Paolo Daidone
IL PURGATORIO DANTESCO
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SOMMARIOLoading...
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4-5 l'AntipurgatorioLoading...
6-7 Cornice ILoading...
8-9 Cornice IILoading...
10-11 Cornice IIILoading...
12-13 Cornice IVLoading...
14-15 Cornice VLoading...
16-17 Cornice VILoading...
18-19 Cornice VIIL'ANTIPURGATORIO
Si tratta della parte del Purgatorio in cui devono sostare le anime dei penitenti non ancora ammessi a scontare le pene delle sette Cornici; ne fanno parte la spiaggia, descritta nei Canti iniziali, i due «balzi» trasversali al monte e una valletta scavata nel fianco del monte.
La spiaggia ospita i contumaci, ovvero coloro che sono morti dopo essere stati colpiti da scomunica, che devono attendere trenta volte il tempo in cui sono stati ribelli alla Chiesa e, inoltre, avanzano in gruppo lentamente.
Nel I balzo vi sono i pigri a pentirsi costretti ad attendere tutto il tempo della loro vita seduti all'ombra di un macigno.
S. Botticelli, La spiaggia del Purgatorio
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La spiaggia ospita i contumaci, ovvero coloro che sono morti dopo essere stati colpiti da scomunica, che devono attendere trenta volte il tempo in cui sono stati ribelli alla Chiesa e, inoltre, avanzano in gruppo lentamente.
Nel I balzo vi sono i pigri a pentirsi costretti ad attendere tutto il tempo della loro vita seduti all'ombra di un macigno.
Nel II balzo troviamo i morti per forza, peccatori fino all'ultima ora, che devono aspettare un tempo pari alla loro vita, camminando lentamente e intonando il Miserere.
Nella valletta ci sono i principi negligenti che ogni giorno al tramonto sono sottoposti alla tentazione del serpente, così che si sviluppi nelle anime la sola tendenza al bene.
CORNICE I
Nella Cornice I del Purgatorio si sconta il peccato capitale più grave, quello di superbia, che è descritto nei Canti X, XI e XII. I superbi sono costretti a camminare curvi sotto il peso di enormi macigni, che recano loro sofferenza fisica. La Cornice si presenta come un sentiero tortuoso scavato nella roccia ed è sorvegliata dall'Angelo dell'umiltà.
All'ingresso vi sono gli esempi di umiltà, che sono scolpiti su marmo e sono posti sullo zoccolo della parete rocciosa. Tra questi vi è quello di Maria che riceve l'Annunciazione dall'arcangelo Gabriele.
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L'obiettivo di queste anime è sconfiggere la vanitas.
All'ingresso vi sono gli esempi di umiltà, che sono scolpiti su marmo e sono posti sullo zoccolo della parete rocciosa. Tra questi vi è quello di Maria che riceve l'Annunciazione dall'arcangelo Gabriele.
All'uscita della Cornice, invece, troviamo gli esempi di superbia punita che sono scolpiti sul pavimento, perché vanno calpestati. Esempio ne è quello di Aracne che, avendo sfidato Minerva nella tessitura, era stata trasformata in ragno.
L'obiettivo di queste anime è sconfiggere la vanitas.
CORNICE II
È la Cornice del Purgatorio in cui si sconta il peccato capitale di invidia, ed è descritta nei Canti XIII e XIV della II Cantica. Queste anime indossano un mantello di panno ruvido e pungente e stanno sedute a terra appoggiate l'una all'altra. Inoltre, i loro occhi sono cuciti con un filo di ferro. Comprendiamo allora che il contrappasso è legato al significato etimologico della parola «invidia», dal latino invideo (guardare di malocchio). Infatti, questi penitenti espiano la loro colpa non potendo guardare malignamente con gli occhi.
Le anime di questa cornice ascoltano gli esempi di carità premiata. Uno di questi è quello di Maria, che alle nozze di Cana dice a Gesù "Vinum non habent" («non hanno vino»), invitando perciò Cristo a compiere il primo miracolo.
G. Doré, Sapìa senese
All'uscita dalla Cornice vi sono gli esempi di invidia punita. Uno dei più noti è quello di Aglauro, che fu trasformata in sasso da Mercurio poiché, essendo invidiosa della sorella Erse, cercava di ostacolare l'amore di questa per il dio.
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