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ILLUSTRAZIONI IiSPIRATE AI RACCONTI DI "MARCOVALDO, OVVERO LE STAGIONI IN CITTA'"

by Classe 2°A

Pages 4 and 5 of 53

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Villeggiatura in panchina
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Marcovaldo si sente soffocare in casa sua: dormono tutti in una sola camera. La panchina di una piazza alberata che ogni mattina attraversa per recarsi al lavoro lo fa sognare e immagina quanto sarà fresco e riposante dormirci tutto da solo. Una notte caldissima prende il suo guanciale e, zitto zitto, ci va. Ma la panchina è occupata da una coppia che litiga e lui deve aspettare a lungo; nell'attesa contempla la luna con la sua misteriosa luce naturale confrontandola con quella falsamente vivace di un semaforo. Quando finalmente può occupare la panchina, le luci del semaforo lo disturbano e poi ci sono rumori e puzze inconsuete che impediscono più di una volta a Marcovaldo di trovare il sonno tanto desiderato.
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"Il fresco e la pace c’erano, ma non la panca libera. Vi sedevano due innamorati [...]
ma i due non tubavano mica: litigavano. E tra due innamorati un litigio non si può dire mai a che ora andrà a finire."
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 E anche quando crolla sfinito e si addormenta, non può godere del riposo sperato: si risveglia pieno di dolori alla schiena e al fianco, con i quali deve correre al lavoro: è già mattina.