1. Il paesaggio con i villaggi e le coltivazioni, le persone e le loro proprietà.
2. La rete di irrigazione, castelli e mulini.
3. Le istituzioni: signori, comuni, chiese.

Dalmine nel Medio Evo

Il territorio di Dalmine era già cristianizzato?

Per saperne di più, <a href="https://www.youtube.com/watch?v=rQJWbHsSS8Q&amp;list=PLZknZwGGs3THgXzeeAy-1znO88OGizLnI&amp;index=5">guarda il video</a> (2')

<a href="http://www.lombardiabeniculturali.it/cdlm/edizioni/bg/bergamo-pergamene2-2/carte/bgpergg1091-09-00">Pergamena</a>

5° documento - SFORZATICA

(ST) In Christi nomine. Anno ab incarnatione domini nostri Iesu Christi millesimo nonagesimo primo, mense septembris, inditione quartadecima. Constat me Obertus filius quondam Vualderici, de loco Sportiatica, qui profesus sum lege vivere Langobardorum, accepissem, sicuti et in presentia testium manifestus&nbsp;sum quod accepi a te Bonofante filio quondam Iohanni, de civitate Pergamo, argenti denarios bonos&nbsp;solidos triginta et quinque, finito pretio sicut inter nos convenimus pro petia una de terra campiva iuris&nbsp;mei, quam habere visus sum in suprascripto loco et fundo Sportiatica, in loco qui dicitur Campo de la Nuce; coeret ei: a mane de filiis quondam Ariberti, a meridie tua, a sera de heredibus quondam Tuniberti, a montes Sancte Grate;&nbsp; et est per iustam mensuram perticas quattuor et media. […] Actum suprascripta civitate.&nbsp; Signum # manus suprascripti Oberti qui hanc cartulam fieri rogavit.&nbsp;Signum ### manibus Iohanni et item Iohanni seu Arderici testes.&nbsp; (ST) Lanfrancus notarius scripsi, post traditam complevi et dedi.

Mundio - Nell’antico diritto germanico sanciva il potere assoluto del capofamiglia (mundoaldo, cioè titolare del mundio) sulle persone e sulle cose appartenenti al nucleo familiare. Per vendere i suoi terreni, Cristina dovette ottenere, oltre al consenso del marito (“ipse iugale et mundoaldo meo michi consenciente“), anche il parere del fratello, Vuarno, e di Orso, figlio di Vuarno e quindi suo nipote. Pertica bergamasca - è una unità di misura di&nbsp;lunghezza/superficie&nbsp;usata dagli antichi&nbsp;Romani. Quella bergamasca corrisponde a mq 662,31. Si suddivide in 24 tavole. Confini -&nbsp;Indicati con le parole “mane”, “meridie”, “sera” e “montes” invece degli attuali: Est, Sud, Ovest e Nord. Notaio - (dal latino&nbsp;notare&nbsp;ossia "annotare", "prender nota") è una figura che nasce nell’età longobarda e carolingia e indica il soggetto al quale è affidata la funzione di garantire la validità dei contratti, attribuendo pubblica fede agli atti redatti alla sua presenza.&nbsp; Chiese - La presenza della cappella di San Giorgio a Dalmine è documentata già in una pergamena del 1094 ed appare anche in una bolla di Papa Adriano IV del 1155, che dichiarava la sua dipendenza dalla Pieve di Pontirolo Vecchio insieme alle chiese di Sabbio, Sforzatica e Mariano ed erano sottomesse al Vescovo di Milano. Le chiese di Guzzanica e Santa Maria d’Oleno dipendevano dal Vescovo di Bergamo. Popolazione - Gli storici sostengono che il numero degli abitanti della fine del XIII secolo fosse assai simile a quello misurato alla fine del ‘500. Le frequenti carestie (XIV-XV sec.) e le epidemie di peste (1361, 1375, 1400, 1478) succedutesi nei secoli di mezzo ridussero drasticamente la popolazione che successivamente tornò a crescere al livello dei secoli precedenti (In Italia dal 950 al 1300 si passò da 5 a 8 milioni di ab). Possiamo così calcolare che Sforzatica alla fine del Duecento avesse circa 400 abitanti, Dalmine variasse tra gli 80 e i 100 abitanti, mentre Mariano fosse di poco inferiore ai 300. Guzzanica contava 60 abitanti e Sabbio era di poco superiore ai 100. Regesto - Breve sintesi del documento, contenente gli elementi principali descritti. (vedi esempio 1° documento)

Associazione Storica Dalminese

Dotted paper

<a href="https://dalminestoria.files.wordpress.com/2020/11/1e_vendita_scheda_d.pdf">Scheda di lavoro</a>

·&nbsp;Invocazione religiosa ·&nbsp;Data (mese _________ anno_______ indizione________)

Venditore (“Constat me”)

·&nbsp;Identità delle persone (paternità e luogo di residenza; senza cognome) ·&nbsp;Località (de loco): Almene ·&nbsp;Condizione giuridica (lege vivere)

Compratore (“Accepimus ad te”)

·&nbsp;Identità ·&nbsp;Professione

·&nbsp;N° terreni acquistati (“pecies terre”) ·&nbsp;Località: in Almene ·&nbsp;Identificazione del terreno ·&nbsp;Nome (“dicitur”) ·&nbsp;Destinazione (uso) [ ] aratoria [ ] campiva ·&nbsp;Confini (“coeret”) ·&nbsp;Misura (“mensura”)

Atto notarile (“Actum”)

·&nbsp;Luogo di stesura dell’atto (loco) ·&nbsp;Testimoni (testibus) ·&nbsp;Notaio (notarius)

Regesto: scrivi un breve riassunto del documento

[Esempio] “Nel mese di agosto del 1031 Guglielmo figlio del fu Lamberto di Dalmine e Cristina sua moglie, figlia del fu Ursone, seguaci della legge longobarda, con il consenso dei parenti di lei, vendono al prete Daiberto, cancelliere del vescovo di Bergamo, 6 terreni a Dalmine in cambio di 60 denari d’argento. Atto del notaio Adamo.”

<a href="http://www.lombardiabeniculturali.it/cdlm/edizioni/bg/bergamo-pergamene2-1/carte/bgpergg1031-08-31">Pergamena</a>

(ST) In nomine Domini. Conradus Dei gracia inperator augustus [dal 26 marzo 1027], anno inperii eius&nbsp;quinto, mense augustus, indicione quarta decima. Constat nos Vuilielmo filio quondam&nbsp;Lamberti de loco Almene et Cristina iugalibus filia quondam Ursoni, qui professi summus lege&nbsp;vivere Langobardorum,

ipse iugale et mundoaldo meo michi consenciente et subter&nbsp;confirmantes et iusta eadem lege una cum noticia de propinquioribus parentibus [meis],&nbsp;quit&nbsp;sunt Vuarno germano meo et Urso filio suo, in corum presencia vel testium certa facio professione et manifestacione quod nullam me pati violenciam ab ipso iugale et mundoaldo meo nec ad quempiam ominem, nisi mea spontanea voluntatem anc cartulam vendicionis&nbsp;facere videor,

accepimus ad te Daibertus presbiter et cimiliarca de ordine canonice Sancti Vincencii&nbsp;episcopatus Pergamensis, filio cuiusdam Lanfranchi, argentum denarios solidos sexaginta, finitum&nbsp;precium pro sex pecies terre iuris nostris qui supra iugalium, que abere visi summus in eodem Almene.

Leggiamo insieme un atto notarile e completiamo la scheda

Prima pecia est aratoria et dicitur Iuicla: coeret a mane via, a meridie Iohannis et Andree, a sera Vualperti et de suis germanis,&nbsp;a montes Sancti Alexandri; et est per mensura iusta tabules tridecim. […]

Actum loco Mareliano.&nbsp; Signum # manibus suprascriptorum Vuilielmi et Cristine iugalibus, qui anc cartulam vendicionis fieri rogaverunt ut supra.&nbsp; Signum # manibus suprascriptorum Vuarno et Urso propinqui parentibus eidem Cristine, qui eam interrogaverunt et ad confirmandum manum posuerunt.&nbsp;[…] Signum # manibus Iohannis et Benedicti seu Giselberti et Adelberti testibus.&nbsp; (ST) Adam notarius et iudex scripsi, postradita cumplevi et dedi.

Dalmine: dal leone al camoscio. Storia di 5 comuni e uno stemma

Scopri di più consultando il libro dedicato alla storia dell'istituzione comunale Dalmine. Puoi consultare on line le pagine dedicate al periodo medievale: Se t’interessa, invia una richiesta tramite Facebook o sul sito dell'Associazione Storica Dalminese.

Per approfondire: - Leggi le 7 pagine del libro dedicate al <a href="https://dalminestoria.files.wordpress.com/2020/11/prima-dei-comuni_7p.pdf">paesaggio medievale</a>. * Quando non c'erano i comuni - Leggi le 5 pagine dedicate ai primi <a href="https://dalminestoria.files.wordpress.com/2020/11/comuni_dalminesi_5p.pdf">comuni</a>. * All'inizio erano cinque. Poi diventarono tre.

<a href="http://www.lombardiabeniculturali.it/cdlm/edizioni/bg/bergamo-pergamene2-2/carte/bgpergg1084-11-00d">Pergamena</a>

(ST) In Christi nomine. Anno ab incarnatione domini nostri Iesu Christi milesimo octuagesimo quarto, mense november, inditione octava. Constat me Benedictus filius&nbsp;quondam Petri, de loco Auline, qui professo sum legem vivere Langobardorum accepissem,&nbsp;sicuti et in presentia testium manifesto sum qui accepi a te Iohannes filius quondam Homodei,&nbsp;de civitate Bergamo, per missum tuum Petrum, argentum per denarios bonos libras novem finitum pretium sicut&nbsp;inter nos convenimus pro petia una de terra aratoria iuris mei que&nbsp;abere viso sum in eodem loco et fundo Auline, locus ubi dicitur a Pilusa; coeret ei: a mane Andrei presbiteri, a meridie mihi reservo, a sera Iohanni, a montibus&nbsp;Sancti Alexandri; et est per&nbsp;iustam mensuram illud tantum que tibi veundare videor per iustam mensuram&nbsp;iugia una. […] Actum suprascripta civitate Bergamo.&nbsp; Signum # manum suprascripti Benedicti qui hanc cartulam&nbsp;vinditionis fieri rogavit.&nbsp; Signum # manum Iohanni et Tomadi seu Petri testes.&nbsp; (ST) Lanfrancus notarius scripsi, post traditam complevi et dedi.&nbsp;

La rete dell’agricoltura medievale nel territorio dalminese

"Dove prendiamo l'acqua per irrigare i nostri campi di Dalmine?"

Cosa potevano fare? A. Aspettare la pioggia B. Pregare C. Scavare dei pozzi D. Prendere l’acqua dal fiume Brembo E. Altro (cosa?)

Prima del 909: Almene, Mareliano, Sabie

910 Chiesa di Santa Maria d'Oleno

1155 Chiese di S. Michele in Sabbio, S. Andrea in Sforzatica, S. Giorgio in Dalmine (1094), S. Lorenzo in Mariano

1240 Comuni di: Dalmine, Sforzatica, Sabbio, Guzzanica, Mariano

1392 Confini dei comuni di Dalmine, Mariano, Sabbio e Sforzatica

1428 Venezia conquista Bergamo

1441 La Repubblica Veneta espropria i Suardi di Dalmine delle loro proprietà perché ribelli

1447 Comune di Adalmine et Sabio

<a href="https://bit.ly/34XuEFI">Fai un test per verificare cosa hai imparato</a>

<a href="https://dalminestoria.files.wordpress.com/2020/11/1e_vendita_scheda_o.pdf">Scheda di lavoro</a>

·&nbsp;Identità della persona (paternità e luogo di residenza) ·&nbsp;Località (de loco): ·&nbsp;Condizione giuridica (legem vivere)

Compratore (“Accepi ad te”)

·&nbsp;Identità ·&nbsp;Professione ·&nbsp;Località (de civitate):

·&nbsp;N° terreni acquistati (“petia de terra”) ·&nbsp;Località: Identificazione del terreno ·&nbsp;Nome (“ubi dicitur”) ·&nbsp;Destinazione (uso) [ ] aratoria [ ] campiva ·&nbsp;Confini (“coeret”) ·&nbsp;Misura (“mensura”)

·&nbsp;Luogo di stesura dell’atto (civitate) ·&nbsp;Testimoni (testes) ·&nbsp;Notaio (notarius)

<a href="http://www.lombardiabeniculturali.it/cdlm/edizioni/bg/bergamo-pergamene2-2/carte/bgpergg1072-03-00b">Pergamena</a>

3° documento - GUZZANICA

(ST) In Christi nomine. Anno&nbsp;ab incarnacione domni nostri Iesu Christi milesimo septuagesimo secundo, mense marcius, indicione decima. Constat me Albertus filius quondam&nbsp;Lanfranci, de loco Sporciatica, qui profeso sum ex nacione mea legem vivere Langobardorum,&nbsp; acepisem sicuti et in presencia testium manifesto sum qui acepi a te Alesandrus filius quondam&nbsp;Vitali qui vocatur Bonizo, de loco Iusianica, per miso tuo Vitale calhairo, deodem loco Iusianica, arigentum denarios bonos solidos quahdraginta et septem, finitum precium&nbsp;sicut inter nos convenimus pro pecia una de terra clausuriba, iuris mei, que abere viso sum in superscripto&nbsp;loco Iusianica, esta locus ubi dicitur al Puzo: coerit ei fines a mane et montes Vitali, a meridie vel sera mihi reservo; et est per mensura iusta&nbsp;tabules leiptimes viginti et tres et dimidia. […] Actum in civitate&nbsp;Bergamo. Signum manum superscripto Albertus qui acarta vindicione ut supra fìeri rogavit.&nbsp; Signum # manibus Odoni et Lanfranci seu Arderici testes.&nbsp; (ST) Aribertus notarius scrisi&nbsp;(g), post tradita conplevi et dedit.

"C’è tanta acqua nel Brembo, prendiamola dal fiume."

Al tempo di Ramses II (1297 a.C. –1213 a.C.) in Egitto venne costruito un vasto sistema di canalizzazioni.&nbsp;

Problema: il fiume scorre a 187 m s.l.m.. La pianura dalminese sopra i 200 m s.l.m. Quale soluzione trovarono?

I primi cognomi dalminesi li troviamo in occasione della definizione dei confini comunali nel 1392.

30 GIUGNO 1392 - Definizione dei confini di Dalmine "In Christi nomine amen. Die ultimo mensis Iunii millesimo trecentismo secundo [...]"

"[...] pecia terra sita in tarritorio indivisi de Almen presentibus testibus * domino pre Petro Presbitero ecclesie domini Sancti Andree de Sporzaticha, Betuzzo et Bono fratribus et filiis quondam Leoni Zafle de Mazzis de Sporzaticha et Filipino filio quondam Bergamini de Bayardis de Sporzaticha [...] * Ibi Zininus filius quondam Martini de Contis, Antonius dictus Bazia filius quondam Betini de Zinellis et Iacobus filius quondam Cavaleri de Mandellis vicini comunis de Almen [...] * cum Betono filio quondam Zini de Benzonibus consule communis de Mariano et una Antonio dicto Pizaroto filio quondam Cressini de Urio consule communis de Sporzaticha [...]".

Quali conclusioni? Come era il territorio? incolto? produttivo? Come misuravano i terreni? Come pagavano?

<a href="https://www.youtube.com/watch?v=x3LxYGxbjGk&amp;list=PLZknZwGGs3THgXzeeAy-1znO88OGizLnI&amp;index=1">Fai clic per vedere il video</a> (2')

ABITANTI Secondo lo storico francese Francois Menant il n° degli abitanti della fine del XIII secolo era simile a quello di fine ‘500. Così Guzzanica avrebbe avuto una sessantina di abitanti; Dalmine un numero &nbsp;variabile tra gli 80 e i 100 circa; Sabbio&nbsp;112, Mariano&nbsp;287 e Sforzatica&nbsp;400 circa.

Come erano identificate le persone? I cognomi non esistevano ancora e fu una invenzione medievale. Ecco un esempio di identità in uso: "Alberto, filio quondam Orlandi, de loco Sabige" (Alberto figlio del fu Orlano di Sabbio). (Nome), figlio di (nome del padre), (originario) di (luogo di provenienza). Prova a presentarti come una persona di allora.

<a href="https://dalminestoria.files.wordpress.com/2020/11/1e_vendita_scheda_m.pdf">Scheda di lavoro</a>

·&nbsp;Identità della persona (paternità e luogo di residenza) ·&nbsp;Professione: ·&nbsp;Località (de loco): ·&nbsp;Condizione giuridica (qui visit legem)

·&nbsp;Identità ·&nbsp;Professione ·&nbsp;Località (de loco):

·&nbsp;N° terreni acquistati (“pecies de tera”) ·&nbsp;Tipo di terreno: ·&nbsp;Località: (in vico) Identificazione del terreno ·&nbsp;Nome (“ubi dicitur”) ·&nbsp;Destinazione (uso) [ ] aratoria [ ] campiva ·&nbsp;Confini (“coeri”) ·&nbsp;Misura (“mensura”)

·&nbsp;Luogo di stesura dell’atto (vico) ·&nbsp;Testimoni (testes) ·&nbsp;Notaio (notarius)

In questo ebook si presentano 4 argomenti principali: 1. Le fonti per conoscere il passato 2. Il paesaggio con i villaggi e le coltivazioni, le persone e le loro proprietà. 3. I manufatti - La rete di irrigazione, castelli e mulini. 4. Le istituzioni: signori, comuni, chiese.

Abilità dello studente

Lo studio di&nbsp;vicende e persone legate alla storia locale permette di: * comprendere la storia nazionale. *&nbsp;identificare le dimensioni del tempo (C'era già? Cosa succedeva?) e dello spazio (come era fatto? quali edifici c'erano già?) della realtà territoriale locale. * identificare i beni culturali e ambientali principali del territorio di Dalmine.

Email Associazione: <a href="http://associazionestoricadalminese@gmail.com">associazionestoricadalminese@gmail.com</a>

Ebook: <a href="http://bit.ly/MEvo_Dalmine">http://bit.ly/MEvo_Dalmine</a>

Nel corso del Novecento la città ha avuto uno sviluppo industriale, economico, urbanistico e sociale veramente impetuoso e tale da schiacciare, per la sua rilevanza, quanto era avvenuto nei secoli precedenti.

È stato calcolato che nel 1930 il 95% del territorio di Dalmine era rappresentato da campagna o genericamente “verde” e solo il 2% dagli abitati esistenti (azienda: 3%). Nel 2000 l'azienda occupava il 14% del territorio mentre Dalmine città è cresciuta fino ad abitare il 43%, pari alla zona verde rimasta.

Per riscoprire il nostro passato lontano occorre partire dalle antiche pergamene conservate negli archivi di Bergamo. I nomi dei villaggi dalminesi compaiono 55 volte in vari documenti che ci possono aiutare a scoprire il paesaggio, le persone che lo abitavano e come vivevano.

<a href="https://dalminestoria.files.wordpress.com/2020/11/1e_vendita_scheda_sf.pdf">Scheda di lavoro</a>

·&nbsp;Identità della persona (paternità e luogo di residenza) ·&nbsp;Professione: ·&nbsp;Località (de loco): ·&nbsp;Condizione giuridica (lege vivere)

·&nbsp;N° terreni acquistati (“petia de terra”) ·&nbsp;Località: Identificazione del terreno ·&nbsp;Nome (“ubi dicitur”) ·&nbsp;Destinazione (uso) [ ] aratoria [ ] campiva ·&nbsp;Confini (“coeret”) ·&nbsp;Misura (“mensura”)

<a href="https://dalminestoria.files.wordpress.com/2020/11/1e_vendita_scheda_g.pdf">Scheda di lavoro</a>

·&nbsp;N° terreni acquistati (“pecia de terra”) ·&nbsp;Località (in loco): Identificazione del terreno ·&nbsp;Nome (“dicitur”) ·&nbsp;Destinazione (uso) [ ] aratoria [ ] clausuriba ·&nbsp;Confini (“coerit”) ·&nbsp;Misura (“mensura”)

Dalmine esisteva nel Medio Evo?

Per molto tempo è stata diffusa l’idea che il centro di Dalmine fosse nato e sviluppato in conseguenza dell’insediamento dell’azienda per la fabbricazione di tubi nel 1907.

Il libro stampato in occasione del 50° dell’azienda (1956) infatti così raccontava: “Tutto Dalmine consisteva in una severa torre del 1400 solidamente costruita in granito e grossi ciottoli di fiume, la quale sovrastava il Palazzo Camozzi e un gruppo di case dai vasti cortili, oltre l’ampia campagna e l’arido Brembo,... Tale era Dalmine: un borgo che non si avviava per nulla ad essere città”.

Questo breve testo contiene una serie di disinformazioni / errori che le recenti ricerche stanno correggendo. La parola Dalmine, nel testo, indica solo il centro attuale e non tutto il territorio comunale. Dalmine, sia come centro che come intero territorio, ha una storia lunga e plurale, precedente all’unificazione del 1927.&nbsp;

Sito web dell'Associazione Storica <a href="https://dalminestoria.com/">https://dalminestoria.com/</a>

Una visita virtuale a manufatti del periodo medievale con l'aiuto di<a href="https://storymap.knightlab.com/edit/?id=dalmine-nel-medio-evo"> </a><a href="https://uploads.knightlab.com/storymapjs/cf372375c777720fbe3e3afc228f0df4/dalmine-nel-medio-evo/index.html">StoryMapJS</a>.

Stimoli per andare oltre il periodo storico del Medio Evo

·&nbsp;Difendersi dai nemici: dalle torri medievali ai rifugi antiaerei. ·&nbsp;Le torri medievali&nbsp;e la torre greppiana della Casa del Fascio:&nbsp;da simboli del comune a simboli del partito-Stato. ·&nbsp;Dall’identità di villaggio a quella di città.

“Nessuno andava tanto lontano o tanto in fretta in un giorno, e meno ancora in un’ora, da incorrere in confusione…“

Clark Blaise,&nbsp;Il Signore del Tempo, Bompiani, 2001, pp-41-43

I documenti medievali presentati riguardano sei dei sette quartieri che oggi compongono Dalmine. La loro conoscenza aiuta a ri-pensare alla propria città, scoprendo una pluralità di storie che partono da lontano e che sono andate unificandosi in conseguenza dell’ industrializzazione avvenuta nel corso del ‘900. Per secoli, fino a inizio '900, la campagna è stata la principale fonte di ricchezza per alcune grandi famiglie o enti che qui avevano proprietà.

Attenzione: le date non sono l'anno di nascita del villaggio, ma solo la data in cui i documenti sono stati scritti e che testimoniano l'esistenza di villaggi con quel nome.

Le <a href="http://www.lombardiabeniculturali.it/cdlm/edizioni/bg/">pergamene degli archivi di Bergamo</a> sono presenti nel sito internet dei beni culturali della Lombardia.

Ma da quando esistono Dalmine, Sforzatica, Mariano, Sabbio, Guzzanica, Oleno, Brembo?

Per saperne di più su questi documenti, atti notarili di compravendita o donazione, e dove si trovano guarda questo breve <a href="https://www.youtube.com/watch?v=LZVixmEgN-8&amp;list=PLZknZwGGs3THgXzeeAy-1znO88OGizLnI&amp;index=3&amp;t=7s">filmato </a>(meno di 2').

* Quali sono i nomi di villaggi che hai incontrato? * Hanno lo stesso nome di oggi? * Riscrivili accanto al nome attuale. * Quale nome non hai trovato? Perché?

Sfoglia queste <a href="https://bit.ly/pergamene_01b">Linee del tempo</a> (1a) per farti un'idea (<a href="https://bit.ly/pergamene_02">2a parte</a>).

<a href="http://www.lombardiabeniculturali.it/cdlm/edizioni/bg/bergamo-pergamene2-1/carte/bgpergg1050-04-09">Pergamena</a>

(ST) In Christi nomine. Anno&nbsp;ab incarnacione domini nostri Iesu Christi milesimo quinquagesimo, nono mense apriliis, indicione&nbsp;tercia. Constat me Andreas presbiter filius quondam Benedicti, de vico Mareliano, qui visit&nbsp;legem Langobardorum, acepisem sicuti et in presencia testium manifesto&nbsp;sum qui acepi a te Vulveratus supdiaconus filius quondam&nbsp;Vuberti, de superscripto&nbsp;vico Mareliano, arigentum denarios&nbsp;bonos solidos decem, finitum precium, sicut inter nos convenit, pro&nbsp;una pecia de terra campiva iuris mei, que abere viso sum in&nbsp;superscripto vico Mareliano, est a locus ubi dicitur Gleira: coeri&nbsp;ei fines a mane Vuiberti, a meridie via, da sera---; et est per mensura iusta pertica leiptima una. […] Actu in vico Mareliano.&nbsp; + Andreas presbiter a me facta subscripsi.&nbsp; Signum # manibus Petri, Iohanni legem viventes Romana testes.&nbsp; Signum # manibus Iohanni, Andrei, Petri testes.&nbsp; (ST) Aribertus notarius scrisi, postradita conplevi et dedit.

<a href="https://dalminestoria.files.wordpress.com/2020/11/1e_vendita_scheda_sb.pdf">Scheda di lavoro</a>

·&nbsp;Identità della persona (paternità e luogo di residenza) ·&nbsp;Professione: ·&nbsp;Località (de loco): ·&nbsp;Condizione giuridica (lege vivere)

·&nbsp;Identità ·&nbsp;Professione ·&nbsp;Località (de loco):

·&nbsp;N° terreni acquistati (“pecies de tera”) ·&nbsp;Tipo di terreno ·&nbsp;Località (in loco et fundo): Identificazione del terreno ·&nbsp;Nome (“ubi dicitur”) ·&nbsp;Destinazione (uso) [ ] aratoria [ ] sedimen ·&nbsp;Confini (“coeret”) ·&nbsp;Misura (“mensura”)

Atto notarile medievale - Si compone di 5 parti principali: 1.&nbsp;Protocollo -&nbsp;Invocazione religiosa e data 2.&nbsp;Narratio - Identità del venditore e del compratore 3.&nbsp;Dispositio - Prezzo, confini, misura, località, ... 4.&nbsp;Defensio - Impegno del venditore e suoi eredi a rispettare il contratto 5.&nbsp;Escatocollo - Parte conclusiva del documento che contiene le certificazioni di autenticità con il luogo di stesura dell’atto e le firme dei testimoni, venditore e notaio. ST = Signum tabellionatus - è il segno che usa il notaio insieme alla sua firma per autenticare il documento da lui emanato. Ai primi tempi questo segno aveva la forma di croce. Invocazione religiosa - In nomine Domini. In Christi nomine. Traduzione: In nome di Dio, di Cristo. Data cronica - In base all’era del sovrano o all’era cristiana. ·&nbsp;Conradus Dei gracia inperator augustus, anno inperii eius&nbsp;quinto, mense augustus,...&nbsp;Corrado, per grazia di Dio imperatore augusto (dal 1027), nel suo quinto anno di impero, mese di agosto (= 1032) ·&nbsp;Anno ab incarnacione&nbsp;domini nostri Iesu Christi... - Dall’anno di nascita di Gesù Cristo Indizione - è un computo del tempo che non ha alcuna relazione col movimento degli astri e indica la numerazione dell’anno all’interno di un ciclo da 1 a 15. Identità delle persone -&nbsp;Dal nome unico all’aggiunta del cognome, un’invenzione medievale ·&nbsp;Vuilielmo filio quondam&nbsp;Lamberti de loco Almene&nbsp;(1031) ·&nbsp;Zininus filius quondam Martini de Contis (1392) ·&nbsp;Quondam indica che il genitore era defunto e quindi si traduce: Zinino figlio del defunto (oppure: del fu) Martino (della famiglia) Conti. Condizione sociale, giuridica -&nbsp;leggi di riferimento indicate dai protagonisti dei vari documenti: Langobardorum, salicha, alemanna, romana&nbsp;

Gli studenti sono invitati a proporre parole che rappresentino il periodo medievale di Dalmine. Utilizzando la App <a href="https://wordart.com/">https://wordart.com/</a> creare una immagine grafica con le parole chiave individuate. Le parole possono essere incluse in un'altra parola o in un disegno grafico rappresentativo, come nell'esempio qui a fianco.

La torre Suardi di Dalmine con WordArt con i nomi di alcuni personaggi e proprietari dal 1300 a oggi. La Torre é stata scelta come simbolo dell'Associazione Storica Dalminese.

A Dalmine, ma non solo: i Suardi Giovanni figlio di Baldino era “Patrone d’un gran Paese nel territorio di Bergamo maxime di Sporzatica, et Albegno, et di Adalmine”. Era a capo della fazione dei ghibellini (colore rosso) (guelfi: giallo). Sposò una figlia del Visconti, signore di Milano (1367). Alla morte di Giovanni (1402) uno storico lo definiva “ditiori aliquo cive Lombardie” , l'uomo privato più ricco di Lombardia.

Castello e stemma dei Suardi

<a href="https://primabergamo.it/personaggi/anche-dalmine-ha-il-suo-fantasma-barbara-visconti-la-bella-infedele/?fbclid=IwAR32bJI55dAJnsq51Q6eNgzAurCTo2JznyYNfb5PYmyCST60rsLC5qYsmS8&amp;refresh_ce">Video </a>sulla storia di Giovanni Suardi e Bernarda Visconti Leggi la <a href="https://dalminestoria.files.wordpress.com/2022/06/il-fantasma.pdf">storia a fumetti</a> realizzata da Enzo Suardi, "Il fantasma del castello".

• A Mariano: i Brembati erano proprietari 89% dei terreni • A Sabbio aveva grandi proprietà il monastero di Astino

<a href="https://www.youtube.com/watch?v=7ec-_OH5bLg&amp;list=PLZknZwGGs3THgXzeeAy-1znO88OGizLnI&amp;index=2">Fai clic per vedere il video</a> (2')

Il Comune è una forma organizzativa tipica del Medioevo, che ebbe origine e diffusione soprattutto nell’Italia centro-settentrionale attorno all’XI secolo. Il fenomeno, presente dapprima nelle città, si diffuse in seguito anche nelle campagne, tanto che si parla di questi ultimi come comuni rurali, in contrapposizione a quelli cittadini. I villaggi rurali tra il XII e il XIII secolo si organizzarono sul modello cittadino e acquisirono nei confronti dei loro signori un’autonomia più o meno estesa.

Comuni Dalminesi elencati nello Statuto di Bergamo del 1240.

<a href="https://www.youtube.com/watch?v=gcx4Diswl-4&amp;list=PLZknZwGGs3THgXzeeAy-1znO88OGizLnI&amp;index=4">Guarda il video</a> (2')

<a href="https://www.lombardiabeniculturali.it/cdlm/edizioni/bg/bergamo-ssepolcro1/carte/ssepolcro1104-03-00a">Pergamena</a>

(SN) Anno ab incarnacione&nbsp;domini nostri Iesu Christi milesimo centesimo quarto, mense marzius, indicione&nbsp;duodecima. Constat&nbsp;me Alberto, filio quondam Orlandi, de loco Sabige, qui profeso sum lege vivere Langobardorum, accepisem sicuti&nbsp;et in presencia testium accepi ad te Lanfranco, filio quondam Iohanni, de loco Iusianica, per miso tuo Iohanne qui vocatur Guzo, de ipso loco Sabige, argenti denarios bonos solidos&nbsp;sex&nbsp;et medio, finitum precium, pro pecies trex de tera iuris mei quam abere viso sum in supra scripto loco et fundo Sabige. Prima pecia&nbsp;de tera est sedimen, iacet ad locus ubi dicitur Castro de Sabige; coeret ei fines: a mane Sancti Iacobi, a meridie via, a sera Sancti&nbsp;Iohanni, a montes communo de ipso castro, et est per iusta mensura tabules una&nbsp;et pedes .iiii.&nbsp;, cum muro, edificium, et omnia&nbsp;que pertinet de ipsa pecia de tera cum superiore et inferiore seu cum fine et accesione sua in integrum. […] Actum in supra scripto loco Sabige. Feliciter. Signum # manibus supra scripti Alberto qui anc cartam&nbsp;vindicionis&nbsp;fieri rogavit ut supra. Signum #&nbsp;manibus Deiverto et Alberto seu Arnulfo testes. (SN) Lanfrancus notarius scripsi, post traditam complevi et dedi.

Carte del territorio relative al paesaggio e ai prodotti agricoli

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