Storia di Roma, dalle origini all'espansione nel Mediterraneo

by LINDA CIGOLOTTI

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STORIA ROMANA
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Linda Cigolotti
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La società della Roma arcaia
PATRIZI e PLEBEI
I patrizi erano i proprietari terrieri, appartenevano ad antiche famiglie ricche e di prestigio nelle città ed erano considerati i discendenti dei fondatori della città: il loro nome deriva infatti da "patres" e si consideravano i discendenti dei fondatori di Roma. Facevano parte delle gentes e occupavano le cariche politiche.
I plebei erano la parte più povera della popolazione o con discrete condizioni economiche: contadini, artigiani, bottegai, commercianti e anche vagabondi, che comprendevano la maggior parte della popolazione. Plebe deriva infatti da "plebs", ovvero moltitudine. Erano privi di diritti civili e esclusi da ogni diritto politico e dall'esercizio militare.
I patrizi si riunivano in gens: insiemi di famiglie discendenti da un antenato comune, che condividevano il nome e assemblee e riti religiosi dedicati all'antenato.

La familia è l'insieme di persone o beni sottoposte all'autorità del capofamiglia. La società romana era infatti patriarcale.

I clienti erano plebei che si affidavano ad un patrono, offrendo fedeltà in cambio di terre da coltivare e di protezione e difesa in tribunale.
La donna
nell'antica Roma
Dalla monarchia alla repubblica
753 a.C.
Fondazione di Roma
509 a.C.
Fine della monarchia e inizio della Repubblica
730 a.C.
Fortificazione del Palatino
494 a.C.
Secessione dell'Aventino
367 a.C.
Leggi Licinie-Sestie
La fondazione di Roma è arrivata a noi sotto forma di leggenda.
Il primo periodo è segnato da una salda monarchia con a capo un Re con carica a vita. I famosi 7 re di Roma ricordati dalla tradizione, 4 di origine latina e 3 di origine etrusca, sono: Romolo, Numa Pompilio, Tullo Ostilio, Anco Marzio, Tarquinio Prisco, Servio Tullio, Tarquinio il Superbo.
Secondo gli studiosi il successivo passaggio da monarchia a repubblica non avvenne all'improvviso, ma si trattò di una graduale perdita di potere dei re, la cui autorità non era più riconosciuta dal popolo.
La città di Roma viene fondata sul colle Palatino, uno dei 7 colli situati vicino al Tevere.
L'espansione di Roma durante la repubblica
396 a.C.
Roma conquista Veio
390 a.C.
I galli senoni saccheggiano Roma

496 a.C.
Battaglia del lago Regillo
Roma impone la supremazia sulla Lega latina
GUERRE
SANNITICHE
321 a.C.
Forche caudine
272 a.C.
Taranto è sconfitta
Roma si espande a ovest del Tevere sconfiggendo Equi e Volsci.
Dopo aver sconfitta Veio, Roma si afferma nel Lazio contro gli
Etruschi e successivamente sconfigge la Lega latina e ottiene la
supremazia nel Lazio.
I romani vengono accerchiati e duramente sconfitti dai Sanniti nelle forche caudine. In seguito i romani sconfiggono definitivamente i Sanniti e acquisiscono Sabina, Etruria e i territori occupati dai celti.
Roma diventa padrona della Magna Grecia sconfiggendo anche Taranto.
Magistrature nella Roma Repubblicana
La Repubblica Romana è capeggiata da due consoli, eletti annualmente dai comizi, che devono agire di comune accordo. Detengono il potere militare e civile: convocano e presiedono il Senato, emanano le leggi e stipulano alleanze e trattati di pace, guidano l'esercito e mantengono l'ordine pubblico, condannano i cittadini colpevoli*si occupano del potere giudiziario?.
I consoli sono affiancati da pretori, questori e censori.
I pretori si occupano di amministrare la giustizia.
I questori di gestire il tesoro pubblico (erario) e di riscuotere i tributi.
I censori di svolgere censimenti e vigilare il comportamento dei senatori e dei magistrati.

Con la secessione dell'Aventino (494 a.C.) e le leggi Licinie-Sestie (367 a.C.), anche la plebe ottiene un posto nell'amministrazione cittadina per i suoi rappresentanti: i tribuni e gli edili.
I tribuni della plebe difendono e tutelano i plebei e hanno diritto di veto sulle leggi dei consoli (hanno la possibilità di "bloccarle" se sfavorevoli loro) e infine possono proporre nuove leggi ai due consoli.
Gli edili si occupano invece della gestione degli archivi dei plebisciti e del tesoro comune della plebe.
Guerre Puniche
260 a.C.
Vittoria romana a Milazzo
prima guerra punica
216 a.C.
Battaglia di Canne
Roma subisce una dura scofitta
146 a.C.
Distruzione di Cartagine
241 a.C.
Battaglia alle isole Egadi
Roma conquista la Sicilia
202 a.C.
Battaglia di Zama
Roma vince la seconda guerra punica
PRIMA GUERRA (264-241 a.C.)
Roma e Cartagine sono entrambe interessate al dominio sul Mediterraneo occidentale: scoppia dunque la prima guerra. Nel 260 a.C. i romani vincono nei pressi di Milazzo e impongono loro rigide condizioni di pace e la cessione dei territori fuori dall'Africa. La Sicilia diventa la prima provincia romana.
SECONDA GUERRA PUNICA (219-202 a.C.)
In seguito è il comune interesse per la Spagna a dare origine ad un
nuovo conflitto. Il cartaginese Annibale vince a Canne nel 216 a.C..
Roma si riorganizza: vince a Metauro (207 a.C.) e definitivamente a
Zama (202 a.C.). Annibale si impossessa di Sagunto e poi giunge in
Italia dalle Alpi.
TERZA GUERRA PUNICA (149-146 a.C.)
I mercanti e gli aristocratici romani vedono in Cartagine una continua
minaccia per i traffici marittimi. Roma attacca Cartagine e la sconfigge
e distrugge nel 146 a.C.. Cartagine diventa provincia romana d'Africa.
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