Associazione
Storica
Dalminese
Storica
Dalminese
Dalmine nel Medio Evo
Quaderno n. 1
http://bit.ly/MEvo_Dalmine
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In questo ebook si presentano 4 argomenti principali:
1. Le fonti per conoscere il passato
2. Il paesaggio con i villaggi e le coltivazioni, le persone e le loro proprietà.
3. I manufatti - La rete di irrigazione, castelli e mulini.
4. Le istituzioni: signori, comuni, chiese.
1. Le fonti per conoscere il passato
2. Il paesaggio con i villaggi e le coltivazioni, le persone e le loro proprietà.
3. I manufatti - La rete di irrigazione, castelli e mulini.
4. Le istituzioni: signori, comuni, chiese.
Abilità dello studente
Lo studio di vicende e persone legate
alla storia locale permette di:
* comprendere la storia nazionale.
* identificare le dimensioni del tempo (C'era già? Cosa succedeva?) e dello spazio (come era fatto? quali edifici c'erano già?) della realtà territoriale locale.
* identificare i beni culturali e ambientali principali
del territorio di Dalmine.
alla storia locale permette di:
* comprendere la storia nazionale.
* identificare le dimensioni del tempo (C'era già? Cosa succedeva?) e dello spazio (come era fatto? quali edifici c'erano già?) della realtà territoriale locale.
* identificare i beni culturali e ambientali principali
del territorio di Dalmine.
Email Associazione: associazionestoricadalminese@gmail.com
Ebook: http://bit.ly/MEvo_Dalmine
Dalmine esisteva nel Medio Evo?
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Per molto tempo è stata diffusa l’idea che il centro di Dalmine fosse nato e sviluppato in conseguenza dell’insediamento dell’azienda per la fabbricazione di tubi nel 1907.
Il libro stampato in occasione del 50° dell’azienda (1956) infatti così raccontava:
“Tutto Dalmine consisteva in una severa torre del 1400 solidamente costruita in granito e grossi ciottoli di fiume, la quale sovrastava il Palazzo Camozzi e un gruppo di case dai vasti cortili, oltre l’ampia campagna e l’arido Brembo,... Tale era Dalmine: un borgo che non si avviava per nulla ad essere città”.
“Tutto Dalmine consisteva in una severa torre del 1400 solidamente costruita in granito e grossi ciottoli di fiume, la quale sovrastava il Palazzo Camozzi e un gruppo di case dai vasti cortili, oltre l’ampia campagna e l’arido Brembo,... Tale era Dalmine: un borgo che non si avviava per nulla ad essere città”.
Questo breve testo contiene una serie di disinformazioni / errori che le recenti ricerche stanno correggendo.
La parola Dalmine, nel testo, indica solo il centro attuale e non tutto il territorio comunale. Dalmine, sia come centro che come intero territorio, ha una storia lunga e plurale, precedente all’unificazione del 1927.
La parola Dalmine, nel testo, indica solo il centro attuale e non tutto il territorio comunale. Dalmine, sia come centro che come intero territorio, ha una storia lunga e plurale, precedente all’unificazione del 1927.
Sito web dell'Associazione Storica https://dalminestoria.com/
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Dalmine è cambiataLoading...
Nel corso del Novecento la città ha avuto uno sviluppo industriale, economico, urbanistico e sociale veramenteimpetuoso e tale da schiacciare, per la sua rilevanza, quanto era avvenuto nei secoli precedenti.
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È stato calcolato che nel 1930 il 95% del territorio di Dalmine era rappresentato da campagna o genericamente “verde” e solo il 2% dagli abitati esistenti (azienda: 3%). Nel 2000 l'azienda occupava il 14% del territorio mentre Dalmine città è cresciuta fino ad abitare il 43%, pari alla zona verde rimasta.
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Fonti per conoscere Dalmine medievaleLoading...
Per riscoprire il nostro passato lontano occorre partire dalle antiche pergamene conservate negli archivi di Bergamo. I nomi dei villaggi dalminesi compaiono 55 volte in vari documenti che ci possono aiutare a scoprire il paesaggio, le persone che lo abitavano e come vivevano.Loading...
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Le pergamene degli archivi di Bergamo sono presenti nel sito internet dei beni culturali della Lombardia.
Per saperne di più su questi documenti, atti notarili di compravendita o donazione, e dove si trovano guarda questo breve filmato (meno di 2').
Sfoglia queste Linee del tempo (1a) per farti un'idea (2a parte).
I documenti medievali presentati riguardano sei dei sette quartieri che oggi compongono Dalmine.
La loro conoscenza aiuta a
ri-pensare alla propria città, scoprendo una pluralità di storie che partono da lontano e che sono andate unificandosi in conseguenza dell’ industrializzazione avvenuta nel corso del ‘900.
Per secoli, fino a inizio '900,
la campagna è stata la principale fonte di ricchezza per alcune grandi famiglie o enti che qui avevano proprietà.
La loro conoscenza aiuta a
ri-pensare alla propria città, scoprendo una pluralità di storie che partono da lontano e che sono andate unificandosi in conseguenza dell’ industrializzazione avvenuta nel corso del ‘900.
Per secoli, fino a inizio '900,
la campagna è stata la principale fonte di ricchezza per alcune grandi famiglie o enti che qui avevano proprietà.
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Attenzione:
le date non sono l'anno di nascita del villaggio, ma solo la data in cui i documenti sono stati scritti e che testimoniano l'esistenza di villaggi con quel nome.
le date non sono l'anno di nascita del villaggio, ma solo la data in cui i documenti sono stati scritti e che testimoniano l'esistenza di villaggi con quel nome.
Aggiornato l'11.11.2022
Claudio Pesenti (ASD)
1a parte
Parole guida
Atto notarile medievale - Si compone di 5 parti principali:
1. Protocollo - Invocazione religiosa e data
2. Narratio - Identità del venditore e del compratore
3. Dispositio - Prezzo, confini, misura, località, ...
4. Defensio - Impegno del venditore e suoi eredi a rispettare il contratto
5. Escatocollo - Parte conclusiva del documento che contiene le certificazioni di autenticità con il luogo di stesura dell’atto e le firme dei testimoni, venditore e notaio.
ST = Signum tabellionatus - è il segno che usa il notaio insieme alla sua firma per autenticare il documento da lui emanato. Ai primi tempi questo segno aveva la forma di croce.
Invocazione religiosa - In nomine Domini. In Christi nomine. Traduzione: In nome di Dio, di Cristo.
Data cronica - In base all’era del sovrano o all’era cristiana.
· Conradus Dei gracia inperator augustus, anno inperii eius quinto, mense augustus,... Corrado, per grazia di Dio imperatore augusto (dal 1027), nel suo quinto anno di impero, mese di agosto (= 1032)
· Anno ab incarnacione domini nostri Iesu Christi... - Dall’anno di nascita di Gesù Cristo
Indizione - è un computo del tempo che non ha alcuna relazione col movimento degli astri e indica la numerazione dell’anno all’interno di un ciclo da 1 a 15.
Identità delle persone - Dal nome unico all’aggiunta del cognome, un’invenzione medievale
· Vuilielmo filio quondam Lamberti de loco Almene (1031)
· Zininus filius quondam Martini de Contis (1392)
· Quondam indica che il genitore era defunto e quindi si traduce: Zinino figlio del defunto (oppure: del fu) Martino (della famiglia) Conti.
Condizione sociale, giuridica - leggi di riferimento indicate dai protagonisti dei vari documenti: Langobardorum, salicha, alemanna, romana
1. Protocollo - Invocazione religiosa e data
2. Narratio - Identità del venditore e del compratore
3. Dispositio - Prezzo, confini, misura, località, ...
4. Defensio - Impegno del venditore e suoi eredi a rispettare il contratto
5. Escatocollo - Parte conclusiva del documento che contiene le certificazioni di autenticità con il luogo di stesura dell’atto e le firme dei testimoni, venditore e notaio.
ST = Signum tabellionatus - è il segno che usa il notaio insieme alla sua firma per autenticare il documento da lui emanato. Ai primi tempi questo segno aveva la forma di croce.
Invocazione religiosa - In nomine Domini. In Christi nomine. Traduzione: In nome di Dio, di Cristo.
Data cronica - In base all’era del sovrano o all’era cristiana.
· Conradus Dei gracia inperator augustus, anno inperii eius quinto, mense augustus,... Corrado, per grazia di Dio imperatore augusto (dal 1027), nel suo quinto anno di impero, mese di agosto (= 1032)
· Anno ab incarnacione domini nostri Iesu Christi... - Dall’anno di nascita di Gesù Cristo
Indizione - è un computo del tempo che non ha alcuna relazione col movimento degli astri e indica la numerazione dell’anno all’interno di un ciclo da 1 a 15.
Identità delle persone - Dal nome unico all’aggiunta del cognome, un’invenzione medievale
· Vuilielmo filio quondam Lamberti de loco Almene (1031)
· Zininus filius quondam Martini de Contis (1392)
· Quondam indica che il genitore era defunto e quindi si traduce: Zinino figlio del defunto (oppure: del fu) Martino (della famiglia) Conti.
Condizione sociale, giuridica - leggi di riferimento indicate dai protagonisti dei vari documenti: Langobardorum, salicha, alemanna, romana
Mundio - Nell’antico diritto germanico sanciva il potere assoluto del capofamiglia (mundoaldo, cioè titolare del mundio) sulle persone e sulle cose appartenenti al nucleo familiare. Per vendere i suoi terreni, Cristina dovette ottenere, oltre al consenso del marito (“ipse iugale et mundoaldo meo michi consenciente“), anche il parere del fratello, Vuarno, e di Orso, figlio di Vuarno e quindi suo nipote.
Pertica bergamasca - è una unità di misura di lunghezza/superficie usata dagli antichi Romani. Quella bergamasca corrisponde a mq 662,31. Si suddivide in 24 tavole.
Confini - Indicati con le parole “mane”, “meridie”, “sera” e “montes” invece degli attuali: Est, Sud, Ovest e Nord.
Notaio - (dal latino notare ossia "annotare", "prender nota") è una figura che nasce nell’età longobarda e carolingia e indica il soggetto al quale è affidata la funzione di garantire la validità dei contratti, attribuendo pubblica fede agli atti redatti alla sua presenza.
Chiese - La presenza della cappella di San Giorgio a Dalmine è documentata già in una pergamena del 1094 ed appare anche in una bolla di Papa Adriano IV del 1155, che dichiarava la sua dipendenza dalla Pieve di Pontirolo Vecchio insieme alle chiese di Sabbio, Sforzatica e Mariano ed erano sottomesse al Vescovo di Milano. Le chiese di Guzzanica e Santa Maria d’Oleno dipendevano dal Vescovo di Bergamo.
Popolazione - Gli storici sostengono che il numero degli abitanti della fine del XIII secolo fosse assai simile a quello misurato alla fine del ‘500. Le frequenti carestie (XIV-XV sec.) e le epidemie di peste (1361, 1375, 1400, 1478) succedutesi nei secoli di mezzo ridussero drasticamente la popolazione che successivamente tornò a crescere al livello dei secoli precedenti (In Italia dal 950 al 1300 si passò da 5 a 8 milioni di ab).
Possiamo così calcolare che Sforzatica alla fine del Duecento avesse circa 400 abitanti, Dalmine variasse tra gli 80 e i 100 abitanti, mentre Mariano fosse di poco inferiore ai 300. Guzzanica contava 60 abitanti e Sabbio era di poco superiore ai 100.
Regesto - Breve sintesi del documento, contenente gli elementi principali descritti. (vedi esempio 1° documento)
Pertica bergamasca - è una unità di misura di lunghezza/superficie usata dagli antichi Romani. Quella bergamasca corrisponde a mq 662,31. Si suddivide in 24 tavole.
Confini - Indicati con le parole “mane”, “meridie”, “sera” e “montes” invece degli attuali: Est, Sud, Ovest e Nord.
Notaio - (dal latino notare ossia "annotare", "prender nota") è una figura che nasce nell’età longobarda e carolingia e indica il soggetto al quale è affidata la funzione di garantire la validità dei contratti, attribuendo pubblica fede agli atti redatti alla sua presenza.
Chiese - La presenza della cappella di San Giorgio a Dalmine è documentata già in una pergamena del 1094 ed appare anche in una bolla di Papa Adriano IV del 1155, che dichiarava la sua dipendenza dalla Pieve di Pontirolo Vecchio insieme alle chiese di Sabbio, Sforzatica e Mariano ed erano sottomesse al Vescovo di Milano. Le chiese di Guzzanica e Santa Maria d’Oleno dipendevano dal Vescovo di Bergamo.
Popolazione - Gli storici sostengono che il numero degli abitanti della fine del XIII secolo fosse assai simile a quello misurato alla fine del ‘500. Le frequenti carestie (XIV-XV sec.) e le epidemie di peste (1361, 1375, 1400, 1478) succedutesi nei secoli di mezzo ridussero drasticamente la popolazione che successivamente tornò a crescere al livello dei secoli precedenti (In Italia dal 950 al 1300 si passò da 5 a 8 milioni di ab).
Possiamo così calcolare che Sforzatica alla fine del Duecento avesse circa 400 abitanti, Dalmine variasse tra gli 80 e i 100 abitanti, mentre Mariano fosse di poco inferiore ai 300. Guzzanica contava 60 abitanti e Sabbio era di poco superiore ai 100.
Regesto - Breve sintesi del documento, contenente gli elementi principali descritti. (vedi esempio 1° documento)
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(ST) In nomine Domini.
Conradus Dei gracia inperator augustus [dal 26 marzo 1027], anno inperii eius quinto, mense augustus, indicione quarta decima.
Constat nos Vuilielmo filio quondam Lamberti de loco Almene
et Cristina iugalibus filia quondam Ursoni,
qui professi summus lege vivere Langobardorum,
Conradus Dei gracia inperator augustus [dal 26 marzo 1027], anno inperii eius quinto, mense augustus, indicione quarta decima.
Constat nos Vuilielmo filio quondam Lamberti de loco Almene
et Cristina iugalibus filia quondam Ursoni,
qui professi summus lege vivere Langobardorum,
ipse iugale et mundoaldo meo michi consenciente et subter confirmantes et iusta eadem lege una cum noticia de propinquioribus parentibus [meis], quit sunt Vuarno germano meo et Urso filio suo, in corum presencia vel testium certa facio professione et manifestacione quod nullam me pati violenciam ab ipso iugale et mundoaldo meo nec ad quempiam ominem, nisi mea spontanea voluntatem anc cartulam vendicionis facere videor,
accepimus ad te Daibertus presbiter et cimiliarca de ordine canonice Sancti Vincencii episcopatus Pergamensis, filio cuiusdam Lanfranchi,
argentum denarios solidos sexaginta, finitum precium
pro sex pecies terre iuris nostris qui supra iugalium, que abere visi summus in eodem Almene.
argentum denarios solidos sexaginta, finitum precium
pro sex pecies terre iuris nostris qui supra iugalium, que abere visi summus in eodem Almene.
Leggiamo insieme un atto notarile e completiamo la scheda
1° documento - Dalmine
Prima pecia est aratoria et dicitur Iuicla:
coeret a mane via, a meridie Iohannis et Andree, a sera Vualperti et de suis germanis, a montes Sancti Alexandri; et est per mensura iusta tabules tridecim. […]
coeret a mane via, a meridie Iohannis et Andree, a sera Vualperti et de suis germanis, a montes Sancti Alexandri; et est per mensura iusta tabules tridecim. […]
Actum loco Mareliano.
Signum # manibus suprascriptorum Vuilielmi et Cristine iugalibus, qui anc cartulam vendicionis fieri rogaverunt ut supra.
Signum # manibus suprascriptorum Vuarno et Urso propinqui parentibus eidem Cristine, qui eam interrogaverunt et ad confirmandum manum posuerunt. […]
Signum # manibus Iohannis et Benedicti seu Giselberti et Adelberti testibus.
(ST) Adam notarius et iudex scripsi, postradita cumplevi et dedi.
Signum # manibus suprascriptorum Vuilielmi et Cristine iugalibus, qui anc cartulam vendicionis fieri rogaverunt ut supra.
Signum # manibus suprascriptorum Vuarno et Urso propinqui parentibus eidem Cristine, qui eam interrogaverunt et ad confirmandum manum posuerunt. […]
Signum # manibus Iohannis et Benedicti seu Giselberti et Adelberti testibus.
(ST) Adam notarius et iudex scripsi, postradita cumplevi et dedi.