Il ritorno di Pinocchio

Pinocchio rimane meravigliato da questo posto dove ci sono moltissimi bambini che fanno giochi e attività sportive all’aria aperta e si divertono un mondo. Passa l’intero pomeriggio a fare sport in compagnia. Per un po’ di giorni torna molto soddisfatto perché, oltre a poter provare diversi sport, riesce a parlare e a giocare con gli altri bambini…&nbsp;

Per fortuna Pinocchio ha un grande amico: il Grillo Parlante… vi ricordate? Un tempo Pinocchio non lo sopportava perché voleva fare tutto quello che gli passava per la testa e il Grillo, che gli dava consigli per riflettere e comportarsi bene, lo infastidiva. Crescendo Pinocchio ha capito, invece, che il Grillo è il suo migliore amico, ha capito che gli amici veri, quelli che ti vogliono veramente bene sono sinceri con te, vogliono il tuo bene e ti dicono anche le cose che possono darti fastidio, se servono a darti consigli per migliorare.

Ebbene il Grillo sostiene sempre Pinocchio, in questi momenti di tristezza gli fa compagnia e gli fa notare che è un bambino speciale proprio perché è così come è, anche se il suo essere un po’ particolare a volte non viene capito dagli altri.

Un giorno, mentre esce da scuola, Pinocchio incontra il Gatto e la Volpe. Ora non è più come un tempo, Pinocchio sa di non potersi fidare di loro e ha molta paura di essere ingannato, nello stesso tempo però si sente attratto da questi due personaggi loschi… I due furbastri, visto che conoscono bene Pinocchio e sanno che si sente solo e non si trova bene con i suoi compagni, approfittano proprio di questa sua debolezza: gli propongono di andare con loro in un posto bellissimo, dove potrebbe trovare tanti amici, praticare uno sport, quello che più gli piace, e fare attività all’aperto…&nbsp;

Per realizzare questa idea Pinocchio decide di chiedere aiuto a Geppetto. Il suo babbo, da buon falegname, dice a Pinocchio che lo aiuterà a preparare dei cartelli di legno da mettere nei vari punti del parco. Così padre e figlio si mettono subito al lavoro procurandosi dei tronchi e decidono di incidere su questi le regole, in modo che non si cancellino. Una volta finito il lavoro vanno insieme al parco con l'intenzione di sistemarli all'interno.

Il giorno seguente padre e figlio all’uscita da scuola trovano i due ad aspettarli e dicono loro di accettare la proposta, così i quattro si incamminano verso un parco che si trova poco lontano dal paese dove vivono. Il Gatto e la Volpe capiscono che Pinocchio davvero è cresciuto e che sarà molto difficile riuscire a ingannarlo nuovamente. La presenza di Geppetto li scoraggia ancor di più, quindi dopo averli accompagnati, li lasciano e decidono di cercare altri bambini ancora ingenui da poter ingannare.

Pinocchio e Geppetto si rendono conto di non avere la possibilità di cambiare le cose e decidono così di fondare un nuovo parco: il parco dell'amicizia. Proprio lì vicino c'è un grande prato che potrebbe proprio essere il luogo adatto. Il problema ora è costruire gli attrezzi per gli sport e i giochi. Come sempre quando Pinocchio ha un problema appare la Fata Turchina, che con la sua bacchetta magica fa comparire un bellissimo parco- sport. Pinocchio e Geppetto, a questo punto, possono posizionare i loro cartelli con le regole.

Frequenta la classe seconda e ogni giorno si reca a scuola con la sua cartella, i libri e i quaderni, pieno di buona volontà di imparare…&nbsp;

Il ritorno di Pinocchio

Progetto: "Io e gli altri: dall'io al NOI" Classe 2B Scuola Primaria di Masone A.S. 2020/2021

Ringraziamo di cuore tutti i nostri meravigliosi bambini e bambine, sempre entusiasti, partecipi e creativi e le loro famiglie, sempre presenti, disponibili e collaborative. Un ringraziamento particolare alla maestra Matilde che da lontano ci ha dato preziose idee e consigli. Con affetto Martina e Nicoletta :-)

Ciao bambini! Vi ricordate la storia di Pinocchio? Ora vi racconto cosa è successo, dopo che, con tanta fatica, è riuscito a diventare un bambino vero, non più un burattino di legno…

I bambini cominciano ad arrivare nel parco per provare i vari sport, leggendo attentamente le regole e rispettandole, tutti riescono a divertirsi, ad essere amici, ad usare tutti gli attrezzi senza litigare e a giocare senza avere sempre il desiderio di arrivare per primi. In questo parco il rispetto delle persone e dei giochi è "la bacchetta magica" che fa vivere serenamente tutti. Sapete che cosa succede ad un certo punto? Nel parco di Joker nessun bambino vuole più andare e in quello di Pinocchio tutti vogliono restare!!

Vi confesso una cosa… spesso Pinocchio si sente un po’ solo, perché vede i suoi compagni spensierati e felici giocare e divertirsi e lui non riesce a sentirsi accolto nel gruppo. In questi momenti prova molta tristezza e se ne sta per conto suo a riflettere, oppure si dedica alla lettura o al disegno, attività che lo aiutano a stare un po’ meglio.&nbsp;

Il desiderio di trovare amici, unito alla passione che Pinocchio ha per il movimento e lo sport, rendono irresistibile la proposta, ma… questa volta Pinocchio vuole prima chiedere il consiglio di suo papà Geppetto. Per questo dice al Gatto e alla Volpe che ha bisogno di pensarci e che darà loro la risposta il giorno successivo all’uscita da scuola.

Tornato a casa ne parla con Geppetto che gli dice che trova l’idea interessante e che varrebbe la pena andare almeno a vedere questo posto. Il saggio falegname decide di accompagnare il figlio a fare questa esperienza che ritiene buona perché sa che potrebbe aiutare Pinocchio a superare la sua solitudine e a trovare compagni e amici con cui fare cose piacevoli come lo sport.

Si rende però conto che succedono, un po’ tutti i giorni, cose meno piacevoli: bambini che si fanno male perché nella furia di voler arrivare primi si spingono a vicenda, bambini che piangono perché altri non li vogliono in squadra, bambini che litigano perché vogliono usare gli stessi attrezzi e li strappano di mano agli altri, bambini che rompono gli attrezzi e i giochi…

Pinocchio si accorge che in questo parco manca qualcosa... per risolvere la situazione chiede aiuto al suo grande amico il Grillo Parlante, che come sempre lo fa riflettere e gli fa capire che ciò che manca sono le regole. Insieme decidono che la soluzione potrebbe essere mettere in quel parco dei cartelli con scritte le regole. Il primo cartello dovrebbe essere messo all'ingresso del parco con scritto: " IN QUESTO PARCO SI RISPETTANO LE REGOLE. PUOI GIOCARE AL GIOCO CHE VUOI MA IN MODO CORRETTO. RICORDATI DI LEGGERE BENE LE REGOLE!!" Per essere chiari con i bambini che non sanno leggere il Grillo consiglia di mettere dei disegni che facciano capire quello che si può fare.

Autori Massimo, Giada, Samuele, Linda, Julia, Salwa, Lorenzo, Alice, Andrea, Ludovica, Pietro, Francesco, Isabel, Noemi, Marta, Redon, Raffaella.

Ma, mentre stanno posizionando il primo cartello all'ingresso, sentono un grande urlo: "Nel mio parco NON voglio regole!!". Pinocchio riconosce subito la voce del signor Joker, colui che voleva che i bambini diventassero tutti degli asinelli nel paese dei Balocchi, e capisce che Joker non vuole regole perché si diverte a vedere i bambini litigare, picchiarsi, meno i bambini sono amici e più lui è felice.

Pinocchio ha 7 anni, è un bambino un po’ particolare, diverso dagli altri (ma in fondo ognuno di noi lo è), proprio perché la storia che ha vissuto, piena di avventure, ma anche di paure, momenti di solitudine, di grande rabbia e delusione, lo ha segnato nel cuore.

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