IL MONDO INCANTATO

dominare e a guardarsi intorno, mentre i bambini erano costretti a lavorare per loro; lavori stancanti, difficili e poco pagati.
Con quelle poche monete potevano a malapena procurarsi il cibo. Molti bambini provavano a scappare in un mondo più bello, ma ogni volta venivano catturati e messi a lavorare più duramente. Essi narravano lo stesso di una città incantata chiamata Fiordilandia. Dicevano che lì i bambini mangiavano caramelle, si divertivano ed erano liberi. Tre, però, ce la fecero ed arrivarono alla città incantata. I tre bambini si chiamavano Annabelle, Thomas e Luigi.

olto tempo fa, esisteva un luogo dove i grandi trascorrevano il loro tempo a

Un giorno i ragazzi incontrarono una simpatica signorina di nome Maya Plumes che raccontò loro che lei aiutava chi aveva bisogno, allora li invitò a casa sua, i ragazzi accettarono molto felicemente, Annabelle, per ringraziarla, creò delle caramelle, ma Maya non ne aveva mai assaggiata nessuna, quindi decise di provarle.
Quando Maya ne assaggiò una le vennero in mente tutti i bei ricordi della sua infanzia,come per esempio quando da piccola girava per il mondo con suo papà o quando era riuscita a prendere un dolcetto di nascosto, così decise di portarli davanti ad una pozzanghera, i tre fratelli si guardarono negli occhi un po’ straniti, Maya si buttò dentro alla pozzanghera e scomparve, i tre ragazzi erano molto preoccupati non la trovavano da nessuna parte, quando per errore Thomas si avvicinò alla pozzanghera e ci cadde dentro, gli altri due lo seguirono in fretta e si ritrovarono in un mondo magico, pieno di fate e animali con laghi, mari e montagne, non avevano mai visto nulla di simile.

Rimasero stupiti da tutto quello che riuscivano a vedere e non credevano ai loro occhi. Man mano che camminavano, scoprivano le bellezze del posto. Maya era felice che i tre fratelli avessero deciso di seguirla e perciò, con gran entusiasmo, li portò verso la grande Quercia, perché diceva che lì viveva il re gnomo dalla lunga barba-parlante e sua moglie dai lunghi capelli profumati. Maya, durante tutto il cammino, continuava a dire che era necessario andare a fare la conoscenza del re e di sua moglie, perché sicuramente li avrebbero accolti e avrebbero apprezzato le loro qualità. I tre fratelli non capivano, ma fiduciosi la seguivano. Intanto Maya domandava: “Vi va di parlare di voi?” Iniziò Annabelle: “Ecco sono Annabelle e sono la sorella maggiore, ho 14 anni e mi piacciono molto le caramelle, ma soprattutto adoro farle comparire!" Maya rispose: ”Che bello! immagino che sia divertente!"
Maya disse: "Hai voglia di farmi vedere come fai?”
A questo punto Annabelle, esitando, disse: “ Mi piacerebbe, ma riesco solo quando sono troppo felice o troppo spaventata”.

Maya allora chiese ad un altro fratello: ”E tu come ti chiami?” rivolgendosi a Thomas che camminava lentamente, ”Ehi iooo sonooo Thommaaasss”.
Maya lo guardò con un dolce sorriso e chiese: “Cosa succede Thomas?” e rispose, sollevandosi da terra, ”Sono molto preoccupato di conoscere il re gnomo e di quello che lui penserà di me“ Allora Maya notando che i piedi di Thomas non toccavano più terra, domandò: ”È la tua qualità?”
Thomas rispose: ”Quando sono agitato mi sollevo da terra e mi sento leggero come una piuma”.
Intanto Luigi afferrò Thomas per un piede per impedirgli di andare ancora più su.
Maya allora rise con gusto e chiese all’ ultimo dei tre: ”E tu ragazzino, qual è il tuo nome?”
“Il mio nome è Luigi signorina Maya!”

Al termine della presentazione stava per inciampare su di un sasso e con una capriola non cadde. A questo punto Maya pensò che sarebbero stati quelli giusti. Senza rendersene conto arrivarono alla grande Quercia. Furono annunciati alla corte dai vari elfi che saltavano come canguri.
Man mano che entravano incontravano gabbiani dalle piume variopinte e trichechi dai baffi alla francese che stavano di guardia alla sala del trono. Entrati, il re gnomo li aspettava seduto sul trono. Li vicino, degli elefanti gettavano l’acqua con la proboscide, e degli orsetti lavatori pulivano il pavimento. Maya entrando disse: ”Ecco qua sua maestà, le ho portato ciò che mi aveva chiesto. Adesso può spiegare quale sarà il loro compito”
Il re gnomo, schiarendosi la voce profonda, disse: "Bene miei cari amici, vi aspettavo e sono molto contento di vedervi"- continuò -" ho un compito per voi."
Se in questo luogo incantato e fatato volete restare, ve lo dovete guadagnare e se ciò non accadrà tutto quanto svanirà!”