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ASSASSINIO AL GRAND HOTELLoading...
Lorenzo SantiClasse 2C
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A.S. 2021-2022@ 2022 by Scuola secondaria di primo grado Giorgione, Castelfranco Veneto.
Tutti i diritti riservati
Prima edizione: febbraio 2022
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Prima edizione: febbraio 2022
Ero nel mio ufficio, quando mi arrivò una chiamata da Gerardo Biscantini detective astuto, con un quoziente intellettivo maggiore a quello di tutti i poliziotti e persone dell’Italia, o almeno così lui dice.
È rimasto vedovo dopo un incidente d’auto e suo figlio è stato mandato in guerra e deve ancora tornare.
Biscantini è un grande appassionato di alcolici soprattutto di whisky infatti, se vai a casa sua, te ne fa assaggiare almeno 10 tipi diversi. Ama risolvere i casi da solo e se qualcuno prova a rubargli il caso, lui da angelo diventa diavolo. Appena alzata la cornetta del telefono sentii esclamare con voce esaltata: “Prepara le valige una carrozza ti verrà a prendere tra un’ora”. Io avevo cercato di rispondere ma, appena aprii bocca per parlare, mi disse che mi avrebbe spiegato tutto alla stazione.
È rimasto vedovo dopo un incidente d’auto e suo figlio è stato mandato in guerra e deve ancora tornare.
Biscantini è un grande appassionato di alcolici soprattutto di whisky infatti, se vai a casa sua, te ne fa assaggiare almeno 10 tipi diversi. Ama risolvere i casi da solo e se qualcuno prova a rubargli il caso, lui da angelo diventa diavolo. Appena alzata la cornetta del telefono sentii esclamare con voce esaltata: “Prepara le valige una carrozza ti verrà a prendere tra un’ora”. Io avevo cercato di rispondere ma, appena aprii bocca per parlare, mi disse che mi avrebbe spiegato tutto alla stazione.
Arrivato al luogo indicato, Gerardo mi disse che un crimine era stato commesso all’una di notte nell’hotel a 5 stelle chiamato “Il Grand Hotel”. Subito chiesi il nome della vittima e lui mi rispose che si chiamava Arturo Andreini, che non aveva famiglia e il suo unico stato di parentela era sua sorella più grande.
Arrivati all’hotel, Biscantini iniziò subito a cercare gli indizi e trovò che in un angolo, quasi fatto apposta, c’era un fazzoletto di stoffa. Continuò a cercare e trovò una pistola glock 17 modificata, che sparava colpi del calibro 17, un fucile di precisione semiautomatico e un coltellino svizzero, che probabilmente era l’arma di difesa della vittima.
C’era una scia di sangue che portava a una finestra con al di fuori una scalinata in ferro, che portava all’uscita.
Arrivati all’hotel, Biscantini iniziò subito a cercare gli indizi e trovò che in un angolo, quasi fatto apposta, c’era un fazzoletto di stoffa. Continuò a cercare e trovò una pistola glock 17 modificata, che sparava colpi del calibro 17, un fucile di precisione semiautomatico e un coltellino svizzero, che probabilmente era l’arma di difesa della vittima.
C’era una scia di sangue che portava a una finestra con al di fuori una scalinata in ferro, che portava all’uscita.