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Tra nòmos e physis

by Francesco Baldassarre

Pages 6 and 7 of 12

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LE POSIZIONI DEI DIVERSI SOFISTI
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Ippia (clicca qui per approfondire)
Bisogna preferire le leggi naturali, eterne ed immutabili, in quanto permettono eguaglianza e fratellanza fra gli uomini, mentre le leggi umane non fanno altro che dividere gli uomini e permettere ad alcuni di dominare sugli altri.

Antifonte (clicca qui per approfondire)
Riprende e radicalizza le tesi di Ippia: solo le leggi di natura sono vere e devono essere seguite, le leggi umane sono opinabili o totalmente false e devono essere rispettate poiché opprimono gli individui creando discordia tra gli uomini. La legge di natura, invece, fondata sulla naturale uguaglianza tra gli uomini, li spinge alla concordia e alla ricerca dell’utile comune.
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LE POSIZIONI DEI DIVERSI SOFISTI
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Trasimaco (clicca qui per approfondire)
Le leggi (non è chiaro se quelle naturali, quelle umane o entrambe) sono lo strumento utilizzato dai potenti per imporre i loro interessi a tutti gli altri uomini. Quella che viene indicata come Giustizia altro non è che l’utile del più forte.

Crizia (clicca qui per approfondire)
Riprende le tesi di Trasimaco ed aggiunge che proprio per far rispettare le leggi i più forti inventano l’origine divina delle stesse, in modo da imporle grazie al timore per gli dei.

Callicle (clicca qui per approfondire)
In natura vige la legge del più forte, quindi la legge di natura si identifica con il diritto del più forte. Le leggi umane sono dei mezzi di difesa inventate dai più deboli per difendersi dai potenti. I deboli, non reggendo il confronto sul piano della forza, inventano la politica e le leggi per non soccombere di fronte ai più forti.