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"Progetti Digitali-IeFP: Innovation L@b, Istituto di Istruzione Superiore Carlo Emilio Gadda_PRIS00800P"

by Classe 1^E MAT

Pages 4 and 5 of 145

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Incisione raffigurante lo stabilimento Braibanti, fondato a Parma nel 1870 e confluito successivamente nel Gruppo Barilla, Parma sec. XIX fine (Archivio storico Barilla, Fondo Barilla).
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Parma 1896 - 1918: La prima industrializzazione

Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio della Prima guerra mondiale si concretizza la saldatura definitiva della filiera agroindustriale, che diventerà il settore fondamentale dell’economia della provincia.
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Nel 1902 la Cassa di risparmio promuove la Federazione delle casse rurali del territorio, proprio per agevolare la «piccola industria agraria» concedendo prestiti ai soci per l’acquisto «di concimi, bestiame e attrezzi, lavori e migliorie nei terreni e nei fabbricati rurali».
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Così, nel 1910, la coltivazione del pomodoro occupa ormai oltre 3.000 ettari di terreno e la produzione complessiva, pari a 650.000 quintali, alimenta 36 impianti per la trasformazione in concentrato 
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Contemporaneamente allo sviluppo del settore conserviero si registra la crescita del settore della pasta, dove si distingue la Braibanti, sorta fin dal 1870 come attività complementare a quella molitoria e, soprattutto, la Barilla, nata nel 1877 come panificio, ma che nel 1910, dopo aver costruito un nuovo e più grande impianto, è ormai il più grande pastificio della provincia, con un centinaio di addetti e una produzione giornaliera di 80 quintali. 
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La crescita del comparto agroalimentare è un fattore di stimolo determinante per incentivare lo sviluppo di altri comparti manifatturieri, come l’industria meccanica, che produce i contenitori di latta, i macchinari e svolge la manutenzione degli impianti, o quella del legno, che fabbrica le casse di imballaggio.