Conversano: la mia città

Ma Conversano attira anche il turismo religioso con le bellissime chiese, come il Monastero di San Benedetto con i suoi pregevoli altari Barocchi e tele del seicento, tra le quali vi è la raffigurazione del Battesimo di Cristo. Anche io vanto l’onore di aver ricevuto il battesimo in quel monastero. I conti di Conversano erano devoti anche ai Santi Medici Cosma e Damiano ai quali dedicarono la chiesa che è anche diventata luogo di culto per la venerazione di Santa Rita da Cascia perché nel 1877 avvenne il suo miracolo a favore di un sarto conversanese. Altro fiore all’occhiello della nostra Città Metropolitana è la Basilica Minore Cattedrale di Santissima Maria Assunta e San Flaviano, in stile Romanico Pugliese, le cui origini risalgono all’XI secolo. Molti sono anche i laghi e le chiesette rupestri che a Conversano attirano ogni anno turisti sempre più numerosi.

Le tele trattano gli amori e i due duelli frutto della penna di Torquato Tasso, autore italiano della seconda metà del 1500. Si può ammirare anche la mostra permanente di abiti storici “Nozze al Castello”.

Negli ambienti al secondo piano si svolgono anche mostre temporanee e convegni. Si nota un gusto tipicamente classicheggiante. I locali della Pinacoteca comprendono un’anticamera, un salone di rappresentanza ed una piccola sala.

Il primo insediamento di monaci benedettini a Conversano risale al VI secolo, cioè al 500 d.C. Questa notizia però non è certa perché non abbiamo fonti documentate. Certo è invece che le continue donazioni da parte di privati che divennero sempre più numerose nel corso del tempo,&nbsp;consentirono un arricchimento sempre crescente del monastero. Determinante fu la donazione al convento, dell’intero villaggio di Castellana da parte del primo Conte di Conversano, Goffredo Altavilla. Il monastero così&nbsp;dal 1110 usufruì del titolo di “abazia nullius”, grazie al quale il convento non dipendeva più dal vescovo, ma direttamente dal papa.

Nel territorio di Conversano la fauna è in parte legata all’ecosistema, unico in Puglia, della Riserva naturale regionale dei Laghi di Conversano, che risulta fondamentale per la fauna anfibia e rettile. Sono presenti anche i mammiferi quali il riccio di terra, il topo, la talpa, il pipistrello, la volpe rossa, la donnola, la faina e il tasso. L’allevamento riguarda ovini, bovini, conigli e pollame.

E’ interessante sapere che il nome di Conversano è adottato per definire una razza equina, ormai estinta, ottenuta dal conte Andrea Matteo Acquaviva incrociando le sue giumente olandesi con degli stalloni provenienti dall'Oriente. Questa razza dal manto nero si distingueva per velocità e forza. Nel 1774 uno stallone di razza Conversano fu importato a Lipizza, oggi in Slovenia, e lì è diventato uno dei padri fondatori del cavallo Lipizzano. Si ritiene che il Conversano abbia dato origine anche al cavallo Murgese.

Le rive dei laghi e degli stagni sono tra gli ambienti umidi più importanti e preziosi: oltre all'interesse faunistico (insostituibili siti di riproduzione, luogo di sosta e rifugio per gli uccelli migratori e habitat per molti animali) la loro vegetazione agisce come un vero e proprio depuratore delle acque, assorbendo le sostanze nutrienti, trattenendo i sedimenti e arricchendo l'acqua di ossigeno. Nei laghi di Conversano troviamo la tipica flora: il canneto, il cui aspetto è a tutti familiare in quanto, formando una bordura più o meno profonda e continua attorno allo specchio d'acqua, rappresenta uno tra i tratti tipici del paesaggio dei laghi; ninfee, una pianta acquatica, perenne, con foglie e fiori galleggianti sull’acqua. Il grosso rizoma, sepolto nel fondo melmoso, può raggiungere i 3 m di profondità.

&nbsp;Cervone&nbsp;(<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Elaphe_quatuorlineata">Elaphe quatuorlineata</a>)

Volpe (<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Vulpes_vulpes">Vulpes vulpes</a>)

Tritone (<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Lissotriton_italicus">Lissotriton italicus</a>)

<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Zerynthia_polyxena">Zerynthia polyxena</a>

La biscia dal collare (<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Natrix_natrix">Natrix natrix</a>)

Gheppio comune (<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Falco_tinnunculus">Falco tinnunculus</a>)

Anche Conversano può contare sulla presenza di numerose cavità sotterranee come Castellana e Putignano. Le ricerche fatte hanno dimostrato che queste grotte furono prima rifugio di animali e poi di gruppi di uomini nomadi.

Si è giunti a queste conclusioni perché sono state trovate, in alcune grotte, tracce di ossa di animali; in altre, i segni della presenza dell’uomo come oggetti di pietra, tracce di focolari e piccoli frammenti di rozza ceramica che costituivano gli utensili per la vita quotidiana.

LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA DEL COMUNE DI CONVERSANO

Il comune di Conversano si trova nella regione Puglia, a sud-est dell'Italia. È situato su un piccolo rilievo delle Murge, alto 219 metri sul livello del mare, a 30 km da Bari.

Nel 1267 i monaci benedettini abbandonarono il monastero per motivi non molto chiari. Allora il papa Clemente IV affidò il monastero ad un gruppo di monache cistercensi venute dalla Grecia guidate da Dameta Paleologa. La donna diventò così la prima “badessa mitrata”, cioè nel 1271 il papa Gregorio X permise alla badessa di poter indossare la mitra e impugnare il pastorale, che erano insegne vescovili, l’obbedienza di tutto il clero di Castellana che doveva rispettare nelle occasioni ufficiali il rito del “baciamano” nei confronti della badessa,&nbsp;e le confermò tutti i beni, i possedimenti e i privilegi accumulati fino ad allora.

Questa situazione, unica nella cristianità occidentale, fece coniare per il monastero di San Benedetto il nome di MONSTRUM APULIAE, cioè STUPORE DI PUGLIA, perchè per la prima volta le badesse avevano poteri uguali a quelli dei vescovi. Il potere badessale durò 5 secoli, fino a quando nel 1810 l’ordine venne soppresso.

LE INIZIATIVE SVOLTE A CONVERSANO PER ATTIRARE I TURISTI

Negli ultimi anni, Conversano ha registrato un incremento del turismo e delle strutture recettizie che accolgono i visitatori. Ogni anno il nostro Comune organizza diversi eventi destinati ad attrarre turisti,&nbsp;tra di essi possiamo ricordare i seguenti:

Nei dintorni di Conversano ci sono diversi LAGHI: -&nbsp;&nbsp;Lago di SASSANO;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; -&nbsp;&nbsp;Lago di SAN VITO; -&nbsp;&nbsp;Lago di CASTIGLIONE;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; -&nbsp;&nbsp;Lago di VIGNOLA; -&nbsp;&nbsp;Lago di PADULA;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; - Lago di AGNANO; -&nbsp;&nbsp;Lago di CHIENNA;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; -&nbsp;&nbsp;Lago di IAVORRA.

In realtà questi laghi sono delle DOLINE, cioè delle cavità di origine carsica, dovute all’erosione delle rocce calcaree da parte delle acque meteoriche, filtranti attraverso fenditure e che ristagnano sullo strato superficiale delle doline che è impermeabile.

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LAVORO DI GRUPPO REALIZZATO DAGLI ALUNNI DELLA CLASSE IV D DEL 1^ C.D. "G. FALCONE" DI CONVERSANO

Le grotte di Conversano si sono formate milioni di anni fa, grazie all’acqua piovana, che penetrando nel terreno attraverso delle fessure, chiamate inghiottitoi, scava nella roccia formando grotte e gallerie. Quando poi l’acqua incontra uno strato di roccia impermeabile, si ferma e forma laghetti e fiumi sotterranei.&nbsp;

Nel territorio di Conversano ci sono diverse grotte naturali e sono: -Grotta MARCHIONE vicino a Castiglione -Grotta SAN GIACINTO in Via Casamassima -Grotta PACELLI in Via Putignano -Grotta MACCHIA LUNGA in Via Polignano -Gravina di MONSIGNORE in Via Cozze -Gravina di MONTE SAN MICHELE in Via Cozze.

Il Castello di Conversano è posizionato sulla sommità dell'acropoli. Esso ha una pianta trapezoidale ed è costituito da cinque torri: - la torre maestra, alta 25 metri; - la torre quadrangolare, edificata nel XIII secolo; - la torre cilindrica, fatta edificare nel XV secolo; - la torre poligonale, fatta edificare nel XVI secolo; - la torre stretta, particolare per essere angusta e vuota al centro.

L'ultima aggiunta del castello è rappresentata dal portale d'ingresso fatto costruire dalla contessa Dorotea Acquaviva nel 1710. Da severa fortezza, il castello nel corso dei secoli si è trasformato in elegante palazzo, sede di molte feste e matrimoni. oggi è sede di un museo e al secondo piano sono presenti la Pinacoteca e una confortevole Sala Convegni

La tradizione storica locale, introdotta nel secolo scorso dagli studi dell’architetto Sante Simone, ha fatto sorgere l’ipotesi della fondazione dell’antica Norba da parte del mitico popolo dei Pelasgi, per questo chiamò pelasgiche o ciclopiche quelle mura. Simone le definì anche “megalitiche” perché di grandi dimensioni (MEGALITICO = GRANDE PIETRA). La tecnica costruttiva di queste mura non prevedeva ancora l’uso di malte per legare i diversi elementi, ma si riduceva ad accostare e sovrapporre i blocchi di pietra più o meno squadrati: per fare questo ben si addiceva la pietra calcarea di Conversano.

I brevi tratti di mura megalitiche ancora oggi presenti a Conversano ci parlano dell’esistenza dell’antica Norba.

Con delibera dello scorso 25 giugno, il comune ha iscritto “Conte Smeraldino” e “Contessa Roverella” al Centro Nazionale di Coordinamento delle Maschere d’Italia, diventando maschere ufficiali della città. Ad immaginarli sono stati nel 2006 gli alunni di una classe del Primo Circolo Didattico, diventati anche protagonisti di un romanzo scritto da Giuseppe Grieco.

L’idea del “Conte Smeraldino” nasce dalla volontà di mettere in risalto sia gli aspetti storici e culturali legati al passato di Conversano e rappresentati dal “Conte”, sia quelli del tempo presente. Infatti il rospo smeraldino, esemplare in via di estinzione presente nei nostri laghi, è di rilevante importanza nella catena alimentare e nella difesa dell’agricoltura biologica. Ciò ci riporta al tema ecologico ambientale di grande attualità. La “Contessa Roverella” rappresenta la tipica quercia della vegetazione mediterranea.

Conversano è una città agricola. Nello stemma questa caratteristica è rappresentata dal " LAMBELLO", un rastrello del trecento raffigurato&nbsp;capovolto sulla torre. La torre merlata rappresenta la posizione strategica della città circondata da forti mura. I cinque dadi, di cui due a sinistra della torre e tre a destra, simboleggiano i cinque villaggi che anticamente circondavano Conversano (Sassano, Monteleone, Iavorra, Agnano e Castiglione).

La Corona sulla torre ci dice che Conversano è stata sede di Contea a partire dall'XI secolo. Lo scudo è&nbsp;&nbsp;avvolto da due rami di alloro e quercia.

LA BASILICA CATTEDRALE MINORE PONTIFICIA DI S.MARIA ASSUNTA E S.FLAVIANO

La costruzione di questo meraviglioso edificio, in stile romanico, va dall’XI al XII secolo;&nbsp;poi tra il 1358 e il 1379 fu rinnovato. La Cattedrale fu pesantemente restaurata prima del XVIII secolo e anche nel 1911 a seguito di un incendio. Dedicata a S.Maria Assunta sorge all’interno delle antiche mura megalitiche. &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;

Nella Cattedrale è conservato il quadro della Madonna della Fonte, simbolo della nostra tradizione religiosa e della devozione di Conversano; questa icona è sbarcata&nbsp;sul litorale di Cozze (che in tempi antichi era frazione di Conversano).&nbsp;&nbsp;&nbsp;

CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO DI CONVERSANO

Il territorio di Conversano è costituito da roccia calcarea, di colore chiaro, molto resistente e permeabile, cioè che lascia passare l'acqua piovana. La roccia si è formata milioni e milioni di anni fa dopo che il fondo marino, con il deposito di materiali, sia innalzato ed è emerso dal mare.

Il terreno di Conversano ha un colore marrone, rosso bruno, formatosi da roccia frantumata, resti di animali e piante, per questo è molto fertile e quindi coltivabile.

·&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Lectorinfabula, evento dedicato alla cultura, ricorre nel mese di settembre; ·&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Novello sotto il castello, promuove l’assaggio del vino “novello”, delle caldarroste e dell’olio extravergine d’oliva, iniziativa che ricorre nel mese di novembre; ·&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Tempo di Natale, evento ricco di serate danzanti e divertimento per i più piccoli; ·&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;La Festa delle ciliegie, che valorizza uno dei nostri prodotti tipici la “Ciliegia” e ricorre nel mese di maggio. ·&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Il giro degli Archi, manifestazione organizzata nel centro storico, volta a promuovere la conoscenza degli archi di cui è ricco il tragitto prescelto; ·&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Mandorle e Sapori a Corte, manifestazione destinata alla valorizzazione delle mandorle e dei dolci di “pasta reale”; ·&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Bandalarga, concerti bandistici. Tante altre sagre e iniziative sono organizzate soprattutto nel periodo estivo,&nbsp;sono volte a promuovere il territorio e intrattenere i graditi ospiti tra musica e prodotti tipici.

La città di Conversano è caratterizzata da un clima caldo e temperato. In estate si ha molto meno pioggia che in inverno ma le precipitazioni sono spesso violente con fulmini e temporali. A causa della vicinanza del mare (8,3 Km), spesso l’aria è umida. La temperatura media dell’aria nell’anno è di 15°C. Il mese più secco è luglio. Novembre è invece il mese più piovoso. Agosto è il mese più caldo, Gennaio quello più freddo.

FAUNA: Il particolare habitat dei laghi risulta fondamentale per la fauna anfibia e rettile; in particolare si trova la presenza del tritone italico, del rospo smeraldino e della biscia d'acqua. Dal<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/1985"> </a>1985, pertanto, i laghi di Conversano sono stati dichiarati riserva naturale erpetologica. Inoltre formano un punto di sosta per le migrazioni di diverse specie avicole, come anatre, oche, aironi e fenicotteri.

Recentemente, l'Unione Europea li ha classificati come siti di interesse comunitario per la conservazione del patrimonio naturale. Il paesaggio del lago di Castiglione, ad esempio, costituisce un habitat naturale per numerose specie animali e vegetali, tanto che per favorire il passaggio dei rospi si sono resi necessari degli adattamenti alla rete stradale.

Conversano ha origini antichissime. Secondo molti storici, la&nbsp;parte più alta della collina era occupata già nell’Età del ferro (VIII –VI&nbsp;sec. a.C.) da un villaggio denominato “NORBA”. Nel VI sec. questo centro abitato aveva&nbsp;raggiunto la sua massima espansione e&nbsp;si era dotato di una imponente cinta muraria.

A Conversano è presente una vegetazione spontanea caratterizzata da boschi di querce, lecci ed erbe e piante selvatiche come il tarassaco, le asparagine selvatiche, la cicoria selvatica, le more, il timo, l’origano, il cappero e i bellissimi fichi d’India. A primavera le campagne si colorano con una miriade di coloratissimi fiori come il papavero, il lentisco, la camomilla e la barlia robertiana.

Tra le coltivazioni tipiche del nostro territorio ricordiamo le rosse, allegre, brillanti e squisite ciliegie. A Conversano le prime coltivazioni risalgono all’età romana. Con l’andare del tempo, è diventato il frutto più importante della produzione agricola conversanese. Tra le varietà prodotte si annoverano le Bigarreaux e le Ferrovie, quest’ultime di grandi dimensioni con polpa croccante e gustosa.

Nelle campagne conversanesi si coltiva anche l’ulivo, simbolo della pace e della regione Puglia. Secondo gli storici le prime testimonianze di questa coltura risalgono al V sec. a. C. a Creta; successivamente si è diffusa in tutti i paesi del Mediterraneo. Nei tanti frantoi presenti sul territorio, dalla spremitura delle olive, si ottiene un ottimo olio extra vergine, utilizzato abbondantemente in tutti i piatti tipici.

Sono presenti anche coltivazioni di mandorli, i cui frutti sono alla base di dolci tradizionali, alberi da frutto, uva, legumi e ortaggi.

Nel territorio di Conversano, sono assenti torrenti e fiumi, questo perché l'acqua piovana, invece di fluire in superficie, penetra facilmente nel terreno, che è permeabile, raggiungendo lo strato di roccia, dando origine a fenomeni carsici nel sottosuolo.

L'acqua scava nella roccia attraverso delle fessure chiamate INGHIOTTITOI, poi forma grotte e gallerie. Subito dopo, l'acqua incontra uno strato di roccia impermeabile, cioè che non lascia passare l'acqua, quindi dà origine a fiumi e laghetti sotterranei.

La pinacoteca comunale “P. Finoglio”, è situata all’interno del Castello di Conversano, antica dimora dei Conti Acquaviva d’Aragona.

È collocata nei locali dell’Antica Galleria dei conti Acquaviva, realizzati tra la fine del ’400 e l’inizio del ’500 e restaurati nel dicembre del 1999.

La selezione artistica si dipana tra le sale di rappresentanza del Castello e, tra le altre, comprende le 10 grandi tele de “La Gerusalemme Liberata” del napoletano Paolo Domenico Finoglio, considerate il più esteso ciclo del Seicento italiano di argomento non religioso.

Negli ultimi anni il turismo a Conversano è cresciuto notevolmente. La città, infatti, offre molti gioielli storici, a partire dalle Mura Megalitiche dell’antica Norba, fino alla splendida Pinacoteca che troviamo all’interno del castello. Ma veniamo al castello Acquaviva D’aragona, un’imponente fortezza, trasformata dagli Acquaviva in dimora da favola. Altro splendido edificio conversanese è la Dimora di Caccia Castello Marchione, dichiarato “Monumento Nazionale”. Su una collina di un villaggio fortificato medievale, sorge la Torre di Castiglione che svolgeva funzioni di difesa e avvistamento.

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