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E-book Troppo giusti!

by Renata Mongiardi

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TROPPO GIUSTI!
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I RITRATTI BIOGRAFICI
DEI GIUSTI DELLE NAZIONI
SCELTI DALLA III^A
a.s. 2020-2021
Clicca per visualizzare il Trailer del nostro libro digitale!
“E’ giusto parlare dei giusti. I giusti accompagnano la nostra memoria. Ne sono l’esempio. E sono d’ogni tipo, uomini di fede, uomini laici, donne di fede, donne laiche. Pensano che l’altro sia il prossimo e lo amano con lo stesso amore che portano a loro stessi. Sono loro la testimonianza del superamento della bestia, sono loro il motore della civiltà. E sono purtroppo rari ma non rarissimi. Ricordarli è cosa giusta”.

Philippe Daverio
Introduzione
Giusti tra le Nazioni è il termine usato, dopo la Seconda guerra mondiale, per indicare quegli eroi, rimasti per lungo tempo anonimi, che non esitarono a mettere a rischio la loro vita per aiutare gli ebrei.
Giusto era un non ebreo che aveva salvato la vita di un ebreo. Da questa idea, nata al memoriale di Yad Vashem di Gerusalemme, il concetto di Giusto si è evoluto fino a comprendere tutti coloro che si sono battuti e ancora si battono, in tutto il mondo, in difesa della dignità umana. I Giusti sono quindi esempi di virtù per tutta l’umanità, indistintamente dalla fede e dalle origini etniche. I disegni a inchiostro, calligrafici, di Jean Blanchaert, ci hanno ispirato nella realizzazione del nostro progetto didattico, che abbiamo voluto intitolare "Troppo Giusti!" per indicare che per noi ragazzi sono e devono essere, non solo dei personaggi da ricordare ma dei “messaggeri del Bene” che non ci fanno perdere la speranza nell’umanità.
Il Giardino dei Giusti del nostro Istituto Comprensivo
Il 6 marzo 2019 l’Istituito comprensivo “Rita Levi-Montalcini” decide di dar vita al proprio Giardino dei Giusti. Dove pochi mesi prima una grandinata aveva abbattuto un albero, è stato realizzato un albero in acciaio: simbolo della vita che, nonostante tutto, si rinnova e rinasce anche dove sembrava esserci solo distruzione. Il nostro albero ricorderà tutte quelle persone, non santi e non eroi, che a un certo punto della loro vita, pur non avendo potuto impedire il male, non sono rimaste indifferenti di fronte alle ingiustizie e hanno avuto il coraggio di andare in soccorso dei sofferenti nel tentativo di interrompere la catena del male di cui sono stati testimoni.
"Troppo giusti!"
Il progetto didattico "Troppo Giusti!" nasce per celebrare delle importantissime figure dello sport, della politica, della magistratura, della medicina, già individuate da Gariwo come Giuste tra le Nazioni. Inizialmente, insieme ai docenti di lettere e sostegno, abbiamo scelto di documentarci sulle vicende biografiche principali dei personaggi scelti, facendo particolare riferimento alla motivazione per la quale sono stati insigniti del prestigioso titolo di "Giusti tra le Nazioni".
In un secondo momento, con l'aiuto dell'insegnante di Arte e immagine, abbiamo realizzato dei ritratti biografici che, successivamente, abbiamo modificato graficamente utilizzando delle applicazioni quali Imaeging, Procreate, Skech school e Skech book. Pubblicheremo questo nostro libro digitale sul sito della scuola al fine di lasciare un percorso aperto a nuovi contenuti per le classi terze che si avvicenderanno nei prossimi anni.
Peter Norman
Peter George Norman è stato un velocista australiano, medaglia d'argento nei 200 metri piani ai Giochi olimpici di Città del Messico 1968.
Nelle olimpiadi di quell'anno Peter Norman, Tommie Smith e John Carlos arrivarono insieme sul podio.
Più che per la gara in sé, tuttavia, Norman divenne celebre per aver partecipato a quella che probabilmente è ricordata come la più famosa protesta della storia dei Giochi olimpici quando, durante la premiazione, Smith e Carlos ascoltarono il loro inno nazionale chinando il capo e sollevando un pugno con un guanto nero, a sostegno del movimento denominato Olympic Project for Human Rights.
Norman espresse la sua solidarietà alla causa dei due atleti afro-americani indossando, durante la cerimonia, lo stemma del movimento. Carlos aveva smarrito il proprio paio di guanti neri e pare che sia stato lo stesso Norman a suggerire loro di dividersi l'unico paio disponibile, indossando un guanto ciascuno: nella fotografia divenuta celebre, Smith indossa il guanto destro e Carlos il sinistro.
Tuttavia la sua medaglia d'argento alle Olimpiadi del '68 spesso passa inosservata di fronte alla più famosa protesta di Carlos e Smith, tanto che molti quotidiani sportivi ancora oggi lo classificano come medaglia di bronzo e non d'argento.
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