, privando così i famigliari e i loro discendenti persino di un luogo dove ricordarli. La piccola pietra di ottone chiama ciascuno di noi che, parafrasando Primo Levi, “viviamo sicuri nelle nostre tiepide case e tornando a casa a sera troviamo cibo caldo e visi amici” a riflettere su quanto sia importante “ricordarsi di ricordare” e vigilare perché ciò che è accaduto non si ripeta. La caratteristica distintiva di Stolpersteine, rispetto a qualunque altro monumento dedicato all’Olocausto, è quella di creare – esattamente nello stesso luogo in cui abitò la vittima dello sterminio dei nazisti e dei loro alleati – quella che allo stesso tempo rappresenta una commemorazione personale e un invito alla riflessione.

Il campo di concentramento italiano di Fossoli è uno dei primi se non il primo ad essere costruito in Italia per la seconda guerra mondiale. Nacque come prigionia e concentramento a Fossoli in Emilia Romagna e allestito dagli italiani nel 1942, fu successivamente utilizzato dalla&nbsp;Repubblica Sociale Italiana&nbsp;e poi direttamente dalle&nbsp;SS&nbsp;come principale&nbsp;campo di concentramento&nbsp;e transito per la deportazione in Germania di ebrei e oppositori politici.

Alcuni cantanti hanno provato a tramandare la memoria, in particolare ci sono le canzoni di Francesco Guccini (un importante cantautore italiano, nato a Modena il 14 Giugno 1940). Le canzoni sono “Auschwitz”; “Il vecchio e il bambino”.&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; “Auschwitz” mette in evidenza la vita nel campo di concentramento. Queste sono alcune frasi: “Io chiedo quando l’uomo potrà vivere senza ammazzare”; “Siamo a milioni in questo vento”; ”La bestia umana”. Invece “il vecchio ed il bambino”&nbsp;evidenzia il modo di vivere degli anziani davanti allo sterminio della guerra: “I vecchi non sanno distinguere il sogno dal vero”; “ Il sole brillava di luce non vera” e la frase finale, che ti fa capire quanto potrebbe sembrare un racconto “Il bimbo ristette, lo sguardo era triste e gli occhi guardavano cose mai viste… e poi disse al vecchio con voce sognante, mi piaccion le fiabe… raccontane altre”. Sono&nbsp;2 canzoni molto significative e importanti in cui se ti concentri puoi percepire un minimo della solitudine che hanno provato quelle povere persone.

la canzone del bambino nel vento - i Nomadi (con testo)

"Il vecchio e il bambino" di Francesco Guccini- Lyric

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Al termine della lettura del testo "Scolpitelo nel vostro cuore", abbiamo conosciuto, imparato, pensato, ricordato... Ci siamo soffermati su molti argomenti che hanno permesso a ciascuno di riflettere sull'importanza della vita, su parole date per scontate come "vergogna" e "pietà". Accogliamo l'invito di Liliana Segre a diventare "Candele della Memoria" per tener vivo il ricordo delle vittime per le future generazioni, per questo oggi abbiamo simbolicamente acceso piccole candele, o la torcia del nostro cellulare, per prendere ancora di più consapevolezza che ora il "Testimone della Memoria" è passato nelle nostre mani e noi dobbiamo tenerlo vivo, come la fiamma di una candela.

Progetto a cura della Prof.ssa Roberta Zazzara

La stella di David, o meglio lo scudo di David o anche sigillo di Salomone, è la stella a sei punte. Diventata simbolo del sionismo fin dal primo congresso di Basilea nel 1895, è presente nella bandiera dello Stato di Israele. Questo simbolo si pensa provenga da antichi trattati ermetici, molti gruppi iniziatici e popoli del mondo che lo hanno usato ne hanno attribuito un'importanza e un significato diverso. L'incontro dei due triangoli simboleggia l'unione perfetta dello spirito e della materia. La Stella di David può essere trovata sulle lapidi degli ebrei religiosi fin da centinaia di anni fa in Europa, ed è universalmente accettata come simbolo del popolo ebraico. A conseguenza dell'emancipazione giudea dopo la Rivoluzione francese, le comunità ebraiche scelsero la Stella di David per rappresentarsi, un po' come la croce usata dalla maggioranza dei cristiani. Una Stella di David, spesso di colore giallo, venne utilizzata dai nazisti durante la shoah come metodo di identificazione degli ebrei, e venne chiamata la Stella Ebrea. L'obbligo di portare la Stella di Davide con la parola jude scritta sopra venne esteso a tutti gli ebrei al di sopra dei 6 anni nelle zone occupate dalla Germania dal 6 settembre 1941. In altri luoghi vennero utilizzate le parole della lingua locale. Nella Polonia occupata gli ebrei vennero costretti a portare una fascia sul braccio con una Stella di Davide sopra, come anche una pezza davanti e dietro i propri indumenti.

In occasione della "Giornata della memoria" abbiamo letto il libro di Liliana Segre "Scolpitelo nel vostro cuore". Sono nate tante riflessioni, molti approfondimenti che sono stati raccolti in questo libro. Questo ebook è il prodotto finale di un percorso di crescita e riflessione, per poter diventare "Candele della Memoria", in modo da tener vivo il messaggio che Liliana Segre lascia ancora oggi agli alunni di tutte le scuole italiane. Con questo lavoro vorremmo anche ringraziare la Senatrice a vita Liliana Segre per la memoria che resta e per il messaggio di vita che ci ha trasmesso, tanto utile e attuale ancora oggi!! Gli alunni della 3 L.

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Tra il 1943 e il 1944 salvò oltre ottocento persone con un mezzo che conosceva bene: la sua bicicletta. Bartali iniziò a trasportare documenti falsi (nascosti nei tubi del telaio della bicicletta) da Assisi, dove c’era una stamperia clandestina, al vescovo di Firenze che poi li distribuiva agli ebrei per farli espatriare. Percorreva quasi 200 km avanti e indietro in un solo giorno: se fosse stato scoperto sarebbe andato incontro alla fucilazione. Nell’autunno del 1943 Bartali venne arrestato dalla polizia fascista: a Firenze c’era il temutissimo comandante Mario Carità, persona crudele e spietata. Venne fermato ma nessuno ispezionò la sua bicicletta e grazie a questa “dimenticanza”, il campione si salvò. Questa storia è venuta fuori soltanto molti anni dopo, perché Bartali ha custodito gelosamente questo segreto in fondo al suo cuore: "Il bene si fa ma non si dice. E certe medaglie si appendono all’anima e non alla giacca”, diceva. Per quelle imprese gli è stata conferita, dopo la sua morte, la medaglia d’oro al merito civile e nel 2013 è stato riconosciuto Giusto tra le nazioni dello Yad Vashem, il Museo dell’Olocausto di Gerusalemme.

Il 27 gennaio 1945 le truppe dell'Armata Rossa sono entrate nel campo di concentramento di Auschwiz ed hanno visto ciò che i tedeschi avevano tenuto nascosto al resto dell'Europa e del mondo. Con l'apertura di quei cancelli si sono scoperte le atrocità peggiori che l'uomo ha commesso. Ecco perchè, proprio in questo giorno, il 27 gennaio è stato stabilito che bisogna ricordare ciò che è accaduto, non solo per commemorare tutti gli ebrei morti, ma per ricordare all'uomo quanto sia facile perdere la via del bene.

Una riflessione sulla Giornata della memoria - VareseNews

Una gamba davanti all'altra nella marcia della vita

Dalla lettura del libro "Scolpitelo nel vostro cuore" a "Candele della Memoria". Viaggio tra le testimonianze, le fonti storiche e la memoria, per diventare "fiamme" del ricordo.

Studi e riflessioni sul "Giorno della memoria" Classe 3 sez. L I.C. "Foscolo-Gabelli" - Foggia a.s. 2020-2021

Ricorda, la vita ti ama anche se una stella sul braccio ti infama e in fila sul binario 21&nbsp; diventi per il mondo nessuno. Ricorda, la vita è la tua forza anche quando un’inspiegabile violenza ti smorza e la mano del prepotente&nbsp; ti rende più piccolo e ti offende. Ricorda, la vita ti ha scelto e non perché all’inizio sei stato il più svelto ma perché il nostro Creatore ha fatto per te un progetto d’amore.

Personalmente questo film mi ha colpito molto, perché oltre al tema della discriminazione verso gli ebrei, emerge anche l’amore verso un figlio, infatti Guido pur di salvare la vita di suo figlio Giosuè, è pronto a sacrificare la sua stessa vita. Questo ci fa capire che l’amore verso un figlio va oltre ogni forma di disumanità.

Le leggi antisemite comprendevano molti divieti. eccone alcuni: - il divieto di matrimonio tra italiani ed ebrei, - il divieto per gli ebrei di avere alle proprie dipendenze domestici di razza ariana, - il divieto per tutte le pubbliche amministrazioni e per le società private di carattere pubblico, - il divieto di iscrivere i ragazzi a scuola

Per me la storia di Liliana Segre e in generale la seconda guerra mondiale e il razzismo contro gli ebrei mi fanno avvertire molta tristezza. allo stesso tempo, però, mi fa sentire molto fortunato perché se penso a quelle persone che non ci sono più, che tra l’altro non sono neanche poche, mi faccio sempre questa domanda: Ma se c’ero io là in mezzo?" Mario Pio

"Immaginare che una persona venga maltrattata, privata dei propri diritti, e perfino uccisa per essere nata con i geni sbagliati è impensabile. Infatti mi chiedo, perché un ebreo che non ha mai commesso reati dovrebbe essere portato in prigione e considerato alla pari (o peggio) di un assassino, a cui quest’ultimo i diritti rimangono inviolabili? A volte è difficile comprendere il pensiero umano..." Francesco P.

"Secondo me le leggi razziali non erano giuste perché siamo tutti uguali e dobbiamo essere indipendenti. Secondo me gli ebrei all'epoca del fascismo e del nazismo furono trattati più come animali che come esseri umani, non avevano diritto all'uguaglianza. ancora oggi credo che sia ingiusto trattare male le persone o addirittura ucciderli solo perché appartengono ad un razza diversa". Salvatore

Ecco, credo che le immagini parlino da sole. Non c’è molto da dire, queste immagini messe l’una accanto all’altra e confrontate mostrano la terribile somiglianza tra i due avvenimenti.

Quanto è attuale il "Giorno della memoria"?

&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;MIGRANTI DI IERI E DI OGGI Liliana Segre, una donna ebrea che è tra le poche persone sopravvissute all’olocausto, racconta nel suo libro ‘’Scolpitelo nel vostro cuore’’ la storia della sua famiglia perseguitata dai nazisti. Nel libro in questione Liliana paragona le vicende attuali che riguardano scafisti e migranti nel Mediterraneo con quello che successe durante la sua fuga in Svizzera.&nbsp; La Segre spiega come la Svizzera in quel periodo rappresentasse per loro la salvezza. Nel 1943 Liliana e suo padre vennero condotti dai contrabbandieri proprio in Svizzera, in quello che credevano un luogo sicuro. Tuttavia non ricevettero asilo, anzi, vennero rimandati agli aguzzini. Ed è qui che nasce il parallelismo con quello che avviene adesso.

“Stolpersteine” nasce da un’idea dell’artista tedesco Gunter Demnig, per contrastare l’oblio e le cattive memorie sulla tragedia delle deportazioni naziste durante la Seconda guerra mondiale. L’episodio decisivo avviene a&nbsp;Colonia nel 1990, quando un cittadino contesta la veridicità della deportazione nel 1940 di 1000 sinti della città renana, in occasione dell’installazione di un’opera scultorea per ricordarne la persecuzione. Da quel momento&nbsp;Demnig si dedica&nbsp;a costruire il più grande monumento diffuso d’Europa, attraverso&nbsp;l’installazione di “Pietre d’Inciampo”, sampietrini di piccole dimensioni, sui marciapiedi davanti alle abitazioni delle vittime delle persecuzioni naziste, qualunque ne fosse la ragione. L’incisione, sulla superficie superiore di ottone lucente,&nbsp;ne ricorda nome e cognome, data di nascita, data e luogo di deportazione e data di morte, quando conosciuta.

Giornata della memoria: ecco cosa sono le Pietre d'Inciampo - Il Sole 24 ORE

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Avevo davvero molto freddo ed ero anche vestita in modo pesante, da qui ho iniziato a pensare ai luoghi dove facevano dormire alcuni deportati: dei capanni di legno dove erano posti una trentina di letti a castello e su ognuno dormivano 4-5 persone.

Guido, di religione ebraica, viene deportato insieme al figlio, ma Dora, pur non essendo ebraica, decide di andare con loro. Nel campo di concentramento, per tenere il figlio al riparo dai crimini che vengono commessi , Guido fa credere a Giosuè che fanno parte di un gioco a punti, in cui bisogna superare delle prove per vincere un carro armato . Così va avanti, fino al giorno in cui Guido viene allontanato ed ucciso. Ma la guerra nel frattempo è finita, Giosuè viene salvate dalle truppe americane e corre verso la madre contento, dicendo "abbiamo vinto".

Le "Leggi razziali fasciste" furono un insieme di provvedimenti legislativi e amministrativi. Furono applicate in Italia nel 1938.

Le Leggi sancivano restrizioni prevalentemente contro gli ebrei e furono annunciate per la prima volta da Mussolini 

"Le pietre d’inciampo sono un mezzo per ricordare la violenza, l’ingiustizia, la persecuzione subita dagli ebrei, e ridare un nome a che se lo è visto strappare via. Come dice Liliana Segre, l’indifferenza ha ucciso gli ebrei, e noi perciò, dobbiamo imparare a non rimanere indifferenti alle discriminazioni che anche oggi subiscono milioni di persone (migranti o indiani, rom, ecc…). Sono pochissimi i sopravvissuti ai campi di sterminio, che sono oggi ancora in vita e l’eredità che ci lasciano è importantissima: siamo noi ragazzi che dobbiamo testimoniare alle successive generazioni ciò che è stato, e fare in modo che non si ripeta; si può dire che dovremmo diventare ‘’le pietre d’inciampo umane’’." Martina P.

"Oggi, grazie ad un lavoro di classe, ho conosciuto Gino Bartali, una persona che ha fatto della sua passione un qualcosa di più grande, cioè aver salvato tante vite umane dalla deportazione mettendo a rischio la sua stessa vita. La cosa che mi ha colpito di più di questa sua impresa è stata quella di non raccontare a nessuno quello che aveva fatto come se per lui fosse una cosa normale. Penso che sia un esempio di altruismo e coraggio e questo suo ricordo dovrebbe essere tramandato di generazione in generazione affinché alcune cose non accadano mai più!" Chiara

Carlo Angela nacque a Olcenengo il 9 gennaio 1875 e morì a Torino il 3 giugno 1949; è stato un medico ed un antifacista italiano. Carlo Angela, laureato in medicina, frequentò a Parigi corsi di neuropsichiatria. Durante la Guerra fu ufficiale e medico della Croce Rossa Italiana presso l'Ospedale "Vittorio Emanuele II" di Torino. Entrò in politica dopo la prima guerra mondiale, aderendo al movimento Democrazia Sociale, movimento politico nato dalle ceneri del Partito Radicale Italiano. In quanto direttore sanitario della casa di cura per malattie mentali "Villa Turina Aimone", vicino Torino, salvò la vita a numerosi ebrei durante la Shoah e diede rifugio anche a partigiani antifascisti. Riuscì a falsificare molte cartelle cliniche, ricoverando persone perfettamente sane, salvando loro la vita.

Carlo Angela, il dottore eroe che salvò gli ebrei dai lager. Era il papà di Piero e nonno di Alberto

Il binario 21 era usato per scaricare e caricare gli ebrei in vagoni da bestiame dove venivano portati a Auschwitz. Anche Liliana Segre fu caricata su questi vagoni da bestiame. Li descrive e dice anche che venivano messi in modo molto bruschi e spinti con forza. Non avevano posti a sedere infatti erano messi tutto ammassati. C’era solo un piccolo spazio per i bisogni e l’odore che c’era non era favorevole. Non c’era nemmeno la luce .

Shoah da non Dimenticare il  Maledetto Binario 21

Questo binario si trova a Milano ed oggi è un’area museale ed ha lo scopo di realizzare un luogo di memoria e un luogo di religioni, etnie e culture diverse. Come racconta Liliana in quei vagoni rimanevano una settimana per arrivare a Auschwitz. In questi vagoni ci entravano 30-50 persone. C’erano anche cani che intimorivano ancora di più le persone. Questo binario era sotterraneo le persone non sapevano nemmeno la destinazione. I vagoni venivano trasportati sulla superficie ovvero sulla stazione di Milano per avere uno sbocco per Auschwitz. Per questo si usava un traslatore.

Art. 2. 1. In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinchè simili eventi non possano mai più accadere.

Gli ebrei erano chiusi in delle baracche che avevano le finestre sempre chiuse e non potevano vedere che, al di fuori c'erano dei pali elettrificati proprio sotto quelle finestre. C'erano dei medici che facevano degli esperimenti con alcune persone, ad esempio li mettevano nell'acqua ghiacciata e se si opponevano venivano uccisi. Una cosa che trovo a dir poco orribile era che con i corpi cremati realizzavano del sapone che poi vendevano.&nbsp;

In alcuni momenti la guida ci lasciava da soli a guardare le cose e se in quei momenti rimanevi in totale silenzio e chiudevi gli occhi, si riuscivano quasi a sentire le risatine dei bambini, le quali madri gli raccontavano che era tutto un gioco, ma se ti concentravi ancora di più potevi quasi sentire le lacrime che quei poveri genitori versavano di nascosto per non spaventare i proprio figli.

Una razza è un gruppo appartenente alla stessa specie con somiglianze genetiche, quindi anche con somiglianze estetiche, e spesso provengono da una stessa zona. Generalmente con razza si intendono quelle animali, come quelle dei cani o dei cavalli, ma sono presenti razze anche nella specie umana.&nbsp; Inoltre, se parliamo delle razze umane, gli individui non saranno solo di egual provenienza geografica, ma anche culturale. Ciò non vuol dire però, che predicano obbligatoriamente quest’ultima, ma i loro antenati lo fecero. Prendiamo ad esempio, il terribile evento della Shoah. Come sappiamo, in questo periodo ci fu un grande genocidio di ebrei, non solo di praticanti dell’ebraismo. Fu, quindi, uccisa gente che era collegata alla razza ebraica, per il solo cognome che portava.

Ebreo che si sottopone al test della razza ariana

Nell'inverno del 2019 sono stata ad Auscwits Birkenau in Polonia. Quando si percorrono le strade di quel luogo è quasi impossibile non pensare a tutte quelle povere persone che sono state portete lì con l'inganno di un viaggio, sono state trattate come fossero niente e sono stati separati dalle loro famiglie. Al suo interno si trovano 4 stanze con all'interno tutte le spazzole, le valigie, gli occhiali e le scarpe appartenenti agli ebrei.

Un film che mi è piaciuto molto sugli ebrei, si chiama la vita è bella. Questo film racconta, di Guido Orefice che si trasferisce dalla campagna toscana ad Arezzo. Arrivato in città, Guido trova ospitalità e lavoro dallo zio Eliseo, che lo accoglie nel Grand Hotel da lui posseduto. Camminando, Guido si innamora di una maestra Dora detta anche principessa e per conquistarla inventa l'impossibile. Ma Dora si deve sposare con un vecchio compagno di scuola, e tuttavia non è soddisfatta perché vede molto cambiato il suo carattere. Quando al Grand Hotel viene annunciato il matrimonio di Dora e Rodolfo , Guido irrompe nella sala in groppa ad un cavallo e porta via Dora.&nbsp; Si sposano ed hanno un bambino, Giosuè, e pochi anni dopo arriva la guerra e le leggi razziali.

Noa - Life is beautiful - La vita è bella

I contrabbandieri in quel periodo si arricchirono grazie alla disperazione del prossimo (per la maggior parte ebrei, renitenti alla leva e antifascisti) proprio come gli scafisti odierni, che guadagnano grazie a gente che fugge dalla guerra e dalla fame. Migliaia di persone dai paesi del Nord Africa si imbarcano pagando somme consistenti credendo di arrivare ad un porto sicuro e di essere accolti dai paesi europei. Tuttavia molti di loro perdono la vita in mare e spesso vengono rifiutati dalle varie nazioni dell’Europa o addirittura rimandati indietro (pensare che solo nel 2020 ben novemila migranti sono stati rispediti nei centri di detenzione in Libia). La storia si ripete. I migranti di oggi vengono rifiutati dagli europei proprio come Liliana e il padre vennero rifiutati dalla Svizzera.&nbsp; Ed è proprio per questo che secondo me è importante ricordare. Per quanto la situazione possa sembrare diversa in realtà è molto simile. Non bisogna più commettere gli stessi errori fatti in passato.&nbsp;

Nella storia contemporanea con il termine "Shoah" si intende il genocidio della popolazione e della cultura ebraica perpetuato dal 1935 al 1945 in Germania e nei paesi occupati dalle potenze che facevano parte dei paesi dell'Asse Roma-Berlino, durante la Seconda Guerra mondiale. 

Il 27 Gennaio 1945 ci fu la liberazione degli ebrei nel campo di Auschwitz e Liliana fu finalmente libera.&nbsp; Nel 1948 conobbe, a Pesaro, Alfredo Belli Paci (anch’esso superstite dei campi di concentramento), con cui si sposò per la somiglianza fisica e caratteriale con suo padre.&nbsp; Il 19 maggio del 2018 Liliana è stata nominata Senatrice a vita della Repubblica Italiana.&nbsp;

“La bicicletta di Bartali”: il racconto segreto di un eroe che salvò 800 ebrei.

&nbsp;Gino Bartali (Ponte a Ema, 18 luglio 1914-Firenze, 5 maggio 2000) è stato un ciclista su strada e un dirigente sportivo italiano.&nbsp;Soprannominato Ginettaccio, vinse tre giri d’Italia e due Tour de France, oltre a numerose altre corse tra gli anni trenta e cinquanta, tra le quali spiccano quattro Milano-Sanremo e tre Giri di Lombardia. La sua carriera fu notevolmente condizionata dalle seconda guerra mondiale, sopraggiunta proprio nei suoi anni migliori. Nel 2013 è stato dichiarato Giusto tra le nazioni per la sua attività a favore degli ebrei.

Legge 20 luglio 2000, n. 211 "Istituzione del "Giorno della Memoria" in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti" pubblicata nella&nbsp;Gazzetta Ufficiale&nbsp;n. 177 del 31 luglio 2000 Art. 1. 1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la&nbsp;Shoah&nbsp;(sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, in Italia, furono operativi 35 campi di concentramento e transito (qui l'elenco completo). I principali - istituiti dall'autorità tedesca - furono: iI Campo di transito di Fossoli, il Campo di transito di Bolzano, operativo da maggio 1944 a maggio 1945, la Risiera di San Sabba (Trieste), il Campo di concentramento di Borgo San Dalmazzo (Cuneo), operativo da settembre 1943 a febbraio 1944. Inoltre va ricordato il carcere piemontese di Fenestrelle. La loro funzione fu principalmente quella di smistare verso i campi di sterminio in Germania e Polonia ebrei, rom, dissidenti politici e testimoni di Geova. Solo i prigionieri più pericolosi venivano fucilati nei campi Nel libro di Liliana Segre viene raccontata la sua storia in modo diretto: è stata messa in carcere con suo padre senza mai capire il perché, ha trascorso del tempo in cella da sola e dopo qualche mese ebbe modo di ricongiungersi al padre, ma, dopo un po’&nbsp;di tempo, la ragazza racconta che furono portati ad Auschwitz dentro dei vagoni del bestiame. Erano tutti in piedi e c’era solo un po’ di paglia ed un secchio&nbsp;per fare i bisogni e parla di Auschwitz come una prigione.

«Scegliete sempre la vita. Non fatevi abbattere dalle difficoltà. Se ce l’ho fatta io, ce la farete anche voi» sono le parole che Liliana Segre rivolge ai suoi lettori nel suo libro “Scolpitelo nel vostro cuore”. Io, però, provo a cambiare l’ordine della frase dicendo che non siamo noi a scegliere la vita ma è la vita che sceglie noi, fin dai primi istanti nel ventre materno. È lei che ci mette alla prova, ci sorregge nei momenti di tristezza, di disperazione, di solitudine e di difficoltà; ci rende deboli per farci più forti. La vita è la forza creatrice che è in noi e ci fa sopravvivere anche di fronte ad esperienze terribili e impensabili come quella della Shoah o ugualmente oppressive come il bullismo. Alle volte dimentichiamo questa nostra forza che sembra nascondersi in un angolino quando i prepotenti ci offendono, ci umiliano, ci annientano ma è l’amore che lei ha per noi a farla tornare di nuovo in primo piano e a farci risvegliare da quel torpore in cui ci isola la violenza. Alle volte sembra che ci abbandoni di fronte a un inevitabile destino ma è lei che ci sorregge fino all’ultimo respiro. Ai miei coetanei dico: la vita ci ama e l’amore rende forti; non dimentichiamolo mai.&nbsp;

"Personalmente la SHOAH è un argomento che mi ha colpito nel profondo, la storia di quelle persone innocenti che sono state perseguitate per anni, di tutte quelle donne e quei bambini uccisi senza alcun motivo, mi ha fatto riflettere. Ho visto parecchi film a riguardo come “La scelta di Sophie” o la “Shoah” e ho letto alcuni brani del “Diario di Anna Frank” che mi hanno fatto mettere nei suoi panni, nei panni di una ragazzina della mia età che ha dovuto affrontare tutto senza la sua famiglia. Anche nei giorni di prigionia ha avuto solo un diario dove scriveva i suoi pensieri e le sue riflessioni giorno per giorno. Sono certa che per tutte le persone che l’hanno vissuta sulla loro pelle rimarrà un ricordo indelebile". Martina

"La cosa che sicuramente mi ha colpito di più è stata quando Liliana Segre vide l’ingresso di soldati americani nel campo di concentramento e pensò fossero arrivati, come al solito, per fare del male, ma poi si rese conto che erano arrivati per liberarli e quindi che la sua sofferenza era finalmente finita."&nbsp;Michele

I GIUSTI TRA LE NAZIONI

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