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Alessandro ManzoniI Promessi Sposi
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I.C.ANZIO 1A.S. 2020/21
ALUNNI DELLA CLASSE 3C
IL ROMANZO
I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni è considerato uno dei capolavori della letteratura italiana.
"La ragione e il torto non si dividon mai con un taglio così netto, che ogni parte abbia soltanto dell'una o dell'altro."
L'AMBIENTE E I LUOGHI
L'opera è ambientata nella Lombardia della prima metà del 600 tra Lecco, Milano e Bergamo. Le vicende descritte prendono spunto da eventi realmente accaduti: Manzoni si documenta su questo periodo.
Il Ducato di Milano era dominato dagli Spagnoli da quando l'ultimo ramo del casato degli Sforza si era estinto; il governo era debole e corrotto; le leggi non erano rispettate; il Ducato era attraversato da una grave crisi economica.
I traffici commerciali si erano spostati dal Mediterraneo all'Atlantico. L' industria era entrata in crisi ed era aumentata la disoccupazione. La Spagna stava attraversando un periodo di grave decadenza: i governatori sottoponevano gli stranieri a una pressione fiscale, chiedendo loro di pagare molte tasse.
LA GUERRA DEL MONFERRATO
Nel 1627 scoppiò una guerra di successione, la Guerra del Monferrato. Siccome il territorio del Monferrato aveva un'importanza strategica perché era al centro dei traffici di Genova e Milano all'erede legittimo Carlo Gonzaga di Nevers si oppose Ferrante Gonzaga. Dalla parte dei Francesi c'erano il papa e la Repubblica di Venezia mentre dalla parte degli spagnoli si schierò Ferdinando II d'Asburgo e 36.000 Lanzichenecchi. Si inserì nel conflitto anche Carlo Emanuele I. I Lanzichenecchi devastarono il Ducato di Milano e assediarono Mantova che fu costretta a cedere. La guerra si concluse con la vittoria del Granduca di Nevers, ma il Ducato ne uscì devastato.
LA CARESTIA
Nel 1628 una carestia si abbatté sul Nord dell'Italia e le ragioni furono queste:
- il raccolto era scarso;
- la guerra aveva impoverito molti campi che non erano stati coltivati.
- il raccolto era scarso;
- la guerra aveva impoverito molti campi che non erano stati coltivati.
Gran parte del raccolto era servito a nutrire i soldati e gli Spagnoli, mentre il pane veniva venduto a prezzi altissimi. Il popolo affamato cominciò a credere che il pane ci fosse, ma venisse venduto dai fornai fuori dal Ducato di Milano. Così la popolazione organizzò una sommossa prendendo d'assalto i forni della città. Venne chiamata la rivolta del pane o tumulto di San Martino.