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ARCHITETTURA INDUSTRIALE A LEGNANO, tra '800 e '900 e

by Fausta Vignati

Pages 2 and 3 of 25

“ARCHITETTURA INDUSTRIALE A LEGNANO,
tra Ottocento e Novecento”
Un panorama di Legnano del 1908, dal campanile della basilica di San Magno. Al centro si possono riconoscere gli stabilimenti della Franco Tosi, a destra la De Angeli-Frua, oggi non più esistente
IV A TURISMO
2019/2020
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Project work in collaborazione tra la IV A Turismo
dell’IS C. Dell’Acqua
e il Museo Civico Guido Sutermeister
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DI COSA SI TRATTA?
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Dopo l’esperienza intrapresa nell’anno scol.2018/19,
la classe IV A Turismo dell’IS C. Dell’Acqua propone quest'anno un progetto intitolato
“Architettura nella Legnano Industriale, tra Ottocento e Novecento”.
L’iniziativa consiste in un tour di sette tappe, nel centro cittadino, in cui verrà esposta la storia di edifici simbolo dell’imprenditoria legnanese, con le loro tipiche caratteristiche architettoniche.
Verranno menzionate anche le figure più significative, che hanno contribuito allo sviluppo industriale della città.
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città di Legnano
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Piazza San Magno a Legnano in un dipinto di Giuseppe Pirovano del 1880
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COM'E' NATO IL PROGETTO?
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La classe durante il 3° anno, nell’ambito del P.C.T.O ha sperimentato, affiancata dalla professionalità e competenza dei collaboratori del Museo Civico
G. Sutermeister di Legnano, un’attività nella quale gli allievi si sono cimentati nel “mestiere di guida turistica”, per presentare al pubblico alcuni edifici simbolo della storia di Legnano, come la Torre Colombera, per gli adulti e il Castello Visconteo, per gli alunni delle scuole medie legnanesi. Il successo riscontrato ha indotto gli studenti a ripetere l'esperienza, in questa nuova proposta!
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Sede del Museo Civico Sutermeister
a Legnano
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L'attività di formazione e di ricerca avvenuta in classe prevedeva la presentazione dei siti, da parte degli studenti, lungo un percorso cittadino, che avrebbe permesso di ammirare luoghi, protagonisti della tradizione imprenditoriale legnanese, ma le misure anticovid 19 hanno impedito l'attuazione dell'evento, previsto per il mese di maggio 2020.
In alternativa è stato creato questo e-book, con l'intento di mantenere vivo il ricordo della tradizione, ma con uno sguardo rivolto al futuro, nella speranza che lo spirito imprenditoriale possa riaffiorare nella città, ed essere un valido esempio, per i giovani, oggi.
L'ECONOMIA PREINDUSTRIALE DELLA CITTA'
La città era caratterizzata, nel passato da un'economia prettamente agricola con colture intensive che fornivano prodotti, quali granoturco, frumento, riso, segale,
avena, miglio, orzo, legumi, vino, fieno, lino
e canapa.
Il granoturco era la coltivazione più diffusa, superando quella del frumento, tanto che il centro storico
della città era conosciuto, in dialetto legnanese,
come "ul burgu di maragasc", cioè "il borgo del granoturco". Infine, i boschi di querce e
di pini fornivano ai legnanesi legna da ardere.
Parco bosco dei Ronchi, a Legnarello
L'economia legnanese si basava anche sull'allevamento del bestiame
mucche, per latte, formaggi e burro,
su animali da tiro, quali i buoi, per i lavori nelle campagne, dove erano presenti anche, in piccola parte, alcuni asini
e i cavalli per trainare i carri e le carrozze.
COME VIVEVANO I LEGNANESI
L'alimentazione dei legnanesi era basata sulla polenta e sul pane giallo, mentre il condimento più diffuso era l'olio di ravizzone. La raccolta di fieno avveniva due volte all'anno: a maggio ("maggese") e ad agosto (l'"agostana"): questa doppia mietitura attesta che l'irrigazione, ottenuta dal fiume Olona, era efficiente e i terreni del legnanese erano fertili.
L'agricoltura di Legnano era relativamente povera, come nella bassa pianura padana, era cioè di sussistenza, sufficiente al consumo diretto delle famiglie contadine, la rimanenza poteva essere scambiata o venduta.
Mulino Pomponio 1881
Le colture erano irrigate dalle acque dell'Olona grazie alle acque prelevate e distribuite dalle ramificazioni e dalle molteplici rogge originate dal fiume. Nel 1772, 12 mulini sull'Olona impiegavano la forza motrice del fiume per far muovere le macine. Gli impianti molinatori lungo l'Olona sono menzionati nel distico di Gian Alberto Bossi del 1518: "Rivorum Copia", ossia "l'abbondanza di acque" scolpito in un architrave di pietra, che si trova ancora oggi sopra la porta dei resti del campanile dell'antica chiesa di San Salvatore, che sono stati in seguito inglobati nella basilica di San Magno.
Mulino Schiatti 1930
Inizio del Percorso a tappe, nella Legnano industriale,
del primo Novecento

Dalla storica P.zza San Magno

a Palazzo Malinverni

a Villa JUCKER 

ai Ponti Liberty e a Villa Lazzati Bombelli

a Casa Corio 

alla Ex Cantoni
(1° Tappa)
(2° Tappa )
(3° Tappa )
(4°-5° Tappa )
(6° Tappa )
(7° Tappa )
Buona Visita!
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