INTRODUZIONE
Quest’anno, nell’ambito dell’insegnamento dell’Educazione Civica, si è ritenuto necessario dare spazio agli alunni nelle loro riflessioni su un argomento da loro molto sentito: il Bullismo e il Cyber-bullismo.
Nel corso dei mesi a scuola gli studenti hanno potuto affrontare il tema durante la Giornata Nazionale contro il Bullismo e il Cyber-bullismo, continuando poi nella riflessione durante il corso dei mesi.
Bullismo e Cyber-bullismo rientrano nel nucleo concettuale della Cittadinanza digitale, sulla quale il MIUR scrive quanto segue nelle direttive per l’insegnamento della materia:
Sviluppare questa capacità a scuola, con studenti che sono già immersi nel web e che quotidianamente si imbattono nelle tematiche proposte, significa da una parte consentire l’acquisizione di informazioni e competenze utili a migliorare questo nuovo e così radicato modo di stare nel mondo, dall’altra mettere i giovani al corrente dei rischi e delle insidie che l’ambiente digitale comporta, considerando anche le conseguenze sul piano concreto.
La classe ha quindi realizzato delle considerazioni in seguito ad un approfondimento realizzato in aula, tramite la visione di video esplicativi e la lettura di alcune informazioni.
In questo piccolo libro digitale sono inoltre presenti delle illustrazioni realizzate dai ragazzi e dalle ragazze, che vanno ad arricchire quanto scritto da loro. Le considerazioni sono state suddivise in esperienze personali e riflessioni.
Per quanto riguarda la lingua inglese, gli alunni che hanno raggiunto competenze tali da permettergli di tradurre autonomamente il testo sono stati chiamati a cimentarsi in questo compito sfidante. I loro temi si trovano in appendice.
La prof.ssa Coviello ha contribuito alla correzione dei temi dal punto di vista formale, senza modificare i pensieri scritti dagli alunni. La prof.ssa Colombo li ha guidati nella realizzazione delle illustrazioni. A loro va quindi un sentito ringraziamento per aver sostenuto l’idea aiutandomi ad arricchire il progetto finale.
Grazie infine ai ragazzi e alle ragazze della II A per aver dimostrato sensibilità e maturità su temi così delicati.
Prof.ssa Elisabetta Petrini
Quest’anno, nell’ambito dell’insegnamento dell’Educazione Civica, si è ritenuto necessario dare spazio agli alunni nelle loro riflessioni su un argomento da loro molto sentito: il Bullismo e il Cyber-bullismo.
Nel corso dei mesi a scuola gli studenti hanno potuto affrontare il tema durante la Giornata Nazionale contro il Bullismo e il Cyber-bullismo, continuando poi nella riflessione durante il corso dei mesi.
Bullismo e Cyber-bullismo rientrano nel nucleo concettuale della Cittadinanza digitale, sulla quale il MIUR scrive quanto segue nelle direttive per l’insegnamento della materia:
Sviluppare questa capacità a scuola, con studenti che sono già immersi nel web e che quotidianamente si imbattono nelle tematiche proposte, significa da una parte consentire l’acquisizione di informazioni e competenze utili a migliorare questo nuovo e così radicato modo di stare nel mondo, dall’altra mettere i giovani al corrente dei rischi e delle insidie che l’ambiente digitale comporta, considerando anche le conseguenze sul piano concreto.
La classe ha quindi realizzato delle considerazioni in seguito ad un approfondimento realizzato in aula, tramite la visione di video esplicativi e la lettura di alcune informazioni.
In questo piccolo libro digitale sono inoltre presenti delle illustrazioni realizzate dai ragazzi e dalle ragazze, che vanno ad arricchire quanto scritto da loro. Le considerazioni sono state suddivise in esperienze personali e riflessioni.
Per quanto riguarda la lingua inglese, gli alunni che hanno raggiunto competenze tali da permettergli di tradurre autonomamente il testo sono stati chiamati a cimentarsi in questo compito sfidante. I loro temi si trovano in appendice.
La prof.ssa Coviello ha contribuito alla correzione dei temi dal punto di vista formale, senza modificare i pensieri scritti dagli alunni. La prof.ssa Colombo li ha guidati nella realizzazione delle illustrazioni. A loro va quindi un sentito ringraziamento per aver sostenuto l’idea aiutandomi ad arricchire il progetto finale.
Grazie infine ai ragazzi e alle ragazze della II A per aver dimostrato sensibilità e maturità su temi così delicati.
Prof.ssa Elisabetta Petrini
INTRODUZIONE
Quest’anno, nell’ambito dell’insegnamento dell’Educazione Civica, si è ritenuto necessario dare spazio agli alunni nelle loro riflessioni su un argomento da loro molto sentito: il Bullismo e il Cyber-bullismo.
Nel corso dei mesi a scuola gli studenti hanno potuto affrontare il tema durante la Giornata Nazionale contro il Bullismo e il Cyber-bullismo, continuando poi nella riflessione durante il corso dei mesi.
Bullismo e Cyber-bullismo rientrano nel nucleo concettuale della Cittadinanza digitale, sulla quale il MIUR scrive quanto segue nelle direttive per l’insegnamento della materia:
Sviluppare questa capacità a scuola, con studenti che sono già immersi nel web e che quotidianamente si imbattono nelle tematiche proposte, significa da una parte consentire l’acquisizione di informazioni e competenze utili a migliorare questo nuovo e così radicato modo di stare nel mondo, dall’altra mettere i giovani al corrente dei rischi e delle insidie che l’ambiente digitale comporta, considerando anche le conseguenze sul piano concreto.
La classe ha quindi realizzato delle considerazioni in seguito ad un approfondimento realizzato in aula, tramite la visione di video esplicativi e la lettura di alcune informazioni.
In questo piccolo libro digitale sono inoltre presenti delle illustrazioni realizzate dai ragazzi e dalle ragazze, che vanno ad arricchire quanto scritto da loro. Le considerazioni sono state suddivise in esperienze personali e riflessioni.
Per quanto riguarda la lingua inglese, gli alunni che hanno raggiunto competenze tali da permettergli di tradurre autonomamente il testo sono stati chiamati a cimentarsi in questo compito sfidante. I loro temi si trovano in appendice.
La prof.ssa Coviello ha contribuito alla correzione dei temi dal punto di vista formale, senza modificare i pensieri scritti dagli alunni. La prof.ssa Colombo li ha guidati nella realizzazione delle illustrazioni. A loro va quindi un sentito ringraziamento per aver sostenuto l’idea aiutandomi ad arricchire il progetto finale.
Grazie infine ai ragazzi e alle ragazze della II A per aver dimostrato sensibilità e maturità su temi così delicati.
Prof.ssa Elisabetta Petrini
Quest’anno, nell’ambito dell’insegnamento dell’Educazione Civica, si è ritenuto necessario dare spazio agli alunni nelle loro riflessioni su un argomento da loro molto sentito: il Bullismo e il Cyber-bullismo.
Nel corso dei mesi a scuola gli studenti hanno potuto affrontare il tema durante la Giornata Nazionale contro il Bullismo e il Cyber-bullismo, continuando poi nella riflessione durante il corso dei mesi.
Bullismo e Cyber-bullismo rientrano nel nucleo concettuale della Cittadinanza digitale, sulla quale il MIUR scrive quanto segue nelle direttive per l’insegnamento della materia:
Sviluppare questa capacità a scuola, con studenti che sono già immersi nel web e che quotidianamente si imbattono nelle tematiche proposte, significa da una parte consentire l’acquisizione di informazioni e competenze utili a migliorare questo nuovo e così radicato modo di stare nel mondo, dall’altra mettere i giovani al corrente dei rischi e delle insidie che l’ambiente digitale comporta, considerando anche le conseguenze sul piano concreto.
La classe ha quindi realizzato delle considerazioni in seguito ad un approfondimento realizzato in aula, tramite la visione di video esplicativi e la lettura di alcune informazioni.
In questo piccolo libro digitale sono inoltre presenti delle illustrazioni realizzate dai ragazzi e dalle ragazze, che vanno ad arricchire quanto scritto da loro. Le considerazioni sono state suddivise in esperienze personali e riflessioni.
Per quanto riguarda la lingua inglese, gli alunni che hanno raggiunto competenze tali da permettergli di tradurre autonomamente il testo sono stati chiamati a cimentarsi in questo compito sfidante. I loro temi si trovano in appendice.
La prof.ssa Coviello ha contribuito alla correzione dei temi dal punto di vista formale, senza modificare i pensieri scritti dagli alunni. La prof.ssa Colombo li ha guidati nella realizzazione delle illustrazioni. A loro va quindi un sentito ringraziamento per aver sostenuto l’idea aiutandomi ad arricchire il progetto finale.
Grazie infine ai ragazzi e alle ragazze della II A per aver dimostrato sensibilità e maturità su temi così delicati.
Prof.ssa Elisabetta Petrini
ESPERIENZE PERSONALI
Riconoscere il bullismo non è facile, una persona ti può bullizzare anche solo ignorandoti oppure, al contrario, portandoti al centro dell’attenzione come è successo alla mia ex compagna di classe, che per non far riconoscere chiamerò Camilla.
In quinta elementare durante l’intervallo si giocava e ci si prendeva in giro, così per scherzo come si fa sempre tra ragazzi, ma non so perché a un certo punto si è incominciato a prendere di mira Camilla. Molti compagni di classe si divertivano a offenderla e si vedeva che lei ci restava male. Con il passare del tempo offenderla è diventato normale, anzi un gruppo di compagni si sono inventati il gioco “Camillite” che consisteva nell’offenderla e prenderla in giro.
In quinta elementare durante l’intervallo si giocava e ci si prendeva in giro, così per scherzo come si fa sempre tra ragazzi, ma non so perché a un certo punto si è incominciato a prendere di mira Camilla. Molti compagni di classe si divertivano a offenderla e si vedeva che lei ci restava male. Con il passare del tempo offenderla è diventato normale, anzi un gruppo di compagni si sono inventati il gioco “Camillite” che consisteva nell’offenderla e prenderla in giro.
Lei rimaneva sempre esclusa da tutto e nessuno mai voleva fare i compiti o ricerche con lei.
Io mi sentivo molto triste per Camilla, che non aveva fatto male a nessuno e continuavo a giocare con lei nonostante quello che dicevano gli altri.
Due compagni di classe giocando alla “Camillite” hanno incominciato a litigare tra di loro, quando è intervenuto il maestro e ha chiesto informazioni è saltato fuori il nome di quel gioco e mi ha fatto davvero piacere sentire Camilla dire che uno dei pochi bambini che non l’aveva mai offesa ero io.
Io mi sentivo molto triste per Camilla, che non aveva fatto male a nessuno e continuavo a giocare con lei nonostante quello che dicevano gli altri.
Due compagni di classe giocando alla “Camillite” hanno incominciato a litigare tra di loro, quando è intervenuto il maestro e ha chiesto informazioni è saltato fuori il nome di quel gioco e mi ha fatto davvero piacere sentire Camilla dire che uno dei pochi bambini che non l’aveva mai offesa ero io.
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Quando frequentavo le scuole elementari durante gli intervalli alcuni ragazzi delle medie mi prendevano in giro per il mio aspetto fisico, dicendomi cose molto offensive. Dopo le frasi brutte che avevano detto mi ero sentito davvero triste e umiliato da tutti. Dopo la fine scuola, al campo estivo, gli stessi ragazzi continuavano a prendermi in giro, ma questa volta offendendo anche la mia famiglia. In quei momenti mi sentivo molto arrabbiato e alcune volte, quando riuscivo, gli andavo contro, ma loro mi buttavano per terra. Solo dopo averne parlato con i miei genitori ho iniziato a calmarmi e ho cercato di ignorarli, così poi hanno smesso di ridere e di prendermi in giro. Quando i bulletti hanno smesso di ridere io mi sentivo felice perché ero “libero”.
Leonardo
Leonardo
Personalmente sì, sono stata bullizzata o presa di mira due volte ed entrambe mi hanno scossa molto, il motivo forse e che ero molto piccola e mi ha aiutata lasciare che non mi influenzasse più di tanto.
Un altro motivo potrebbe essere che tutte le persone che ho intorno mi hanno aiutata a superare i problemi.
Dal mio punto di vista il bullismo e sbagliato perché offende delle persone e le ferisce anche per molto tempo non ho mai come e perché i bulli si divertano a far soffrire gli altri.
Una cosa che vorrei sapere è il perché sia così difficile parlarne con qualcuno, so che può fare male, ma se ne si parla si può stare meglio.
Un altro motivo potrebbe essere che tutte le persone che ho intorno mi hanno aiutata a superare i problemi.
Dal mio punto di vista il bullismo e sbagliato perché offende delle persone e le ferisce anche per molto tempo non ho mai come e perché i bulli si divertano a far soffrire gli altri.
Una cosa che vorrei sapere è il perché sia così difficile parlarne con qualcuno, so che può fare male, ma se ne si parla si può stare meglio.
Io sono stato vittima di cyber-bullismo. Un mio “amico” era geloso del mio rapporto con una ragazza, nostra amica in comune. Un giorno, parlando con me ha iniziato a insultarmi. Quella giornata per me era stata particolarmente difficile per altri motivi, ho provato a spiegarglielo ma lui ha iniziato a peggiorare la situazione insultando pesantemente una mia parente.
Dopo un paio di giorni, vedendo che lo avevo ignorato, ha smesso.
Dopo un paio di giorni, vedendo che lo avevo ignorato, ha smesso.
Fin da piccola, sono stata presa in giro. Alcune volte ho subito atti di bullismo, per vari motivi. Non mi è mai importato dell'opinione altrui, magari ci rimango male, ma provo a non dare importanza, anche se alcune volte non riesco. Quando ero alle elementari facevo il doposcuola e a me non piaceva andarci. C’erano delle persone che erano solite sentirsi superiori e tendevano a prendere in giro qualsiasi persona, e se non trovavano nessun difetto si inventavano qualcosa. Quando facevo il dopo scuola cercavo di isolarmi evitando quelle persone, ma era piuttosto inutile dato che mi prendevano in giro lo stesso. Venivo insultata senza nessun motivo, erano insulti che erano fatti per loro divertimento. Come se non bastasse un giorno queste persone sono venute a conoscenza della mia situazione familiare. Quando hanno iniziato a prendermi in giro per questo motivo, ci rimanevo molto male ma con il tempo ho iniziato a essere indifferente. Questa cosa la ricordo bene perché è stato un periodo abbastanza brutto. Episodi di questo tipo mi hanno fatta crescere, forse un po’ in fretta, ma credo sia meglio così.