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La donna nei fumetti

by 5^DL

Pages 4 and 5 of 17

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Anche il fumetto ha le sue “icone sexy”
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Helen
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Betty
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Boop
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Kane
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Betty Boop e la censura
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Da tempo le associazioni puritane avevano messo nel mirino Betty. Le sue canzoncine tutte sospiri, le sue mossette “lascive” e, soprattutto, la sua condotta amorale non potevano essere tollerate. La censura era intervenuta e il personaggio venne “moralizzato”, divenne meno sexy, le gonne vennero allungate e le mossette contenute.
I creatori decisero di interrompere la produzione, dato che ormai era impossibile rendere lo spirito di Betty Boop. Betty salutò il suo pubblico nel 1939.
Ancora una volta l’ironia nella sua forma più nobile era caduta sotto la mannaia del perbenismo. Eppure, i censori passano, mentre Betty entrò per sempre nella storia del fumetto e dei cartoon: la sua breve ma folgorante apparizione in “Chi ha incastrato Roger Rabbit” (1988) sta lì a dimostrarlo.