Le grandi Religioni 

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Tra le varie famose festività ricordiamo: IL DIWALI è la "festa della luci", una delle festività più importanti e sentite in India, il Diwali è ispirato all'episodio mitologico del ritorno di Rama, incarnazione della divinità Vishnu, nella sua città, dopo diversi anni di esilio. Oggi, la ricorrenza celebra la vittoria della luce sul buio e del bene sul male, con cinque giorni di festeggiamenti che si tengono in buona parte del territorio indiano, in genere tra ottobre e novembre. Tanti i riti che si accompagnano al Diwali, nonché le tradizioni, che pure variano di località in località: dalla preparazione di piatti e dolci tipici, alle candele e alle fiaccole che vengono sistemate in ogni casa e in ogni angolo delle città, rischiarando la notte e creando atmosfere cariche di suggestione.&nbsp;

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Il simbolo della luna con una stella ha un’origine davvero molto antica. La luna crescente, nel VII secolo a.C., rappresentava la dea greca Artemide e fu utilizzata come simbolo della città di Bisanzio per quasi mille anni, da quando Filippo II il Macedone la mise sotto assedio di notte; il suo piano venne sventato dalla luce della luna crescente, che rivelò gli assalitori agli occhi delle sentinelle della città. La stella, invece, simboleggia il nome del profeta Muhammad, che in arabo ha proprio l’aspetto di una stella a cinque punte.

Un simbolo dell’Islam importante e molto rappresentato è quello del leone, utilizzato fin dai tempi più antichi per rappresentare il potere e la gloria. Come afferma Titus Burckhardt nel suo testo “Moorish Culture in Spain”: La fontana con i suoi dodici leoni è un antico simbolo orientale che ha raggiunto l’Alhambra… Il leone che erutta acqua non è altro che il Sole, da cui sgorga la vita, e i dodici leoni sono i dodici Soli dello zodiaco, i dodici mesi presenti contemporaneamente nell’eternità. Essi sostengono un “mare”… e questo mare è il serbatoio delle acque celesti… I baldacchini in pietra ad ovest e a est del giardino, sono anche una parte del giardino paradisiaco descritto nel Corano”.

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Forse l’ alleanza veniva rinnovata annualmente, ma la cosa non è certa, è invece certo il patto di Davide con gli anziani di Israele e la promessa di Yahweh&nbsp;che accorda la sua alleanza a Davide ed alla sua dinastia. Il pensiero dell'alleanza rimane l'idea fondamentale di tutte le riforme religiose della storia di Israele.

Anche i profeti fanno riferimento costante all'alleanza, denunciano le infedeltà di Israele verso Yahweh, per conservare viva la dottrina dell'alleanza, fanno apparire nuovi aspetti e linguaggi simbolici che si tramanderanno anche nel Nuovo Testamento cristiano: Israele è il gregge e Yahweh il pastore - la vigna il vignaiolo - il figlio e il padre -la sposa e lo sposo. Queste immagini fanno apparire l'alleanza del Sinai come un rapporto di amore gratuito di Yahweh, che domanda in cambio un amore che si tradurrà in obbedienza. A causa della infedeltà a Dio Israele subirà nella sua storia il giusto castigo; questo sarà il senso delle sue prove nazionali: la rovina di Gerusalemme, l'esilio, la dispersione.

Nonostante tutto il disegno dell'alleanza rivelato da Dio permane immutato. Ci sarà dunque, alla fine dei tempi, una nuova alleanza che ha come artefice il misterioso servo di Yahweh che sarà "alleanza del popolo e luce delle nazioni".&nbsp; Rivelato in modo imperfetto nell'alleanza con i patriarchi il disegno si realizzerà alla fine in una forma perfetta, per la mediazione del servo di Yahweh (che i cristiani riconoscono in Gesu’).

IL TORII: Il torii è il tradizionale portale che si può trovare all'ingresso di un'area sacra shintoista, non solo un santuario (sebbene caratterizzino tutti i santuari shintoisti), ma anche un ambiente naturale particolare. È costituito da due pilastri verticali che sormontano una trave orizzontale, e rappresenta l'ingresso iniziatico e purificatore nel mondo dei kami, le essenze spirituali. Le origini del termine torii sono sconosciute. Alcuni hanno teorizzato che il torii sia nato in funzione di trespolo per gli uccelli e questa ipotesi è suggerita dal significato stesso dei kanji che costituiscono la parola: tori (鳥, "uccello"), e i (居, "luogo"). Un'altra ipotesi ricollega l'origine del termine all'espressione tōri-iru (通り入る, "passa attraverso ed entra").

IL KAMIDANA: Il kamidana (神棚, letteralmente "mensola dei kami") è l'altare shintoista domestico. Ha solitamente la struttura di un santuario in miniatura, con tutte le componenti che fanno parte degli altari pubblici come lo specchio per rappresentare i kami e i piatti per le offerte. Il rituale legato al kamidana si svolge per l'appunto offrendo alle essenze spirituali cibo, acqua o sale. Prima di celebrare offertori i fedeli devono purificarsi (lavandosi le mani). Di fronte al kamidana possono essere anche pregate le divinità.

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I&nbsp;monti sacri della Cina&nbsp;sono numerosi e ripartiti in diversi gruppi. Hanno importanza religiosa per la&nbsp;religione cinese&nbsp;tout court, per il&nbsp;taoismo, il&nbsp;confucianesimo&nbsp;e il buddhismo&nbsp;(cinese e tibetano). I gruppi principali sono: le quattro Montagne, storicamente le più famose e associate ai miti più antichi della religione cinese; i&nbsp;quattro monti sacri del buddhismo&nbsp;e i&nbsp;quattro monti sacri del taoismo&nbsp; I&nbsp;Monti Wudang&nbsp;conosciuti anche col nome di&nbsp;Wu Tang Shan&nbsp;o semplicemente&nbsp;Wudang, sono una piccola catene montuosa&nbsp;che si trova nella provincia&nbsp;di Hubei, in Cina, poco a sud della città diShyan. Queste montagne sono luoghi importanti sin dai tempi antichi per la presenza dei numerosi monasteritaoisti che vi si trovano, famosi come centri accademici&nbsp;di ricerca, insegnamento e pratica della meditazione, delle arti<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Arti_marziali_cinesi"> </a>marziali cinesi e della medicina tradizionale cinese&nbsp;e delle pratiche e arti connesse all'agricoltura&nbsp;taoista. Durante la dinastia Tang&nbsp;(fra il 608&nbsp;e il&nbsp;907) venne costruito il primo tempio Nel 1994&nbsp;i templi delle montagne Wudang vennero inclusi nell'elenco dei&nbsp;patrimoni dell'umanità e dell' UNESCO

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La&nbsp;DOMENICA&nbsp;è il giorno della settimana dedicato a Dio e alla comunità; i cristiani si ritrovano in Chiesa&nbsp;per celebrare l'Eucarestia: ascoltano la proclamazione delle letture della Bibbia e l'omelia del sacerdote, rendono grazie a Dio dei suoi doni, partecipano alla consacrazione del pane e vino facendo memoriale dell'Ultima Cena, si nutrono del corpo di Cristo, si impegnano a vivere secondo il Vangelo. L'Eucarestia si celebra di domenica perché, secondo i Vangeli, Gesù è risorto il giorno dopo il sabato.

La festa di&nbsp;NATALE&nbsp;è dedicata alla nascita di Gesù, Figlio di Dio, che diventa uomo nascendo da Maria per portare a compimento le promesse di Dio fatte ad Abramo e a tutti i profeti. Si celebra il 25 dicembre, anche se nei Vangeli non troviamo la data precisa della nascita. Il Natale è preceduto da 4 settimane di&nbsp;Avvento.

La festa di&nbsp;PASQUA&nbsp;è dedicata alla risurrezione di Gesù che morendo in croce e risorgendo realizza la salvezza degli uomini dal peccato e dalla morte. La data varia perché correlata al ciclo lunare. Si celebra la domenica dopo il primo plenilunio successivo all'equinozio di primavera (21 marzo). La&nbsp;Quaresima&nbsp;è il periodo di 40 giorni che prepara alla Pasqua.&nbsp;

Il Misterioso Simbolismo che si cela dietro il Cero Pasquale [INFOGRAFICA]

La festa della&nbsp;PENTECOSTE&nbsp;è dedicata alla discesa dello Spirito Santo sugli apostoli e Maria che trovano la forza e il coraggio di annunziare a tutti il messaggio e la vita di Gesù. Si celebra 50 giorni dopo Pasqua.&nbsp;

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STUPA Uno stupa è un monumento buddhista la cui funzione principale è quella di conservare reliquie. E' il monumento religioso più antico. Dopo la sua morte il corpo di Buddha fu cremato e le sue ceneri vennero sepolte sotto otto stupa, con altri due stupa intorno all'urna e le altre ceneri. Adesso è sopratutto un luogo di preghiera e di venerazione.

IL MONASTERO I monasteri sono costruzioni arroccate in cima alle montagne, imbiancati a calce, ricoperti di bandierine colorate ed all'ingresso presentano le ruote di preghiera. I monaci vivono lavorando nel tempio, accettando offerte e praticando certe ritualità.

i principali simboli dell’ebraismo sono: La stella di David Lo scudo di David o anche chiamato sigillo di Salomone è la stella sei punte comunemente chiamata stella di David. È un simbolo composto da due triangoli equilateri intrecciati, noto anche come stella a sei punte. Il sigillo do Salomone esprime l’unione del celo e della terra, del mondo spirituale con quello materiale. Nella scrittura ebraica, Davide è scritto solo con tre caratteri, due dei quali sono la “D”. Nei tempi antichi questa lettera veniva scritta in modo molto simile ad un triangolo, e sovrapponendole poteva formare la stella di David. Menorah È il candelabro a sette braccia che nell'antichità veniva acceso all'interno del tempio di Gerusalemme. Il progetto originale la forma le misure e materiali si trovano per la prima volta nella torah e nel libro dell'Esodo. Oggi la minora è il simbolo universale della religione ebraica che compare anche sullo stemma ufficiale dello Stato di Israele.

Il monaco buddhista e la monaca buddhista è colui o colei che, compiuti i venti anni di età, conferma l'ordinazione dopo un periodo di noviziato. La piena ordinazione monastica avviene di fronte ad almeno altri dieci membri anziani della comunità monastica (cinque per le regioni considerate di periferia). La procedura di ammissione al saṃgha è dettagliata nel Vinaya del canone ed è chiamata Upasampadā; in breve, il candidato è interrogato sulle sue motivazioni e su eventuali ostacoli. Poi venne annunciata la candidatura per tre volte e, se nessuno esprime obiezioni, è ammesso ed invitato a rispettare i precetti del vinaya che sono: -227 (311 per le monache) secondo la scuola Theravāda che segue il Canone pāli; -250 (348 per le monache) per le scuole che seguono il Canone cinese; -253 (364 per le monache) per le scuole che seguono il Canone tibetano. Nelle scuole del Buddhismo Mahāyāna ovvero tutte quelle afferenti ai Canoni cinese e tibetano viene aggiunta la recita del pranidhāna ovvero i Voti del Bodhisattva. Le scuole giapponesi Tendai e Zen non seguono le regole del vinaya ma solo quelle Mahāyāna elencate nel Brahmajālasūtra, testo contenenti 58 precetti, di cui 10 considerati maggiori e 48 minori.

HOLI è una festa di colori, è una celebrazione della fine dell'inverno e dell'inizio della primavera, nonché della rinascita e del fiorire della vita, che si tiene ogni anno a marzo. Dalle vie di New Delhi fino a quelle di Mumbay, passando per le spiagge di Goa, l'Holi viene festeggiato Nel corso dell'anno, celebrazioni religiose, festività dedicate alla nascita o alla morte di personaggi storici o mitologici e riti scanditi dall'avvicendarsi delle stagioni, dando vita a manifestazioni collettive ricche di colori e di energia oppure a cerimonie dalle atmosfere inebrianti.

Nelle varie città si svolgono manifestazioni a base di canti e balli, dai quali è d'obbligo uscire interamente ricoperti da un mix di tutti i colori dell'arcobaleno. Secondo la tradizione, ogni sentimento di rancore o diffidenza nei confronti del prossimo viene abbandonato, per vivere una giornata all'insegna dell'unione e della fratellanza. L'Holi è anche la festa degli innamorati, che celebrano la loro unione dipingendosi a vicenda il volto con le polveri colorate.

21 marzo Higan o Shubun-Sai Il giorno del&nbsp;solstizio di Primavera&nbsp;viene festeggiato allestendo altari nella casa per&nbsp;venerare gli antenati&nbsp;come kami, la casa di famiglia ed il giardino vengono puliti e purificati. Ovviamente si fa visita alle tombe e si svolgono riti a favore degli antenati. 15/21 settembre Reitai – Sai La festa d’autunno&nbsp;si festeggia da 800 anni nel santuario di Tsurugaoka Hachiman, e si compone di numerosi eventi, come offerte di musica eseguita in omaggio alla divinità, si prosegue con la cerimonia di tè offerta anch’essa agli dei, ed infine uno spettacolo di danza classica giapponese. Queste sono le più importanti ma ce ne sono moltissime sono principalmente caratterizzate da delle processioni trasportando la statua del kami, appartenente al santuario locale, grazie a delle particolari portantine. Sono caratterizzati anche dalla presenza di carri allegorici, che vengono trainati per tutta la città al ritmo di musica di tamburi e flauti. Ci sono comunque molti tipi di rituali alcuni calmi e meditativi e altri rumorosi ed energici.

Il&nbsp;Liezi&nbsp;è un testo&nbsp;taoista&nbsp;che era incluso nel catalogo della libreria imperiale con il nome di&nbsp;Trattato del Vuoto Perfetto. L'autore del testo è Lie Yukou, spesso chiamato lui stesso&nbsp;Lie Zi. È difficile datarlo in quanto fu verosimilmente un personaggio pubblico vissuto tra il V ed il IV secolo a.C., l'opera, sicuramente non scritta da lui si può datare intorno al 200/300 d.C. L'opera completa la famosa trilogia taoista insieme ai testi del più famoso&nbsp;Lao Zi, fondatore della religione, e di&nbsp;Zhuang Zi. È generalmente considerato il più pratico dei testi taoisti, se comparato alle scritture filosofiche di Lao Zi e ai poemi narrativi di Zhuang Zi.

Il taoismo è una religione atea: non crede nell’esistenza di un unico Dio creatore che ha formato il mondo. Tutto è Dio.

I&nbsp;Tre Puri&nbsp;o&nbsp;Tre Purità&nbsp;sono le uniche tre rappresentazioni divine nel&nbsp;Taoismo. Vengono considerati come&nbsp;allegorie&nbsp;delle tre fasi primordiali di manifestazione del&nbsp;Tao. Secondo la&nbsp;teologia&nbsp;infatti il Tao è uno, ma essendo&nbsp;monistico&nbsp;si manifesta attraverso la&nbsp;produzione&nbsp;della vita e dell'esistenza, che sono molteplici e&nbsp;relative. L'uno si scinde in&nbsp;yin e yang, le forze polari corrispondenti alla seconda fase, la terza fase è invece simboleggiata dai Tre Puri, ovvero il&nbsp;puro di Giada,&nbsp;Puro superiore&nbsp;e il&nbsp;Grande Puro. Il Grande Puro, chiamato anche&nbsp;Santità Celeste della Via e della Virtù, è spesso associato a&nbsp;Laozi, il fondatore del Taoismo, rendendo quest'ultimo una sorta di religione rivelata. I Tre Puri sono la rappresentazione essenziale della molteplicità dell'esisitenza, nella quale agiscono in perenne alternanza le due forze taoiche, lo yin e lo yang

FIERA DI PUSHKAR festività

Nel corso dell'anno, celebrazioni religiose, festività dedicate alla nascita o alla morte di personaggi storici o mitologici e riti scanditi dall'avvicendarsi delle stagioni, dando vita a manifestazioni collettive ricche di colori e di energia oppure a cerimonie dalle atmosfere inebrianti. Durante i festival e le cerimonie gli indiani si riversano nelle strade, nelle piazze e nei luoghi di culto, scatenando festeggiamenti travolgenti, dalla capitale Nuova Delhi allo Stato del Goa, da Varanasi, città culla della spiritualità indiana, al rigoglioso Stato del Kerala, ogni angolo dell'India è sede di celebrazioni festeggiate sia a livello nazionale che regionale e di tantissimi appuntamenti distribuiti nel corso dell'anno.

La fiera dei cammelli di Pushkar, è un grande evento che si tiene tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre nel cuore della regione desertica del Rajasthan. La fiera rappresenta un appuntamento molto particolare: non si tratta infatti esclusivamente di una manifestazione con finalità commerciali, ma anche di un'importante festività locale. Centinaia di allevatori, con le loro mandrie di dromedari (e non di cammelli a dispetto del nome dell'evento) al seguito, ma anche artigiani e mercanti si riuniscono nei pressi del lago Pushkar, nato, secondo la leggenda, dall'acqua sgorgata da un fiore di loto caduto al dio Brahma. Nei giorni della fiera, è possibile acquistare souvenir molto originali, assaggiare pietanze tipiche del luogo, assistere a gare e spettacoli di ogni genere, nonché a cerimonie di purificazione.

I 5 PILASTRI

I cinque pilastri dell' Islam indicano i cinque obblighi previsti dalla legge religiosa per ogni credente religioso di qualsiasi sesso. Le cinque leggi sono: _La testimonianza di fede, _La preghiera, _L' elemosina legale, _Il digiuno nel mese di Ramadan, _Il pellegrinaggio alla Mecca.

Gli uomini per entrare in sinagoga devono indossare una kippah

LO SHINTOISMO La parola shintoismo deriva da&nbsp;Shin&nbsp;(gli dèi) e&nbsp;To&nbsp;(via) e vuol dire “via degli dèi”. Non si tratta di una vera e propria religione (anche se è stata religione ufficiale del Giappone dal XIX secolo fino a dopo la&nbsp;seconda guerra mondiale, ma di un insieme di riti e credenze. Il fatto di essere seguaci dello shintoismo non esclude la possibilità di essere credenti anche di altre religioni. In particolare, dal VI secolo a.C. lo shintoismo si affianca e si integra con il&nbsp;buddhismo. Alla base delle credenze c’è il&nbsp;kami&nbsp;(cioè dèi o spiriti), il cui numero è infinitamente grande. Due divinità,&nbsp;Izanagi&nbsp;e la sorella&nbsp;Izanami, sono all’origine del Giappone: da loro si sono generate le isole dell’arcipelago giapponese e le altre divinità.

Shintoismo

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Il grande libro delle Religioni. CLASSE 3B a.s. 2019-2020

Allah per il Corano è il "Creatore dei cieli e della Terra" e giudice dell'umanità, eterno, onnipotente, onnisciente, totalmente libero, misericordioso e benevolo con le Sue creature, dio personale e di solo Spirito, assolutamente trascendente e non comparabile con nessuna delle Sue creature, inconoscibile dagli uomini se non per mezzo della rivelazione dei testi profetici e della loro interpretazione. La tradizione islamica gli riconosce&nbsp;99 "bei nomi". Ognuno di questi nomi evoca una sua diversa caratteristica o attributo e tutti si riferiscono ad Allāh, cioè il nome supremo che comprende tutti gli altri.

Allah avrebbe rivelato ad Adamo, il primo uomo, la Sua volontà, additandogli i suoi doveri. Conoscere tali voleri di Allah avrebbe reso Adamo il primo profeta perché egli avrebbe poi riportato quanto rivelatogli alla sua discendenza. L'obbedienza al volere divino sarebbe stata ricompensata da Dio con il premio eterno del&nbsp;Paradiso&nbsp;mentre la sua disubbidienza sarebbe stata punita con l'Inferno, ed entrambe le cose sarebbero determinate in via definitiva nel corso di un futuro&nbsp;Giorno del Giudizio alla fine dei tempi.

I suoi testi sacri sono quasi tutti in sanscrito classico, una lingua molto antica, ma anche in vedico (una forma ancora più antica). Molto importanti per la cultura induista sono i due poemi sacri Mahabharata ( è forse il testo più importante ed è noto specialmente per il Canto del Beato. Risalirebbe a tre secoli prima della nascita di Cristo e si pensa che contenga il nucleo essenziale della dottrina dei Veda, cioè dei testi indo-ariani più antichi ), e Ramayana ( è una raccolta di migliaia di strofe che risalgono al 2° secolo d.C. e narrano le imprese di Rama).

IL VEDA delinea i confini dell’ortodossia indù: è l’autorità suprema. In esso si ritrovano i fondamenti della cultura, della spiritualità, delle arti e delle scienze induiste. I Veda sono stati preservati intatti nel corso di millenni grazie alla straordinaria capacità mnemonica dei sacerdoti, brahmani, incaricati di trasmetterli e di custodirne la conoscenza.

Tra le principali scritture ricordiamo: i PURANA sono i fonti della Smriti, i testi della tradizione; molti hindu li considerano Sruti, rivelazione divina, in quanto lo stesso Brahma li avrebbe recitati e comunicati all’umanità, ancora prima dei Veda. I Purana parlano della creazione del mondo, descrivono le età del mondo e della genealogia di dei.

Shofar È un piccolo corno di montone utilizzato come strumento musicale. Viene utilizzato durante alcune funzioni religiose ebraiche ed in particolar modo Durante Rosh HaSaha e Yom Kippur.

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La cupola della Roccia

Sorge al centro della Spianata delle Moschee, il terzo luogo più sacro al mondo per i musulmani e il luogo più sacro in assoluto per gli ebrei. La roccia al centro della moschea viene ritenuta dai musulmani quella da cui Muhammad sarebbe asceso al cielo nel suo miracoloso viaggio e su cui Abramo sarebbe stato sul punto di eseguire il comando divino di sacrificare Ismaele o Israele/Isacco prima di essere fermato da Dio.

La Porta dei Leoni

Nota anche come Porta di Santo Stefano, è una delle sette porte aperte sulle mura della città antica. Oggi chiusa poiché per la tradizione ebraica vanno rispettate le parole di Ezechiele che profetizzò la chiusura di questo accesso alla città fino all’arrivo del Messia. I musulmani la chiamano “Porta della Vita Eterna” per sottolineare come alla fine del mondo i morti sepolti nelle vicinanze risusciteranno per non morire più.

LA SUNNA La Sunna&nbsp;in principio raccolta e tramandata a voce, la Sunna venne messa per iscritto – in più codici. Pochi secoli dopo la morte del Profeta: in base ai racconti tramandati da soggetti 'degni di fede, e quindi ritenuti veri anelli della&nbsp;catena di 'garanti' della&nbsp;tradizione islamica, nonché in piena obbedienza alle disposizioni del&nbsp;Corano. La Sunna per eccellenza è costituita dal complesso dagli atti e detti (ma anche della non azione e dei silenzi) del&nbsp;Profeta&nbsp;Maometto, trasmessi nei singoli&nbsp;ḥadīth&nbsp;("racconti" o "aneddoti" brevi di 5 o 10 righe). La raccolta di tali&nbsp;ḥadīth&nbsp;(articolata per i&nbsp;sunniti&nbsp;sui&nbsp;Sei libri&nbsp;e per gli&nbsp;sciiti&nbsp;sui&nbsp;Quattro libri) , cui se ne sono aggiunti vari altri nel corso dei secoli, costituisce la Sunna.

"Maestro guaritore" o Buddha della medicina specializzata in guarigioni materiali e spirituali e protezione contro le calamità.

"Tara Verde" simboleggia un particolare aspetto della compassione, quello attivo ed energico per il superamento delle difficoltà. Essa protegge da tutti i pericoli, mentre le varie sottospecie sono specializzate nella protezione dai singoli pericoli.

Gli Ydam&nbsp; Queste divinità mostruose e violente rappresentano stati di coscienza forti e ricchi di energia, normalmente considerati “negativi”.

La sera del 31 dicembre si tiene un evento chiamato “Joya no kane”. Questa cerimonia consiste nel suonare la bonsho (la tipica campana buddista) per 108 volte, ovvero per il numero di peccati e di desideri materiali che una persona può provare nel corso della propria vita; i 108 rintocchi servono per liberare gli “ascoltatori” da tutti i peccati accumulati durante l’anno appena trascorso. Solitamente il rito inizia verso le 23:00 del 31 dicembre e si conclude con l’ultimo rintocco appena subito dopo le 00:00 del 1° gennaio.

L’8 di aprile, in Giappone, si festeggia l’anniversario della nascita di Gautama Buddha (anche chiamato Siddharta Gautama, il Buddha storico); questo giorno è considerato il più felice per un credente buddista. Chiamato anche Kanbutsue, tradotto come “lavare l’immagine del Buddha”, è conosciuto principalmente come Hana Matsuri, ovvero “Festa dei Fiori”.

per parlare di questo culto propongo questo sito con curiosità e molti brevi video per comprendere meglio questa tradizione

Matsuri: Obon, un Ferragosto che può diventare da brividi…

La&nbsp;Mano di Fatima&nbsp;è un potente simbolo usato nella religione musulmana, in quella ebraica e persino in quella cristiana d’Oriente e diffuso in tutto il Medio Oriente. Nello specifico, nella tradizione islamica la Mano di Fatima viene anche chiamata Hamsa o Khamsa, ossia cinque, un numero che rappresenta i Pilastri dell’Islam: la testimonianza della fede, la preghiera, il pellegrinaggio alla Mecca, l’elemosina e il digiuno. Non solo: simboleggia anche i cinque membri della famiglia sacra, cioè Maometto, Fatima, Ali, Hussein e Hassan. E’ inoltre simbolo di serietà, fede, pazienza e autocontrollo ed è molto usato come potente talismano o come semplice portafortuna.

Il Tasbeeh è il rosario mussulmano, che nei paesi arabi per strada quasi tutti gli uomini giocherellano con un Tasbeeh. Del Tasbeeh ne esistono due versioni una da&nbsp;99 + 1&nbsp;grani e una da&nbsp;33 + 1. L’origine del Tasbeeh non è certa, a quanto pare però venne introdotto presto, intorno al VII sec d.C., molto probabilmente proveniente dall'India. L’uso del Tasbeeh si lega al&nbsp;dhikr: il ricordo incessante di Dio, la ripetizione del suo Nome per dimenticare tutto ciò che non è Dio. Si tratta dunque di una&nbsp;“Memoria Dei”, simile alla&nbsp;“Preghiera del cuore”&nbsp;degli ortodossi, che può essere sia singola che collettiva.

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In base all’importanza e alle dimensioni architettoniche (spesso strettamente correlate tra loro), possiamo distinguere i seguenti luoghi di culto cristiano: * Chiesa: nome generico che sta a indicare un luogo di culto cristiano; dall’architettura e dalla struttura generale, soprattutto dall’arredamento interno, è possibile intuire se si tratta di una chiesa cattolica, ortodossa o della Riforma. * Basilica: si caratterizza per l’importanza storica dell’edificio e per le grandi dimensioni, a cui sono stati conferiti dal Papa speciali diritti cerimoniali.

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* Cattedrale: è la chiesa più importante di una diocesi, dove c’è la “cattedra” del vescovo. La diocesi è un territorio ecclesiastico, di cui è responsabile il vescovo, ed è formata da tante parrocchie con a capo un parroco. * Santuario: è comunemente un luogo di culto (non solo cristiano), dove vengono venerate le spoglie (o le reliquie) di personaggi significativi o dove la tradizione vuole che sia avvenuto un fatto miracoloso (es. santuario mariano di Lourdes).

Il Mahatma fu una figura molto influente del XX secolo, noto per il suo rifiuto della violenza. Si battè per il riconoscimento dei diritti dei suoi compatrioti e dal 1906 lanciò, a livello di massa, il suo metodo di lotta basato sulla resistenza nonviolenta, denominato anche Satyagraha: una forma di non-collaborazione radicale con il governo britannico, concepita come mezzo di pressione di massa. Tornato in India, collaborò con gli Inglesi durante la&nbsp;prima guerra mondiale, ma si scontrò con loro dopo la sanguinosa tragedia di Amritsar (1919) in cui il generale Reginald Dyer ordinò alle sue truppe, in parte britanniche e in parte Gurkha di aprire il fuoco sulla folla che assisteva ad un comizio in un'angusta piazzetta della città, causando più di 1500 tra morti e feriti. Nel 1930 prese l'iniziativa di un nuovo movimento di resistenza antibritannica; per tre volte incarcerato (1932-1933), effettuò il suo primo sciopero della fame. Ritiratosi dal 1934 al 1939 dalla vita politica, vi ritornò per imporre alla presidenza del partito indipendentista un suo seguace (Rajendra Prasad). Liberato per l'ultima volta nel 1944 dopo due anni di carcere e un lungo sciopero della fame, partecipò ai negoziati che si conclusero con la proclamazione (15 agosto 1947) dell'indipendenza dell'India. Gandhi&nbsp;vive questo momento con dolore, pregando e digiunando. Il subcontinente indiano è diviso in due stati, India e Pakistan, la cui creazione sancisce la separazione fra indù e musulmani e culmina in una violenta guerra civile che costa, alla fine del 1947, quasi un milione di morti e sei milioni di profughi.

Nell'Islam, i&nbsp;musulmani&nbsp;vengono differenziati in: Sunniti, che sono la grande maggioranza in quasi tutti i paesi islamici. Si divide in&nbsp;Hanafismo,&nbsp;Malikismo,&nbsp;Sciafeismo,&nbsp; Hanbalismo. Sciiti, che costituiscono la minoranza più consistente (circa il 10%). Essi si richiamano all'eredità di&nbsp;ʿAlī ibn Abī Ṭālib, cugino e genero di&nbsp;Maometto, e dei suoi figli&nbsp;al-Ḥasan b. ʿAlī&nbsp;e, più in particolare, di&nbsp;al-Ḥusayn b. ʿAlī. Kharigiti, un tempo abbastanza diffusi, specialmente in&nbsp;Nordafrica, Iraq e Penisola Araba, si dividevano in numerosi sottogruppi.

IL TORII, SIMBOLO DELLO SCINTOISMO COS’È UN TORII E DA DOVE PROVIENE Un&nbsp;torii, volendo ridurre la spiegazione ai minimi termini, è molto semplicemente una&nbsp;porta. La funzione di questa porta è ricordarci che in quel punto&nbsp;stiamo passando dal mondo terreno a quello divino. Un&nbsp;torii&nbsp;è inoltre uno dei modi più semplici che abbiamo per distinguere un&nbsp;santuario&nbsp;shintoista&nbsp;da un tempio buddista (anche se a volte questa regola può trarre in inganno). Questi portali sono infatti per lo più&nbsp;legati ai santuari&nbsp;shinto&nbsp;e pur avendo diverse forme ed essendo costruiti con diversi materiali è facile imparare a riconoscerli. Se state pianificando di&nbsp;viaggiare in giappone, sappiate che non dovrete camminare a lungo prima di imbattervi in un santuario. L’aspetto più affascinante dei&nbsp;torii&nbsp;è probabilmente l’etimologia stessa della parola. Di quante parole giapponesi antiche possiamo trovare una radice comune con quelle europee?

Higan, l’equinozio di primavera e d’autunno

Setsubun di primavera

Higan è una festività buddista che dura un’intera settimana, e cade sia a marzo che a settembre; nel mezzo di ognuna di queste settimane si verifica l’equinozio di primavera e l’equinozio d’autunno, ovvero il giorno e la notte hanno la stessa durata. La parola Higan può essere tradotta come “l’altra sponda” ed ha origine dalla parola sanscrita “paramita” che, nel buddismo Mahāyāna, identifica le sei virtù che si devono conseguire per raggiungere lo stato di Buddha: generosità, moralità, pazienza, energia, meditazione e saggezza. L’altra sponda simboleggia il Nirvana da raggiungere partendo dal mondo terreno su cui viviamo.

Nehan, il raggiungimento del Nirvana di Buddha

"Jōdō-E" 

Secondo le dottrine del buddismo Mahayana, il 15 febbraio i festeggia la morte del Buddha storico sul mondo terreno ed il suo raggiungimento del Nirvana; storicamente quest’evento viene identificato nel 486 a.C. a Kuśināgara, in India.

Il&nbsp;Daozang è un testo sacro che consiste in almeno cinquemila testi, raccolti intorno al&nbsp;400 d.c. Furono raccolti da un monaco taoista del periodo, con lo scopo di unire tutto il patrimonio filosofico e religioso del&nbsp;taoismo. Il testo è diviso in tre sezioni che corrispondono ai tre livelli di iniziazione di un&nbsp;daoshi, un prete taoista. Oltre alle tre sezioni il&nbsp;Daozang&nbsp;comprende quattro appendici aggiunte all'incirca nel&nbsp;500 d.c e queste appendici sono soprattutto citazioni di testi del Daodejing, a parte una, che è un testo legato alla tradizione del&nbsp;taoismo tianshi, la&nbsp;Via dei maestri celesti. La versione più recente del Canone è stata pubblicata di recente dal&nbsp;tempio della Nuvola Bianca di&nbsp;Pechino.

Il buddhismo è una delle religioni più antiche e più diffuse al mondo. Ha origine dagli insegnamenti dell'indiano Siddhārtha Gautama (uomo solitario) intorno al IV-V secolo a.C., ed è fondato sulle quattro nobili verità.&nbsp; Il buddhismo indica l'insieme di tradizioni, sistemi di pensiero, pratiche e tecniche spirituali, individuali e devozionali, nate dalle differenti interpretazioni di queste dottrine.

Nella tradizione buddista il&nbsp;Budda Gautama&nbsp;non viene considerato un dio e proprio per questo motivo, il buddismo non può essere considerato come una religione in senso stretto. Budda era solo un uomo che ha percorso un sentiero di perfezionamento fino a raggiungere l’Illuminazione, la Saggezza Superiore.

Il buddhismo ritiene che i malesseri derivano dai veleni mentali prima di tutto l’ignoranza, l’odio, l’invidia, orgoglio, ecc. che provocano azioni negative come rubare, uccidere, calunniare ecc.&nbsp;

Il&nbsp;Daodejing&nbsp;è un testo&nbsp;cinese&nbsp;di prosa talvolta rimata, la cui composizione risale a un periodo compreso tra il&nbsp;IV&nbsp;e il&nbsp;III secolo a.c Il libro è di difficile interpretazione.&nbsp;&nbsp;A ciò si aggiunge il sospetto che le tavolette dalle quali era composto, mal rilegate, si slegassero frequentemente, in modo tale che blocchi di caratteri si mescolassero nel tramandarlo. Il testo permette di affrontare diversi piani di lettura e d'interpretazione.inoltre il testo ha subito numerosi rimaneggiamenti sino al primo periodo han&nbsp;(206 a.C.-220 d.C.).&nbsp;Il Daodejing è un testo relativamente breve, che consta di 5.000&nbsp;caratteri.&nbsp;&nbsp;

3 Marzo Hina- Matsuri Questa festa è dedicata alle figlie in famiglia, in ogni casa, su una piattaforma ricoperta con un panno rosso, vengono poste bambole ornamentali che indossano costumi tradizionali del periodo Hejan ( 794- 1192). Queste bambole rappresentano l’imperatore, l’imperatrice, accompagnatori, musicisti e sono a volte cimeli familiari molto vecchi. Un tempo le persone credevano che le bambole possedessero il potere di contenere gli spiriti cattivi, e quindi di tutelare il proprietario. Secondo un’antica usanza giapponese, bambole di carta vengono messe in una barca che scende lungo un fiume fino al mare, portando difficoltà o cattivi spiriti con loro. Si crede che se non verranno preparate le bambole entro la notte del 4 marzo, la ragazza di casa non si sposerà prima dell’anno successivo.

3 Febbraio Secondo l’antico calendario giapponese, prima che venisse “occidentalizzato”, questo giorno segnava la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, il nome infatti significa “Stagione- confine”. In questo giorno si utilizza come cerimonia il lancio del fagiolo per attirare la buona sorte ed allontanare la cattiva, si è soliti gettare in ogni stanza della casa dei fagioli, per poi farli uscire attraverso le porte esterne con il grido “Oggi escano i Demoni della nostra fortuna”.

RAMADAM MESE SACRO Il mese del Ramadan è un periodo musulmano di digiuno, durante il quale i musulmani non possono consumare cibo o bevande tra la prima luce del giorno e il tramonto. Il&nbsp;saoum&nbsp;o&nbsp;sawm' fa parte dei cinque pilastri dell'Islam. Le donne incinte, gli anziani, i bambini e gli ammalati sono liberati da questo dovere di digiuno. Il giorno del&nbsp;digiuno&nbsp;inizia con la&nbsp;preghiera rituale&nbsp;molto presto al mattino, che è seguita da una colazione in famiglia e dalla recita di un passaggio del&nbsp;Corano. Durante il giorno, i musulmani cercano di pensare il più possibile ad&nbsp;Allah, recitano preghiere silenziose e meditano su come possono liberarsi dalle loro tendenze distruttive o peccaminose.&nbsp;

Il&nbsp;taoismo&nbsp;è una religione, una filosofia, un modo di vita che ha origine in Cina. Non esiste un unico fondatore al quale potere attribuire la nascita di questa religione filosofica. Il taoismo è una religione data dalla commistione tra l’antica filosofia cinese e le opere spirituali di&nbsp;Lao Tzu, antico filosofo e scrittore cinese.

Il taoismo professa la non violenza, il rispetto nei confronti della Natura, nei confronti degli altri esseri viventi, del proprio corpo e del proprio spirito.&nbsp; Il taoismo è una religione aperta, egualitaria, tollerante. Un taoista non si sognerebbe mai di porre il taoismo al di sopra delle altre religioni, e sa che nell’incessante divenire delle cose ciascuno si realizza&nbsp;seguendo la propria via, sconosciuta agli altri ma perfettamente chiara a se stesso.

Secondo il Taoismo è importantissimo riuscire a&nbsp;trovare un punto di incontro: d’altronde anche le differenze partono da un punto in comune. Il Taoista, in tale ottica, cerca ciò che unisce, non ciò che divide. E questo vale anche in una banale discussione. Sacrificare un po’ del proprio punto di vista per giungere a un accordo comune è più importante che avere ragione. Infatti, il Taoista è contro ad ogni forma di guerra.

Alcuni simboli cristiani.

Il simbolo che caratterizza il cristianesimo è la&nbsp;croce&nbsp;dove è stato crocifisso Gesù, è il segno più importante per i cristiani, un segno d'amore&nbsp;e di&nbsp;donazione. Gesù ha detto che dare la vita per gli altri è il gesto d'amore più grande che si può compiere. Tanti sono gli esempi di persone disposte a sacrificare se stesse pur di salvare la vita degli altri o per renderla migliore. Gesù morendo in croce ha dato la sua vita per la salvezza di tutti gli uomini dal peccato e dalla morte. Ogni persona che soffre può vedere in Gesù crocifisso un sostegno e un amico a cui rivolgersi.

Il&nbsp;monogramma di Cristo&nbsp;o&nbsp;Chrismon. Il simbolo si compone di due grandi lettere sovrapposte, la&nbsp;X&nbsp;e la&nbsp;P&nbsp;che corrispondono rispettivamente alla lettera greca&nbsp;&nbsp;'χ'&nbsp;('chi', che si legge&nbsp;kh&nbsp;aspirata)&nbsp;&nbsp;e&nbsp;'ρ'&nbsp;('rho', che si legge r). Queste due lettere sono le iniziali della parola&nbsp;Χριστός (Khristòs), l'appellativo di Gesù. Spesso troviamo anche una&nbsp;&nbsp;'α' ed un 'ω',&nbsp;alfa e omega, prima e ultima lettere dell'alfabeto greco, simbolo del principio e della fine.

"Cristo" Cristo, dal greco&nbsp;Χριστός (Christós),&nbsp;è la traduzione greca del termine ebraico &nbsp;מָשִׁיחַ (mašíakh),&nbsp;dal quale proviene l'italiano&nbsp;Messia&nbsp;che significa "unto" oppure "consacrato". Il significato di questo titolo deriva dal fatto che nell'antico popolo ebraico re, sacerdoti e profeti venivano scelti e consacrati tramite l'unzione con oli aromatici. Il termine è utilizzato come titolo di Gesù, che i cristiani riconoscono come il Messia inviato da Dio per la realizzazione del Regno dei Cieli

I SACRAMENTI

sono la fonte e il vertice di tutta la vita cristiana. I sacramenti sono&nbsp;segni sensibili ed efficaci, istituiti da Cristo e amministrati dalla Chiesa, attraverso i quali viene elargita la grazia e la vita divina. Si tratta di segni esteriori,&nbsp;gesti,&nbsp;parole&nbsp;ed&nbsp;elementi&nbsp;come vino, pane, acqua, olio che proclamano la grazia di Dio, che raggiunge il credente per iniziare, confermare e rafforzare la sua fede. Nella Chiesa Cattolica i sacramenti sono sette:&nbsp;Battesimo, Eucarestia, Confermazione, Riconciliazione, Unzione degli Infermi, Matrimonio, Ordine sacro. E vengono classificati in: sacramenti dell'iniziazione: Battesimo, Eucarestia e Cresima sacramenti di&nbsp;guarigione: Riconciliazione e Unzione degli infermi&nbsp; sacramenti dell'edificazione della Chiesa: Ordine Sacro e Matrimonio

CHE SIGNIFICATO HANNO QUESTI PORTALI il&nbsp;torii&nbsp;serve a separare il mondo sacro, divino, dal mondo impuro, dei viventi. Questo non significa che necessariamente dietro ogni&nbsp;torii&nbsp;sia presente un santuario perché un portale può essere posto anche all’estremità di un’area sacra, ad esempio ai piedi di una montagna. Nel mondo&nbsp;shintoista&nbsp;il concetto di purezza e impurità è molto importante: prima di accedere a un santuario, ad esempio, è necessario fare delle precise abluzioni in modo da purificarsi. Questa esigenza di purificazione si trasmette nella cultura giapponese odierna a molti livelli diversi, ad esempio con l’usanza di togliersi le scarpe&nbsp;prima di entrare&nbsp;in&nbsp;casa. Nonostante siano associati per lo più ai santuari&nbsp;shintoisti&nbsp;(l’icona del&nbsp;torii&nbsp;rappresenta il santuario sulle mappe) questi portali si possono trovare anche all’ingresso di templi buddisti.&nbsp;

Nel Cristianesimo il luogo di culto è chiamato chiesa (dal greco ekklesìa = assemblea), che in origine designava la comunità di fedeli e poi è passato a indicare l’edificio di culto. Nella sua struttura interna il luogo di culto cristiano si caratterizza per la centralità dell’altare, dove si celebra la memoria della morte e della resurrezione di Cristo (Eucaristia); per il riferimento dato alla croce, come simbolo cristiano per eccellenza; per il posto segnato all’ambone (o pulpito) da cui si annuncia la Parola di Dio (Bibbia) che viene commentata dal ministro del culto. Altri riferimenti importanti sono il battistero, cioè il luogo dove si somministra il battesimo (che segna l’ingresso nella comunità cristiana) e il campanile per richiamare i fedeli al culto. Le chiese cattoliche si distinguono per la presenza del tabernacolo in cui viene conservata e adorata l’eucaristia.&nbsp;

Maometto&nbsp;è stato il fondatore&nbsp;e il profeta dell'Islam, «l'uomo che tutti i&nbsp;musulmani&nbsp;riconoscono loro profeta». Considerato l'ultimo&nbsp;esponente di una lunga tradizione profetica, entro la quale egli occupa per i musulmani una posizione di assoluto rilievo, venendo indicato come «Messaggero di Dio», «Sigillo dei profeti»&nbsp;e «Misericordia dei mondi»&nbsp;(per citare solo tre degli epiteti onorifici attribuitegli per tradizione), Maometto sarebbe stato incaricato da Dio stesso, tramite l'angelo Gabriele, di predicare l'ultima Rivelazione all'umanità.

VENERDÌ GIORNO SANTO Il venerdì è per i musulmani un giorno importante, come la domenica per i cristiani, e il sabato per gli ebrei. Tuttavia, nella maggior parte dei paesi musulmani non è un giorno di riposo, ad eccezione dell'Algeria, che è il suo primo giorno libero, mentre l'Arabia Saudita osserva una chiusura di mezza giornata dei negozi. La&nbsp;preghiera del venerdì&nbsp;è una preghiera collettiva, che si tiene ogni venerdì nel primo pomeriggio. Le moschee più grandi in cui si tengono queste preghiere sono chiamate moschee del venerdì. Per gli uomini, questa preghiera del venerdì è obbligatoria, e per le donne è auspicabile. La preghiera del venerdì è caratterizzata da un sermone pronunciato dal predicatore in generale, l'imam&nbsp;della moschea, e questo prima delle due genuflessioni della preghiera di Dio.

LUOGHI RELIGIOSI Ci sono quattro posti geograficamente importanti nella vita di Buddha: dove è nato: Lumbini in Nepal, il luogo del risveglio: Bodh Gaya in India , dove ha recitato il suo primo sermone: Sarnath in India e dove ha lasciato il suo corpo mortale: Kushinagar in India. Questi quattro luoghi per la loro importanza furono rappresentati&nbsp;simbolicamente da: un loto, l'albero della bodhi, la ruota del dharma e infine una stupa A Lumbini, dove Buddha nacque, c'è il giardino lumbini, all'interno del quale ci sono una serie di strutture costruite in memoria di Buddha, tra le quali quattro stupa e un pilastro di pietra . A Bodh Gaya c'è il tempio di Mahabodhi costruito esattamente nel punto dove Buddha ebbe l'illuminazione. A Sarnath furono costruiti una serie di edifici religiosi (stupa, monasteri, templi, scuole) e una colonna che commemora il primo sermone di buddha.

Il “màndala” è un simbolo spirituale&nbsp;e rituale che rappresenta l’universo.&nbsp;Viene creato dai monaci con sabbie colorate e poi distrutti, a simboleggiare l’impermanenza del mondo materiale. Serve per focalizzare l’attenzione, per definire uno spazio sacro e per aiutare la&nbsp;meditazione durante la preghiera.

Màndala di sabbia di Chenrezig creata ed esposta alla<a href="https://en.wikipedia.org/wiki/House_of_Commons_of_the_United_Kingdom">&nbsp;Camera dei Comuni</a>&nbsp;in occasione della visita del<a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Dalai_Lama">&nbsp;Dalai Lama</a>&nbsp;il 21 maggio 2008.

La mālā, termine sanscrito che significa “corona”, “ghirlanda”, è una corona composta da 108 grani che hanno lo scopo di numerare i mantra (suoni sacri espressi in parole o in canti) o le preghiere. Nel&nbsp;<a href="https://it.m.wikipedia.org/wiki/Buddhismo_Zen">Buddhismo Zen</a>, dove non vengono recitati&nbsp;<a href="https://it.m.wikipedia.org/wiki/Mantra">mantra</a>,&nbsp;la&nbsp;mālā&nbsp;è un semplice bracciale che i praticanti portano al polso sinistro a ricordar loro simbolicamente i 108 attaccamenti che ogni praticante deve evitare se vuole liberarsi dalla sofferenza.

•Joya no kane, il capodanno buddista •Obon, il culto buddhista dei defunti •Hana Matsuri, il compleanno di Buddha •Setsubun, l’antico capodanno giapponese •Higan, l’equinozio di primavera e d’autunno •Jodo, l’illuminazione di Buddha •Nehan, il raggiungimento del Nirvana di Buddha

IL VESAK

Nel buddismo, la cerimonia del Vesak viene celebrata in modi molto diversi, ma molte di queste pratiche sono di fatto universalmente diffuse. Si tratta in ogni caso di una grande Festa religiosa, durante la quale i Buddisti hanno l'occasione di riaffermare la loro fede. E' un giorno speciale per la meditazione e per generare Amore e Compassione.

SIMBOLO: YIN E YANG

Il&nbsp;simbolo&nbsp;del taoismo, lo&nbsp;Yin e Yang, ha conosciuto&nbsp;una popolarità senza precedenti&nbsp;anche in Occidente; rappresenta anch'esso il divenire incessante, la polarità degli estremi: ogni volta che un polo viene raggiunto, si passa immediatamente a quello opposto, e così via, in un incessante fluire, suggerito forse inizialmente dal continuo e incessante avvicendarsi delle stagioni e delle cose. Le due metà del cerchio rappresentano ciascuna uno dei due poli, il femminile e il maschile, il giorno e la notte, la luna e il sole, e via dicendo. I poli opposti lasciano l’uno lo spazio all'altro, così&nbsp;quando lo Yin raggiunge l’apice lascia il posto al polo Yang, e questo determina l’equilibrio. Ciò vale anche per la nostra psiche: essa non deve eliminare necessariamente le pulsioni distruttive, ma integrarle in qualcosa di costruttivo.

UN DIO SOLO ma TRINITARIO

Dio non è un solitario. Egli è famiglia. Dio si presenta come pluralità nell'unità, come dialogo e comunione d'amore. E' uno ma&nbsp;la sua unità si realizza in tre persone: Padre, Figlio, Spirito Santo. Il&nbsp;Padre, creatore della vita dona agli uomini suo Figlio; il&nbsp;Figlio, Gesù, il Salvatore, accetta di diventare uomo e di compiere la volontà del Padre; lo&nbsp;Spirito&nbsp;è tutto l'amore che c'è tra il Padre il Figlio e che si riversa sugli uomini. Tutti e tre vivono insieme come un'unica realtà.&nbsp;

Un trifoglio per spiegare la trinità, San Patrizio e l’evangelizzazione d’Irlanda - di Don Pino Esposito

Io credo in Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra. E in Gesù Cristo, Suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, mori e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente: di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

Gli scritti del Buddhismo, stabiliti nel I secolo a.c., non sono stati ispirati da un dio, ma sono frutto di una letteratura di maestri illuminati. La raccolta di testi sacri, Tripitaka, cioè “tre canestri”, è chiamata così per il fatto che le verità del Buddha sono state registrate su fogli di palma, collocati in tre canestri (cesti). Questi testi sono attualmente raccolti in tre canoni che prendono il nome in base alla lingua in cui sono scritti: canone <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Canone_p%C4%81li">pāli</a> (la lingua più popolare in India, ai tempi del Buddha, lingua sacra del buddhismo), canone cinese e canone tibetano. Raccolgono gli insegnamenti, i sermoni, le parabole e i detti di Siddharta Gautama, il Budda; le regole di vita all’interno della comunità, le tecniche per il raggiungimento del Nirvana (il fine ultimo della vita, lo stato in cui si ottiene la liberazione dal dolore). La dimensione di questi testi è enorme. Solo il canone cinese è settantaquattro volte più voluminoso della Bibbia.&nbsp;

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Per i cristiani&nbsp;cattolici e ortodossi&nbsp;i libri che compongono la Bibbia sono 46&nbsp;(dell'AT)&nbsp;+ 27&nbsp;(del NT)&nbsp;= 73 I cristiani&nbsp;protestanti&nbsp;hanno&nbsp;7 libri in meno, perché per quanto riguarda l'AT seguono l'elenco dei libri della Bibbia ebraica. Per parlare degli eventi in cui Dio si è manifestato agli uomini, i vari autori usarono diversi&nbsp;generi letterari, cioè una varietà di forme espressive: racconti simbolici, poesie, profezie, regole di vita, leggi, preghiere, resoconti storici, documenti d'archivio. Spesso gli autori usarono un linguaggio simbolico, ricco di immagini e metafore che li aiutavano ad esprimere meglio la parola di Dio.

Roberto Benigni reads the Bible -- Che nessuno diventi Caino

Roberto Benigni legge la Bibbia Genesi cap. 4

I LUOGHI SACRI DELLO SCINTOISMO: &nbsp;introduzione sui luoghi di culto scintoisti: I santuari shintoisti sono i luoghi di culto nel quale si svolgono le funzioni religiose dello Shintoismo. Originariamente, nella fase primitiva della religione, non esistevano luoghi di culto fissi, ma santuari mobili che venivano allestiti solamente in occasione di festività o eventi importanti. L'usanza di edificare dei veri e propri edifici fissi fu introdotta con la diffusione del Buddismo e delle influenze taoiste in Giappone. I santuari shintoisti sono sempre stati sviluppati in legno, sia per legame con lo stile architettonico tradizionale, sia per distinguerli dai templi buddisti, con i quali venne introdotta la pietra come materiale da costruzione per edifici di culto.

Con il Rinnovamento Meiji, che portò all'ufficializzazione dello Shintoismo quale religione di Stato, la struttura dei santuari venne sistematizzata e nettamente distaccata da quella dei templi buddisti (poiché il sincretismo tra Shintoismo e Buddismo fu dichiarato fuorilegge, in modo da separare le due religioni e far prevalere quella ufficiale). L'epoca contemporanea e il crescente interesse dell'Occidente vero lo Shintoismo ha portato all'edificazione di santuari anche in America settentrionale, Francia, Brasile e Paesi Bassi. Il maggiore santuario shintoista occidentale è attualmente il Grande Santuario Americano di Tsubaki.

-L'esistenza della sofferenza -L’origine della sofferenza è l’attaccamento -L’eliminazione della sofferenza è possibile -Esiste un sentiero da percorrere per eliminare la sofferenza

La parola karma, nel buddismo, significa “azione volitiva”, ovvero un atto di volontà che ha origine nella mente delle persone e che determinerà il futuro delle stesse. Un atto buono porterà del bene, un atto malvagio porterà del male. Non si tratta di etica ma di una legge naturale che, però, non ci condanna necessariamente a una vita di disagi e povertà. Tutto dipende dal libero arbitrio, ovvero dalla nostra scelta di compiere il bene o il male.

-Corretta percezione -Corretta intenzione -Corretta parola -Corretta azione -Corretti mezzi di sostentamento -Corretto impegno -Corretta consapevolezza -Corretta concentrazione

La storia del Buddhismo

La parola nirvana, dal sanscrito nirvāṇa esprime un concetto proprio delle religioni buddhista e giainista, successivamente introdotto anche nell'induismo. Ha un ruolo fondante soprattutto nel buddhismo, dove possiede il significato di 'estinzione'.

Come simboli ebraici possiamo ricordare anche i Tefillin. Sono due piccoli astucci quadrati di cuoio nero con cinghie fissate sul altro che gli ebrei portano durante la preghiera del mattino chiamata Shachrit. Ogni scatoletta contiene quattro brani della Torah Il copricapo: la Kippah Copricapo usato dagli ebrei maschi all’interno dei luoghi di culto in segno di rispetto verso Dio&nbsp;

LA SMṚTI è un insieme di testi sacri per la religione induista di autorità considerata però secondaria rispetto alla Śruti. Comprende alcuni fra i testi sacri più conosciuti, come: i sei Vedāṅga (Membra dei Veda) principali che furono composti intorno al V-IV secolo a.C. e comprendono trattati di grammatica, precetti rituali, astrologia, astronomia, ed etimologia; il loro scopo è quello di suggerire le procedure o le pronunce corrette per la recitazione degli inni o la realizzazione dei culti.

Il termine ITIHĀSA si riferisce alle scritture epiche induiste. La lettura, o ascolto, degli itihāsa è tradizionalmente consentita a tutti i componenti della società hindū, comprese le donne. Per questa ragione gli Itihāsa, che fanno parte della raccolta Smṛtisono indicati anche come il "quinto" Veda. Dal punto di vista tradizionale, la letteratura degli Itihāsa è una letteratura "scritta" a differenza di quella vedica che è una cultura, ancora, "orale" essendo fondata soprattutto sulla sonorità. Il Rāmāyaṇa e Il Mahābhārata fanno parte degli Itihasha

ŚRUTI è un sostantivo femminile che indica la conoscenza udita al principio dei tempi e trasmessa oralmente dalla casta sacerdotale dei brahmani. Questo corpo di conoscenze sacre, secondo la tradizione brahmanica e induista, non è stato composto dagli uomini ma trasmesso così come è ai "cantori" e quindi non è composto ufficialmente da nessuno. Il corpo dei testi appartenenti alla Śruti è ritenuto l'autorità principale della religione induista. Appartengono alla Śruti: le quattro Saṃhitā, i Brāhmaṇa, le Āraṇyaka e le Upaniṣad

Con tale termine si allude ad un ente che aduna in sé, come un’unica divinità,&nbsp;tre aspetti di tre divinità differenti. Nell’Induismo, la Trimurti viene spesso definita anche&nbsp;trinità indù&nbsp;ed indica le forme di tre importanti&nbsp;Deva archetipi:&nbsp;Brahma,&nbsp;Vishnu&nbsp;e&nbsp;Shiva&nbsp;riconducibili allo stesso e unico Dio detto anche&nbsp;Īśvara&nbsp;o&nbsp;Saguna Brahman.. In quest'ultimo caso si vuole indicare nella Trimurti la forma triplice dell'Essere supremo&nbsp;dell'induismo, che si manifesta nelle tre divinità di&nbsp;Brahma&nbsp;(il creatore),&nbsp;Visnù&nbsp;(il preservatore) e&nbsp;Shiva&nbsp;(il distruttore), ed esercita il suo potere salvifico per mezzo degli&nbsp;avatara&nbsp;(i più importanti sono gli eroi&nbsp;Rama&nbsp;e&nbsp;Krsna). A questa trinità di divinità maschili corrisponde la&nbsp;Tridevi, trinità di divinità femminili (di nuovo Tre Persone distinte e una sola): Sarasvati, Lakshmi&nbsp;e&nbsp;Parvati; manifestazioni, forme, che può assumere Maha<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Mahadevi"> </a>Devi&nbsp;(Grande Dea o Grande Madre). Quindi, Due Trinità, due Persone distinte e non unite, entrambe Una e Trina: una Persona-Trinità maschile, una Persona-Trinità femminile Dal VI e V secolo a.C. , data a cui risale nascita brahmanesimo, trattasi di culti simili-induisti non unitari praticati dai popoli Arii, la figura della Trimurti è emersa soltanto nel XIX come un quadro interpretativo di diversi studiosi, comprendente tutti questi culti localizzati in India, che in realtà sono differenti da regione a regione. Ai giorni nostri si è delineata una maggioranza che pratica il culto identificato in tali studi; sopravvivono tuttavia delle minoranze.

La ruota a otto raggi è il principale simbolo buddista. È stato il primo simbolo di questa religione, rappresenta la ruota dell'esistenza, la ciclicità della vita e il suo movimento simbolico nel tempo dell'infinito.&nbsp;

Tanti altri simboli con il tempo sono nati come il trono, leone, orme del budda, ecc.

Attualmente il cristianesimo è la religione più diffusa al mondo con circa 2,5 miliardi di fedeli, il 33% degli abitanti del globo, così suddivisi: cattolici&nbsp;1 miliardo e 285 milioni (17,7% della popolazione mondiale) protestanti&nbsp;500 milioni (5,6%) evangelici pentecostali&nbsp;470 milioni (5%) ortodossi&nbsp;240 milioni (3,6%) anglicani&nbsp;80 milioni (1,3%) altri 275 milioni Il cristianesimo è la religione predominante in&nbsp;Europa,&nbsp;Russia,&nbsp;America,&nbsp;Filippine,&nbsp;Africa centrale&nbsp;e&nbsp;Africa del Sud,&nbsp;Oceania. Nell'Asia centrale e nel Medio Oriente è la seconda religione dopo l'Islam.&nbsp;Stati Uniti, seguiti da&nbsp;Brasile&nbsp;e&nbsp;Messico, hanno la più vasta popolazione cristiana del mondo.

15/21 settembre Reitai – Sai La festa d’autunno si festeggia da 800 anni nel santuario di Tsurugaoka Hachiman, e si compone di numerosi eventi, come offerte di musica eseguita in omaggio alla divinità, si prosegue con la cerimonia di tè offerta anch’essa agli dei, ed infine uno spettacolo di danza classica Giappone. Ma la più grande attrazione di tutti è, senza dubbio il rituale Yabusame, che ripropone le antiche tradizioni del Periodo Kamakura, Yabusame è una gara equestre che unisce le competenze e il tiro con l’arco in stile giapponese che era popolare tra i guerrieri samurai dalla fine del periodo Heian (794-1192) per tutto il periodo Kamakura (1192-1333). Lungo un rettilineo che si estende per circa 250 metri, sfrecciano arcieri a cavallo cercando di colpire con le loro frecce diversi obiettivi. Quando uno di questi segna un colpo, riceve una serie di applausi da parte di decine di migliaia di spettatori. Gli arcieri sono vestiti con l’abito da caccia dei samurai.

21 marzo Higan o Shubun-Sai Il giorno del solstizio di Primavera viene festeggiato allestendo altari nella casa per venerare gli antenati come kami, la casa di famiglia ed il giardino vengono puliti e purificati. Ovviamente si fa visita alle tombe e si svolgono riti a favore degli antenati. All’aperto vengono organizzati per i bambini maschi, giochi che si rifanno ai costumi tradizionali e alle arti marziali. Ovviamente si festeggia anche la rinascita della natura.

L'Islam&nbsp;apparve nel&nbsp;VII secolo&nbsp;nella&nbsp;penisola araba&nbsp;e, più specificamente, nella regione nord-occidentale del&nbsp;Hijāz. Dalla sua sede originaria nella&nbsp;Penisola Arabica, tale fede si è progressivamente diffusa nel&nbsp;Vicino&nbsp;e&nbsp;Medio Oriente. Ad ovest, si è divulgata in tutta l'Africa settentrionale&nbsp;trasmettendosi anche nelle popolazioni stanziate ai bordi del lato sud del&nbsp;Sahara. Ad est sono stati convertiti i&nbsp;persiani, le popolazioni dell'Asia centrale&nbsp;(Turkestan) e quote significative degli abitanti del&nbsp;Subcontinente indiano. Rotte commerciali hanno spinto questa religione fin negli arcipelaghi del&nbsp;sud-est asiatico, come ad esempio l'Indonesia. In&nbsp;Europa, l'Islam fu diffuso in un primo momento dagli Arabi, nel loro periodo di massima espansione arrivarono ad includere, tra l'VIII&nbsp;e il&nbsp;XV secolo, parti più o meno vaste della&nbsp;Penisola iberica&nbsp;e della&nbsp;Sicilia. In un secondo momento furono gli&nbsp;ottomani&nbsp;a convertire popolazioni europee, questa volta conquistando buona parte della&nbsp;Penisola balcanica.

Il tempio è il principale luogo di aggregazione e per i devoti. Intere famiglie vi si riuniscono per condividere il cibo sacro offerto alla Divinità (prasad) e trascorrere del tempo in comunità.&nbsp; Negli antichi testi indiani, un tempio è un luogo per il pellegrinaggio&nbsp;(Thirta). Si tratta di un luogo sacro la cui atmosfera e il design cerca di condensare simbolicamente i principi ideali del modo di vivere indù. Tutti gli elementi cosmici che creano e celebrano la vita nel pantheon induista, sono presenti - dal fuoco all'acqua, dalle immagini alla natura delle divinità, dal femminile al maschile, da&nbsp;Kama&nbsp;ad&nbsp;Artha, dai suoni fugaci all'odore dell'incenso di Purusha - il nulla eterno ancora universalità - sono parte dell'architettura del tempio indù. L'architettura dei templi indù&nbsp;prevede una struttura aperta simmetricamente guidata, con molte varianti, su una griglia quadrata di&nbsp;pada, con figure geometriche perfette, come cerchi e quadrati.&nbsp;Un tempio indù è costituito da un&nbsp;santo dei santi, la camera-grembo, dove si trova il&nbsp;Dio&nbsp;principale o l'immagine di una divinità che è ospitata a cui è dedicato il tempio, oltre alla sala per la comunità, e a volte anche da un'anticamera e un portico.&nbsp;

Sopra: tempio di Angkor Wat (Cambogia) - patrimonio UNESCO; Sotto: tempio di Shiva a Prambanan

Il Testo Sacro

Secondo un Midrash, la Torah fu creata prima della creazione del mondo, e fu usata come matrice per la creazione.

Secondo la tradizione questi libri furono dati a Mosè da Dio sul monte Sinai, il dettato include sia le citazioni che ogni parola contenuta nel testo.

Un'interpretazione della Cabala consiste nel vedere la Torah costituita come il lungo nome di Dio che si è spezzato in più parole per permettere alle menti umani di comprenderlo, ma non è l'unico modo in cui può essere spezzato: secondo gli ebrei ortodossi le lettere e i suoni della Torah possono dare origine a significati differenti se sposati.

Secondo la legge ebraica, un sefer Torah è una copia del testo formale ebraico scritta a mano su gevil o glaf usando una penna d'oca bagnata d'inchiostro.

I rotoli della Torah sono custoditi nella parte più sacra della sinagoga, nell'Armadio Sacro noto come "Arca Santa".

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Il libro sacro dei cristiani.

La parola "Bibbia" deriva dal greco&nbsp;βιβλία&nbsp;(biblìa) che significa&nbsp;libri. I cristiani ritengono che è stata scritta da autori umani sotto l'ispirazione di Dio. Questi autori vengono detti&nbsp;agiografi. A differenza di quella ebraica è costituita da due parti:&nbsp;l'Antico e il Nuovo Testamento.&nbsp;L'AT racconta la storia dell'alleanza di Dio con gli uomini iniziata con Abramo e continuata con Mosè e i profeti. Il NT racconta la storia dell'alleanza con Dio con tutti gli uomini portata a compimento con Gesù.&nbsp; La parola "Testamento" significa "patto"&nbsp;o&nbsp;"alleanza"&nbsp;ed indica il patto stabilito da Dio con gli uomini. E' formata da libri differenti per origine, composizione, lingua, datazione e genere&nbsp;letterario, scritti in un lasso di tempo molto ampio (circa dal X sec. a.C. al I sec. a.C. per l'AT e dal 50 al 100 d.C. per il NT), preceduti da una tradizione orale e racchiusi in un&nbsp;canone&nbsp;stabilito nei primi secoli d.C.

La Ka'ba&nbsp;

La Mecca è la sede della Ka 'ba ed il luogo di nascita di Maometto. All'esterno vi è incastrata la famosa Pietra Nera. Contiene un'unica stanza senza finestre. Si fanno vedere l'impronta del piede di Abramo su una pietra, insieme con la tomba di Agar e del figlio Ismaele.

La Moschea del Profeta

Medina è celebrata come luogo di sepoltura del Profeta e per un periodo è anche stata la capitale dell'impero islamico. Al di sotto della cupola centrale vi era la casa del Profeta, nella quale morì e fu sepolto.

Il Nobile Santuario di Al-Haram al-Sharif&nbsp;&nbsp;

L'area comprende oltre 14 ettari di fontane, giardini, costruzioni e cupole. L' intera zona è considerata una moschea e comprende quasi un sesto della città entro le mura.

L'induismo è tra le principali&nbsp;del mondo, quella con le origini più antiche; conta nella sola India, all'ultimo censimento per religione effettuato dal governo e datato 2011, 966&nbsp;257&nbsp;353 fedeli indù, su una popolazione di 1&nbsp;210&nbsp;854&nbsp;977 individui. Dare una definizione unitaria dell'Induismo è difficile, poiché esso&nbsp;più che una singola religione&nbsp;in senso stretto si può considerare una serie di correnti religiose, devozionali, metafisiche&nbsp;e teologico-speculative, modi di comportarsi, abitudini quotidiane spesso eterogenee, aventi sì un comune nucleo di valori e credenze religiose, ma differenti tra loro a seconda del modo in cui interpretano la tradizione e la sua letteratura religiosa, e a seconda di quale aspetto diviene oggetto di focalizzazione per le singole correnti

Le festività shintoiste sono basate per lo più sui cicli della natura. 3 Febbraio Setsunbun- Sai questo giorno segna&nbsp;la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. Per attirare la buona sorte ed allontanare la cattiva, si è soliti gettare in ogni stanza della casa dei fagioli, per poi farli uscire attraverso le porte esterne 3 Marzo Hina- Matsuri Questa festa è dedicata alle figlie in famiglia. Un altro nome per questa giornata è Momo no sekku, che significa festa dei fiori di pesco, perché in questo periodo dappertutto sbocciano questi fiori, simbolo di un matrimonio felice. Secondo un’antica usanza giapponese, bambole di carta vengono messe in una barca che scende lungo un fiume fino al mare, portando difficoltà o cattivi spiriti con loro. Una superstizione popolare afferma che se la famiglia si dimentica di allestire l’intera festa prima della notte del 4 marzo, la ragazza di casa non si sposerà prima dell’anno successivo.

L'ebraismo è una delle più antiche religioni monoteiste dalla quale è derivato anche il cristianesimo. le origini risalgono alla credenza di un Dio nazionale Yahweh che strinse con il suo popolo un patto speciale Il primo uomo a essere chiamato ebreo fu Abramo, patriarca della Bibbia ebraica ossia antico testamento. &nbsp;Il principio che fonda la religione ebraica è la credenza in un solo Dio &nbsp;All’origine della storia ebraica c'è un uomo, Abramo, al quale il suo Dio rivelò che sarebbe stato il capostipite di un intero popolo da lui prescelto che avrebbe vissuto nella terra di Canaan. &nbsp;Attraverso questa alleanza fatta tra Dio ed Abramo il popolo ebraico si impegnò a riconoscere Dio a sostenere il suo progetto rispettare le sue leggi &nbsp;Da questo deriva che i: fondamentali sono la promessa ed il patto&nbsp;

Il buddismo prevede un Dio, la verità più alta, ma non inteso come nel cristianesimo, cioè unico.&nbsp;I buddisti pregano le divinità.&nbsp;Due le più note: le divinità illuminate che comprendono uomini e donne che si sono sbarazzati dello stato ordinario e hanno visto sbocciare il loro tutte le qualità.&nbsp;

E le samsariche cioè demoni e spiriti legati agli influssi naturali. Poiché l’uomo è in contatto costante con la natura deve stare attento a non disturbare tale armonia perché potrebbe provocare cattivi raccolti, disgrazie o addirittura entrare nella mente e nel corpo delle persone e danneggiarle.

celebrazione degli spiriti della montagna

Il Dalai Lama è il supremo rappresentante della tradizione buddista tibetana. E’ considerato la reincarnazione del Buddha. Questo titolo si trasmette nel momento in cui, dopo la morte del Dalai Lama, alcuni monaci individuano il suo successore nel bambino che riesce a riconoscere oggetti appartenuti al defunto. Come da tradizione, questa è la prova che alcuni elementi dell’anima del maestro morto sono stati trasmessi al piccolo erede designato. Trovato il nuovo Dalai Lama, il bambino viene consacrato novizio e intronizzato ufficialmente, dando inizio al suo percorso di studi, ma fino alla sua maggiore età il potere esecutivo è esercitato da un reggente. Da quando il Tibet è stato annesso alla Cina il Dalai Lama è in esilio, ma conserva comunque un grande prestigio internazionale.

L’attuale Dalai Lama, Tenzin Ghitso, nato nel 1935 e considerato dall’età di due anni la XIV reincarnazione del capo spirituale del buddhismo.

Dalai Lama

Il&nbsp;Libro dei Mutamenti&nbsp;è ritenuto il primo dei testi classici&nbsp;cinesi&nbsp;sin da prima della nascita dell'impero cinese. È sopravvissuto alla distruzione delle biblioteche operata dal Primo imperatore. È diviso in due porzioni, jing&nbsp;e zhuan. Dopo alcune parziali versioni, la prima vera e integrale traduzione in una lingua europea, fu quella (in&nbsp;tedesco) del grande&nbsp;sinologo&nbsp;Richard Wilhelm&nbsp;che la pubblicò nel 1924 (con una introduzione di&nbsp;Carl Gustav<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Carl_Gustav_Jung"> </a>Jung).

Sono molto poche ma “torii“, secondo una teoria accreditata, è una di queste. La parola&nbsp;Torana&nbsp;in sanscrito&nbsp;significa letteralmente “palo per gli uccelli” ed era utilizzato per identificare le strutture ornamentali d’ingresso ai templi nella religione buddista, induista e giainista. Alcune tra le lingue indo europee che ereditano questa radice sono il tedesco (Tor) e l’anglosassone (Door). Quando questo termine arrivò dall’India anche in Giappone mutò in&nbsp;torii.&nbsp;I TORII PIÙ FAMOSI IN GIAPPONE alcuni di questi portali sono diventati&nbsp;molto famosi&nbsp;in Giappone. In&nbsp;diversi&nbsp;casi addirittura più famosi dei santuari di cui fanno parte. Tra questi vogliamo certamente menzionare il&nbsp;torii&nbsp;di Miyajima&nbsp;(vicino a Hiroshima) che ha la particolarità di essere immerso&nbsp;completamente nell’acqua.&nbsp;E’ immerso nel tratto di mare che separa l’isola dalla terraferma e si staglia di fronte al suo bellissimo santuario come per accogliere&nbsp;i pellegrini che dovessero arrivare in barca. Le alte maree della baia di Hiroshima portano il&nbsp;torii&nbsp;ad essere immerso ed emerso un paio di volte al giorno. Alcuni viaggiatori sincronizzano la propria visita a Miyajima controllando il sito web del meteo alla&nbsp;pagina delle maree

Yahweh&nbsp;è il&nbsp;Dio&nbsp;del popolo ebraico, descritto nella&nbsp;Bibbia ed il Dio Padre&nbsp;della Trinità&nbsp;del Cristianesimo&nbsp;(che si fonda appunto sull' Ebraismo). Il culto da parte degli ebrei è attestato a partire dall’età del ferro, con altre divinità siro-palestinese. Dopo l'esilio babilonese&nbsp;risulta essere stato promosso a dio unico nella religione ebraica. Nella Bibbia<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Bibbia_ebraica"> </a>è descritto come potente e creatore, ma anche legato da un patto con la famiglia di Giacobbe: severo nel punire le colpe, attento verso i penitenti, protettore del popolo d'Israele.

L'Ebraismo è una religione basata sull'Alleanza tra Dio ed il popolo di Israele, formalizzata con la consegna della Torah sul Monte Sinai. Nella visione del roveto ardente Yahweh rivela a Mosè il suo nome ed il suo disegno riguardo ad Israele. Egli vuole liberare Israele dall'Egitto perché è "il suo popolo" che lo servirà.&nbsp; In cambio Yahweh&nbsp;gli assicura aiuto e protezione.

I testi fondamentali a cui fanno riferimento i musulmani sono, in ordine di importanza: Il Corano, la Sunna

IL CORANO Per i musulmani il corano rappresenta il messaggio rivelato intorno al 600 d. C. da Dio a Maometto per un tramite angelico. Il Corano è destinato ad ogni essere umano sulla terra. Il Corano è l' opera culminante di una rivelazione iniziata da Adamo, primo uomo e primo profeta musulmano, passata per un grande numero di profeti e messaggeri provenienti da diversi contesti culturali e religiosi. Il Corano è suddiviso in 114 capitoli e 6236 versetti.

I libri sacri&nbsp; I principali libri sacri dello Shintoismo sono quattro:&nbsp;&nbsp; -Sam-bu-han-sho;&nbsp; -Kujiki;&nbsp; -Kojiki, che è diviso in tre volumi: il Kamitsumaki ("primo volume"), il Nakatsumaki ("volume centrale") e il Shimotsumaki ("volume più basso").

Il Kamitsumaki include la prefazione al Kojiki e si focalizza sulle divinità della creazione e la nascita di varie divinità della Era degli Dei.&nbsp;Il Nakatsumaki inizia con la storia dell'Imperatore Jinmu, il primo imperatore, e la sua conquista del Giappone, e finisce con il quindicesimo imperatore, l'Imperatore Ōjin. Il Shimotsumaki presenta riferimenti molto limitati alle interazioni con le divinità, le quali sono molto evidenti nel primo e nel secondo volume.&nbsp;

3 libri di saggistica per conoscere il Giappone | Nella tana della volpe

L'eredità di Kojiki e i tre oggetti sacri

Di che cosa parla?&nbsp; Si compone di trenta volumi che narrano le vicende del Giappone fino al 697 d.C. Al pari del Kojiki, ha come scopo la glorificazione del passato e la legittimazione del diritto perpetuo della dinastia regnante.&nbsp;

Personaggi ed episodi Descrive con accuratezza i regni dell'imperatore Tenji, dell'imperatore Tenmu e dell'imperatrice Jitō, e si focalizza sui meriti dei sovrani virtuosi e sui demeriti di quelli cattivi. Descrive episodi dell'era mitologica del Giappone ma anche i contatti con gli altri paesi.&nbsp; Kujiki&nbsp;

Kujiki è un testo storico giapponese.

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Il simbolo del&nbsp;pesce stilizzato&nbsp;veniva presumibilmente usato dai primi cristiani, soprattutto durante le persecuzioni, come segno di riconoscimento per sancire l'appartenenza alla comunità cristiana. La parola&nbsp;pesce,&nbsp;in greco&nbsp;Ἰχθύς&nbsp;è l'acronimo delle parole:&nbsp;'Ιησοῦς&nbsp;Χριστός&nbsp;Θεoῦ&nbsp;Υιός&nbsp;Σωτήρ (Iesùs CHristòs THeù HYiòs Sotèr)&nbsp;che significa "Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore".

La sigla&nbsp;IHS,&nbsp;o&nbsp;ΙΗΣ&nbsp;&nbsp;in alfabeto greco, indica il nome&nbsp;ΙΗΣΟΥΣ, cioè Iesous, Gesù. Le lettere H ed S erano una&nbsp;eta&nbsp;e una&nbsp;sigma&nbsp;dell'alfabeto greco. San Bernardino (1380-1444) è il diffusore del monogramma con il significato:&nbsp; J = Jesus, H = Hominum, S = Salvatoris&nbsp;cioè "Gesù salvatore degli uomini". Un'altra interpretazione è "In&nbsp;Hoc&nbsp;Signo vinces"&nbsp;cioè "Con questo segno vincerai", frase che avrebbe guidato Costantino nella vittoria (312 d.C.) contro Massenzio, alludendo al segno della croce.&nbsp;&nbsp;

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