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La Divina Commedia è un'opera di eccezionale valore culturale e poetico in cui sono raffigurati molteplici aspetti, che vanno dalla passione politica all'approfondimento delle componenti dell'animo umano.L'universo rappresentato da Dante riflette le conoscenze dell'uomo medievale e la sua cultura fortemente condizionata dalla religione.
Dante cominciò a scrivere la Commedia agli inizi del 1300. Nel 1319 l'Inferno e il Purgatorio erano già stati pubblicati. Il Paradiso fu pubblicato dopo la sua morte.
Lo stile della Commedia è caratterizzato da una situazione iniziale triste e da un lieto fine. E' uno stile definito ''remissus et humilis'', perchè è più semplice e vicino al parlato quotidiano.
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L'aggettivo ''divina'' fu aggiunto in seguito da Ludovico Dolce, che trasse ispirazione dal Trattatello in laude di Dante di Giovanni Boccaccio. Dante racconta di un suo viaggio immaginario: smarritosi in una selva oscura si addentra nel mondo ultraterreno, dove visita l'Inferno, il Purgatorio e il Paradiso.
Essendo ancora vivo, viene accompagnato da tre guide: Virgilio, Beatrice e San Bernardo di Chiaravalle.
Il viaggio dura una settimana: dal giovedì Santo dell'anno 1300 fino al giovedì successivo. L'intera narrazione può essere letta sia su un piano letterale, sia su un piano allegorico, ovvero simbolico.
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L'opera è divisa in tre cantiche: Inferno, Purgatorio e Paradiso.Ciascuna cantica è composta da 33 canti, più uno che è l'introduzione, con un totale di 100 canti.
I versi sono raggruppati in terzine di versi endecasillabi.
Dante decide di scrivere in volgare fiorentino. La lingua e lo stile diventano sempre più complessi a mano a mano che si procede nelle tre cantiche.
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Nicolle Gerone