I Promessi Sposi 

Renzo incontra don Abbondio a che ora si celebrerà il matrimonio?

Don Abbondio trascorse una notte tra i suoi pensieri e tra questi c’era il piano per obbedire a Don Rodrigo, infatti decise di rinviare quel matrimonio. La mattina dopo Renzo si presentò per accodarsi sulla cerimonia, Don Abbondio finse di essere sorpreso alla vista di Renzo. “Dai Renzo, non è una tragedia se rimandiamo il matrimonio di qualche giorno”. Renzo, nonostante la rabbia volle credere al curato anche se... qualche dubbio lo attanagliava. Mentre usciva dalla casa parrocchiale incontrò la perpetua che gli svelo' il vero motivo del rinvio. Renzo tornò furioso da Don Abbondio e riuscì finalmente asapere il nome del manigoldo che stava ostacolando le nozze! Maledetto Don Rodrigo!

Suor Gertrude entra in convento all' età di...6 anni ! Ha gli occhi neri, scuri come la sua anima, le labbra rosa cadaverico e una ciocca di capelli che le esce dal copricapo. Sembra uscita da un film horror ! Indossa, come tutte le monache, la solita tunica, ma il cordone lo stringe troppo alla vita. Dove crede di essere, ad una festa !? Nel romanzo ha 25 anni ed è ancora lì, dentro a quel convento da cui vuole scappare, ma è fermata dalla volontà del padre. Lei odia quel posto, lo odia a morte ! Infatti è una ribelle, non rispetta le regole del convento e per dispetto è rimasta incinta sapendo che non poteva ! Inoltre dimostra di avere una simpatia per Lucia, o almeno così sembra, mentre odia Agnese, la mamma di lei.

Dopo che il voto di castità fatto da Lucia in un momento di grave pericolo è stato sciolto da fra Cristoforo, che come spiega può essere sciolto perché contrasta con la volontà di sposarsi e di diventare la moglie di Renzo, i due finalmente si possono sposare. Quando finalmente convolano a nozze, lasciano il loro paese e si trasferiscono in in borgo vicino Bergamo, dove Renzo intraprendere un'attività di filatura accompagnata dalla nascita di alcuni bambini. La primogenita però viene chiamata Maria...un omaggio alla Vergine che ha sempre vegliato sui giovani sposi.

La classe 3A ringrazia tutti per l'attenzione

I Promessi Sposi della classe 3A

Indovina chi è la persona la quale crede che qualunque uomo non dovrebbe avere paura e compassione? Esatto! È proprio l'Innominato! L'aiutante di Don Rodrigo! Povera Lucia! Povera lei! Rapita da un mostro così orribile come lui! Ma pensa un pò! Grazie alla sue gentilezza e alla sua vocazione riuscirà a rompere il ghiaccio che avvolge il suo cuore, forse non è così cattivo come ce lo immaginavamo... la notte porterà consiglio e magari la sua conversione.

                     Don Abbondio e i bravi 

Don Abbondio, come ogni sera, girava per la stessa stradina con la Bibbia in mano, recitando le solite preghiere, tenendola dietro la schiena e di tanto in tanto calciava un sassolino. Quel giorno fece un incontro indesiderato con i bravi, due scagnozzi di Don Rodrigo. Timore, ansia e non sapere dove andare… tanto vale parlarci! I bravi, attraverso minacce velate e di morte, dicevano a Don Abbondio che il matrimonio tra Renzo e Lucia “non s’ha da fare!” Il signor curato, spaventato, all’inizio cercó di rifiutare, ma poi pensa che rischiare la vita per due giovani innamorati non aveva senso e che la notte porterà consiglio. Basta che si salva lui! Chi se ne importa degli altri!

-Perché Renzo? Perché proprio a noi? Perché Don Rodrigo vuole evitare il nostro matrimonio? - Non lo so Lucia, tutto quello che ci resta da fare, ormai, è fuggire lontano da Lecco, questo splendido paesaggio pieno di montagne, fiumi, colline, tutte le persone a noi care che ci hanno assistito in tutto questo tempo! La nostra città nativa che, però, dimostra di non essere più sicura per noi- -E dove andremo?- - Seguiremo il consiglio di Fra Cristoforo, andremo in convento con lui, per seguire la religione, nella speranza che ci possa aiutare.- Il silenzio, le acque calme del lago, i monti intorno, la casa natia...tutto sembra contribuire al saluto dei due giovani sventurati. Chissà cosa Dio ha in serbo per loro...

La delicatezza di una madre che accompagna sua figlia verso un viaggio senza ritorno, che tenerezza prova Renzo nel vederla! Cecilia è vestita come se dovesse andare ad una festa, al cospetto di Dio dovrà essere bellissima. Anche il Monatto, abituato a maneggiare corpi inermi come se fossero sacchi resta attonito da tanta dignità e compostezza...quasi ha paura di caricare sul carro il piccolo corpo della bambina, ennesima vittima della peste.

Renzo e Lucia sappiamo noi quello che dobbiamo fare dissero Tonio e Gervaso con sicurezza. Ci faremmo ricevere da Don Abbondio con la scusa di riprenderci la collana della moglie di Tonio e nel mentre voi aspetterete fuori al pianerottolo della casa. -Quando entreremo nella sua dimora dopo che avremmo iniziato la trattativa struscieremo i piedi sul tappeto per dirvi di entrare,dissero i due fratelli. Tonio e Gervaso diedero il segnale,Renzo e Lucia entrarono di botto, Don Abbondio rimase scioccato e esclamò &lt;&lt; Cosa ci fate voi qui!!&gt;&gt; Contrabbattero i due innamorati con la formula cerimoniale ;il vecchio parroco avvolse Lucia con un tappeto e la situazione degenerò e Don Abbondio per la paura si rinchiuse nello sgabuzzino.

Era il 1630 e sul letto di morte giaceva Don Rodrigo che urlava: "AIUTO, AIUTO!" Il Griso si avvicina: "Cosa posso fare per aiutare il mio padrone!" Don Rodrigo risponde al suo fidato: "Vai, e chiama il dottore, il mio impero di gloria non finirà qua! Niente può battermi neanche il morbo!" Lamentarsi e chiedere aiuto non servirà se nessuno ad aiutarlo arriverà. Il fedele torna e come ad augurare la suo morte torna in buona compagnia, i monatti erano lì, e nessuna faccia sembrava amica, niente, solo morte! Quando da quel posto Don Rodrigo se ne andò gli occhi del Griso si spalancarono, d'altronde "chi va con lo zoppo impara a zoppicare" e così il Griso, che a furia di rubacchiare qua e la non si trattene dal derubare la casa del padrone, ma con un piccolo incidente, fatale, perché dopo aver toccato le vesti infettate dal morbo... Raggiunse il padrone! Coincidenza o destino, nessuno lo saprà mai ma sappiamo tutti che... Chi di spada ferisce, di spada perisce!

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