Magazine "Time for nature"

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In questo Magazine abbiamo organizzato le riflessioni e gli studi fatti sull'ambiente. Partendo dal libro di testo gli alunni hanno fatto ricerche, parlato fra loro e confrontato le idee. Hanno raccordato discipline diferenti ricordando studi e approfondimenti effettuati con l'insegnante di geografia e hanno approfondito ulteriormente le tematiche già affrontato. Hanno ricercato informazioni su alcuni temi poco conosciuti e hanno stilato delle liste di buone pratiche e imparato molte cose nuove.

In modalità remota, ma cooperativa, hanno contribuito con lavori personali alla realizzazione del magazine di classe. Hanno ritrovato importanti legami con l'Agenda 2030 e affrontato importanti tematiche inerenti all'Educazione civica. Inoltre hanno utilizzato in modo creativo e innovativo i loro dispositivi tecnologici e alcuni programmi di grafica.

Un ringraziamento alla Prof.ssa Annamaria Detullio per la collaborazione.

Prof.ssa Roberta Zazzara

What's

INSIDE

04. Il 5 giugno: "Giornata mondiale della Terra"
Una giornata molto importante per fermarsi a riflettere sull'ambiente

07. L'Agenda 2030 e gli obiettivi di tutela ambientale
L'impegno dei paesi per la salvaguardia del pianeta

08. Goal 13: Lotta contro il cambiamento climatico

10. Goal 14: Vita sott'acqua

12. La tropicalizzazione del Mediterraneo
Le conseguenze dell'innalzamento della temperatura sul Mar Mediterraneo

15. Goal 15: Vita sulla Terra

16. I parchi di Capitanata
Viaggio alla scoperta dei parchi naturale della provincia di Foggia

18. Il Parco Nazionale del Gargano.
Un'oasi per trascorrere momenti piacevoli a contatto con la natura

22. Altri luoghi da visitare sul Gargano
Alcune proposte per conoscere meglio la nostra terra

24. Il Parco Regionale Bosco Incoronata
Un bosco da conoscere e tutelare

26. I nostri manifesti di sensibilizzazione
I nostri appelli per sensibilizzare alla cura dell'ambiente

30. Il Golssario
Alcune parole da sapere

32. SOS ambiente.
Alcune regole da seguire

Il 5 giugno: Giornata Mondiale della Terra

IL 5 Giugno si celebra in tutto il pianeta la Giornata mondiale dell’Ambiente; istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite (ONU) il 15 dicembre 1972, viene festeggiata ogni anno per ricordare la prima Conferenza delle Nazioni Unite tenutasi a Stoccolma dal 5 al 16 giugno 1972. In questa occasione venne adottata la “Dichiarazione di Stoccolma” che definì i 26 principi sui diritti e le responsabilità dell’uomo in relazione alla conservazione e al miglioramento dell’ambiente.
Il primo evento globale si svolse nel 1974 con lo slogan “Only One Earth” (una sola Terra): il motivo portante faceva leva sul concetto di “una sola Terra, un solo futuro” per evidenziare come fosse necessario curare e salvaguardare il pianeta per garantire il suo stato di salute e quello dell’uomo.
Inoltre invitava tutti a prendere consapevolezza di un pianeta non espandibile, l’unico che abbiamo e che, essendoci stato dato in prestito, dovrebbe essere restituito alle generazioni successive alla nostra, per lo meno nelle condizioni in cui l’abbiamo avuto.
Negli anni questa ricorrenza è cresciuta fino a diventare una grande piattaforma globale che vede la partecipazione di 143 paesi in tutto il mondo per la sensibilizzazione dell’opinione pubblica.
Allo stesso tempo è anche una “giornata popolare” in cui fare qualcosa di positivo per l’ambiente, per far sì che le azioni individuali tutte assieme generino un impatto positivo sul pianeta.
Abbastanza coerentemente con questo principio, i temi che hanno caratterizzato le precedenti giornate hanno sottolineato la preoccupante presenza di problemi, la cui mancata soluzione, mette seriamente in discussione la sopravvivenza dell’umanità.
Per esempio, negli ultimi anni si è parlato di scomparsa delle foreste, di inquinamento marino, di lotta alla plastica, del mutamento climatico…
Quest’anno il tema sarà “Il ripristino degli ecosistemi” con l’obiettivo di prevenire, fermare e invertire i danni inflitti agli ecosistemi del Pianeta, cercando di passare dallo sfruttamento della natura alla sua guarigione.

Caterina Nicolè

Goal

AGENDA 2030

L' Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d'azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell'ONU.

Essa ingloba 17 obiettivi in un grande programma d'azione con ben 169 traguardi da raggiungere in ambito ambientale, sociale, economico.◾
Michele Berardi

L'Agenda 2030 si articola in 17 obiettivi che si pongono l'obiettivo di promuovere il benessere dell'uomo e la salvaguardia ambientale. Il nome stesso dell'Agenda fa riferimento all'anno 2030, anno in cui è stimato l'esaurimento delle risorse fossili.

Entro tale data i vari paesi devono riuscire a raggiungere gli obiettivi (Goal) che l'agenda si è prefissata.

L'uomo, infatti ultimamente ha sfruttato la Terra in modo esagerato, ha cambiato molti paesaggi con il suo intervento ed ha rovinato tanti luoghi incontaminati.

Inoltre ci sono anche delle difficoltà da risolvere in ambito sociale. la povertà e l'eccessiva ricchezza, l'uguaglianza fra i popoli e le culture. gli obiettivi dell'Agenda 2030 sono solo 17, ma abbracciano molti aspetti della vita umana e se tutti ci impegniamo a raggiungerli, anche con il nostro piccolo contributo, riusciremo a lasciare alle generazioni future un mondo più bello, pulito, e giusto.

L'Agenda 2030 e gli obiettivi di tutela ambientale

Il concetto di sviluppo sostenibile

L'aggettivo "sostenibile" ha in sé diversi significati fra cui protezione e mantenimento. Parlare di sviluppo sostenibile, quindi significa parlare di sviluppo che protegge il presente e mantiene, per il futuro, le possibilità di soddisfare bisogni e aspirazioni delle persone che verranno.
Per poter avere un sviluppo sostenibile, qualunque intervento che viene progettato ed effettuato deve porre attenzione alla dimensione economica, sociale e ambientale di tutti i protagonisti dell'azione di sviluppo che si intende realizzare.

LOTTA CONTRO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO

Goal 13

Il goal 13 punta alla lotta contro il cambiamento climatico. Per raggiungere tale obiettivo si pone attenzione a rafforzare la resilienza e la capacità di adattamento ai rischi legati al clima in tutti i paesi.
Tutti i paesi nei loro progetti nazionali devono adottare misure di contrasto ai cambiamenti climatici.
Migliorare l'istruzione, la sensibilizzazione e la capacità umana riguardo ai cambiamenti climatici.
I paesi più ricchi devono aiutare i paesi più poveri a attuare tutte le misure necessarie alla tutela dell'ambiente e del clima, anche con fondi monetari.

Controllare i cambiamenti climatici è necessario per evitare che il surriscaldamento della Terra provochi danni ai vari biomi naturali.
con l'aumento delle temperature, infatti i ghiacciai si sciolgono e scompaiono delle terre emerse. Inoltre si verifica il fenomeno della desertificazione, ossia l'avanzamento di zone desertiche in luoghi dove il clima era più temperato.
Cambiando il clima di un ambiente anche le caratteristiche legate alla flora e alla fauna vengono alterate, portando all'estinzione di animali e piante.

Giorgia Carella
Daniel Gesualdo
Nicole Soccio

Goal 14

VITA SOTT'ACQUA

Il Global Goal 14 è un obbiettivo da raggiungere entro il 2030, il suo scopo è quello di farci capire che gli animali marini e anche i mari sono importanti per la sopravvivenza di tutti e che non vanno utilizzati come cassonetti per la spazzatura.
Il mare e gli esseri che vi si trovano al suo interno sono molto importanti, il mare come spugne assorbe il 30% dell'anidride carbonica prodotta dall'uomo, rimuovendola così dall'atmosfera.
Quali sono gli Obbiettivi del Global Goals 14?
1) Entro il 2025, prevenire e ridurre l'inquinamento marino di tutti i tipi in particolare quello che proviene dalle attività terrestri.
2) Entro il 2020 gestire e proteggere in modo sostenibile gli ecosistemi marini così da ottenere oceani e mari sani e puliti.
3) Ridurre gli effetti dell'acidificazione
4) Porre fine alla pesca eccessiva e illegale così da salvare molte vite di animali
5)Entro il 2020, proteggere il 10% delle zone costiere e marine
6) Entro il 2020 vietare le forme di attività marittime come la pesca eccessiva, eliminare i sussidi che contribuiscono alla pesca illegale
7) Entro il 2030 aumentare i benefici economici derivanti dall'uso sostenibile delle risorse marine per i Piccoli Stati e i paesi meno sviluppati anche attraverso la gestione della pesca
8) Entro il 2030 aumentare le conoscenze scientifiche, sviluppando anche le capacità di trasferimento di tecnologia marina tenendo conto dei criteri e delle informazioni della commissione oceanografa intergovernativa, con la finalità di migliorare la salute degli oceani e dei suoi animali
9) Assicurare ai piccoli pescatori artigianali l'accesso alle risorse e ai mercati marini
10)Migliorare la conservazione e l'uso sostenibile degli oceani e delle loro risorse tramite l'applicazione del diritto internazionale che si riflette nell'UNCLOS.
Queste informazioni possono davvero salvare gli oceani e gli animali marini che vi abitano al suo interno.
Per salvare tutto ciò serve solo il nostro aiuto!!!

Di Brisco Samuela
Lanza Desirèe
Cortopasso Daniele

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