Conversano: la mia città

LO STEMMA DI CONVERSANO

Conversano è una città agricola. Nello stemma questa caratteristica è rappresentata dal " LAMBELLO", un rastrello del trecento raffigurato capovolto sulla torre.

La torre merlata rappresenta la posizione strategica della città circondata da forti mura. I cinque dadi, di cui due a sinistra della torre e tre a destra, simboleggiano i cinque villaggi che anticamente circondavano Conversano (Sassano, Monteleone, Iavorra, Agnano e Castiglione).

La Corona sulla torre ci dice che Conversano è stata sede di Contea a partire dall'XI secolo.
Lo scudo è avvolto da due rami di alloro e quercia.

CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO DI CONVERSANO

Il territorio di Conversano è costituito da roccia calcarea, di colore chiaro, molto resistente e permeabile, cioè che lascia passare l'acqua piovana.

La roccia si è formata milioni e milioni di anni fa dopo che il fondo marino, con il deposito di materiali, sia innalzato ed è emerso dal mare.

Il terreno di Conversano ha un colore marrone, rosso bruno, formatosi da roccia frantumata, resti di animali e piante, per questo è molto fertile e quindi coltivabile.

GLI INGHIOTTITOI

Nel territorio di Conversano, sono assenti torrenti e fiumi, questo perché l'acqua piovana, invece di fluire in superficie, penetra facilmente nel terreno, che è permeabile, raggiungendo lo strato di roccia, dando origine a fenomeni carsici nel sottosuolo.

L'acqua scava nella roccia attraverso delle fessure chiamate INGHIOTTITOI, poi forma grotte e gallerie.

Subito dopo, l'acqua incontra uno strato di roccia impermeabile, cioè che non lascia passare l'acqua, quindi dà origine a fiumi e laghetti sotterranei.

LE GROTTE DI CONVERSANO

Anche Conversano può contare sulla presenza di numerose cavità sotterranee come Castellana e Putignano.

Le ricerche fatte hanno dimostrato che queste grotte furono prima rifugio di animali e poi di gruppi di uomini nomadi.

Si è giunti a queste conclusioni perché sono state trovate, in alcune grotte, tracce di ossa di animali; in altre, i segni della presenza dell’uomo come oggetti di pietra, tracce di focolari e piccoli frammenti di rozza ceramica che costituivano gli utensili per la vita quotidiana.

LE GROTTE DI CONVERSANO

Le grotte di Conversano si sono formate milioni di anni fa, grazie all’acqua piovana, che penetrando nel terreno attraverso delle fessure, chiamate inghiottitoi, scava nella roccia formando grotte e gallerie. Quando poi l’acqua incontra uno strato di roccia impermeabile, si ferma e forma laghetti e fiumi sotterranei.

Nel territorio di Conversano ci sono diverse
grotte naturali e sono:

-Grotta MARCHIONE vicino a Castiglione
-Grotta SAN GIACINTO in Via Casamassima
-Grotta PACELLI in Via Putignano
-Grotta MACCHIA LUNGA in Via Polignano
-Gravina di MONSIGNORE in Via Cozze
-Gravina di MONTE SAN MICHELE in Via Cozze.

IL CLIMA A CONVERSANO

La città di Conversano è caratterizzata da un clima caldo e temperato.
In estate si ha molto meno pioggia che in inverno ma le precipitazioni sono spesso violente con fulmini e temporali.
A causa della vicinanza del mare (8,3 Km), spesso l’aria è umida.
La temperatura media dell’aria nell’anno è di 15°C.
Il mese più secco è luglio. Novembre è invece il mese più piovoso.
Agosto è il mese più caldo, Gennaio quello più freddo.

LA FLORA SPONTANEA E LE COLTIVAZIONI

A Conversano è presente una vegetazione spontanea caratterizzata da boschi di querce, lecci ed erbe e piante selvatiche come il tarassaco, le asparagine selvatiche, la cicoria selvatica, le more, il timo, l’origano, il cappero e i bellissimi fichi d’India.
A primavera le campagne si colorano con una miriade di coloratissimi fiori come il papavero, il lentisco, la camomilla e la barlia robertiana.

Tra le coltivazioni tipiche del nostro territorio ricordiamo le rosse, allegre, brillanti e squisite ciliegie. A Conversano le prime coltivazioni risalgono all’età romana. Con l’andare del tempo, è diventato il frutto più importante della produzione agricola conversanese. Tra le varietà prodotte si annoverano le Bigarreaux e le Ferrovie, quest’ultime di grandi dimensioni con polpa croccante e gustosa.

Nelle campagne conversanesi si coltiva anche l’ulivo, simbolo della pace e della regione Puglia. Secondo gli storici le prime testimonianze di questa coltura risalgono al V sec. a. C. a Creta; successivamente si è diffusa in tutti i paesi del Mediterraneo.
Nei tanti frantoi presenti sul territorio, dalla spremitura delle olive, si ottiene un ottimo olio extra vergine, utilizzato abbondantemente in tutti i piatti tipici.

Sono presenti anche coltivazioni di mandorli, i cui frutti sono alla base di dolci tradizionali, alberi da frutto, uva, legumi e ortaggi.

LA FAUNA E L'ALLEVAMENTO

Nel territorio di Conversano la fauna è in parte legata all’ecosistema, unico in Puglia, della Riserva naturale regionale dei Laghi di Conversano, che risulta fondamentale per la fauna anfibia e rettile.
Sono presenti anche i mammiferi quali il riccio di terra, il topo, la talpa, il pipistrello, la volpe rossa, la donnola, la faina e il tasso.
L’allevamento riguarda ovini, bovini, conigli e pollame.

E’ interessante sapere che il nome di Conversano è adottato per definire una razza equina, ormai estinta, ottenuta dal conte Andrea Matteo Acquaviva incrociando le sue giumente olandesi con degli stalloni provenienti dall'Oriente. Questa razza dal manto nero si distingueva per velocità e forza.

Nel 1774 uno stallone di razza Conversano fu importato a Lipizza, oggi in Slovenia, e lì è diventato uno dei padri fondatori del cavallo Lipizzano. Si ritiene che il Conversano abbia dato origine anche al cavallo Murgese.