La sicurezza a scuola

Quando pensiamo alla parola sicurezza a scuola, pensiamo ad un luogo in cui ci sentiamo in buone mani e non ci sono rischi fisici. Un luogo in cui ci sentiamo tranquilli e sereni.&nbsp; Una scuola sicura diffonde la conoscenza delle norme di sicurezza, mette in atto le prove di evacuazione per garantire il benessere di tutti coloro che operano in questo luogo.

Contemporaneamente gli enti locali diedero il mandato di costruzione di un nuovo edificio in Via Unità d'Italia. La nuova scuola venne costruita seguendo le nuove norme di sicurezza.&nbsp; Il 16 novembre 2009, una parte degli studenti (219) venne trasferita nella nuova sede, di cui fu consegnata la prima ala. Nel 2011 tutti gli studenti, che prima erano ospitati nel prefabbricato, furono accolti nella nuova scuola.&nbsp; L'11 ottobre 2013 è stato inaugurato l'intero complesso. In questa occasione il Sindaco ha dichiarato che la spesa totale è stata di quasi 6 milioni di euro, senza gravare sui cittadini.&nbsp; La dirigente scolastica ha sostenuto l'impegno per una scuola proiettata al futuro, ma soprattutto sicura per tutti coloro che la occupano.

In aula: Non lasciare lo zaino in modo che sia di ostacolo al passaggio Non dondolarsi con la sedia Non rivolgere verso i compagni la punta di oggetti appuntiti&nbsp;o taglienti

Simulazione di prove di evacuazione

<a href="https://youtu.be/1Kpt6NOT4FM">https://youtu.be/1Kpt6NOT4FM</a>

<a href="https://youtu.be/015kf0vJdgQ">https://youtu.be/015kf0vJdgQ</a>

Nei laboratori Seguire le indicazioni dell'insegnante Segnalare anomalie delle apparecchiature Non toccare le prese di corrente elettrica Non utilizzare prodotti chimici in assenza del docente

Negli spazi esterni della scuola Non parcheggiare le autovetture al fine di: 	- lasciare liberi i passaggi e gli spazi per i punti di raccolta 	- consentire le manovre ad eventuali mezzi di soccorso

Regole di comportamento per una scuola sicura All'ingresso/all'uscita: Non sostare o passare dietro alle porte Stare attenti agli ostacoli Non correre Stare attenti a segnali che indicano il pavimento scivoloso Non portare le scarpe slacciate Mantenere il puntale dell’ombrello rivolto verso il basso

Durante la ricreazione Non mettere in bocca i tappi delle bottiglie Non fare cadere pezzi di cibo Non mangiare affrettatamente Non sostare o transitare nella zona di apertura delle porte

Zona in cui c'era la vecchia Scuola Media di Caluso, oggi detta "Terrazze dell'Erbaluce"

La legge sulla sicurezza Nel 2008 lo Stato Italiano ha emanato un'importante legge sulla sicurezza. Il decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 definisce le norme di comportamento per la sicurezza sul lavoro.&nbsp; Lo stesso decreto promuove iniziative di divulgazione della cultura della salute e della sicurezza sul lavoro, allo scopo di diffondere la conoscenza su un argomento molto attuale e delicato. La scuola deve essere un luogo sicuro per tutte le persone che la frequentano. Compito dei docenti è promuovere negli alunni la consapevolezza dei rischi in cui si può incorrere nell'ambiente scolastico. Occorre riflettere anche su quelli che sono gli ostacoli ad un comportamento corretto riguardo alla sicurezza.&nbsp; Infatti spesso diamo più importanza a dare il massimo nel lavoro, piuttosto che pensare alla nostra sicurezza oppure aspettiamo di&nbsp;trovarci di fronte al pericolo per pensare alla nostra sicurezza.

Vito-Vita Fa riflettere molto come la vita possa interrompersi da un giorno all'altro, in un solo secondo. È triste pensare al dolore della famiglia che saluta il proprio figlio al mattino e non può abbracciarlo un'ultima volta. Vittime dell'ingiustizia, di una scuola non curata e priva di sicurezza. Speriamo che questo episodio e anche altri, che sono accaduti, aiutino i responsabili a farsi carico della sicurezza nelle scuole, così che giovani non muoiano più sotto al tetto che dovrebbe insegnare loro a sopravvivere, a costruire il futuro, quello che ora molti non possono più vivere.

<a href="https://www.bergamonews.it/2011/11/23/morire-a-scuola-la-storia-di-vito/153901/#:~:text=Vito%20Scafidi%20era%20un%20giovane,che%20ha%20travolto%20il%20ragazzo.">https://www.bergamonews.it/2011/11/23/morire-a-scuola-la-storia-di-vito/153901/#:~:text=Vito%20Scafidi%20era%20un%20giovane,che%20ha%20travolto%20il%20ragazzo.</a>

La scuola venne considerata inagibile, perciò i ragazzi furono trasferiti in un prefabbricato in Via Montello.

La storia della nostra scuola Il Comune di Caluso ha sempre considerato importante la sicurezza Nel maggio 1998, dopo un intenso periodo di piogge, si aprì una voragine nel cortile della Scuola Media "Guido Gozzano" di Caluso, fino ad allora sita in località Belvedere.&nbsp;

La storia di Vito Scafidi Vito era un giovane studente piemontese che, il 22 novembre 2008, perse la vita all’interno di un’aula scolastica. Nell’incidente,&nbsp; rimasero feriti anche sedici studenti, alcuni in condizioni molto gravi. La classe era la 4°D del liceo scientifico Charles Darwin di Rivoli. Fu il controsoffitto della loro aula a cedere, sotto il peso di un vecchio tubo di ghisa, che travolse gli alunni ed uccise il ragazzo.&nbsp; C’era vento, quel giorno, e la porta dell’aula sbatté all’improvviso, con violenza. Poi fu un attimo.&nbsp; Il tetto crollò sui banchi e la polvere coprì ogni cosa, cancellò i sogni e distrusse le speranze di un ragazzo, segnò profondamente la vita dei suoi compagni di classe.&nbsp; Vito Scafidi, amava il calcio e i romanzi fantasy.

<a href="https://www.youtube.com/watch?v=wGXGqSfU-No">https://www.youtube.com/watch?v=wGXGqSfU-No</a>

#22novembre Riflessione sulla sicurezza a cura della classe 3F Istituto Comprensivo di Caluso (TO)

Credits Testi di pag. 5 Carola, Pietro S., Matteo S.			 pag. 7 Malak, Francesca, Alex pag. 9 Sara, Greta, Alice pag. 11 Eliana, Vanessa, Lucia, Guglielmo S.							 pag. 13 Sophie, Guglielmo M., Daniele, Matteo M. pag. 14-22 Marco, Lorenzo, Erika, Mattia pag. 23 elaborati video di classe realizzati con Scratch copertina di Malak illustrazione di pag 2 di Carola e Guglielmo S. fotografie di Marco, Lorenzo, Erika, Sara coordinamento redazionale di Alex Si ringrazia M. Saroglia de "Il Risveglio popolare" per la ricerca d'archivio e Tiziano Passera per le foto d'epoca. Lavoro svolto in apprendimento cooperativo sotto la supervisione dei proff. A. Alessandro, M.Becchis, S. Barbiroglio, R. Borriello, G. Fiaccola, M. Foltran, I. Orsini

In palestra Utilizzare abbigliamento e calzature&nbsp; idonee Attendere l'arrivo del docente prima di iniziare l'attività Informare il docente sul proprio stato di salute Non utilizzare le attrezzature in modo improprio Non prendere iniziative personali Utilizzare le consuete norme igieniche al termine dell'attività motoria

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