Fumetti
A cura di:
Pulerà Morgana
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Simbolo degli anni della Grande Depressione, Betty Boop deve la sua fama al pubblico adulto che intercettava, nelle sue storie surreali, segnali ed elementi sessuali e psicologici. Nel 1932 Helen Kane fece causa a Fleischer e alla Paramount Publix Corporation per aver Loading...
deliberatamente sfruttato la sua immagine e personalità. Fleischer si difese sostenendo che il suo personaggio era di pura fantasia, ma in realtà la Kane non era l’unico modello di Betty Boop: Clara Bow, star della Paramount era considerata come la Betty Boop reale.Anche il fumetto ha le sue “icone sexy”
Helen
Betty
Boop
Kane
Betty Boop e la censura
Da Betty Boop a Marilyn Monroe
I cartoni animati di Betty Boop, che l’avevano tanto divertita da bambina, spinsero Marilyn Monroe a riprendere le sue caratteristiche per creare il proprio personaggio di attrice.
Da Marilyn Monroe a Jessica Rabbit
Marilyn Monroe ha ispirato la famosissima femme fatale del celebre film "Chi ha incastrato Robert Rabbit?", Jessica Rabbit.
Personaggio immaginario inventato da Gary Wolf per il romanzo giallo "Who Censored Roger Rabbit?" pubblicato nel 1981 e dove è la moglie del protagonista. Per la creazione del personaggio gli autori del film si ispirarono ad alcune grandi dive dell'Età d'oro di Hollywood da cui Jessica Rabbit prese la sua celebre pettinatura, la colorazione rosso "fuoco" dei capelli e il tipico sguardo della femme fatale. Per quanto riguarda l'aspetto sensuale del suo personaggio, donata anche dalle vertiginose scollature e dalla marcata formosità, fu invece presa come esempio una modella molto in voga durante gli anni '50.
Personaggio immaginario inventato da Gary Wolf per il romanzo giallo "Who Censored Roger Rabbit?" pubblicato nel 1981 e dove è la moglie del protagonista. Per la creazione del personaggio gli autori del film si ispirarono ad alcune grandi dive dell'Età d'oro di Hollywood da cui Jessica Rabbit prese la sua celebre pettinatura, la colorazione rosso "fuoco" dei capelli e il tipico sguardo della femme fatale. Per quanto riguarda l'aspetto sensuale del suo personaggio, donata anche dalle vertiginose scollature e dalla marcata formosità, fu invece presa come esempio una modella molto in voga durante gli anni '50.
Valentina Crepax ispirata a...
Guido Crepax è stato un fumettista italiano che ha influenzato il mondo del fumetto erotico europeo con il suo personaggio Valentina, ideato nel 1965 nel contesto degli anni sessanta, caratterizzato dal sofisticato disegno e dalla psichedelica e onirica trama, in genere con una forte dose di erotismo.
Valentina Rosselli, protagonista dell'omonimo fumetto di Crepax fu ispirata a Louise Brooks, celebre attrice muta in voga negli anni '20. Da lei Valentina ha ereditato il caratteristico caschetto, il look e un fare da “femme fatale” proprio del personaggio di Lulù interpretato nel film “Il vaso di Pandora”.