LA LEZIONE DI TOMMASO

Bunting border

Così anche Tommaso viene accolto nella sua nuova classe e prende posto al banco assegnato dalla maestra tramite dei segnaposto colorati.Tommaso si sentiva un po frastornato un po spaesato un po vergognato.

“ Benvenuti ai nuovi alunni -dice la prof.ssa Agata Gueli al microfono- e ben trovati a quelli che ritornano a questa scuola. Iniziamo un nuovo anno scolastico all’insegna dell’integrazione. Questo è il tema che abbiamo scelto , insieme con tutte le vostre insegnanti per ricordare a tutti noi che tutti siamo uguali e la diversità è un valore aggiunto che ci unisce.

E' settembre. Il 12 di quel mese, primo giorno di scuola, cadeva di lunedì.

Aprivano le scuole della città e tantissimi alunni tornavano tra i banchi.

Flash blue

La lezione di Tommaso

Terminato con l’urlo del “si” prende la parola la preside tra applausi e sorrisi.

Alle otto si presentò davanti ai cancelli della scuola che avrebbe frequentato.

Ma un suo compagno, Samuel si alza e ridendo inizia ad urlare che è impossibile che con lui si possa fare amicizia perché non parla e non sente.&nbsp;

Tommaso le risponde e la maestra riferisce alla classe che l’alunno ha appena detto di essere felice di ritrovarsi in aula con tanti nuovi compagni di classe e che spera di fare amicizia con tutti il prima possibile.

Buon lavoro a tutti”, ha concluso la preside che ha ufficialmente dato inizio alle lezioni suonando la prima campanella.

Ne nasce una gran confusione generale tra chi accusa Samuel di essere un “ignorantone” a poter pensare che non può esserci un’amicizia tra un ragazzo sordomuto ed un ragazzo normodotato e chi invece corre ad abbracciare Tommaso che si sente “responsabile” della confusione in classe.

Dopo avere aperto il registro di classe inizia ad elencare i nomi dei bambini che si trovavano in quell’aula. “Desirè”,chiama. “Sono io”risponde . “Gaia”, prosegue “sono io”&nbsp; “Valerio” “presente” e via proseguendo&nbsp;fino al nome di Tommaso. “Tommaso”, dice la maestra. Ma non risponde nessuno. “Tommaso” insiste la maestra e guarda verso il banco con il segnaposto che portava il suo nome .

Così la maestra prende parola: “Lui è un bambino speciale perché né sente, né parla. è un bambino sordomuto”.&nbsp; In classe calò improvvisamente il silenzio. Fino a quando l’insegnante con un bel sorriso, inizia a “parlare” con la LIS, la lingua italiana dei segni e a raccontare - rivolgendosi a Tommaso - quello che stava accadendo in classe.

Lui infatti era al suo primo giorno del suo primo anno della scuola primaria e avrebbe conosciuto i suoi nuovi compagni di classe.

“Tommaso” insiste la maestra e guarda verso il banco con il segnaposto che portava il suo nome . Sentendosi osservato l’alunno alza la mano ma non pronuncia la parola “presente”. La maestra prosegue l’appello fino a quando, dopo avere chiamato tutti gli alunni in classe, comunica ai bambini che in quella classe per tutto l’anno scolastico avrebbe fatto parte un bambino speciale. La maestra si riferiva proprio a quel bambino che non aveva risposto “presente” all’appello: Tommaso.&nbsp; Tutti allora, iniziarono a guardarlo in modo strano.

AUTORI: ASCIA GIORGIA ,CASCINO GIUDITTA, CASSARINO ALISYA CASSARINO GABRIELE, CORALLO FLAVIO, DELL'AGNELLO GIORGIA DI DIO PAOLELLO GAIA, DI MAURO VALERIO, FALVO CARLA FARRUGGIA CHANEL, IMPELLIZZERI STELLA, MANGIAMELI GRETA MIANO ETTORE, PAPPALARDO KATIA, PROVINZANO CLAUDIO RUSSOTTO DESIRE', SCERRA MARTA, SCUDERI MATILDE SUSINO DILETTA ZAGARINI GIULIO

Sentendosi osservato, Tommaso diventa rosso, vergognandosi. 

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La maestra dopo essersi presentata inizia l’appello. Il suo nome era Eva e aveva un aspetto “tipico” di una insegnante, una camicia bianca sotto una giacca blu ed un pantalone dello stesso colore della giacca. Il suo viso sorridente&nbsp; e rassicurante era incorniciato da una capigliatura bionda.

I bambini erano divisi tra quelli annoiati di tornare a studiare sui libri e quelli&nbsp; felici di poter riabbracciare le maestre o, nel caso di Tommaso, di poterle conoscere

Nel cortile esterno, addobbato con le bandierine dell’Italia una folla di bambini vivaci e chiassosi si zittisce non appena parte l’inno nazionale.

Fratelli d italia - ( Inno di Mameli ) - lyrics

Quel giorno Tommaso, accompagnato dai suoi genitori, fu puntuale.

Subito dopo l’insegnante suggerisce alla classe di alzare le mani in alto e di farle vibrare. Quello era l’applauso di benvenuto a Tommaso, bambino speciale.&nbsp; Quanto accaduto in quella classe il giorno dopo lo verrà a sapere tutta la città: perché questa storia di integrazione sarà raccontata sui giornali della città.

Ma improvvisamente l’insegnante alza la voce e tutti si zittiscono. Dopo avere spiegato a Tommaso quello che era successo, spiega alla classe che ciò che ha urlato Samuel è sbagliato perchè l’essere diversi è una ricchezza. “Per essere amici di Tommaso - spiega la maestra - dobbiamo quest’anno studiare tutti una materia in più!” “Quale?”, urlano in coro in classe “La Lis”, risponde la maestra cioè “la lingua italiana dei segni”.

Tutta la classe, compreso Samuel, sembra essere d’accordo con l’insegnante che sorridendo riferisce a Tommaso, gesticolando, che - giusto il tempo di imparare la lis - e avrà nuova classe di amici. Samuel corre ad abbracciare il nuovo compagno di classe e chiede alla maestra di potere tradurre con le mani la parola “scusa”.

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