La giornata della memoria

La giornata della memoria
e il diario
di Anne Frank

Classi quinte
"Plesso G. Cunto"

A. S. 2020/2021

Il 27 gennaio è la Giornata della Memoria. Un giorno nato per ricordare le vittime della Shoah e, soprattutto, per interrogarsi su di essa e sulla discriminazione dell'uomo contro altri uomini.

Deportazione: trasferimento forzato di persone poi obbligate a risiedere in un luogo diverso dal proprio e nel quale vengono costretti a svolgere lavori pesanti.

Shoah:
parola ebraica che significa catastrofe.

Antisemitismo:
odio verso il popolo ebraico.

Campi di concentramento: venivano chiamati campi di lavoro ma erano di fatto dei campi per lo sterminio di massa dove gli ebrei venivano internati e fatti lavorare in condizioni disumane. Ai bambini non toccava una sorte diversa dagli adulti e si calcola che le piccole vittime dell’Olocausto siano state circa 1 milione.

Anne Frank (1929-1945) nasce a Francoforte in una famiglia ebrea benestante. Nel 1933, per sfuggire alle persecuzioni antisemite, lascia la Germania nazista e si rifugia ad Amsterdam, dove il padre ha una ditta. Nel 1940 l’Olanda è occupata dai tedeschi; dal luglio 1942 e per due anni consecutivi, Anne vivrà nascosta in un alloggio segreto, ricavato nel retro dell’azienda paterna, e diviso con altre persone. Il 4 agosto 1944, a seguito di una denuncia, la famiglia è arrestata dalla Gestapo e deportata ad Auschwitz. Anne e la sorella sono poi trasferite al campo di Bergen-Belsen: entrambe muoiono qui di tifo nella primavera del 1945, a pochi giorni dalla liberazione.

Spunti di riflessione

Anne non può uscire per due anni dall'alloggio segreto né affacciarsi alla finestra, deve seguire regole precise per non essere vista. Vive ogni giorno col timore che la scoprano.
Riesci a immaginare come potresti sentirti tu? Quali sentimenti potresti provare?

Spero che questa guerra finisca presto! Mi mancano i miei amici!
Vorrei tanto prendere un po' di sole, ma ho paura che mi scoprano!

Anne e la sua famiglia sono aiutati da sei olandesi che decidono di non cedere alla violenza del nazismo. Si assumono quindi una responsabilità che mette a rischio la loro vita, ma lo fanno perché credono che tutte le persone siano uguali.
Ti sei mai trovato in situazioni, a scuola o con gli amici, in cui ti sei accorto di un'ingiustizia?
Cosa bisogna fare perché non capitino?
Come bisogna comportarsi secondo te?

- Non escludere nessuno.
-Rispettare l'altro.
- Non pensare di essere migliore degli altri.
-Non prendere in giro i compagni.
- Accettare il compagno così com'è.
- Aiutare il compagno che ha bisogno.