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La voce del Portioli

by 3A e 3B Ostiano

Pages 4 and 5 of 20

La Voce del Portioli
Domenica 12 febbraio 2023
Riguardo a questa pubblicazione
La Storia del nostro paese e delle nostre origini;
le attività nella nostra scuola e tanto altro!
In Prima Pagina
 A Ostiano una farmacia al passo con i tempi!   

A Ostiano (Cr) alcune signore in pensione, in accordo con il Comune, hanno pensato di raccogliere i rifiuti per le vie del paese. Il Comune per aiutare le volontarie ha dotato loro degli attrezzi adatti a pulire più agevolmente. "Dopo aver raccolto" - Hanno spiegato - "Lasciamo le buste di rifiuti raccolti in qualche angolo della strada e mandiamo le foto ai servizi ecologici che si occuperanno di portare via tutta la spazzatura".

Abbiamo incrociato proprio ieri, in una bella giornata di sole, le due signore nella foto e ci hanno confidato che iniziano a muoversi proprio alle porte della primavera. Con le temperature più fredde dell'inverno il loro lavoro viene sospeso, in compenso d'estate è possibile incrociarle quasi ogni giorno! Le signore con questa loro impresa vorrebbero lanciare un segnale verso il rispetto della natura e del nostro paesino. Sperano infatti di poter essere d'esempio per tutti, e noi non possiamo che ringraziarle!

Jasmeen Kaur e Lavanya Sharma
Ostiano diventa Green!
Comic Panel 1
A lato le due volontarie; sotto la farmacia di Ostiano
 Da qualche tempo la farmacia di Ostiano si è automatizzata per essere sempre più efficiente e abbiamo voluto saperne qualcosa di più chiedendo direttamente alla nostra farmacista!
D-Ci racconti qualcosa della sua farmacia!
R-A Ostiano la farmacia è un servizio che viene utilizzato da tutti i cittadini ed è a disposizione della comunità. Offre anche un servizio notturno e quando al pomeriggio è chiusa si alterna  con le altre farmacie per garantire un servizio di ventiquattro ore a tutti i cittadini.
D-Quali sono le nuove tecnologie che avete deciso di utilizzare?
R-All'interno della farmacia c’è la videocomunicazione e all’esterno della farmacia c’è una bacheca elettronica dove si possono vedere turni di altre farmacie, poi c’è anche il distributore automatico il quale viene servito dal magazzino automatizzato. 
D- Siete cambiati molto nel tempo?
R-Sì la farmacia con gli anni si è ampliata e spostata avendo nuovi servizi di telemedicina come la misurazione sulle ventiquattro ore della pressione arteriosa e la misurazione delle ventiquattro ore dell’attività cardiaca, si può fare anche l'elettrocardiogramma in tempo reale.. Il personale è adeguatamente formato e vengono fatti degli aggiornamenti molto di frequente sia in ambito sanitario sia che in ambito di formazione sui prodotti, anche sugli shampoo per dire comunque su ogni cosa viene fatta molta formazione.

Anna Trombetta e Lavanya Sharma
Notizie & Eventi
Ostiano e dintorni
Il Carnevale a Pescarolo!
Maschere sfilano a Pescarolo
Quest’anno Pescarolo dedicherà al Carnevale tre weekend, dal 5 al 21 Febbraio 2023.  La 57° edizione del Carnevale di Pescarolo prevede infatti tre
domeniche di festa: 05, 12, 19 Febbraio 2023. Due saranno gli eventi principali: sabato 18 Febbraio si terrà la favolosa sfilata in notturna, mentre martedì 21 Febbraio ci sarà la chiusura del Carnevale con il 355° falò. 
Chiunque abbia voglia di divertirsi è invitato alla Kermesse di Pescarolo,
dove sfileranno carri allegorici, maschere, bande, maghi, dolci e
coriandoli. Noi intanto abbiamo chiesto qualcosa in più all'assessore alla cultura di Pescarolo!
Comic Panel 1
L'intervista a Marta Fiammetti, Assessore alla Cultura del comune di Pescarolo
Il carro a Pescarolo
Comic Panel 1
D-Da quando si festeggia il Carnevale a Pescarolo?
R-Si festeggia da 57 anni ma la tradizione del falò ha circa 355 anni.
D-Il Carnevale nel tempo è cambiato molto?
R-È cambiato molto infatti prima c'era una sfida tra quartieri per chi aveva il carro più bello, ora essendoci una sola associazione di volontari c'è solo il primo premio: il premio del Fagiolo d'Oro -Fagiolo d’Oro perché Pescarol l'è al paes di fasulon, dei fagioloni.
D-Ci racconta il lavoro dietro le quinte?
R-Una volta all'anno si tiene un mercato nel mese di aprile dove si ritrovano
diverse associazioni d'Italia e si scambiano carri e le maschere.
D-Ci vuole raccontare qualche aneddoto particolare?
R-Negli ultimi anni ci sono carri sempre più belli e il Carnevale è sempre
più bello perchè le maschere e i carri sono sempre più curati. Il Carnevale termina ogni anno con il famoso giro della pianta che brucia: i cittadini fanno tre giri in senso antiorario intorno al falò come da rito. La pianta è un rovere che non brucia ma la catasta sì.
D- Cos’è successo all’apertura del carnevale di quest’anno?
R- All'apertura di questo anno è stato incoronato IL RE CARNEVALE. A lui vengono consegnate le chiavi della città per tutto il periodo del Carnevale.

Simone Posio e Harjot Singh
Arte & Cultura
Cosa visitare ad Ostiano: i nostri monumenti e i nostri talenti!

L’arte liutaia anche ad Ostiano
A cura di Michele Manfredi
Cremona, si sa, è da sempre legata alla tradizione musicale e all’arte liutaia: qui nacquero e si svilupparono i canoni fondamentali del melodramma e del madrigale con Claudio Monteverdi nella seconda metà del Cinquecento e con il famoso compositore e direttore d’orchestra Amilcare Ponchielli nell’Ottocento. 

Dal 500 al 700 l’artigianato dei violini trova casa a cremona nelle famiglie Amati, Stradivari e Guarnieri del Gesù, ancora oggi famose in tutto il mondo per la raffinatezza dei loro violini. Ma l’avreste mai detto che anche Ostiano, per quanto piccola, avrebbe ospitato un importante maestro liutaio? Ebbene sì, il nostro compaesano Pierangelo Balzarini ha dedicato tutta la sua vita all’arte della liuteria, e gli è stato pure dedicato un premio nel concorso triennale internazionale “Antonio Stradivari” intitolato
“Pierangelo Balzarini”, l’ultimo vinto dal giapponese Nagaishi Hayato.  

A cremona, nel museo del violino, si può trovare una mostra dedicata alla Collezione Permanente di Liuteria Contemporanea nella quale vengono esposti violini premiati con medaglia d’oro al concorso triennale e tra i molti strumenti a corde strofinate è possibile trovare il violoncello dell’ostianese Pierangelo Balzarini, medaglia d’oro nel 1988. 

I suoi strumenti vengono venduti ancora oggi, sono riconoscibili per il marchio presente nel fondello e nel blocco superiore. Molti violini sono ancora oggi in magnifico stato, con un livello di qualità tonale sorprendente insieme a un suono ricco e colorato.  

Il prezzo dei violini può variare a seconda dello stato di conservazioni ma comunque vengono venduti a diverse centinaia migliaia di euro a collezionisti o abili musicisti. Balzarini morì prematuramente nel 2002 e Ostiano gli ha dedicato una piccola mostra nel castello.
Comic Panel 1
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Comic Panel 1
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A fianco un violoncello di Balzarini


Sotto, il piccolo museo
allestito in suo onore
nel castello di Ostiano.
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Arte & Cultura
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Porta Spinata: il simbolo di Ostiano
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Le origini di Porta Spinata
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Dopo essere stato oggetto della contesa tra le varie signorie, nel 1414 Ostiano diventò territorio dei Gonzaga. Tale possesso venne poi confermato dalla Repubblica di Venezia nel 1431, che stava nel frattempo entrando in possesso di tutti i territori bresciani, tra cui Ostiano. Da questo momento in poi la storia di Ostiano e le sue sorti cambiarono. Trovandosi infatti al confine tra i domini veneziani e viscontei, i Gonzaga provvedono subito a rafforzare il sistema difensivo del paese, che si munì di mura e di un fossato. I documenti dell’archivio Gonzaga dimostrano le particolari attenzioni da parte del primo Marchese di Mantova Gianfrancesco che inviò architetti a consolidare le strutture difensive. Anche Ludovico, il secondo Marchese, si occupò di rafforzare le difese del paese erigendo torri di avvistamento e forse costruendo il primo nucleo del castello, nel punto più elevato del paese.  Con la divisione del ducato tra i vari eredi, Ostiano diventa, dopo vari passaggi, soggetto a Ludovico Gonzaga, principe di Bozzolo, che nel 1511 avviò i lavori per l’ampliamento e la fortificazione del
castello, con le torri alle estremità, al cui interno venne costruito un palazzo destinato al rappresentante del potere gonzaghesco. Venne inoltre avviata la costruzione di una cinta di mura che racchiudesse il nucleo del centro abitato e nella quale trovano collocazione due porte, una rivolta a sud verso Via Manzoni, distrutta nel 1848, l’altra porta a nord, chiamata Porta Spinata, ancor’ oggi esistente e destinata a diventare il simbolo di Ostiano!

Tommaso Guarnieri
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Arte & Cultura
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Dipinto del Castello di Nicola Sandrini
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Il Castello di Ostiano, il cuore dell'antico borgo dei Gonzaga
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Ostiano, una piccola fortezza!
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A cura di Samuele Pertusi e Paolo Zanoni

A Ostiano, agli inizi del XV secolo, Francesco I Gonzaga iniziò le opere di consolidamento ed ampliamento della prima struttura del castello e Ludovico Gonzaga, signore di Bozzolo, nel 1511 ne dispose l'assetto definitivo. Della costruzione quattrocentesca rimangono oggi un corpo con pianta a "L" e due torri. 
Il castello, prima della demolizione parziale avvenuta nel 1860, aveva una cinta di mura e ad ogni angolo si trovava una torre cilindrica. L'entrata era custodita da un ponte levatoio. Il castello era circondato da un fossato e da una cinta muraria che proteggeva il paese. All'interno del castello i Gonzaga costruirono un palazzo destinato alla residenza del loro vicario. A metà del XVIII secolo tale palazzo divenne una sinagoga. All'interno della struttura fortificata trova posto anche il teatro che, da privato teatro Gonzaga divenne teatro comunale ed ancora in utilizzo.  
Il castello risulta ben conservato: le mura, la Torre dell’Orologio, il cortile interno, le prigioni... tutto mostra ancora il suo fascino. Insomma anche dopo centinaia di anni il castello di Ostiano è sempre una meraviglia per gli occhi e sulla torre principale sventola tutt'ora la bandiera della famiglia Gonzaga facendoci sentire uniti e parte della stessa comunità. 
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Il Piccolo Ponchielli
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Da sinistra, il Castello e il suo piccolo teatro
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Edificato nel XVI secolo sui resti di una precedente struttura difensiva - di cui sono rimasti il torrione orientale, l'androne d'accesso ed una parte della cortina muraria - il Castello di Ostiano domina tutt’ora il paese. Non tutti sanno però che al suo interno si nasconde, come in un forziere, un piccolo gioiellino architettonico del Cinquecento: il Teatro dei Gonzaga. Costruito tutto completamente in legno, di struttura circolare e piccolissimo, offre ancora oggi un’atmosfera accogliente e famigliare. Nel 1827 il soffitto venne decorato con gli Amori di Giove e la prima balconata venne arricchita con maschere tragiche, comiche e satiriche. Nella seconda balconata si
possono ancora ammirare figure che richiamano le muse legate al teatro. Essendo un ambiente circolare e molto raccolto consente di ottenere una perfetta acustica senza utilizzare microfoni. Anche se durante la Seconda Guerra Mondiale venne utilizzato come magazzino, è stato pian piano riabilitato alla sua antica funzione e oggi ospita ancora spettacoli, meritando in nome di ”Piccolo Ponchielli” per la somiglianza con il teatro Ponchielli di Cremona. 

Daniele Castiello
Arte & Cultura
Il fascino delle antiche chiese di Ostiano
Ostiano tra Pievi e Chiese del XIV secolo
A cura di Riccardo Ferraroni, Kavy Singh e Paolo Zanoni
Comic Panel 1
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A Ostiano, come in tanti paesini di campagna, non mancano le chiese, alcune anche piuttosto antiche. La principale è la Chiesa di San Michele Arcangelo, quella più utilizzata, al centro del paese quasi ne fosse la padrona, ed edificata in un luogo reso sacro da moltissimo tempo. Fu infatti fatta costruire nel Cinquecento per volere del nobile Francesco II di Gonzaga sopra una chiesa di origine romana. Anche se da fuori si presenta con una facciata molto semplice, al suo interno è molto decorata, ricca di sculture, quadri e oggetti in oro, alcuni creati da Andrea Mainardi e da Giuseppe Tortelli.

Di fronte alla Chiesa di San Michele si specchia una chiesetta molto più piccola, che quasi si confonde con le case circostanti. Non viene usata per le messe ma circa una volta all’anno viene utilizzata dal locale gruppo di scout.

In uso d'inverno per la messa serale e per il rosario abbiamo la Chiesa della Trinità in via Giuseppe Garibaldi, vicino alla banca Intesa San Paolo.

Ostiano ha anche una Pieve, quella di San Gaudenzio. Come tutte le Pievi si trova affacciata su una via di passaggio, in uscita dal paese. È piena di affreschi molto belli ma purtroppo è inagibile, sarebbe necessario ristrutturarla. Risale al 1580 e fu fatta edificare sempre da un Gonzaga, Vespasiano.

Uscendo dal paese, dalla strada per andare a Volongo, si può ammirare invece la Torricella, una chiesetta in mattoni a vista. Non è più aperta al pubblico ma solo guardala in mezzo i campi mentre si passeggia lungo la via regala delle emozioni che riempiono il cuore, sembra dipinta!

La nostra Chiesa preferita però è però la chiesetta di San Rocco. Risale al 1300! Siamo molto affezionati a questo piccolo gioiellino perché proprio in onore di San Rocco, il 17 agosto, tutto il paese si è sempre riunito in una grande festa di contrada!
Da sinistra, la Torricella, la chiesa di San Rocco, la Pieve di San Gaudenzio, la chiesa di San Michele Arcangelo e della Santissima Trinità
Arte & Cultura
Quello che resta dell'antica e fiorente comunità ebraica di Ostiano
Ostiano ebraica, la Sinagoga e il Cimitero
Un unicum nella Provincia di Cremona
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A cura di Harjot Singh e di Moksh Sharma

Ebbene sì, Ostiano è un paesino piccolo ma sembra non mancare quasi nulla: c'è anche una Sinagoga! Oggi dismessa e diroccata, è situata in Piazza Castello, nel cortile interno del Palazzo dei Gonzaga.  L'edificio cinquecentesco della Sinagoga nacque come casa del governatore nel cortile dei Gonzaga e, nel 1619, Francesco Gonzaga, marchese di Ostiano e vescovo di Mantova, ne cedette la proprietà in parti uguali alla Parrocchia di Ostiano e al Convento Francescano dei Santi Gaudenzio e Alessandro. La comunità ebraica, presente ad Ostiano già dal 1460, ne prese possesso dal 1713 quando, per proteggersi dai possibili attacchi della comunità cristiana, le fu concesso dai Gonzaga di rifugiarsi all'interno delle mura del castello. Gli Israeliti, arricchitisi con il commercio e l'attività bancaria, avviarono opere di abbellimento sopraelevando l'edificio di un piano per accomodare la sinagoga e il matroneo. Per due secoli la Sinagoga fu il centro della vita di tutta la fiorente comunità ostianese. La Sala della Preghiera si presenta come un ampio ambiente rettangolare illuminato da tre grandi finestroni volti a mezzogiorno. L'Aron era collocato in una nicchia, mentre ai piani inferiori si trovavano gli ambienti di servizio della comunità. Con il declino demografico della comunità per l'emigrazione verso i centri maggiori della regione, la Sinagoga venne chiusa già agli inizi del Novecento. I preziosi arredi andarono dispersi e dopo la Seconda Guerra Mondiale l'edificio cadde in totale abbandono.
Il 3 febbraio del 2006, in seguito a una forte nevicata, è crollato il tetto dell'edificio compromettendo ulteriormente lo stato di preservazione della struttura, delle decorazioni murarie e degli stucchi cinquecenteschi.
Nel 2008 il Comune di Ostiano ha acquistato l'immobile ed ha avviato
finalmente le procedure per il recupero e restauro della Sinagoga. Un intervento che ha richiesto un investimento di 75 mila euro!
A cura di Davide Pani

A Ostiano non c'è solo una Sinagoga, c’è anche il Cimitero Ebraico, e udite, udite, è l'unico nella Provincia di Cremona! È un emozione particolare vedere delle scritti in ebraico! Si trova in via Cascine Motte Duchettone, 12. Il terreno è stato acquistato nel 1780 dalla Comunità Ebraica del tempo, ed utilizzato come cimitero dal 1806. Come ci si comporta quando si entra in un cimitero ebraico? Bisognerebbe tenere il capo coperto e posare sempre un sassolino per ricordare i propri cari. Giuseppe, il custode, tratta il tutto come se fosse casa sua e conosce la storia di ogni persona sepolta lì. Il Cimitero ospita diverse tombe, compresa quella del primo sindaco di Ostiano dopo la Seconda Guerra Mondiale, che era di origine ebraica!
Viaggi & Esperienze
La guida turistica di Ostiano
di Anna Farris e Shair Yar
Cosa visitare ad Ostiano in un giorno!
Dove mangiare a Ostiano?
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COSA VISITARE AD OSTIANO IN UN GIORNO 

1- Chiesa di San Michele Arcangelo
La Chiesa di San Michele Arcangelo è la parrocchiale di Ostiano, in Provincia di Cremona e Diocesi di Mantova. La potete trovare proprio di fianco alla nostra scuola, imponente su tutta la piazza del paese.                                        
2- Castello dei Gonzaga 
Il castello dei Gonzaga di Ostiano sorge a pochi passi dalla Chiesa di San Michele Arcangelo su un'altura creata anticamente dal fiume Oglio. L'assetto definitivo risale al 1511, ma ci sono ancora due torri del 1400! 
3- Teatro del Castello di Gonzaga
Se deciderete di concedervi una visita all’interno del castello non potrete non provare l’emozione di sedervi su una delle pochissime poltrone del teatrino a suo interno: sarà come fare un salto indietro nel tempo, vi resterà nel cuore! 

4- Museo Civico
Il Museo Civico presenta una collezione di uccelli imbalsamati di notevole interesse scientifico, costituita da Quattrocento esemplari rappresentanti 280 specie di uccelli del territorio cremonese e circa 100 specie di altri areali. 

5- Sinagoga e Cimitero Ebraico 
Gli amanti dell’antica cultura ebraica non dimenticheranno una visita alla Sinagoga e, perché no, anche al cimitero ebraico.      
 
6- Pieve di San Gaudenzio 
Non è la chiesa principale del paese ma il suo fascino è ancora indiscutibile: si tratta della Pieve di San Gaudenzio, il patrono di Ostiano!  
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Il museo Civico; la Gelateria Sotto le Piante
La Vecchia Filanda: Per gustare un’ottima pizza o fritture, ve la raccomandiamo! ( breve attesa e modici prezzi). 

Trattoria Croce Bianca: Per provare i piatti tipici della zona, un connubio tra cucina mantovana, cremonese e della bassa bresciana, con ottimo rapporto qualità prezzo! 

Gelateria “Sotto le Piante”: Luogo di ritrovo per eccellenza degli ostianesi, offre un gelato famoso anche nei paesi limitrofi e tanta freschezza sotto gli alberi ai piedi del Castello di Ostiano.  
Si consiglia di visitare il nostro borgo durante la Fiera di San Gaudenzio per un divertimento assicurato!
Eventi & Divertimento
La settimana più attesa dell'anno, da 500 anni!
La Fiera di San Gaudenzio: la Festa di Ostiano!
Fu proprio Ludovico Gonzaga che nel lontano XIV secolo inaugurò la settimana dedicata a San Gaudenzio, lo sapevate? Noi a distanza di anni onoriamo ancora la sua iniziativa, e anche con grande entusiasmo! All'interno delle mura Ludovico istituì un mercato da tenersi, per la durata di otto giorni, in occasione della commemorazione di San Gaudenzio, il 24 di ottobre. Oggi i festeggiamenti sono cambiati ma anche quest'anno, ad esempio, tutti noi abbiamo atteso con ansia l'arrivo del weekend del 22 e del 23 Ottobre 2022 per celebrare la 503^ edizione della Fiera di San Gaudenzio.
La fiera viene oggi allestita in Piazza Pari e si estende in tutte le vie centrali del paese che per l’occasione si riempiono di giostre e bancarelle dove si può comprare di tutto, dai prodotti artigianali ai dolci. La fiera è un posto molto colorato e pieno di luci, attivo dal pomeriggio a tarda sera.
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Tommaso Guarnieri, Rebecca Dellabona e Ludovica Manfredi
Studio & Creatività
La scuola di Ostiano: una piccola grande realtà per imparare, crescere e divertirsi!
La Settimana Creativa: quando lo studio incontra l'azione!
A cura di Ginevra Regonini
Nella Scuola Secondaria di Ostiano è iniziata la Settimana Creativa! Ma in cosa consiste? Dal 6 al 10 febbraio le lezioni ordinarie sono state sospese per lasciare spazio a laboratori, dove si dà sfogo alla creatività e dove alunni ed insegnanti sono impegnati in attività particolari utili a stimolare la mente e ad “imparare ad imparare” creando. Sono state realizzate pile con oggetti trovati in casa, programmazioni di Arduino, installazioni geometriche. Si sta creando un'antologia di racconti, si impara la grammatica delle lingue straniere cantando e recitando, si registrano podcast, ma soprattutto ci si diverte, ci si aiuta, si collabora e si cresce insieme.

Non è la prima volta che in questa scuola vengono promossi progetti innovativi come questo. Innovativi, sì! La scuola va in questa direzione e noi ci sentiamo un po' gli apripista!
Quest'anno abbiamo iniziato "col botto"! A settembre cominciavamo già ad allestire una mostra dove il protagonista era NAO, il nostro robot umanoide che ha raccontato l'operato di Bartolomeo Manfredi, un pittore caravaggesco vissuto ad Ostiano nel 1600.
Subito dopo abbiamo recitato in inglese scene di Giulietta e Romeo. Niente di nuovo direte, ma se vi dicessi che noi l'abbiamo fatto in Piazza a Verona e con tanto di spettatori stupiti?
Durante il pomeriggio, per tutta la durata dell'Anno Scolastico, si svolgono anche dei corsi extra scolastici, che cominciano non prima di aver mangiato la pizza insieme ai nostri prof! E i laboratori sono di tutti i tipi: da quello di "Taglio e Cucito", a quello di "Latino", dal progetto “Musical” a quello delle “Girls”, in cui solo le ragazze sono impegnate in programmazioni digitali. Questi progetti hanno molti lati positivi, stimolano la creatività, favoriscono le relazioni, il lavoro di gruppo, la comunicazione e, non in ultimo, la capacità di risoluzione di problemi e di apprendimento. I professori hanno adottato questo metodo per insegnare e andare oltre i metodi didattici tradizionali, facendo in modo che noi alunni, divertendoci, possiamo apprendere informazioni e contenuti con maggiore efficacia.  Ma ora sentiamo qualche voce che possa rendere meglio l'idea. Buon Viaggio!
Sopra, i ragazzi lavorano per l'antologia digitale e un esempio di istallazione;
a lato si costruisce la serra
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